La prima cosa che ho pensato quando ho visto quella copertina e' stata questa:
Comunque per me come cover e' una figata
http://www.mastodonrocks.com/preorder
Preorder del vinile edizione limitata (70 dollari, alla faccia del cazzo ) con tanto di megagigaultrartwork su un doppio gatefold. Su itunes già disponibile la tracklist ed acquistabile da oggi High Road.
Dopo aver ascoltato High Road il preorder è l'ultimo dei miei pensieri
Non comprai manco The Hunter...
L'anteprima messa sulla loro pagina facebook me gusta mucho
https://www.facebook.com/Mastodon
soprattutto il preorder del vinile in edizione limitata...
Prima review di Once More: http://bloody-disgusting.com/reviews...don-round-sun/
Ammetto che mi sono fermato aMeanwhile, the title track “Once More ‘Round The Sun” sounds like a mash of Mastodon with Foo Fighters, further solidifying the knowledge that these guys are embracing and flaunting their love of rock.
You taaake thee hiiiigh roooad dowwwn!!
Io però mi sono già affezionato al ritornelleiro di quella canzone, per quanto suoni come qualcosa di molto meno significativo di tutto ciò che ho sentito prima di loro
Chimes at Midnight:
Mooooolto Crack the Skye!
Niente male, secondo me ne verrà un bel disco compatto che scorrerà bene bene.
Però a me è piaciuto the hunter quindi immagino di essere un po' fuori dal coro qua dentro
Bo!
Sta roba a crack the skye può lucidargli gli scarpini. IMHO.
il primo singolo fa cagare, sembra metalcore di 10 anni fa. il secondo non è male.
C'è lo streaming completo su itunes ma non riesco a farlo partire
Domani o dopodomani mi compro il disco e vi faccio sapere che ne penso.
Ho sentito la prima metà del CD, poi mi facevano male le recchie (non scherzo!).
Apparte la vergogna di vendere una monnezza che clippa e distorce a questa maniera, ma purtroppo non è una novita e questo almeno non è colpa dei Mastodon, The Hunter forse era un disco più coraggioso, OMRATS fin qui sa davvero di riciclaticcio che fa quasi rabbia
Mai sentito parti di chitarra così banali scritte da Hinds.
Davvero non so se troverò la voglia di sentire il resto tanto presto.
Ultima modifica di blastomorpha; 22-06-14 alle 15:59:29
Secondo me la seconda parte è nettamente peggiore della prima, totalmente scollata: dalle cheerleader di Aunt lisa (sembra la brutta copia di Be Aggressive dei FNM) al pezzo finale che più che una collaborazione con Scott kelly sembra un pezzo (bruttarello) dei neurosis, non riesco a trovare la minima coerenza. Ancora una volta capisco il "rigetto" verso i concept album, ma così non si regolano proprio.
In ogni caso confermo la mia prima impressione, preferisco quasi più le linee vocali ai riff banalotti o chiaramente rirpoposti dai loro precedenti sforzi. Per me comunque rispetto a the hunter è un netto passo avanti.
Sulla questione delle linee vocali confermo, pur facendo schifo sono quasi più interessanti delle parti di chitarra.
Il che è tutto dire...
che è il 10.000 days dei Mastodon?
ho letto un poco di rece... che però depongono a vostro sfavore.
Spoiler:Mastodon - Once More 'Round the Sun
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Eh, i Mastodon... Innegabilmente la band di Atlanta sa dividere il pubblico come poche altre. Da una parte c'è chi è sempre pronto a portarli in trionfo, elogiandoli come salvatori ed innovatori di un intero movimento musicale e dall'altra, molti detrattori che non ne capiscono il successo e li ritiengono clamorosamente sopravvalutati. Giusto per non crearmi troppi nemici già all'inizio di questa tribolata recensione, comunico a chi legge che io sto nel mezzo. Sono infatti tra quelli che hanno apprezzato molto il cammino in crescendo della band ma, pur ritenendo Crack the Sky un grande album, preferisco quanto creato fino a Blood Mountain con quel misto di influenze selvagge, genuine, una progressione sonora sempre in divenire.
Tutto questo per inquadrare la mia posizione e, per scansare ogni dubbio, lo dico subito: il nuovo Once More 'Round The Sun è molto meglio dello scialbo, spompato e semplicistico The Hunter.
