+ Rispondi alla Discussione
Pag 6 di 7 PrimaPrima ... 4567 UltimaUltima
Risultati da 126 a 150 di 166
  1. #126
    La Borga L'avatar di Il Nero
    Data Registrazione
    31-12-01
    Messaggi
    12,066

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    700? la mia ultima rata nel 2002 era di oltre 1500 euro...
    d'altro canto, lo ripeto, nella situazione attuale l'università è pagata per il 15% da chi ci va e per l' 85% da chi non ci va: secondo me è una situazione da riequilibrare.

    anche fare il calcolo considerando l'ingresso del privato pari a 0 non mi sembra molto corretto: quello è il caso peggiore in assoluto, ed è lontanissimo dagli scenari catastrofici: è ragionevole pensare che qualche privato che entra ci sarà, per cui lo scenario finale sarà ancora meno pesante, e oserei dire che è altrettanto ragionevole pensare che se l'ingresso dei privati si rivelasse pari a zero, si potrebbe convincere il governo a tornare sui suoi passi (è un bilancio, mica una condanna alla sedia elettrica...).
    Il dato dei 700€ è preso pari pari dal documento del MIUR.
    Ma c'è un problema più critico: per legge, la contribuzione degli studenti non può superare il 20% dell'FFO (DPR 306/97, art. 5, co. 1), e la media italiana già sfiora questo valore, con parecchi picchi praticamente in coincidenza della soglia o addirittura oltre.
    Con una riduzione FFO del 10-15% la maggioranza delle università italiane si troverebbe a sforare i limiti di legge già solo mantenendo la tassazione attuale, figuriamoci aumentando le tasse per mettere i conti in regola.
    Siccome le tasse sono il modo più immediato per recuperare denaro rimanendo nel contesto pubblico e siccome la riforma non prevede alcuna modifica al tetto precedentemente stabilito, viene da pensare che si voglia invogliare pesantemente (leggi: forzare) le università a diventare fondazioni di diritto privato.
    In altre parole l'inghippo nella legge c'è eccome.

  2. #127
    La Borga
    Data Registrazione
    19-06-02
    Messaggi
    10,549

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da AdrianoMeis Visualizza Messaggio
    non capisco, allora tutti i paesi che spendono più di noi (ovvero.. tutti) hanno una fiscalità meno equa? sprecano il doppio/triplo?
    gli altri paesi non solo spendono più di noi, spendono meglio: NON finanziano le università per l'attività didattica (a quello ci pensano le tasse universitarie, appunto), le finanziano per l'attività di ricerca (ENORMEMENTE superiore alla nostra).
    e poi altri soldi li spendono invece in borse di studio (in VERE borse di studio), per premiare i meno abbienti.

    in questo modo, chi vuole la ricerca si paga la ricerca (in questi c'è anche lo stato, che spende in ricerca molto più di noi), e chi vuole la didattica si paga la didattica.

    noi invece usiamo i fondi che dovrebbero servire a pagare la ricerca e la didattica a chi non se la può permettere, per pagare la didattica a chi avrebbe i soldi per pagarsela da sè; non rimane niente e infatti non facciamo ricerca.

    @Il Nero: se è così, allora è un comma da abrogare, naturalmente, e se i manifestanti chiedono l'abrogazione del comma 1, li appoggio fortemente.

  3. #128
    La Borga L'avatar di Il Nero
    Data Registrazione
    31-12-01
    Messaggi
    12,066

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    gli altri paesi non solo spendono più di noi, spendono meglio: NON finanziano le università per l'attività didattica (a quello ci pensano le tasse universitarie, appunto), le finanziano per l'attività di ricerca (ENORMEMENTE superiore alla nostra).
    e poi altri soldi li spendono invece in borse di studio (in VERE borse di studio), per premiare i meno abbienti.

    in questo modo, chi vuole la ricerca si paga la ricerca (in questi c'è anche lo stato, che spende in ricerca molto più di noi), e chi vuole la didattica si paga la didattica.

    noi invece usiamo i fondi che dovrebbero servire a pagare la ricerca e la didattica a chi non se la può permettere, per pagare la didattica a chi avrebbe i soldi per pagarsela da sè; non rimane niente e infatti non facciamo ricerca.

    @Il Nero: se è così, allora è un comma da abrogare, naturalmente, e se i manifestanti chiedono l'abrogazione del comma 1, li appoggio fortemente.
    Non è un comma di questa legge, ma come avrai già potuto notare, si tratta di un comma vecchierrimo.
    Secondo me sarebbe più auspicabile ritirare in blocco questi tagli ai finanziamenti (e quelli della Gelmini e quelli della finanziaria di luglio) e poi avviare una riforma seria ed organica dell'Università, che tanto si sa che quando si fanno questi tagli alla ***** di cane poi non segue mai qualcosa di organico che li giustifichi. Allora meglio respingere tutto per costringere il Governo a ripensare il tutto in modo più sensato, secondo me.
    Comunque contesto fortemente che le Università straniere si finanzino a suon di rette. In realtà in quasi tutti i Paesi europei si pagano molte, molte meno tasse che in Italia ed il sistema di Borse di Studio è generalmente più potente.
    Ultima modifica di Il Nero; 28-10-08 alle 19:21:50

