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  1. #1
    abaper
    ospite

    Predefinito torna l'affare de magistris

    CATANZARO - Perquisizioni e avvisi di garanzia ai magistrati di Catanzaro. La procura di Salerno sospetta che i colleghi calabresi abbiamo commesso degli illeciti nel sottrarre all'indagine dell'ex pm De Magistris l'inchiesta Why not in cui erano coinvolti l'ex premier Romano Prodi e l'ex Guardasigilli Clemente Mastella.

    E' più di un anno che l'ex sostituto di Catanzaro Luigi De Magistris va ripetendo di essere stato vittima di un piano architettato per delegittimare il suo lavoro e screditare la sua immagine. Ma il Csm aveva accolto la richiesta di trasferimento presentata dall'allora ministro della giustizia Clementa Mastella, il magistrato era stato spostato al tribunale di Napoli, e il caso sembrava chiuso.

    Stamane invece il procuratore capo di Salerno e due sostituti, insieme ad una squadra di agenti e carabinieri, sono entranti nel Palazzo di giustizia di Catanzaro per perquisire i colleghi della Procura e della Procura generale. I magistrati sospettano che fu un illecito sottrarre all'ex pm le inchieste "Poseidone", sulla presunta cattiva gestione in Calabria dei processi di depurazione, e "Why not", sul sospetto uso improprio di finanziamenti pubblici, inchiesta in cui erano rimasti coinvolti anche l'ex premier Romano Prodi e l'ex Guardasigilli Mastella.

    C'era stato già un pronunciamento dei magistrati di Salerno sull'operato di Luigi De Magistris ed era stato del tutto positivo. Nel giugno scorso nella richiesta di archiviazione al termine dell'indagine sull'operato dell'ex pm scrissero che il colega aveva agito in maniera "assolutamente legittima e corretta" durante le sue indagini a Catanzaro. Accogliendo le denunce dell'ex pm, i colleghi della procura salernitana confermarono che De Magistris "fu vittima di pressioni e interferenze". Trasformarono di fatto il giudice "scomodo", in vittima di quel sistema di interessi che erano l'oggetto delle sue indagini.
    vuoi vedere che il mastellone proprio pulito non era?
    boh, speriamo facciano pulizia a catanzaro, dove i giudici, per citare il fu pk, sono corrotti, ladri e il più pulito ha la rogna

  2. #2
    The Cross
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Ecco, "l'avevooo dettooooo" (alla Pellegatti maniera). Al gabbio.

  3. #3
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    news:
    CATANZARO - Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha disposto accertamenti preliminari sulla inchiesta che riguarda i magistrati di Catanzaro. Alfano ha incaricato l'Ispettorato Generale di svolgere gli accertamenti "chiedendo al Procuratore generale di Salerno di acquisire ogni utile dato conoscitivo. Questo al fine di verificare, all'esito, l'eventuale sussistenza di condotte rilevanti sotto il profilo disciplinare".
    l'importante è non smentirsi mai
    ma non erano quelli di sinistra che stavano con caino?

  4. #4
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Meanwhile la Forleo si da alla scrittura.

    Le accuse della Forleo in un libro: «Indagare sulla destra va bene, ma se cambi colore di caimano ti fai male»

