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Risultati da 1 a 16 di 16
  1. #1
    La Borga L'avatar di Wizard2k
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    Predefinito Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Da punto Informatico di oggi:
    Quote:
    Roma - I progettisti di videogiochi, solitamente, abbondano di creatività e riescono a far nascere splendidi mondi virtuali : altre volte, è la tumultuosa società nella quale vivono a divenire fonte d'ispirazione per realizzare simulazioni digitali che valicano i confini dell' arte ed entrano in quelli della politica .

    Ed è così che nascono titoli come Commander Bahman , nel quale le truppe iraniane devono scacciare gli Stati Uniti dall'Iraq, oppure Mercenaries 2: World in Flames , dove gli Stati Uniti invadono il Venezuela per rovesciare un "regime del terrore" studiato per criticare il paese forgiato dal suo presidente Chavez, figura tutt'altro che filoamericana. Ironia della sorte: entrambi i videogiochi usciranno nel 2007.

    Non a caso in questi giorni i media di mezzo mondo riportano la notizia secondo cui il governo venezuelano, a pochi giorni dall'annuncio del videogioco da parte dei progettisti di Pandemic Studios, ha immediatamente accusato gli Stati Uniti di "allestire una campagna all'insegna del terrore psicologico, così da far accadere in seguito tali eventi".

    I portavoce di Pandemic Studios hanno immediatamente replicato con durezza: "Non abbiamo legami con il governo statunitense e siamo una società privata che si occupa unicamente dello sviluppo di videogiochi". Le simulazioni digitali sono diventate un' arma in mano alla propaganda interventista ? Vengono progettati dai governi per influire sullo scenario geopolitico globale?

    Il videogioco antiamericano made in Iran , ad esempio, è stato progettato dagli studenti delle scuole coraniche nazionali in risposta ad Assault on Iran, game prodotto da Kuma Reality Games, nel quale l'obiettivo principale è la distruzione dei siti atomici iraniani.

    Il titolo iraniano è un vero e proprio caso di propaganda governativa per inasprire i rapporti internazionali: secondo le agenzie stampa di Teheran, il videogioco "Commander Bahman" narra le gesta di un fantomatico supereroe sciita che parte in una missione segreta per liberare un ingegnere nucleare iraniano tenuto ostaggio nella città santa sciita di Kerbala, in Iraq. Le gesta di "Commander Bahman", dicono le fonti ufficiali, potranno essere giocate solo a partire dal Marzo del prossimo anno, quando il titolo raggiungerà gli scaffali dei negozi.
    http://punto-informatico.it/p.aspx?id=15 05978
    Solito polverone per nulla?

  2. #2
    La Borga L'avatar di ford_mustang_78
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Wizard2k ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 09:31


    Solito polverone per nulla?
    Direi proprio di sì. Non vedo come un videogioco possa influire positivamente o negativamente sulle opinioni della gente.
    Le solite menate da strizzacervelli passati al giornalismo.

  3. #3
    TGM Staff L'avatar di paolo besser
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Mi sta abbastanza sui maroni il fatto che se nei videogiochi impersoni il solito eroe armericano/occidentale nessuno dice niente, se ti capita il contrario, allora, è "propaganda strumentale". Sono giochi, simulano delle situazioni, punto. Se passa il principio che i videogiochi veicolino messaggi, beh, allora non si fa che gettare le premesse per una censura generale. Niente più Commander Bahman, ma neanche più America's Army, né tantomeno GTA, True Crime, e qualsiasi altro gioco che proponga situazioni "estreme".

    Paolo Besser

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  4. #4
    Crysis85
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    quoto il besser...dove sta scritto che americano=buono?

  5. #5
    Lo Zio L'avatar di Steph
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    mav.erick ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:41
    quoto il besser...dove sta scritto che americano=buono?
    Un po' dovunque, dal 45 ad oggi

  6. #6
    L'Onesto L'avatar di Fonzie
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Steph ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:47
    mav.erick ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:41
    quoto il besser...dove sta scritto che americano=buono?
    Un po' dovunque, dal 45 ad oggi
    Purtroppo...

  7. #7

    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Non mi pare che nessuno dica niente se l'eroe è americano/occidentale, l'articolo riporta che Chavez ha condannato Mercenaries 2: World in Flames come mossa di terrore psicologico...