  4. #129
    L'Onesto L'avatar di alfio86
    Data Registrazione
    29-08-04
    Località
    Parma - Torino
    Messaggi
    1,207

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    finchè da una parte si chiede l'abrogazione totale del decreto e dall'altra si risponde con NO secchi non si va da nessuna parte comunque

  5. #130
    PinHead81
    ospite

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Diciamo che una delle due parti, meglio se entrambe, dovrebbero un attimino attenuare le pretese

  6. #131
    Lo Zio L'avatar di vinta
    Data Registrazione
    27-01-02
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    3,296

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio

    poi ci sono gli studenti, che colpe non ne hanno, ma ripeto, quella di riequilibrare una situazione in cui chi va all'università paga il 15%, e chi invece non ci va paga il resto è secondo me un'esigenza imprescindibile. se si riesce a far sì che questo riequilibrio avvenga a spese dei baroni, grazie all'ingresso dei privati, sarà per il governo un successo di vaste (oserei dire insperate) proporzioni.
    sennò sarà semplicemente un passo in direzione di una fiscalità più equa.
    Scusa ronin, magari l'hai già spiegato da altre parti, ma non riesco a capire cosa intendi con questo concetto. Tu vorresti alzare le tasse agli studenti frequentanti e abbassarle agli studenti non frequentanti/fuori corso?

    No perchè io farei il contrario, lo 0% a chi fa l'università bene e in corso (a prescindere dal reddito) e il 100% a quelli che sono parcheggiati in università per qualche anno o non hanno voglia di far niente.

  7. #132
    La Borga
    Data Registrazione
    19-06-02
    Messaggi
    10,549

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    no: io vorrei alzare le tasse a tutti quanti (sia in corso che fuori corso), e in cambio istituire un sistema di vere borse di studio (non come quelle attuali, che possono averle solo gli evasori totali), e sgravare una parte di contributi dalla fiscalità generale, e cioè dalle spalle di chi i figli all'università non ce li manda comunque (che oggi come oggi è LUI quello che paga l'università più di tutti).

  8. #133
    Il Nonno L'avatar di mister_x
    Data Registrazione
    01-11-04
    Località
    Firenze
    Messaggi
    9,022

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da NetEagle83 Visualizza Messaggio
    Aggiungo la mia esperienza sperando di fare cosa gradita.

    Io studio proprio in una università privata (nata privata fin dall'inizio) che ricalca abbastanza fedelmente il modello proposto dal decreto, con qualche "anomalia strutturale" però... ma andiamo con ordine: l'università in questione è la famosa "Kore" di Enna, il giovanissimo quarto polo nato in Sicilia appena 3 anni fa dalle ceneri di un consorzio che racchiudeva le sedi distaccate di altri atenei statali (Catania e Palermo per la precisione).

    Ora, dal punto di vista amministrativo esistono fondamentalmente due istituzioni: la "Fondazione Kore" che è proprietaria dal punto di vista patrimoniale della stessa "Libera Università Kore" e l'università in sè (oltre al Consorzio che è ancora attivo). L'anomalia strutturale di cui parlavo consiste nel fatto che i soci di questa fondazione sono la provinca di Enna, la Regione Siciliana più altri vari comuni... tutti enti pubblici insomma, nessun privato "vero" e nessuna azienda. C'è comunque una pagina di Wikipedia che spiega il tutto se avete voglia di approfondire.

    Ma veniamo all'esperienza concreta di questi tre anni (io sono alla fine) riguardo ad alcune questioni che avete sollevato:

    TASSE:
    Allora, io ho pagato dal 2005 (anno di nascita dell'Università) ad oggi 1300 euro circa l'anno. Da quest'anno sono aumentate di qualche centinaio di euro per un pò tutte le facoltà ma siamo ben lontani dai 6000€ di cui si parlava prima... e comunque adesso sono state rimodulate le esenzioni e le riduzioni in base al reddito. In pratica gli "sconti" sono gli stessi identici che applicano gli atenei statali, solo che si parte da una "base" di tasse più alta. Comunque non si superano quasi mai i 1500-2000€ l'anno per nessuna facoltà (rateizzabili anche... hanno preso accordi con una banca che se non ho capito male ti fa il finanziamento a tasso 0 per l'intero importo).

    In più dall'anno scorso sono state erogate (in base a reddito, media e CFU acquisiti) borse di studio per un importo anche superiore alla retta (1600€ per ogni borsa), più alloggi universitari gratuiti (in strutture costruite ex-novo) e tesserini mensa (sempre gratuiti per chi rientrava nella fasce minime, poi ci sono anche le altre fasce dove un pranzo completo lo paghi da 2,50 a max 3,50€).
    Segnalo infine che dal prossimo anno accademico anche chi non ha diritto a borse di studio si vede rimborsato il 66% delle tasse se riesce ad acquisire tutti i CFU previsti per l'anno in corso... mi sembra un ottimo incentivo onestamente...

