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Risultati da 26 a 28 di 28
  1. #26

    Predefinito Re: [25 marzo] DEMO E PATCH

    keiser ha scritto mer, 26 marzo 2003 12:58
    Andrew B. Spencer ha scritto mer, 26 marzo 2003 12:51

    Mi spiegate perché l'OS Microsoft (e non solo quello...) è così buggato, nonostante si tratti del software più venduto al mondo, e nonostante ci lavorino su (a quanto si dice...) addirittura 5000 ingegneri?
    ti sei risposto da solo...
    La verità è che gli Ing. di cui sopra passano più tempo a tentare di rendere il codice non disassemblabile che perdere tempo a testarlo e a fixarlo...

    Inoltre si fanno solo delle grandissime seghe mentali (chi ha visto un congresso Microsoft o ha letto la guida in linea di .NET sa di cosa sto parlando...)...

  2. #27
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    Predefinito Re: [25 marzo] DEMO E PATCH

    Quote:
    Ora, tra F1GP e GP2 è passato un lustro, che immagino sia servito per fare anche TANTO betatesting... A parte l'esperienza decennale di Crammond con i giochi di guida e il fatto che un titolo del '96 è probabilmente meno complesso di uno del 2003.
    Ma quanti possono permettersi periodi di sviluppo così lunghi?
    penso che per capire il paradosso al quale si è arrivati bisogna tener presente del significato di "patch". se è vero che la patch è teoricamente un semplice bug-fix è altrettanto vero che oggi la situazione è degenerata fino all'impossibile.
    come diceva Claudio oramai è un "modo di programmare". le patch non sono più soltanto bug-fix ma in molti casi assomigliano più a delle intere parti di codice mancanti...
    [non sono un programmatore però penso di aver reso l'idea]
    ...mancanti perchè ovviamente si è voluto lanciare subito il gioco sul mercato...


    Quote:
    Cioè?
    Ci lavora su fin troppa gente (difficoltà nel coordinamento)?
    Può essere una delle ragioni...
    I programmatori di Bill Gates sono geneticamente incapaci?
    mi viene da pensare che il betatesting venga fatto a casaccio e con molta superficialità.
    cmq cosi come non si giustifica una software house, non si può giustificare nemmeno il comportamento della microsoft...e stiamo parlando di un OS! mica di un gioco!
    il service pack (rinominazione davvero ben congeniata) di winXP mi pare si aggiri sui 200mega o quasi. praticamente un terzo del sistema operativo...

  3. #28
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: [25 marzo] DEMO E PATCH

    Io non chiedevo di giustificare la Microsoft (se, paradossalmente, Windows fosse open source non avrebbe certo i problemi che ha) o di acquistare giochi buggati e stare zitti, ma di provare a RENDERSI CONTO di quali possono essere le difficoltà che si presentano nella creazione e "manutenzione" del software.
    Pensi davvero che a Microsoft convenga (dal punto di vista dell'immagine e per via della concorrenza di Linux) lanciare sul mercato dei programmi pieni di difetti? Se neanche Bill Gates, con tutti i soldi che ha e con l'attenzione del mondo addosso, è costretto a far uscire sistemi operativi o browser non iperbuggati, un motivo ci sarà, non credi? E questo motivo è che sviluppare del software molto complesso, con tantissime variabili, che deve girare su "infinite" configurazioni, è dannatamente complicato.



    Di alcuni problemi ci si rende conto solo dopo che il programma è stato lanciato sul mercato e testato "furiosamente" da migliaia di "cavie" (ebbene, sì), c'è poco da fare.


    E' anche vero che, spesso e volentieri, anche tenendo presente tutte queste attenuanti, che comunque vanno tenute presenti, si esagera: vedi il caso di Mankind (trattato dallo stesso keiser), lanciato sul mercato nonostante problemi conosciuti a dir poco gravissimi, con gli sviluppatori che ammisero candidamente di averlo fatto per "finanziarsi" con le vendite del gioco, visto che non avevano più il becco d'un quattrino. Praticamente, un "gesto disperato".
    Certo, non è un atteggiamento corretto, ma provando a mettersi nei panni di certe software house, è per certi versi comprensibile: dopo due, tre, quattro anni che si sviluppa un titolo, la necessità di "monetizzare" e di recuperare, almeno in parte, gli alti costi di sviluppo si fa impellente (tenete poi presente che l'80% dei giochi per PC sono dei flop economici...)

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