LEGGE 133, L'UNIVERSITA' CADE A PEZZI, GOVERNI CHE CAMBIANO, LA PRIVATIZZAZIONE è ARRIVATA!
Lo scorso luglio il governo Berlusconi ha lanciato l'ultima offensiva all'istruzione
italiana: il decreto legge 112, che oltre alla scuola e all'università attacca gran
parte del settore pubblico, contiene un percorso obbligato che porta alla fine
dell'università pubblica in Italia.
I principali punti del DL 112 sono:
riduzione dell'FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario) del 20% entro i prossimi cinque
anni: 1,5 miliardi di euro in meno alle università italiane, 116 milioni di euro in
meno solo alla Sapienza;
tagli al personale docente e amministrativo di circa il 50% in cinque anni: nei
prossimi due anni l'università potrà assumere una persona ogni cinque persone
pensionate, e dal 2012 una ogni due persone pensionate;
possibilità per le università italiane di diventare fondazioni private: se i tagli
all'FFO risulteranno incolmabili, gli atenei saranno costretti a trovare aziende
private non solo che le finanzino, ma che entrino anche nella loro gestione
amministrativa.
I Senati Accademici di molte università italiane prevedono entro i prossimi cinque
anni di dover TRIPLICARE le tasse universitarie, non riuscendo altrimenti nemmeno a
coprire gli stipendi del personale.
Una politica così rigida sul turnover dei lavoratori impedirà la stabilizzazione dei
precari e renderà ancora più difficile ai giovani laureati intraprendere la carriera
accademica.
Inoltre l'inserimento dei privati nelle amministrazioni universitarie farà sì che a
guidare l'istruzione sia il profitto dei singoli e non la libera ricerca di base e la
qualità del sapere.
Questo DL è l'ultimo attacco di un processo iniziato più di dieci anni fa e portato
avanti con continuità dai governi di centrodestra e da quelli di centrosinistra: lo
stesso processo che ha portato all'istituzione dei numeri chiusi alle lauree
triennali e specialistiche, agli aumenti delle tasse universitarie e all'ingresso di
capitali privati nella ricerca pubblica.
Gli atenei minacciano di non approvare il loro bilancio e rimandare l'inizio
dell'anno accademico se il decreto legge non viene cambiato.
Non possiamo rimanere a guardare mentre viene attuato l'ultimo passo verso la morte
dell'istruzione pubblica: anche se le università non dovessero tener fede alle loro
minacce, noi studenti dobbiamo mobilitarci.
NON POSSIAMO PIÙ ASPETTARE
È TEMPO DI LOTTARE!!!!!
CONTRO OGNI FORMA DI PRIVATIZZAZIONE DELL'UNIVERSITA', DELLA RICERCA E DEL SAPERE!
PER UN UNIVERSITA' PUBBLICA, APERTA, LAICA PER TUTTE E TUTTI!!!
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI____!!!!!la sapienza