    DIDATTICA E RICERCA:
    Le scelte didattiche sono affidate totalmente all'autonomia dei docenti e dei consigli dei corsi di laurea. C'è da precisare però che essendo una università particolarmente giovane (appena 3 anni accademici di vita) non ci sono ancora molti professori "interni", ma sono praticamente tutti provenienti dalle altre università statali (Catania, Palermo e Messina) e persino da atenei di altre regioni. In pratica, per farla breve, è come frequentare presso un polo statale... non cambia assolutamente nulla!

    Idem per la ricerca... i vari progetti e dottorati sono stati portati avanti da docenti e ricercatori provenienti da università statali nella più completa autonomia e senza pressioni.

    ASSUNZIONI:
    A quanto ho capito non ci sono veri e propri "concorsi" per insegnare alla Kore... i docenti vengono assunti direttamente in base alla valutazione del curriculum, delle pubblicazioni e dello status professionale nella specifica materia che vanno ad insegnare. E no, non ci sono baroni nè generazioni intere di prof con lo stesso cognome...

    Per il momento non mi viene in mente altro (casomai chiedete pure). Aggiungo solo una considerazione personale: tutti i soldi della tasse che ho sborsato li ho visti redistribuiti in borse di studio e strutture (alloggi, mense, centri linguistici gratuiti ecc.), e in più, dal punto di vista organizzativo (segreterie ecc.), non ho MAI avuto il minimo problema (tranne per il tirocino in realtà, ma vabbè...). Sono totalmente soddisfatto quindi della scelta.
    Non avevo mai sentito di tale università. Sembra fatta bene.
    é da ricordare però che la Sicilia è una regione a statuto speciale...e che non ha la fiscalità statale del resto delle regioni di italia. E tutta una serie di vantaggi, che forse possono permetterle di fare questo tipo di uni....
    poi non so...

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    io me la spiego così: riforma o no, il governo ha tagliato le gambe a migliaia di persone (precari cui prodi aveva attivato le procedure di stabilizzazione, che adesso B. si rimangia perchè quei soldi gli servono per altre cose).

    queste migliaia di persone scendono in piazza a protestare (giustamente, anche se a questo punto è facile dire loro che hanno voluto la bicicletta e 'mmo pedalano...), e nel protestare, usano tutti gli argomenti che hanno, come è comprensibile: se ti stessero togliendo il lavoro da sotto i piedi non credo che staresti tanto a sottilizzare se è proprio vero che il diritto allo studio è a rischio.

    anche perchè col vento da "statali fannulloni" che tira, c'ho i miei dubbi che una protesta corretta nei contenuti ed esposta con toni misurati avrebbe qualche chance di successo.

    diciamo che tutti e due i contendenti hanno secondi fini che non c'entrano nulla con la riforma dell'università: il governo di risparmiare i soldi, i precari di continuare ad avere un lavoro.

    @gabi: 1,5 miGliardi di euro in 5 anni (perchè se leggi bene, l'arco temporale è di 5 anni), fanno circa 300 M all'anno.
    il bilancio universitario è di 16.700 milioni annui (fonte: min. università e ricerca, dato 2005, ultimo disponibile), quindi il taglio è di circa lo 1,8% (cribbio, hai letto bene? UNO VIRGOLA OTTO PERCENTO!).

    gli studenti universitari italiani regolarmente iscritti sono 1.824.000 (stessa fonte): conti alla mano è un aumento di 165 (CENTOSESSANTACINQUE) euro a testa all'anno.
    aggiungi che in italia ogni anno si immatricolano circa 324.000 nuovi studenti (sempre fonte miur).
    anche supponendo di scaricare integralmente sui soli nuovi iscritti l'intero taglio ministeriale, si tratta pur sempre di meno di mille euro l'anno.

    perciò piantiamola di far terrorismo inutile, e facilissimo da sbugiardare: ciò non giova affatto alla causa di chi protesta magari con ragioni anche giuste.
    Sondaggi dicono che l'80% della gente che è fuori dalla scuola condivide la riforma. Se le trovo posto..

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no, no, che rifacciamo i conti: i tagli mica sono cumulativi, se il governo dice che taglierà un fondo da 1000 M l'anno, di 200 M quest'anno e di 300 M l'anno prossimo, il governo verserà 800M il 1° anno e 700 il 2°, non 800 il 1° anno e 800-(200+300)=500M il secondo. almeno credo (altrimenti si deve specificare che i trasferimenti sono tagliati di "ulteriori" 300 M, che nel decreto non c'è)

    gli immatricolati che pagano le tasse universitarie sono 1,8 milioni tutti gli anni.
    i nuovi iscritti sono 324mila tutti gli anni.
    il fondo di finanziamento delle università è di 16.700 milioni trasferiti ogni anno.
    dunque fare le somme di cinque anni di tagli è sbagliato, perchè tutti i valori sono annuali (es. in 5 anni le facoltà ricevono 16700x5=83,5 miliardi di euro, e i nuovi iscritti sono 324x5=1,6M, e le rette annuali pagate sono di 1,8 milioni di studenti x 5 anni = 9 milioni di rette annuali).

