Secondo uno studio (http://sanjose.bizjournals.com/sanjose/s tories/2003/03/17/daily9.html) condotto dalla Wheeling Jesuit University (http://www.wju.edu) del West Virginia, i videogiochi possono distrarre l'attenzione di una persona da attività altrimenti dolorose, e persino dare sollievo a chi soffre di dolori cronici. In pratica, possono servire ad alleviare il dolore (anche se solo temporaneamente, nel periodo di gioco).
«Questa ricerca ha rivelato che passare del tempo davanti ad un videogioco distrae in maniera significativa le persone dallo stimolo doloroso, e ciò può rivelarsi davvero utile nella gestione del dolore nei bambini», ha detto Bryan Raudenbush, assistente di psicologia della facoltà. Tutto questo, ed è un fatto davvero curioso, avviene indipendentemente dal fatto che anche prima della malattia si potesse essere accaniti videogiocatori. Per la cronaca, lo studio verrà presentato alla conferenza della Società Nordamericana di Psicologia dello Sport che si terrà a giugno.
A questo punto non avete più scuse, o meglio, ne avrete una in più: se vi capita di restare a casa da scuola per l'influenza o per una gamba rotta, non potrete sottrarvi all'unica cura in grado di distrarvi per un po' dalla infinita sofferenza che vi lacera: due partite a bubble bobble, un sano deathmatch in rete, e magari una missione a GTA, e la vita tornerà a sorridervi!