    MILANO - «Fino a Tangentopoli, e fino a qualche anno fa, il problema era dell’indipendenza della magistratura dal potere politico, adesso è dell’indipendenza del magistrato rispetto alla magistratura ». Il «singolo magistrato » che «non si vuole allineare, non si vuole schierare, vuole essere libero, finisce per pagare i suoi errori. E li paga cari». Parola del gip Clementina Forleo, che il Csm ha trasferito a Cremona per incompatibilità ambientale, la quale vede questa situazione come la conseguenza degli «eccessi» di Mani Pulite, specialmente nell’uso del carcere, che hanno «rafforzato il consenso popolare verso certa politica» e minato «la fiducia» nei magistrati.
    Torna sul tema dei «poteri forti», Forleo, in un libro-intervista di Antonio Massari (Alberti). Nel '94, quando lei diventò giudice a Milano, i «magistrati erano uniti» nella «battaglia fisiologica e sempre in corso» contro un potere politico che «aveva un colore ben definito: c’era un nemico». «Berlusconi?», chiede l’autore. «Il pool si ribellò a un decreto del governo Berlusconi» risponde parlando in astratto. I fatti erano «gravissimi, ma lo strumento carcerario doveva essere limitato ai più gravi». E anche se «il sistema era talmente radicato che c’erano poche vie d’uscita», non farlo fu un errore. Il risultato del rafforzamento del potere politico è che ora i magistrati sono «più prudenti» e gli inquirenti «finiscono comunque per rispondere alle logiche di potere interne, nonostante l’obbligatorietà dell’azione penale», ragiona Forleo, gip dell’inchiesta Unipol- Antonveneta, firmataria della custodia per il banchiere Gianpiero Fiorani, chiedendosi retoricamente se «Fazio (indagato, ndr.) e sua moglie sarebbero rimasti liberi all’epoca di Tangentopoli». «Fiorani, in galera, c’è finito. Fazio invece no. Né lui che all’epoca dei fatti era il governatore della Banca d’Italia, né sua moglie che, peraltro, non mi risulta sia stata indagata, neanche per favoreggiamento, nonostante fosse anch’ella in contatto con Fiorani» con cui scambiava «informazioni importanti».
    «Oggi si è rotto l’idillio tra certa magistratura e certa politica e ciò ha causato autentici scempi, quale il silenzio dell’Anm di fronte alla vicenda di Luigi de Magistris», il quale aveva scoperto che tra i magistrati potevano esserci «personaggi conniventi con i potentati politici ed economici». La magistratura faccia «i conti con se stessa» affrontando «la questione morale», perché «oggi il singolo magistrato è più debole» e c’è il rischio che qualcuno possa «scivolare in comodi compromessi», come le è già capitato di vedere con amarezza. Le sue posizioni a difesa di de Magistris, per la separazione delle carriere, contro le correnti e la richiesta al Parlamento di usare nell’inchiesta Unipol le telefonate degli allora ds Latorre e D’Alema («consapevoli complici di un disegno criminoso», scrisse) hanno dato il via ai «vergognosi attacchi» contro di lei, anche dalla magistratura: «Si sono toccati i fili che fanno morire. Perché fino a quando s’era attaccato il nemico della magistratura, il nemico di destra, era andato tutto bene. Avevo avuto la solidarietà. La magistratura era stata compatta nel proteggere il giudice Forleo. Poi, quando spunteranno caimani d’altro colore, tutti si dilegueranno».
    Tre giorni dopo, lesse l’appello ai giudici del presidente Napolitano alla «riservatezza» e a non inserire in atti «valutazioni non pertinenti» come «una pressione» che le fece «male», «un’offesa al Paese». In un altro passaggio definisce caimano «il potere esecutivo, qualunque colore abbia». Il libro ripercorre i procedimenti del Csm che l’avrebbe trasferita dopo «un processo sommario», «una pagina nera nella storia della magistratura » che l’ha fatta sentire come «un dissidente perseguitato», dichiara. Lì parlò dell’ex procuratore Gerardo D’Ambrosio il quale, eletto senatore ds, si schierò «contro la trascrizione delle telefonate». Lo vide andare a pranzo con i pm delle scalate bancarie e la cosa la indignò: «Se qualcuno lascia la toga per diventare un politico, poi dovrebbe avere il buon gusto di non creare confusione di ruoli. Io non ho avuto dubbi sul rigore dei colleghi: colsi l’inopportunità del gesto di D’Ambrosio». L’ex procuratore ha sempre ribattuto che si trattò di un incontro occasionale e non si parlò delle inchieste. Una rivelazione, infine. Ha ricevuto la proposta di candidatura. Da chi? «Non dal centrodestra» né dall’Idv di Di Pietro.