    il taglio di 1,5 miliardi è sui complessivi 5 anni, dunque va spalmato su 83,5 miliardi, non su 16,5.

    l'aumento di 165 euro non c'è ogni anno: c'è solo una volta, e poi si paga per tutti gli anni, dunque gli 820 euro di aumento sono complessivi, sull'arco di tutto il corso accademico, non sono aumenti della rata annuale: si aumentano le tasse una sola volta di 165 euro, ed è sufficiente a coprire i 300 M di tagli medi annui per i 5 anni seguenti (insomma, se oggi si pagano 1000 euro di rata, l'anno prossimo se ne pagheranno 1165, e l'anno dopo ancora 1165, non 1330).

    ma anche se avessi ragione tu (e può essere, con quei furboni al governo), e mi sbagliassi, l'aumento sarebbe di 800 euro di rata (spalmati su 5 anni); l'ultima rata che ho pagato io prima di laurearmi era di 1500 euro circa; da dove diavolo esce una rata 3/4 volte? è chiaro che questa è una balla cosmica.

    e anche il taglio ricadesse solo sui nuovi iscritti, la differenza sarebbe solo nel transitorio: il 1° anno i nuovi iscritti si beccherebbero 800 e rotti euri in più sulla groppa, ma dall'anno successivo pagherebbero uguale (perchè l'anno successivo ci sarebbero ALTRI 300k nuovi iscritti, quindi le rate aumentate sarebbero il doppio: in 6 anni, avresti sostituito con nuovi iscritti TUTTI gli 1,8 milioni di iscritti attuali).

    PS: anche mi sbagliassi e avessi ragione tu, i rettori non sono equanimi nella faccenda (coi privati, addio baronie). per rendersi conto dell'affidabilità del CRUI, basta semplicemente usare i suoi dati: notate che sceglie l'anno con più tagli (700M del 2010, mentre i tagli degli altri 4 anni sono MOLTO minori).
    ma anche così, provate a calcolare 700 / 16700 * 100 e vedere se vi viene "più del 10%".
    scoprirete che viene il QUATTRO VIRGOLA DUE per cento; il dato di 16700 è un dato ufficiale del miur, e 700 lo forniscono i rettori stessi (tra l'altro il dato è ERRATO perchè nel decreto c'è scritto chiaramente 310 M per il 2010): perciò è certificato e innegabile che i rettori RACCONTANO PALLE.

    per quanto mi riguarda con questa uscita hanno perso ogni credibilità possibile.
    Alla mia uni si parla di tagli del 10% e tasse di 6000 euro l'anno.
    Vabbè .
    Cmq ronin è un uomo da premiare. Davvero...complimenti per la pazienza e la perizia e l'intelligenza che stai usando per affrontare questa discussione.
    Io non avrei certo voglia di scartabellare siti e siti con tutti questi dati.
    Ti apprezzo.
    Grazie.

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    gli altri paesi non solo spendono più di noi, spendono meglio: NON finanziano le università per l'attività didattica (a quello ci pensano le tasse universitarie, appunto), le finanziano per l'attività di ricerca (ENORMEMENTE superiore alla nostra).
    e poi altri soldi li spendono invece in borse di studio (in VERE borse di studio), per premiare i meno abbienti.

    in questo modo, chi vuole la ricerca si paga la ricerca (in questi c'è anche lo stato, che spende in ricerca molto più di noi), e chi vuole la didattica si paga la didattica.

    noi invece usiamo i fondi che dovrebbero servire a pagare la ricerca e la didattica a chi non se la può permettere, per pagare la didattica a chi avrebbe i soldi per pagarsela da sè; non rimane niente e infatti non facciamo ricerca.

    @Il Nero: se è così, allora è un comma da abrogare, naturalmente, e se i manifestanti chiedono l'abrogazione del comma 1, li appoggio fortemente.
    Già. Finché c'è gente che dichiara 1500 euro l'anno e va in giro con il Porsche, e manda a giro i figli con vestiti Gucci e Prada ecc... che hanno la mensa gratis, e borse di studio (non per merito..ma xk il padre evade...)...molti che davvero non se lo meritano se la pigliano in tasca.
    Maggiori controlli e minore pressione fiscale is the way.

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no: io vorrei alzare le tasse a tutti quanti (sia in corso che fuori corso), e in cambio istituire un sistema di vere borse di studio (non come quelle attuali, che possono averle solo gli evasori totali), e sgravare una parte di contributi dalla fiscalità generale, e cioè dalle spalle di chi i figli all'università non ce li manda comunque (che oggi come oggi è LUI quello che paga l'università più di tutti).