Ma non è metal. Almeno, non molto. Se ne può trovare qualche traccia in alcuni riff e in qualche attacco. Inutile, quindi, andare a cercare lunghi componimenti, grezze partiture heavy o reminescenze thrash piuttosto che sprazzi di Black Sabbath, Pelican, Rush... Quello è il passato. I Mastodon hanno intrapreso il loro cammino che, pur non essendo oro colato, è assolutamente interessante e li ha portati dal post-hardcore iniziale (qualunque cosa significhi) all'odierno space-stoner-rock, mutevole ma sempre più immediato, facilmente assimilabile e, diciamolo, commerciale. Questo termine non ha per forza un'accezione negativa se intende canzoni di qualità, ben costruite e alla portata di tutti.
Posso dire che ora i Mastodon suonano "semplicemente" come i Mastodon e diversi brani come The Motherload o la title track potrebbero stare in heavy rotation su Virgin Radio. Canzoni all'apparenza semplici, fatte di riff efficaci e mai banali, dove l'irruenza vocale ha lasciato il posto a melodie ben studiate, a volte leccate. Da questo punto di vista High Road (per la quale è stato girato un video, riportato sotto la recensione) esemplifica il contenuto dell'album, col suo chorus melodico e facile da ricordare, efficacissimi riff dal vago sapore stoner, dissonanze, momenti graffianti e altri tranquilli. Si sente aleggiare un mood settantiano lungo il disco, soprattutto nelle ritmiche, così come si percepisce fortemente l'aura di Crack The Sky che spunta qua e là più prepotente. Vedere Diamond In The Witch House (con l'apparizione di Scott Kelly) e Chimes At Midnight per dettagli, tra le migliori in assoluto.
Questi Mastodon che con il LORO suono giocano ai Radiohead, agli U2, ai Thin Lizzy, possono anche non piacere (tipo Asleep In The Deep e il suo refrain non proprio riuscitissimo), può anche sembrare eccessivo, ad esempio, un mix voci filtrate in una canzone semi-prog con cori femminili finali di una band indie/punk (The Coathangers si chiamano ), su Aunt Lisa succede ma... funziona. Non si può dire nulla se non che riescano a semplificare in modo "drammatico" pezzi per nulla scontati, "sembran solo canzonette" cantava qualcuno, e invece...
Ci sono alcuni episodi più contorti ma brevi come durata totale, che sono una vera pacchia per gli amanti della perizia strumentale, dico solo Feasts Your Eyes. C'è anche un alone psichedelico percepibile in tutto il lavoro, dovuto soprattutto all'utilizzo di delay ed altri effetti vocali, che rende la proposta magnetica.
C'è questo, c'è quello... A questo punto avrete capito di non aver capito. Esatto, i Mastodon vogliono questo: confondere, colpire con classe e affondare, farsi ascoltare da tutti ma essere veramente capiti da pochi. Non sono degli dei, non sono intoccabili ma sono musicisti estremamente intelligenti e se c'è una cosa che hanno fatto e continuano a fare è evolvere.
Mi scoccia solo comprarlo per via di avere poi in mano una copertina orripilante che l'Arcimboldo di Peperlizia, a confronto, è degno di un poster gigante da tenere sul letto. Ma ci posso passare sopra, dopotutto ascolto anche roba con copertine così.
Artwork a parte, dategli un ascolto senza preconcetti, senza fare paragoni, provate invece ad immergervi nelle loro composizioni e vedere che succede. Se nemmeno con questo approccio riuscirete a convincervi, pace, non ne faremo un dramma.
Genere: Progressive Metal
Anno di uscita: 2014
Durata: 54 min.
Tracklist:
Line up:
- TREAD LIGHTLY
- THE MOTHERLOAD
- HIGH ROAD
- ONCE MORE 'ROUND THE SUN
- CHIMES AT MIDNIGHT
- ASLEEP IN THE DEEP
- FEAST YOUR EYES
- AUNT LISA
- EMBER CITY
- HALLOWEEN
- DIAMOND IN THE WITCH HOUSE
Voto medio utenti:
- Troy Sanders: bass, vocals
- Brent Hinds: guitars, vocals
- Bill Kelliher: guitars, vocals
- Brann Dailor: drums, vocals
8
Recensione a cura di
Francesco Frank Gozzi
Spoiler:
Voto
recensore
9
Voto
utenti
10
Recensione: Once More ‘Round The Sun
Mastodon
- Genere: Heavy Metal | Progressive Metal |
- Etichetta: Reprise Records
- Anno: 2014
- Sito Web: Mastodon Official Website
Track Listing
01. Tread Lightly
02. The Motherload
03. High Road
04. Once More ‘Round The Sun
05. Chimes At Midnight
06. Asleep In The Deep
07. Feast Your Eyes
08. Aunt Lisa
09. Ember City
10. Halloween
11. Diamond In The Witch House
Imprevedibile, evocativo, sorprendente, psichedelico, dalle mille sfaccettature: questo è in poche parole “Once More ‘Round The Sun”, sesto album in carriera per i Mastodon. Il quartetto della Georgia, universalmente riconosciuto come una delle migliori realtà emerse in ambito metal negli anni 2000, cambia pelle ancora una volta e ci stupisce di nuovo. Senza lasciarci punti di riferimento, rendendo inutile ogni confronto col passato, la band americana ci regala col suo ultimo disco il tipico piacere che deriva dalla sorpresa, dal lasciarsi andare e farsi trasportare senza sapere dove si verrà condotti. Fin dalla coloratissima copertina è evidente che le 11 tracce del platter rappresentano un caleidoscopio di emozioni, mondi particolari e diversi tra loro che aspettano solo di essere esplorati.