    Corriere della Sera 04/12/2008

  5. #5
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Sempre meglio

    Mancino: «SONO pronto a lasciare». La solidarietà di veltroni

    "Why Not", guerra tra procure
    Napolitano chiede gli atti a Salerno


    Il presidente del Csm: «Vicenda senza precedenti, con gravi implicazioni». Il vice: «Mai chiamato Saladino»

    ROMA - Una vera e propria guerra di procure a colpi di avvisi di garanzia. Dopo il sequestro della documentazione delle indagini "Why Not" e "Poseidone" eseguito martedì scorso dai magistrati di Salerno nella procura Catanzaro, la procura generale del capoluogo calabrese contrattacca, blocca gli atti e iscrive sette magistrati campani sul registro degli indagati. Un velenoso scontro giudiziario che nasce dalla vicenda del presunto "complotto" ai danni dell'ex pm Luigi De Magistris: l'atto di accusa nei confronti dei magistrati calabresi, che avrebbero ostacolato e annientato le ultime inchieste di De Magistris (poi trasferito a Napoli dal Csm) nelle quali erano indagati tra gli altri l'ex-Guardasigilli Mastella e l'ex premier Prodi, è contenuto in un decreto di 1700 pagine emesso dalla procura salernitana. Ma la procura di Catanzaro, «offesa» dall'azione di Salerno, decide di rispondere con una contro-inchiesta.
    NAPOLITANO - Una vicenda dirompente sulla quale interviene anche il Colle. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è anche presidente del Csm, ha chiesto gli atti alla Procura di Salerno parlando di una «vicenda senza precedenti, con gravi implicazioni istituzionali». Nella lettera del Colle si parla di inquietanti interrogativi» e viene inoltre paventato il rischio di «paralisi della funzione processuale» (leggi il testo completo).
    LA GUERRA DEGLI ATTI - La Procura di Catanzaro ha intanto bloccato gli atti relativi alle inchieste di De Magistris già sequestrati da Salerno. Il provvedimento (un vero e proprio contro-sequestro) è stato notificato ai carabinieri campani che erano negli uffici della Procura generale di Catanzaro. Inoltre sette magistrati della Procura salernitana, fra cui il procuratore capo Apicella, sono indagati dalla Procura di Catanzaro. Le ipotesi di reato sono abuso d'ufficio ed interruzione di pubblico servizio (poiché le inchieste sono tuttora in corso e la sottrazione degli atti comporterebbe un inevitabile blocco dell'attività di indagine).
    Nicola Mancino (Ansa) MANCINO: «PRONTO A LASCIARE» - In giornata c'è stata anche la riunione plenaria del Csm con l'intervento del vicepresidente Nicola Mancino, che si è difeso dalle indiscrezioni diffuse via stampa. «Il giorno in cui una campagna di stampa dovesse incidere sulla mia autonomia non ho difficoltà a togliere l'incomodo» ha detto riferendosi alle notizie pubblicate dal Giornale secondo cui sarebbe coinvolto nell'inchiesta della Procura di Salerno sul "complotto" contro de Magistris, il cui trasferimento è stato deciso proprio dal Csm. «Non vorrei avere su di me neppure l'ombra di un sospetto - ha detto Mancino -, il giorno che dovesse accadere non avrei esitazione a lasciare». «Non ho mai telefonato a Saladino - ha chiarito Mancino parlando dell'ex presidente della Compagnia delle Opere e principale indagato nell'inchiesta «Why Not» -, la chiamata partita da uno dei miei numeri di telefono è stata fatta da un'altra persona, da un rappresentante di Comunione e liberazione, Angelo Arminio, che nel 2001 era nella schiera dei miei collaboratori».