    In questo forum poi è pieno di gente che in FPS sul Vietman preferisce giocare con i Charlie rispetto che con gli Americani.

    Come qualcuno ha detto... polverone ( neanche quello magari ) per nulla.
    Ognuno si sentirà a suo agio in determinati panni... se a qualcuno non piace interpretare un eroe americano/occidentale può scegliere altri titoli o il futuro gioco made in Iran.



  8. #8
    TGM Staff L'avatar di paolo besser
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    IntoTheStars ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 14:13

    Come qualcuno ha detto... polverone ( neanche quello magari ) per nulla.
    Ognuno si sentirà a suo agio in determinati panni... se a qualcuno non piace interpretare un eroe americano/occidentale può scegliere altri titoli o il futuro gioco made in Iran.


    Credo che tu non abbia capito dove voglio andare a parare: non mi pare che la stampa generalista o gli altri organi di informazione si siano scandalizzati, quando è uscito America's Army. Eppure quello è un gioco pensato appositamente in funzione della campagna arruolamenti. Invece c'è stato un polverone per i mod scritti dai simpatizzanti di Al Quaeda e per questi qua, nemmeno che i videogiochi fossero l'origine di tutti i mali del mondo. Dal mio punto di vista i videogiochi dovrebbero servire a raccontare delle belle storie, a divertire, a incantare, a passare il tempo. Siamo stati noi occidentali a farne un uso politico per primi, non possiamo scandalizzarci se altri lo hanno fatto dopo di noi.
    Paolo Besser

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  9. #9

    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    paolo besser ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 17:43
    IntoTheStars ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 14:13

    Come qualcuno ha detto... polverone ( neanche quello magari ) per nulla.
    Ognuno si sentirà a suo agio in determinati panni... se a qualcuno non piace interpretare un eroe americano/occidentale può scegliere altri titoli o il futuro gioco made in Iran.


    Credo che tu non abbia capito dove voglio andare a parare: non mi pare che la stampa generalista o gli altri organi di informazione si siano scandalizzati, quando è uscito America's Army. Eppure quello è un gioco pensato appositamente in funzione della campagna arruolamenti. Invece c'è stato un polverone per i mod scritti dai simpatizzanti di Al Quaeda e per questi qua, nemmeno che i videogiochi fossero l'origine di tutti i mali del mondo. Dal mio punto di vista i videogiochi dovrebbero servire a raccontare delle belle storie, a divertire, a incantare, a passare il tempo. Siamo stati noi occidentali a farne un uso politico per primi, non possiamo scandalizzarci se altri lo hanno fatto dopo di noi.

    Non posso essere d'accordo te.
    Io vedo un abisso tra un gioco sull'esercito Americano e uno su Al Quaeda.
    Ognuno poi ha le sue posizioni.

    Cmq sia.. bisogna vedere anche cosa si intende per polverone.

  10. #10

    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Fonzie ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 13:36
    Steph ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:47
    mav.erick ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:41
    quoto il besser...dove sta scritto che americano=buono?
    Un po' dovunque, dal 45 ad oggi
    Purtroppo...
    detto da uno che ha come nick "Fonzie"...

    e cmq i videogiochi sono un media come un altro: così come i film sono utilizzati (e funzionano) come mezzi di propoganda, non vedo perchè i VG non dovrebbero

  11. #11
    L'Onesto L'avatar di Fonzie
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Soulwax ha scritto mer, 31 maggio 2006 alle 16:14
    Fonzie ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 13:36
    Steph ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:47
    mav.erick ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 12:41
    quoto il besser...dove sta scritto che americano=buono?
    Un po' dovunque, dal 45 ad oggi
    Purtroppo...
    detto da uno che ha come nick "Fonzie"...

    e cmq i videogiochi sono un media come un altro: così come i film sono utilizzati (e funzionano) come mezzi di propoganda, non vedo perchè i VG non dovrebbero



    HEY!!!

    Comunque fonzie è italo-americano

    Fine OT

  12. #12

    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    chissa da quanto tempo aspettavi il momento di postare la foto di arthur

    beh, pensa se fosse stato italo-russo, molto meglio di amerikano, no?

  13. #13
    L'Onesto L'avatar di Fonzie
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Soulwax ha scritto mer, 31 maggio 2006 alle 19:41
    chissa da quanto tempo aspettavi il momento di postare la foto di arthur

    beh, pensa se fosse stato italo-russo, molto meglio di amerikano, no?
    Caspita 10 volte meglio!

  14. #14
    Il Nonno L'avatar di Perfect Dark
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Cmq per una volta non sono in totale disaccordo con le polemiche,credo anche io che sviluppare videogiochi du guerra (ma anche film o libri) che vanno a toccare argomenti attuali e non ancora risolti sia molto indelicato e che sia solo un modo di approfittarsi di certe vicende attuali per cavalcarne l'onda mediatica.

    Sono inoltre d'accordo sull'altra questione,cioè che deve sempre impersonare l'americano buono: se posso impersonare un americano che sgancia bombe sulle città irachene perchè non posso interpretare un iracheno che dirotta un aereo e lo fa schiantare sulle torri gemelle?

  15. #15

    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    Perfect Dark ha scritto gio, 01 giugno 2006 alle 13:47


    Sono inoltre d'accordo sull'altra questione,cioè che deve sempre impersonare l'americano buono: se posso impersonare un americano che sgancia bombe sulle città irachene perchè non posso interpretare un iracheno che dirotta un aereo e lo fa schiantare sulle torri gemelle?

    Perchè c'è una differenza abissale tra le due cose, come ho detto.. poi ognuno ha le sue posizioni politiche.
    C'è anche chi considera i combattenti irakeni che si massacrano fra di loro.. resistenza e partigiani, per me è una minchiata colossale, per cui qua dipende dalle idee che ciascuno ha.

    Penso sia normale che nella maggior parte dei giochi vengano interpretati Occidentali e/o Americani, dal momento che stiamo parlando di giochi creati in Occidente.

    Inoltre penso che difficilmente un FPS creato da una grossa casa... dove si interpretano terroristi musulmani possa avere grosse vendita in USA o Europa, penso anche che sarebbe una cosa stupida un gioco del genere.

    Secondo me questo è un argomento molto soggettivo che inevitabilmente... è legato per forza alla politica, e alle idee politiche dei soggetti che vogliono discutere.
    Fermo restando che trattare guerre/avvenimenti recenti è sempre una mossa azzardata, a prescindere da qualunque cosa.





  16. #16
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Videogiochi e politica, ennesimo scontro

    paolo besser ha scritto mar, 30 maggio 2006 alle 17:43
    non mi pare che la stampa generalista o gli altri organi di informazione si siano scandalizzati, quando è uscito America's Army.
    In realtà la stampa italo-antiamericana si è scandalizzata eccome...

    Quote:
    Invece c'è stato un polverone per i mod scritti dai simpatizzanti di Al Quaeda e per questi qua, nemmeno che i videogiochi fossero l'origine di tutti i mali del mondo.
    Ma dai? Poveri simpatizzanti di AlQaeda! In fondo loro vogliono soltanto inculcare nei bambini il fatto che l'infedele deve essere ucciso! E che sarà mai? Mica poi i bambini si mettono la cintura esplosiva no? Come? Ah scusate... mi dicono dalla regia cheinvece lo fanno... vabbè ovviamente non sarà colpa dei videogiochi, certo che una pur minima influenza ce l'avranno no? O si deve dedurre che i ragazzi USA sono influenzati da America's Army mentre quelli islamisti no...

    Quote:
    Siamo stati noi occidentali a farne un uso politico per primi, non possiamo scandalizzarci se altri lo hanno fatto dopo di noi.
    Si sa, noi occidentali siamo brutti e cattivi, tuttavia, se permetti, proprio perché un gioco dovrebbe incantare e raccontare una storia, e proprio perché un gioco è rivolto a un pubblico giovane/giovanissimo, se ilmessaggio che viene veicolato è quello di "ammazza l'infedele inerme" un po' io mi sento a disagio... Poi ovviamente per i relativ-comunisti non c'è niente di assoluto per cui i messaggi di Al Qaeda sono legittimi come quelli proposti dalla cultura occidentale (anzi sono anche meglio digiamogelo) tuttavia per me non è così...


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