La opener “Tread Lightly” opta per un inizio acustico dal sapore un po’ country e un po’ orientale, per poi crescere subito in tensione e potenza assumendo ben presto la forma di un pezzo aspro e duro, ma improvvisamente melodico ed emozionante nel suo coinvolgente refrain. Altrettanto melodica è “The Motherload”, la canzone che mai ti aspetteresti dai Mastodon: un brano di puro hard rock diretto e immediato, di quelli dannatamente efficaci il cui ritornello ti si pianta in testa fin dal primo ascolto per non uscirne più. “High Road” parte mostrandoci il lato più oscuro e soffocante della band, ma nel giro di poco tempo rimescola le carte in tavola aprendosi prima in un chorus, quindi in un assolo di chitarra solari e ariosi. Segue la breve title track, che in tre minuti scarsi riesce a condensare attitudine punk, tendenze psichedeliche e un impianto prog. “Chimes At Midnight” è invece una traccia più misteriosa ed angosciante, cupa dall’inizio alla fine, mentre “Asleep In The Deep” emerge per il suo particolare lavoro di chitarre e le sue atmosfere rarefatte.
“Feast Your Eyes” ci dimostra come il combo georgiano sia ancora perfettamente in grado di pestare duro e pesante all’occorrenza; la successiva “Aunt Lisa” attinge poi dal filone più progressivo, schizofrenico e suggestivo della tradizione della band. “Ember City” è di nuovo una canzone oscura e potente, che non rinuncia però ad emozionarci con un refrain tanto improvviso quanto immediato e con un riff e dei solos diretti e riuscitissimi. Si prosegue a questo punto con la tanto sperimentale quanto scatenata “Halloween” e si chiude con “Diamond In The Witch House”, imponente, maestosa e solenne suite southern-sludge, degno sigillo per un album intenso e davvero senza punti deboli.
Come si diceva nell’introduzione, confrontare “Once More ‘Round The Sun” con i precedenti capitoli della band sarebbe inutile. Se proprio si vuole trovare una qualche similitudine col passato, potremmo dire che la sublime sorpresa fattaci provare dalla release in questione è la stessa che abbiamo sperimentato ai tempi di “Crack The Skye”, disco che rappresenta tuttora un inarrivabile capolavoro. I Mastodon si confermano insomma un gruppo incapace di restare fermo, sempre desideroso di percorrere nuove strade e di ripresentarsi ai propri ascoltatori con qualcosa di fresco e originale. Il risultato di questa ricerca è ancora una volta eccellente, tanto che verrebbe da chiedersi: ma questa multiforme creatura targata Atlanta quando la finirà di stupirci? La risposta è scontata: speriamo mai!
da quando le recensioni dei siti metal italiani sono affidabili?
e quelli rock italiani?
http://www.spaziorock.it/recensione....d_the_sun_2014
e quelli stranieri?
http://www.popmatters.com/review/183...round-the-sun/
http://www.metacritic.com/music/once...e-sun/mastodon
http://bloody-disgusting.com/reviews...don-round-sun/
da quello che si legge il disco è ottimo ma bisogna scordarsi i Mastodon di Crack the Skye... pazienza me ne farò una ragione.
non renderti ridicolo dai, non è che il disco è buono perchè qualche sito di merda (spaziorock? ma che roba leggi?) dice che è buono. detto questo, devo ancora ascoltarlo.
beh, purtroppo su onda rock il solito 6 non hanno ancora fatto in tempo ad appiopparglielo.
comunque se hai siti di segaioli migliori da suggetire sono ben accetti.
Ascoltarlo e farsi un'opinione propria no?
Io preferisco fare così prima di leggere le recensioni dei dischi che mi interessano.
Con ulteriori ascolti l'ho leggermente rivalutato, ma soprattutto i pezzi cantati da Troy li trovo pessimi, dev'essere la sua voce ad appiattire il tutto.
Rimane forte la sensazione di sentire b-side o pezzi scartati dai vari dischi :\
Peccato.