    Luigi de Magistris (Lapresse) LE INDISCREZIONI - Nell'articolo pubblicato dal Giornale si fa riferimento al decreto di perquisizione nei confronti dei magistrati di Catanzaro emesso dalla Procura di Salerno, in cui - alla pagina 442 - si dà conto di una telefonata giunta a Saladino da un numero fisso intestato a Mancino. Inoltre il Giornale cita un interrogatorio del dicembre 2007 in cui de Magistris parla del vicepresidente del Csm. In una deposizione del novembre 2007 davanti ai giudici salernitani e riportata dall'Ansa, de Magistris afferma anche che «Why Not» gli è stata tolta quando «stavo praticamente per chiudere il procedimento» e «soprattutto stavo facendo degli atti anche molto importanti (...) che riguardavano esponenti di spicco della politica calabrese (Minniti, Tommasi, Adamo e D'Andria)». Si tratta di Marco Minniti, massimo esponente del Pd calabrese ed ex viceministro dell'Interno; Nicola Adamo ex vicepresidente della giunta regionale e attuale capogruppo del Pd alla Regione, Diego Tommasi (Verdi) ex assessore regionale all'ambiente, e Renato D'Andria (Psdi).
    SOLIDARIETÀ - Il plenum del Csm ha espresso completa solidarietà a Mancino. «Eravamo ampiamente consapevoli che l'operazione in atto mira a colpire tutti noi - ha detto il togato di Magistratura Democratica, Livio Pepino -. Bisogna avere grande rigore e trasparenza con una risposta dura che ci porta a non farci intimidire». Gianfranco Anedda (laico di An) ha criticato de Magistris: «Mi pare che anche in queste ore anteponga l'orgoglio personale all'interesse della magistratura che da tutto ciò esce delegittimata». Mancino, da parte sua, ha voluto ringraziare tutti i componenti del Consiglio per le loro parole sottolineando che «non ci dobbiamo chiudere a riccio, ho sempre rispettato l'esercizio della giurisdizione, ci possono anche essere eccessi, ma ci sono tre gradi di giudizio, il sistema permette che la verità possa emergere».
    DI PIETRO E ROTONDI - Solidarietà a Mancino anche da Di Pietro, Veltroni e Rotondi. «Non si getti fango su di lui: finché i magistrati non dicono che c'è un'inchiesta, si eviti di fare di tutta l'erba un fascio - ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro». L'ex pm esprime però «riserve circa il modo e il tono usato» dal Colle nei confronti dei magistrati di Salerno. «Con tale decisione - spiega Di Pietro - si rischia la criminalizzazione preventiva e preconcetta dell'attività di indagine che sta svolgendo la procura di Salerno nei confronti dei colleghi magistrati calabresi e di atti di indagine coperti da segreto istruttori». Il segretario del Pd, Veltroni, esprime «piena solidarietà e stima al vicepresidente del Csm Nicola Mancino, che ha svolto e svolge il suo alto e difficile incarico con equilibrio e senso delle istituzioni, in questo momento in cui è oggetto di una fuga di notizie incontrollata e priva di qualsiasi riscontro». Per questo, aggiunge Veltroni, «appare importante e positiva l'iniziativa assunta dal presidente Napolitano». Per il ministro per l'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, «chi conosce Nicola Mancino sa che nessuna ombra può esserci sulla sua autonomia e, soprattutto, sulla sua onestà personale».
    PECORELLA - Secondo Gaetano Pecorella (deputato Pdl) «sta accadendo quello che non poteva che accadere, e cioè che una volta entrata la politica nella magistratura questa finisce per intaccare e tagliare le radici della stessa magistratura - ha detto a Radio Radicale -. Con questo sistema per cui le informazioni di garanzia, le notizie sui giornali, le telefonate più o meno interessanti vengono pubblicate, si finisce per lasciare in mano a questo o quel magistrato delle forme di epurazione. In questo modo si colpisce l'intero Csm perché Mancino lo rappresenta». Pecorella parla di «una guerra tra bande dentro la magistratura che hanno in mano persino la organizzazione interna».
    Con qualche sorpresa, sta scoppiando il bubbone della cui esistenza nessuno credeva: la magistratura politicizzata e litigiosa al proprio interno, solo che invece che insultarsi si scambiano avvisi di garanzia

  6. #6

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Che sugo, finalmente si è palesata questa oscena situazione anche agli occhi improsciuttati.