  9. #134
    Lo Zio L'avatar di vinta
    Data Registrazione
    27-01-02
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    3,296

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no: io vorrei alzare le tasse a tutti quanti (sia in corso che fuori corso), e in cambio istituire un sistema di vere borse di studio (non come quelle attuali, che possono averle solo gli evasori totali), e sgravare una parte di contributi dalla fiscalità generale, e cioè dalle spalle di chi i figli all'università non ce li manda comunque (che oggi come oggi è LUI quello che paga l'università più di tutti).
    d'accordissimo sulla prima parte (borse di studio)

    Un po' meno sulla seconda: la gente deve capire che l'università è importante anche per chi non ci metterà mai piede. Le funzioni dell'Università non si riducono ( o meglio, non dovrebbero ridursi) al mero esamificio e consegna diplomi, ma sono la base della cultura e del "progresso" tecnico indispensabile per una nazione avanzata (a meno che non si voglia dare tutto in outsourcing agli indiani).

  10. #135
    La Borga L'avatar di Il Nero
    Data Registrazione
    31-12-01
    Messaggi
    12,066

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no: io vorrei alzare le tasse a tutti quanti (sia in corso che fuori corso), e in cambio istituire un sistema di vere borse di studio (non come quelle attuali, che possono averle solo gli evasori totali), e sgravare una parte di contributi dalla fiscalità generale, e cioè dalle spalle di chi i figli all'università non ce li manda comunque (che oggi come oggi è LUI quello che paga l'università più di tutti).
    Aldilà del discorso in astratto, che può essere condivisibile, io rinnovo l'attenzione sul fatto che l'Italia:
    - Ha una delle spese per studente più basse d'Europa, sia in assoluto che in rapporto al PIL pro capite.
    - Ha tasse universitarie tra le più alte di tutta l'Europa.
    - Ha un sistema di borse di studio che notoriamente non funziona per un *****.
    Ma davvero come prima cosa c'è bisogno dei tagli, o comunque di una svolta in senso privatista ? Bah.

  11. #136
    La Borga
    Data Registrazione
    19-06-02
    Messaggi
    10,549

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    sì, il nero, quanto dici sarà anche giusto (a parte le tasse universitarie alte: francamente non lo so, non mi sembra, hai dei dati?).
    la domanda che dobbiamo farci è: perchè l'italia spende così poco per studente? è perchè è basso il 96% dei contributi pubblici e delle famiglie, o perchè è basso il 4% dei contributi privati alla ricerca?
    io propendo per la seconda: le università italiane sono poco finanziate perchè latitano i privati, e lo stato finanzia la didattica, ma poco la ricerca.
    perchè questo avviene? secondo me avviene perchè nessun privato finanzierebbe mai un'università baronale e nepotistica come sono la gran parte delle università.

    @vinta: stesso discorso: io uomo che non ha figli da mandare all'università (e che non ci sono andato) finanzio volentieri l'università se questa con la sua ricerca avanzata costituisce la punta di diamante del sistema industriale (e culturale: quanto conta il turismo in italia?) del paese.

    ma se l'università invece costituisce una nicchia nepotistica e baronale, antimoderna nella sua struttura, che fa da freno al sistema industriale (perchè forma persone che non sanno più nulla, nei ruoli tecnici devastati dal demenziale 3+2) e culturalmente sospesa tra la nullità e l'indegnità criminale vera e propria, perchè mai la dovrei finanziare? PRIMA voi azzerate la classe universitaria responsabile di questo sfascio vergognoso, e POI io mi fiderò a ridarvi più soldi di quanto non faccia ora.

    ripeto, è giustissimo criticare la "riforma" gelmini per non essere organica, per non avere visione complessiva, e quello che volete voi.
    ma criticarla perchè toglie dei fondi dalle mani di gente che conclamatamente non li sa far fruttare, significa voler difendere tra tutte proprio l'unica unica cosa indifendibile dell'università italiana: per questo penso che la protesta sia giustamente destinata alla sconfitta (e pure l'opposizione giustamente se ne tiene piuttosto tiepida e lontana).

    la direzione di qualunque riforma universitaria non può che essere quella di fare MOLTO MALE (=togliere dalle mani il potere) alla classe professorale che l'ha ridotta in questo stato: una direzione che, nel poco e nel male, è innegabile che la riforma imbocchi.
    Ultima modifica di Ronin; 30-10-08 alle 18:20:40

  12. #137
    ale#12
    ospite

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Guarda, a Milano "la classe professorale" se ne sbatte altamente le balle della "riforma". Anche perchè non vedo dove li penalizza, non vedo proprio nessuna norma "anti-baroni" (visto che ultimamente si va avanti a colpi di slogan).

    A meno che nella classe professorale non siano compresi anche dottorandi e precari vari.


    Il sistema va avanti tale e quale, con il risultato di penalizzare esclusivamente le parti efficienti.
    Ma poi, questo sistema mica si è auto-generato... e ho proprio l'impressione che a loro vada benissimo così com'è. L'unica preoccupazione che li ha mossi è stata quella di recuperare i soldi dell'ici, altro che razionalizzazione e meritocrazia...

