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Discussione: amx in afghanistan

  1. #1
    abaper
    ospite

    Predefinito amx in afghanistan

    ieri o l'altro ieri ho letto che i nostri amx saranno impiegati in afghanistan. Un generale ha detto che gli amx sono già stati modificati e sono pronti a partire.
    Qualcuno sa che tipo di modifiche sono state fatte?
    Nota: so che svolgeranno principalmente ruolo di ricognitori fotografici ma non penso siano quelle le modifiche apportate (in fondo dovrebbe bastare aggiungere il pod giusto, o no?)

  2. #2
    Automatic Jack
    ospite

    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Boh, forse sono stati semplicemente ridipinti

    Ai nostri tornado nel 91 era stata modificata la livrea per adattarla all'ambiente desertico


  3. #3
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: amx in afghanistan

    quoto Jack...cmq cercherò notizie in giro...

  4. #4
    afrikakorps
    ospite

    Predefinito Re: amx in afghanistan

    non sapevo che avessimo in dotazione amx...
    di che tipo?
    grazie!

  5. #5
    abaper
    ospite

  6. #6
    afrikakorps
    ospite

    Predefinito Re: amx in afghanistan

    abaper ha scritto ven, 19 maggio 2006 alle 07:56
    amx e amx-t

    http://www.aeronautica.difesa.it/CSA/CBR /32STORMO/caratteristiche.asp

    grazie

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    La nuova livrea dei nostri Tornado, nel 1991, aveva un senso durante la "Locusta" poichè i ns. aerei avrebbero operato, almeno potenzialmente, in ambienti con attività aerea nemica (che poi l'USAF annichilì l'aereonautica irakena...).
    Non vedo in Afganistan a cosa potrebbe servire, viceversa, una nuova livrea mimetica atteso che in cielo non si muove nulla che non sia Nato/Onu.
    Le "modifiche" per la ricognizione, come giustamente rlevato, sono apportabili con semplici "pod" fotografici (Orpheus) e, peraltro, tale tipo di missione non sono certo una novità per gli AMX...
    Che le missioni a cui saranno deputati i nostri veicoli in questione non siano di "semplice" ricognizione?! Bhò, ma anche in tal senso riesce difficile capire quali modifiche possano subire atteso che l'AMX ha una buona capacità e varietà di carico bellico (tra cui le c.d. paveway)...
    Saluti!

  8. #8
    Il Nonno L'avatar di Gil-galad, Re degli Elfi
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Gli interventi che posso ipotizzare sono:
    -una modifica alla palettatura delle turbine simile a quella applicata sui tornado ai tempi della "locusta" per ridurre la corrosione da sabbia
    -l'aggiornamento degli IFF agli standard più recenti. Molte forze aeree infatti, per risparmiare, preferiscono aggiornare gli IFF solo al momento di un effettivo uso in combattimento degli aerei.
    -L'installazione di lanciatori chaff e flare in pod esterni semi-permanenti (se lo fanno sugli elicotteri...)

  9. #9
    Il Puppies L'avatar di easyand
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Sinceramente non ho idea di cosa abbiano modificato, dato che il primo ACOL lo consegnano a Ottobre, però escludo lanciatori esterni di flares dato che li ha già interni.

    Riguardo la storia della ricognizione fotografica...lasciamo stare va

    Cmq stando alle dichiarazioni dei generalissimi questi AMX avrebbero dovuto essere in afghanistan già da un mesetto, anche se mi risulta che circa un mese fa gli AMX del 132° abbiamo fatto un periodo di addestramento intesivo pre-partenza in sardegna


  10. #10
    Il Puppies L'avatar di easyand
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Il catino afgano, stretto tra l’Iran e il Pakistan, ricomincia a far parlare di sé in maniera drammatica. Le missioni occidentali alleate che operano all’interno del Paese si sono suddivise dal 2001 in operazioni specificatamente di controguerriglia, per impedire la ripresa del movimento talebano, e in operazioni dell’International Security Assistance Force (Isaf), che si è assunta il compito di ricostruire un sistema di governo democratico a Kabul e gradualmente estendere tale sistema nelle ulteriori province dell’Afghanistan.
    “Enduring Freedom”, che dà la caccia ai talebani, opera sotto il comando e truppe statunitensi. Isaf opera sotto il comando “Allied Rapid Reaction Corps” (Arrc) della Nato. Proprio in questi giorni il Generale Tedesco Götz Gliemeroth ne è diventato il comandante, subentrando al generale Mauro Del Vecchio. Le due operazioni si appoggiano l’una all’altra e probabilmente vi sono delle fasce di sovrapposizione, specie nel campo dell’intelligence, ma anche per quanto attiene la sicurezza delle basi logistiche, delle basi aeree e degli itinerari.