  7. #7

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    A dire il vero ci sarebbe pure il libro intervista alla Forleo. Solo che non si trova nessun articolo che ne partli in modo decente, anche perchè ci sono cose gustose là dentro.

  8. #8

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Torna sul tema dei «poteri forti», Forleo, in un libro-intervista di Antonio Massari (Alberti). Nel '94, quando lei diventò giudice a Milano, i «magistrati erano uniti» nella «battaglia fisiologica e sempre in corso» contro un potere politico che «aveva un colore ben definito: c’era un nemico». «Berlusconi?», chiede l’autore. «Il pool si ribellò a un decreto del governo Berlusconi» risponde parlando in astratto. I fatti erano «gravissimi, ma lo strumento carcerario doveva essere limitato ai più gravi». E anche se «il sistema era talmente radicato che c’erano poche vie d’uscita», non farlo fu un errore.
    Praticamente ha sdoganato il decreto Biondi. Incredibile.

  9. #9
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    fatti gravissimi.
    pero', la forleo che dice che l'opinione pubblica dei magistrati e' scesa perche' arrestavano troppo, mi pare incredibilmente ingenua.
    Non conosco nessuno che si incazz1 se arrestano qualche imprenditore o politico o banchiere, anzi la maggior parte gia' pregusta.

    Piuttosto, e' stata la campagna stampa di demonizzazione, con reiterati accusi di golpismo comunista, unita alla pubblicizzazione di certe sentenze in cui, viceversa, si scarcerava in modo [presentato come] troppo facile e con la colpa dei magistrati, che hanno allentato la fiducia del cittadino nella magistratura.

  10. #10
    Chiwaz
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da skyprof Visualizza Messaggio
    fatti gravissimi.
    pero', la forleo che dice che l'opinione pubblica dei magistrati e' scesa perche' arrestavano troppo, mi pare incredibilmente ingenua.
    Non conosco nessuno che si incazz1 se arrestano qualche imprenditore o politico o banchiere, anzi la maggior parte gia' pregusta.

    Piuttosto, e' stata la campagna stampa di demonizzazione, con reiterati accusi di golpismo comunista, unita alla pubblicizzazione di certe sentenze in cui, viceversa, si scarcerava in modo [presentato come] troppo facile e con la colpa dei magistrati, che hanno allentato la fiducia del cittadino nella magistratura.
    Skywolf, ma hai letto quello che dice la Forleo?

    Ha confermato che la magistratura quando si tratta di arrestare a sinistra ha dei... mancamenti

  11. #11
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Skywolf, ma hai letto quello che dice la Forleo?
    si, ma mi riferivo agli incisi, voglio sperare non estratti in modo malizioso dal giornalista:

    Parola del gip Clementina Forleo, che il Csm ha trasferito a Cremona per incompatibilità ambientale, la quale vede questa situazione come la conseguenza degli «eccessi» di Mani Pulite, specialmente nell’uso del carcere, che hanno «rafforzato il consenso popolare verso certa politica» e minato «la fiducia» nei magistrati.
    se c'e' una cosa su cui tutte le persone che conosco sono d'accordo, sia di dx che di sx, e' che casomai la magistratura arresta poco...