    Ah, l'ultima novità è un emendamento del Pdl per eliminare i tagli dalla finanziaria ... quelli alla scuola privata

  13. #138
    tizio_incognito
    ospite

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Beh da qualche parte dovevano pur trovare i soldi per salvare i banchieri che per anni hanno mangiato come maiali sulla pelle della gente invece che far pagare direttamente a loro

    Hai Ragione Ronin a dire che l'università è in mano a baronati vari. Però con questo decreto non la si colpisce per nulla. Io ho un amico che ha appena finito il dottorato, una testa fina... che ora non sa che farà domani. Ecco, la riforma va a scapito suo e non delle teste di m***** che hanno rovinato l'università.

  14. #139
    La Borga
    Data Registrazione
    19-06-02
    Messaggi
    10,549

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    la riforma va anche a scapito suo: quello è l'effetto immediato.
    l'effetto post-trasformazione in fondazione non lo consideri, perchè lo neghi a priori (e qui sta l'"errore" che secondo me commette l'attuale opposizione alla riforma: valuta il privato come male assoluto, mentre a me pare ovvio che è l'unico modo per scalzare i baroni, che nel pubblico sono padroni indiscussi: chi può scalzare i baroni se non i privati?).

    secondo me la protesta è pure strabica (oltre che miope, come visto); leggiamo insieme l'art 66 comma 14:

    Per il triennio 2010-2012 gli enti di ricerca possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nei limiti di cui all'articolo 1, comma 643, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere in ciascuno dei predetti anni non può eccedere le unità cessate nell'anno precedente

    e cosa dice il comma 643 ricordato?

    643. Per gli anni 2008 e 2009 gli enti di ricerca pubblici possono procedere ad assunzioni di personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato entro il limite dell'80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell'anno precedente, purche' entro il limite delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno.


    capito? il taglio al 10% del turnover per gli enti pubblici di ricerca NON VALE. gli enti di ricerca possono COMUNQUE assumere personale (a TEMPO INDETERMINATO) purchè nei limiti delle LORO ENTRATE (cioè non possono spendere per stipendi più dell'80% delle loro entrate).

    a me sembra che questa regola sia AMPIAMENTE condivisibile: tu università devi funzionare, e per funzionare NON devi assumere precari: devi assumere dipendenti VERI; però mica puoi assumerne quanti ne vuoi: nossignore. puoi assumerne SOLO quanti riesci effettivamente a pagarne con le tue entrate (di modo che al massimo l'80% delle spese se ne vada in stipendi: il restante 20% deve invece andare in spese per materiali, strumenti, edifici, aule, dotazioni, etc.).

    ecco, a me sembra che tutto ciò sia pienamente condivisibile, e se qualcuno facesse lo sforzo di leggerlo, capirebbe che un principio del genere è INATTACCABILE: il bersaglio della protesta dovrebbe essere chi non riesce a reperire risorse da spendere in stipendi (=i baroni, che impediscono l'accesso ai finanziamenti privati alla ricerca), NON chi GIUSTAMENTE richiama le università a una gestione finanziaria più equilibrata, dove tu università ti finanzi con la ricchezza che produci (cioè con la ricerca e la didattica spendibile sul mercato del lavoro) e non a prescindere, indipendentemente dalla tua qualità.

    l'effetto paradossale è che le teste fine di cui parli, di fatto, invece di protestare contro chi le mantiene in un precariato vita natural durante senza certezze e con stipendio indecoroso, protestano contro chi obbliga le università ad assumere solo a tempo indeterminato (!) e solo coloro che sono in grado effettivamente di pagare (!!!).
    come se gli ergastolani protestassero contro l'amnistia per paura di essere investiti dalle macchine una volta fuori dal carcere...
    Ultima modifica di Ronin; 31-10-08 alle 12:40:37

  15. #140
    tizio_incognito
    ospite

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Sì ma tutto questo vale in teoria. O perlomeno, il poli ha dichiarato che non diventerà fondazione. Sarà anche giusto, ma una riforma così dall'oggi al domani non ha senso. Ma ***** e **** hanno 5 anni di tempo, perchè non fare tutto questo in maniera ragionata e seria invece che fare una cosa del genere?

  16. #141
    La Borga
    Data Registrazione
    19-06-02
    Messaggi
    10,549

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    risposta mia personale (per sapere la verità bisognerebbe leggere nella testa della gelmini, o meglio nella testa dell'unico che sia autorizzato a usarla e cioè B.): perchè le riforme "ragionate e serie" finisce che durano interminabili anni di opposti estremismi e veti incrociati, fino a che si arriva a pochi mesi dalle elezioni, quando il governo di conflitti con gruppi sociali non ne vuole proprio sapere, e quindi restano solo sulla carta.