    L’Afghanistan dal punto operativo si presenta come un mosaico di “zone calde” in cui agiscono forze ribelli risorgenti come i talebani, e forze terroristiche di chiara provenienza irako-iraniana, con l’evidente supporto logistico e informativo di locali. Si possono distinguere tre aree operative.

    1.Tutto il territorio a nord-est e nord-ovest di Kabul dominato dai cosiddetti Signori della Guerra, i quali basculano tra un appoggio diretto all’attuale presidente Karzai e un movimento di fronda, che cerca di non far penetrare il potere centrale nelle valli dove il traffico delle armi e le coltivazioni e il traffico di oppio consentono ai locali potentati di vivere e prosperare, utilizzando comunque la potenza militare delle alleanze occidentali per mantenere lontano un eventuale ritorno talebano.

    2. La fascia centrale del Paese, tra Kabul ed Herat, dove la missione Isaf ha esteso gradualmente le sue capacità operative di assistenza al neonato Stato democratico islamico (almeno nominalmente), e continua nella sua attività di controllo e contemporanea costruzione di uno Stato secondo criteri occidentali.

    3. I territori meridionali delle province di Uruzgan, Kandahar e di Helmand, dove tra la metà del 2005 e gli inizi del 2006 il potere talebano sta risorgendo un modo strisciante. Le prime due province sono costituite da un terreno per la maggior parte montuoso, tra i 2000 e i 3000 metri di quota, ai confini con le province pakistane del Nord Waziristan e del Sud Waziristan, aree tradizionali di rifugio dei talebani, da cui partono e a cui ritornano dopo le incursioni nelle cittadine e villaggi dei distretti di Ghazni, Zabul, Paktika, Panjwai.

    Gli attacchi in queste ultime province citate si possono assimilare ad azioni di guerriglia rurale, dove le bande dei talebani conducono le loro scorrerie o intimidendo o ricevendo comunque, almeno durante la notte, gli appoggi e gli aiuti della popolazione locale, e sono molte volte vanamente inseguite dalle truppe americane di Enduring Freedom. Le azioni terroristiche contro le unità di Isaf, particolarmente accentuatesi da dicembre 2005, spesso condotte contro le unità italiane schierate a Herat e Kabul, in concomitanza con l’inizio e la fine della nostra campagna elettorale, politica, e che si sono drammaticamente accentuate proprio il giorno 5 maggio, con il sanguinoso attacco contro una colonna degli alpini nelle immediate vicinanze di Kabul.

    Un’analisi delle due differenti caratteristiche di operazioni induce a ritenere che le azioni di guerriglia urbana sono autoctone, mentre gli attentati contro istallazioni e colonne sono organizzate da nuclei irako-iraniani, con l’evidente appoggio di cellule locali e l’impiego di sofisticate tecniche di esplosivi e radiocomandi di cui in Iraq si fa copioso impiego e consumo. Nel corso dell’anno i piani della Nato prevedono un’espansione di Isaf nelle province meridionali dell’Afghanistan e un incremento delle unità operative in funzione antiguerriglia e antiterrorismo che saranno affidate ai rinforzi che il contingente inglese riceverà a scaglioni nei prossimi mesi.

    Vi è da notare l’importante invio da parte italiana di sei Amx del 132° stormo, con possibilità di bombardamento o di supporto aereo ravvicinato (Close Air Support, Cas). E’ molto probabile che allo stormo aereo italiano vengano abbinati alcuni distaccamenti operativi del 9° reggimento Col Moschin e del 185° Rao (Ricognizione Acquisizione Obiettivi) della brigata paracadutisti Folgore. Già nel 2003 la brigata Folgore aveva partecipato in maniera molto attiva con le forze americane a operazioni di controguerriglia ai confini montuosi tra Afghanistan e Pakistan. Ora, pur rimanendo presenti in Afghanistan consistenti forze Usa, saranno le truppe britanniche, ben equipaggiate e addestrate e soprattutto guidate da comandanti esperti, a condurre la campagna antiguerriglia tra i deserti petrosi e le montagne dell’Afghanistan meridionale.