    O almeno: anche questo e' cambiato nel corso degli anni; ma per forza, a reti quasi unificate e su moltissima stampa si e' tuonato contro gli arresti, definendo anche "assassini" i giudici ogniqualvolta un inquisito moriva (che fosse stato arrestato o meno; indipendentemente da quanto tempo era passato dall'indagine; indipendentemente dal resoconto su come era stato effettivamente trattato ed interrogato; indipendentemente dal se fosse colpevole o meno)

  12. #12
    Chiwaz
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Sky, devi capire che non tutti sono come la folla di Frankenstein, c'è anche gente che ragiona e che pensa che il concetto di "intanto di metto in galera e poi con comodo vediamo" sia sbagliato.

    Soprattutto, non tutti pensano che inquisito = colpevole, visto che i PM si sbagliano, e spesso.

  13. #13
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, per il semplice motivo che non me ne intendo. nella mia ingenuita', presumo che l'arresto immediato venga disposto, nei casi di reati finanziari o di corruzione, se c'e' la possibilita' di inquinamento di prove, di nascondere i conti, ecc.
    ma appunto non sto dicendo nulla di questo. sto dicendo che alla gente (che conosco io) fottesega alla millemila, se arrestano Ricucci piuttosto che l'assessore del tal comune del tal partito. Fottesega.
    O quasi: una volta fottesega, adesso meno.

    MA, quello che ha convinto la gente del "meno" e' una campagna stampa pressante in cui si martellava sugli eccessi, veri ma anche presunti tali (ci sono casi in cui si puo' tranquillamente sostenere, prove alla mano, che gli eccessi erano solo nella mente dei giornalisti), senza mai peraltro sentire le ragioni dei giudici.

    La gente inoltre s'e' incazzata non tanto per l'arresto in se' quanto x la "consapevolezza" che la maggior parte degli arrestati e' innocente; e' questo che fa girar le balle; se il 90% degli arrestati e' innocente, vabbe' dai, un tasso d'errore e' fisiologico; ma se il 90% e' innocente, eh no, cazz0!
    Il problema e' che certa stampa e certa televisione (sappiamo entrambi di chi stiamo parlando no? ) hanno martellato per 10 anni nel tentativo, purtroppo perfettamente riuscito, di invertire, nella percezione comune, le due % di cui sopra.

  14. #14

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Fatti come quelli di Napoli fanno crollare la fiducia nella Magistratura.

  15. #15
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    ma anche quello che dicevo io.

    ma anche far credere a tutti che "la magistratura scarcera i terroristi"
    o che woodcock e' "uno che vuol farsi pubblicita'"

  16. #16
    Chiwaz
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da skyprof Visualizza Messaggio
    non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, per il semplice motivo che non me ne intendo. nella mia ingenuita', presumo che l'arresto immediato venga disposto, nei casi di reati finanziari o di corruzione, se c'e' la possibilita' di inquinamento di prove, di nascondere i conti, ecc.
    ma appunto non sto dicendo nulla di questo. sto dicendo che alla gente (che conosco io) fottesega alla millemila, se arrestano Ricucci piuttosto che l'assessore del tal comune del tal partito. Fottesega.
    O quasi: una volta fottesega, adesso meno.

    MA, quello che ha convinto la gente del "meno" e' una campagna stampa pressante in cui si martellava sugli eccessi, veri ma anche presunti tali (ci sono casi in cui si puo' tranquillamente sostenere, prove alla mano, che gli eccessi erano solo nella mente dei giornalisti), senza mai peraltro sentire le ragioni dei giudici.

    La gente inoltre s'e' incazzata non tanto per l'arresto in se' quanto x la "consapevolezza" che la maggior parte degli arrestati e' innocente; e' questo che fa girar le balle; se il 90% degli arrestati e' innocente, vabbe' dai, un tasso d'errore e' fisiologico; ma se il 90% e' innocente, eh no, cazz0!
    Il problema e' che certa stampa e certa televisione (sappiamo entrambi di chi stiamo parlando no? ) hanno martellato per 10 anni nel tentativo, purtroppo perfettamente riuscito, di invertire, nella percezione comune, le due % di cui sopra.
    Non ho capito, le campagne stampa negative vanno bene per tutti ma per i giudici no?
    Chi è che ha dato l'avviso di garanzia di Berlusconi prima al Corriere e poi all'interessato (tanto per fare l'esempio che conosciamo tutti) ?