  17. #142
    Il Nonno L'avatar di skyprof
    Data Registrazione
    05-02-08
    Località
    Veneto k(H)
    Messaggi
    8,392

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    no: io vorrei alzare le tasse a tutti quanti (sia in corso che fuori corso), e in cambio istituire un sistema di vere borse di studio (non come quelle attuali, che possono averle solo gli evasori totali), e sgravare una parte di contributi dalla fiscalità generale, e cioè dalle spalle di chi i figli all'università non ce li manda comunque (che oggi come oggi è LUI quello che paga l'università più di tutti).
    io ce l'avevo e non ero un evasore totale ero solo povero orfano e con la media del 30

  18. #143
    Lo Zio L'avatar di vinta
    Data Registrazione
    27-01-02
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    3,296

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da skyprof Visualizza Messaggio
    io ce l'avevo e non ero un evasore totale ero solo povero orfano e con la media del 30
    boh, io mi sono laureato in corso a luglio con la media del 29.55 e alle graduatorie di borse di studio non posso neanche accedere (padre elettricista dipendente e madre segretaria, unico neo: figlio unico)

  19. #144
    Gangrel
    ospite

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    credo di aver perso 1 anno personalmente..ero felice di essere passato al test di CTF ed ero motivato completamente a studiare in quanto mi sarebbe piaciuto lavorare in laboratorio..
    ora preferisco non parlare di tremonti..non capisco come si faccia a credere che per risollevare l'economia in seguito alla crisi si debbano levare i fondi alla base per la formazione di una società civile e cioè l'istruzione e la ricerca
    ora sento parlare veltroni e di pietro di referendum abrogativi..ma sbaglio o i tagli al FFO sono parti della finanziaria e quindi non servirebbe a niente sto referendum?
    credo che cambierò facoltà quindi..quest'anno studio,mi informo se ci sono esami in comune con altre facoltà e l'anno prossimo provo medicina o qualche professione sanitaria,almeno non c'è ricerca lì (l'altra alternativa è andarmene a studiare e a vivere definitivamente all'estero ma non è fattibile per ora almeno..)
    e bravo stu trmon't grazie mille

  20. #145

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    gli altri paesi non solo spendono più di noi, spendono meglio: NON finanziano le università per l'attività didattica (a quello ci pensano le tasse universitarie, appunto), le finanziano per l'attività di ricerca (ENORMEMENTE superiore alla nostra).
    e poi altri soldi li spendono invece in borse di studio (in VERE borse di studio), per premiare i meno abbienti.

    in questo modo, chi vuole la ricerca si paga la ricerca (in questi c'è anche lo stato, che spende in ricerca molto più di noi), e chi vuole la didattica si paga la didattica.

    noi invece usiamo i fondi che dovrebbero servire a pagare la ricerca e la didattica a chi non se la può permettere, per pagare la didattica a chi avrebbe i soldi per pagarsela da sè; non rimane niente e infatti non facciamo ricerca.

    There are no tuition fees for attending public higher education in Norway, as all the costs are covered by the Ministry of Education and Research. (+ While studying, all students belong to a student welfare organisation that takes care of such services as housing, on-campus dining, book stores, kindergartens, advisory services and some health care. Part of this is finances through a student fee, typically at NOK 300-500 per semester. [35-60€ a semestre])

    With rare exceptions, all tuition fees in higher education in Sweden are subsidized by the government. This applies to foreign as well as Swedish students. Higher education is fully financed by the state, a system common to many European countries.

    Higher education in Denmark is usually provided free of charge for all EU/EEA students and for students who are participating in an exhange programme.

    University education in Finland is funded by the government through the Ministry of Education. Students enrolled in a full-time degree programme pay no tuition fees.

    ma non solo nei paesi nordici, in FRANCIA
    Since higher education is funded by the state, the fees are very low; the tuition varies from 150€ to 700€ depending on the university and the different levels of education. (licence, master, doctorate).


    quindi NON è VERO che gli altri stati non pagano per la didattica.
    quoto chi ha detto:
    la gente deve capire che l'università è importante anche per chi non ci metterà mai piede. Le funzioni dell'Università non si riducono ( o meglio, non dovrebbero ridursi) al mero esamificio e consegna diplomi, ma sono la base della cultura e del "progresso" tecnico indispensabile per una nazione avanzata (a meno che non si voglia dare tutto in outsourcing agli indiani).

  21. #146
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di alastor
    Data Registrazione
    10-10-03
    Messaggi
    14,958

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    boh domanda ingenua ma esattamente in che modo la conversione in fondazione dovrebbe mettere fine definitiva a baronie e favoritismi?..dato che non è previsto nessun nuovo sistema di gestione o controllo è ipotizzabile che l'unica cosa a cambiare sarebbero i soggetti in causa

  22. #147
    Lo Zio L'avatar di NetEagle83
    Data Registrazione
    27-03-02
    Località
    Milano
    Messaggi
    2,090

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da alastor Visualizza Messaggio
    boh domanda ingenua ma esattamente in che modo la conversione in fondazione dovrebbe mettere fine definitiva a baronie e favoritismi?..dato che non è previsto nessun nuovo sistema di gestione o controllo è ipotizzabile che l'unica cosa a cambiare sarebbero i soggetti in causa
    Mah... io provo a dare una mia visione, forse utopistica, di come dovrebbero andare le cose: in teoria se a controllare i fondi dovessero essere soggetti privati, portatori quindi di interessi prevalentemente economici, le risorse sarebbero indirizzate e distribuite verso chi "produce" realmente in termini di ricerca/sviluppo, e di gestione ottimale degli atenei, e quindi i ricercatori con lo stesso cognome dei rettori sarebbero quasi costretti a darsi una mossa con pubblicazioni, progetti ecc. e i famosi "baroni" sarebbero praticamente obbligati a darsi una regolata riguardo alla gestione economico-amministrativa degli atenei...