  11. #11
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: amx in afghanistan

    grazie mille per le spiegazioni easyand...

  12. #12
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Interessante la livrea mimetica del primo AMX partendo dall'alto della foto che hai postato...
    Mai vista (ricorda gli "Aggressor" USA)...
    Non hai una foto migliore?
    Saluti.

  13. #13

  14. #14
    Lo Zio L'avatar di Stra
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Sembra pitturato (anche male direi) con le bombolette!

    Ma a che serve una tale livrea?

  15. #15
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Infatti, è una "mimetica di reparto", ossia una mimetica realizzata sul campo presso il reparto di appartenenza e come tale molto "casareccia" (notate la "pulizia" effettuata su numeri e simboli di reparto), sarà stata senz'altro fatta con una semplice pistola a spruzzo.
    Dalla prima foto postata, vedendosi poco, pareva una nuova livrea "standard" perciò mi sono meravigliato.
    Peraltro sembrava fatta su due toni di grigio viceversa le "aggiunte" sono in bianco, evidentemente è una livrea invernale utilizzata proprio in Afghanistan.
    Interessante.
    Saluti

  16. #16
    Il Puppies L'avatar di easyand
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Io propendo più per l'utilizzo dell'aereo come "aggressor"

  17. #17
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    In che senso?
    In effetti la livrea "grigio s.a." non è molto sensata per un aereo da attacco...
    Secondo me era molto meglio qulla "originaria" con il verde e il grigio scuri...
    Invero, diversamente da quanto molti credono, la mimetica per gli aerei non serve in terra (peraltro un aereo fermo su pista è sempre perfettamente visibile, a prescindere dalla mimetica, oggi non è più possibile far partire aerei da campi adattati e quindi mimetizzarli, alla meno peggio, sugli stessi) ma in aria.
    Gli aerei da attacco dovrebbero avere una mimetica "terrena" perchè, volando più bassi dei caccia nelle loro missioni, dovrebbero potersi confondere con il terreno per un osservatore dall'alto.
    Viceversa per i caccia che, appunto, oramai in ogni aereonautica sono mimetizzati con varie tonalità di griogio/azzurro.
    Dunque, per quanto l'AMX abbia anche capacità di combattimento aereo, non si può negare che il ruolo per cui è stato progettato è quello dell'attacco per cui io rimasi un tantino perplesso quando lo vidi ridipingere in grigio s.a.
    Saluti

  18. #18
    Il Puppies L'avatar di easyand
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    scutum 2 ha scritto dom, 21 maggio 2006 alle 21:05
    In che senso?
    In effetti la livrea "grigio s.a." non è molto sensata per un aereo da attacco...
    Secondo me era molto meglio qulla "originaria" con il verde e il grigio scuri...
    Invero, diversamente da quanto molti credono, la mimetica per gli aerei non serve in terra (peraltro un aereo fermo su pista è sempre perfettamente visibile, a prescindere dalla mimetica, oggi non è più possibile far partire aerei da campi adattati e quindi mimetizzarli, alla meno peggio, sugli stessi) ma in aria.
    Gli aerei da attacco dovrebbero avere una mimetica "terrena" perchè, volando più bassi dei caccia nelle loro missioni, dovrebbero potersi confondere con il terreno per un osservatore dall'alto.
    Viceversa per i caccia che, appunto, oramai in ogni aereonautica sono mimetizzati con varie tonalità di griogio/azzurro.
    Dunque, per quanto l'AMX abbia anche capacità di combattimento aereo, non si può negare che il ruolo per cui è stato progettato è quello dell'attacco per cui io rimasi un tantino perplesso quando lo vidi ridipingere in grigio s.a.
    Saluti
    il punto è che ormai le missioni a bassa quota non le fa più nessuno o quasi, molto meglio restare in alto al riparo delle difese nemiche, tanto con le nuove armi GSP e company non serve scendere

  19. #19
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: amx in afghanistan

    Bhè, daccordo finchè si tratta di bombardamenti su posizioni "passive" ma quando necessita il supporto tattico in una fase "attiva" di uno scontro...
    C'è poco da fare, bisogna rischiare il sederino e non sempre bastano gli elicotteri (altrimenti aerei come l'A 10 non esisterebbero)...
    Peraltro la missione non è fatta solo della sua parte "operativa", ma anche della fase precedente e successiva, ossia avvicinamento e disimpegno, fasi che spesso e volentieri, se non sempre, per una missione "strike", consigliano la bassa quota.
    Saluti

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