  17. #17
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Non ho capito, le campagne stampa negative vanno bene per tutti ma per i giudici no?
    Chi è che ha dato l'avviso di garanzia di Berlusconi prima al Corriere e poi all'interessato (tanto per fare l'esempio che conosciamo tutti) ?
    direi che e' Berlusconi che lo ha dato al corriere.

    La notizia infatti gli e' stata data dai carabinieri per telefono perche' lui era a Napoli, prima che gli venisse recapitato il cartaceo. Questo perche' appunto lui era a Napoli, e i carabinieri, non avendolo trovato, gli hanno intanto notificato l'atto x telefono. Il documento gli sarebbe stato recapitato a giorni. Ma lui (B) si e' incazzato, e ha sbattuto giu' il telefono mentre quelli stavano ancora leggendo. Tant'e' che il giorno dopo il corriere riporto' che c'era un avviso di garanzia in cui gli si contestavano due reati: ma i reati contenuti nell'avviso erano 3.

    Se fossero stati i magistrati a passare l'informazione, non li avrebbero riportati tutti e 3?

    Naturalmente pero' potrebbero essere stati i carabinieri o qualche intercettatore.

  18. #18
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Non ho capito, le campagne stampa negative vanno bene per tutti ma per i giudici no?
    Chi è che ha dato l'avviso di garanzia di Berlusconi prima al Corriere e poi all'interessato (tanto per fare l'esempio che conosciamo tutti) ?
    Riflesso pavloviano. Quando le cose vanno male non si tratta di errori, ma di disinformazione da parte della stampa di reGGGime.
    Chiunque abbia avuto a che fare con la giustizia italiana non ha certo bisogno delle prediche di Fede e soci per rendersi conto dello stato pietoso in cui versa la medesima.

  19. #19
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    io ho avuto a che fare con la giustizia italiana.

    in pratica dimolti anni or sono un ubriiaco ci sfondo' la porta per... beh, per entrare
    lo fermammo e chiamammo la pollizia.

    ALlora intanto ci dissero che era meglio dire che non lo avevamo trattenuto fino all'arrivo della pula senno' era pure sequestro di persona.

    Poi iniziammo (mia madre inizio', io ero piccolo) con l'azione legale.
    Mesi e mesi. COnvocazioni e convocazioni. A volte, convocazioni con rinvii senza aver fatto nulla. Mattinata persa. Grave? PEr un lavoratore son soldi persi, per mia madre, che era invalida, voleva dire grandissimo disagio, e doversi far accompagnare dalla nonna (che abita a 30 km), o chiamare un taxi.
    Noi "versavamo in condizioni economiche svantaggiate" (eravamo poveri, sic et simpliciter. tant'e' che stavamo in alloggio popolare e pagavamo 30000 lire al mese di affitto, fate vobis...). Ma l'avvocato i soldi li voleva subito.
    Com'e' finita?
    DenunZia ritirata, tizio incensurato, e la porta ce la siam riparata noi.

  20. #20
    Chiwaz
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Visto?
    Io non ho ancora trovato uno che sia uscito felice e contento da un processo.

  21. #21
    Il Nonno L'avatar di skyprof
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Ma io non dico che non ci sia niente che non va nella magistratura, sia come sistema, sia per le singole persone che la compongono!

    Allora intanto la % di teste di minchia e' una costante universale. Tu prendi un numero qualunque di persone, prese a caso distribuendole su tutta la superfiZie terrestre, oppure da un qualunque sottoinsieme: il sottoinsieme dei biondi, il sottoinsieme dei Bondi, quelli nati il 27 dicembre o nel 1976 ma non entrambe le cose, gli ingegneri, i disoccupati, i sposati che passano le vacanze un anno al mare un anno in montagna e vivono al 3o piano, ecc.
    Ebbene la % di teste di minkia in queste categorie od altre e' sempre la stessa, fluttuazioni statistiche a parte.
    Quindi vale anche per i magistrati.

    In secundis, sara' x il sistema, sara' x il numero di causa, sara' x la mancanza di schei, ci sono dei problemi strutturali che rendono tutto lento inefficiente ecc. ecc.

    Pero' ,
    queste sono problematiche generali e non giustificano la sfiducia particolare nei confronti dei magistrati, inoltre, come in ogni settore, bisogna valutare caso per caso, se si vuole essere obiettivi. Senno' son chiacchere da bar, i magistrati xe tuti comunisti, quei de Roma i xe tuti ladri, e bon.

  22. #22
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Il problema è che la magistratura è l'unico ambito professionale dove chi sbaglia non paga personalmente.

    Sentivo parlare tempo fa di un sardo che si è fatto qualcosa come 20 anni di galera per sbaglio. Al di là del calvario che può aver passato, ha presentato ricorso per milioni di euro di risarcimento e ha vinto.
    Secondo te li sborsa il magistrato o lo Stato? Ecco, appunto.

  23. #23
    Sbonk
    ospite

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Non ho capito, le campagne stampa negative vanno bene per tutti ma per i giudici no?
    Chi è che ha dato l'avviso di garanzia di Berlusconi prima al Corriere e poi all'interessato (tanto per fare l'esempio che conosciamo tutti) ?
    Tanto per fare l'esempio falso che conosciamo tutti. Berlusconi lo sapeva gia perche` i cc gli avevano telefonato. Chi e` che ha notificato l'avviso di garanzia il giorno dopo le amministrative e non il giorno prima, condannandolo a sconfitta certa?

    Ah, gia` ma e` una congiuuuuuraaaa (TM)

  24. #24
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    La telefonata non è una notifica.

  25. #25
    Il Nonno L'avatar di skyprof
    Data Registrazione
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    Predefinito Re: torna l'affare de magistris

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Il problema è che la magistratura è l'unico ambito professionale dove chi sbaglia non paga personalmente.
    beh, c'e' anche la politica:

    a chi non stanno sul pene D'Alema per esempio?

    Lui sta a sx, ma, come gia' osservato da qualcuno di piu' illustre di me, non c'e' modo di fargli dire qualcosa di sinistra.

    Non conosco nessuno, se non qualche volto inceronato della tivu', che non gli sparerebbe nei c0glioni.

    Allora perche' riveste ancora un ruolo cosi' importante nella politica?
    A casa.

    Piu' in generale, non c'e' il vincolo di mandato in politica, e anche se fai cazzate non ne rispondi personalmente; perdi le prossime elezioni? Mbof, forse si', forse no; puoi sempre incolpare la crisi mondiale o il vattelapesca, dei problemi economici o di altra natura, se ce ne sono; tanto, viviamo in crisi perenne... si vota soprattutto per ideologia, quindi o sei un pesce piccolo della politica o a casa non ci vai di certo, comunque non per il voto degli italiani.

    Di sicuro cmq anche quella della magistratura e' molto "autoreferenziale" come categoria.



    Sentivo parlare tempo fa di un sardo che si è fatto qualcosa come 20 anni di galera per sbaglio. Al di là del calvario che può aver passato, ha presentato ricorso per milioni di euro di risarcimento e ha vinto.
    Secondo te li sborsa il magistrato o lo Stato? Ecco, appunto.
    vabbe' meno male che li sborsa lo stato, cosi' quel tizio avra' qualcosa, altrimenti il risarcimento non lo avrebbe avuto proprio scusa

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