    Il "controllo" insomma sarebbe per certi aspetti più o meno quello classico in stile "libero mercato"... i ricercatori più "competitivi" (in questo caso si prenderebbero come "parametri" quelli canonici del mondo della ricerca) verrebbero premiati e i baroni spreconi se ne andrebbero a casa, sostituiti magari da qualche manager aziendale... Fine dei favoritismi e delle baronìe succhiasoldi insomma. Ma a quale prezzo?

    Lascio a voi il giudizio su tale ipotetico scenario... lancio solo una provocazione: meglio avere una ricerca "pilotata" (termine forte, ma sto estremizzando volutamente) o non averne proprio (o meglio, avere progetti di ricerca pressocchè inutili come quello sull'interazione uomo-cane... )?

  23. #148
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di alastor
    Data Registrazione
    10-10-03
    Messaggi
    14,958

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    detta così suona un po' come "non è tanto importante se son mezzi imparentati in ateneo l'importante è che 'producano' "
    ma se il ricercatore invece che il cognome del rettore ha il cognome del dirigente d'azienda che finanzia la struttura a quel punto che cambia?
    Ultima modifica di alastor; 01-11-08 alle 16:49:03

  24. #149
    Lo Zio L'avatar di NetEagle83
    Data Registrazione
    27-03-02
    Località
    Milano
    Messaggi
    2,090

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da alastor Visualizza Messaggio
    detta così suona un po' come "non è tanto importante se ci sono mezzi parenti assunti in ateneo l'importante è che 'producano' "
    ma se il ricercatore invece che il cognome del rettore ha il cognome del dirigente d'azienda che finanzia la struttura a quel punto che cambia?
    Eh ma allora dobbiamo capirci: se è la meritocrazia che si vuole non è che si può averla "a singhiozzo"... se un ricercatore è effettivamente valido e sa il fatto suo, epperò è anche figlio di uno dei baroni/finanziatori, cosa facciamo? Lo escludiamo a prescindere solo per via del suo cognome?

    Quello che intendo io è che un privato comunque ha degli interessi economici che stanno in cima alla scala delle priorità, e quindi se il dirigente d'azienda X si trova davanti suo nipote che è un semi-analfabeta e vuole fare ricerca sui cavatappi con ciambella incorporata () e un illustre sconosciuto con 2 lauree e le balle che gli fumano che gli propone una ricerca sulle... boh, diciamo nanotecnologie applicate all'industria che gli farà guadagnare palate di soldi, il signor X - dirigente d'azienda - probabilmente non avrà la minima remora a dare un sonoro calcio nelle chiappe del nipote...

    Poi vabbè, ricordiamoci che questi sono solo scenari "ipotetici"... nessuno ha la palla di cristallo per vedere come si evolveranno le cose...

    Edit: e comunque il discorso è mooooolto più complesso di così... ad esempio c'è di mezzo la cosiddetta "ricerca di base", che solitamente non ha risvolti pratici/economici immediati, e quella effettivamente sarebbe decisamente a rischio perchè in pratica - conti alla mano - non conviene a nessuno investire su di essa... è un bel casino insomma, ma la cosa che mi preoccupa di più è che a porci tali problemi siamo noi su un forum e non i "signori" che hanno scritto il decreto...
    Ultima modifica di NetEagle83; 01-11-08 alle 17:09:31

  25. #150
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di alastor
    Data Registrazione
    10-10-03
    Messaggi
    14,958

    Predefinito Re: Decreto sulle università

    Citazione Originariamente Scritto da NetEagle83 Visualizza Messaggio
    Eh ma allora dobbiamo capirci: se è la meritocrazia che si vuole non è che si può averla "a singhiozzo"... se un ricercatore è effettivamente valido e sa il fatto suo, epperò è anche figlio di uno dei baroni/finanziatori, cosa facciamo? Lo escludiamo a prescindere solo per via del suo cognome?
    no vabbè sulla qualità del "prodotto" non affermo niente data la mancanza della palla di cristallo citata
    era per dire che comunque è un aspetto ancora in sospeso..
    per di più che quella del ricercatore era una posizione usata solo come esempio
    Citazione Originariamente Scritto da NetEagle83 Visualizza Messaggio
    è un bel casino insomma, ma la cosa che mi preoccupa di più è che a porci tali problemi siamo noi su un forum e non i "signori" che hanno scritto il decreto...
    eh appunto..

+ Rispondi alla Discussione
Pag 6 di 7 PrimaPrima ... 4567 UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato