Anno 1986, il mondo dei videogiochi da casa era ormai definitivamente passato dalle vetuste
console ai, sempre più economici e potenti,
home computer.
NES
Nintendo una piccola software house di
Kyoto, Giappone, ben nota in occidente per il gioco arcade
Donkey Kong, riuscì, fra mille vicissitudini ad importare negli USA prima e l'anno successivo in Europa la sua rivoluzionaria, nuova e potentissima
console: Nintendo Famicom!
Il
Famicom, uscito in terra natia nel
1983, grazie alla sua potenza, una line-up di capolavori assoluti e alle sue capienti cartucce (
da 25KB fino a ben 768KB) fù il motivo portante per cui il
Giappone non subì il crash del mecato.
Nintendo era davvero interessata a portare il suo gioiellino, capace di risollevare la crisi una volta per tutte, negli
USA!
In un primo periodo
Nintendo propose proprio ad
Atari di importare il suo miracolo ma ricevette un secco no;
la grande N però non si perse d'animo e fondò una divisione statunitense:
Nintendo of America era nata!
NoA Rinominò la sua creatura
NES (acronimo di
Nintendo Entertainment System) e lo accompagnò con una grandiosa line-up:
Donkey Kong, Excitebike, Mario Bros., Popeye, e il grande, unico, inimitabile
Super Mario Bros.!
Dopo la fredda accoglienza iniziale (dopotutto chi si fidava più di una console,
giapponese per giunta!)
Nintendo, grazie anche alla sua politica aziendale di somma protettrice di famiglie tutte sorrisi ma sopratutto grazie al carisma di
Mario & Luigi, riuscì ad entrare nei cuoricini patriottici americani e successivamente anche quelli europei.
Sì,sì! l'invasione gialla era effettivamente avvenuta! (con estremo orrore di benpensanti e cospirazionisti)
SEGA Master System
Nel frattempo
SEGA(Produttrice di classici senza tempo come
Zaxxon, Outrun, Hang On e Space Harrier), visto il successo del
NES negli USA optò anch'essa di importare il suo, ancor più potente,
Mark III in Europa/Brasile prima e USA in seguito col nome di
SEGA Master System.
Il mercato console, grazie al boom tecnologico giapponese che si sarebbe protratto da li fino agli inizi dei 2000, divenne nuovamente florido e finalmente competitivo. Il grande crash dell'84 era finalmente finito.
Cosa successe però? Gli USA in breve tempo da leader incontrastati del settore vennero letteralmente presi a calci nel sedere dai grandi nemici (il rancore per la WWII era ancora forte fra le due parti); i giochi Giapponesi erano considerati grandi capolavori, mentre i giochi americani ammassi di bug, incompleti e venduti solo per spillar soldi al malcapitato acquirente (e quelli europei vi chiederete? Bhè loro stavano nel mezzo ).
Tutto questo a
Tramiel e la sua
Atari Corporation però non andava proprio giù: dove era finita l'Aquila??!! dove erano finiti i grandi USA?! La gente ormai incitava gli USA solo quando Hulk Hogan "lottava" in WWF contro qualche straniero!! Ma soprattutto perchè diavolo aveva
rifiutato di distribuire in
NES?!!!
!!!Un colpo di genio trapassò la testa di Jack:"Noi producevamo console!
Ne abbiamo anche dei magazzini pieni!!!
Occielo qualche cartuccia è sopravissuta alla mia piromania!!!..(guardandosi il portafogli)..
ho speso tutti i soldi per finanziare l'
ST... ne ho ancora
300.000$...sono pochi ma spero bastino...
"
Atari 2600jr
Così Atari resuscitò prima il 2600 Rimpicciolito, economizzato e rinominato
Atari 2600jr; in questo modo la leggendaria console del'77 occupava la fascia di mercato più bassa, quella dei genitori disperati che di console non se ne capivano un...beneamato? Ma qualcosa ai loro pargoli, per natale, dovevano pur comprare. (
Twenty Six Hundred is For the children!" recitava la pubblicità); La fascia media invece doveva, secondo il nostro eroico Jack, essere rappresentata da un redivivo
Atari 7800 Pro System!! Bastò recuperare i giochi già completati sopravissuti e...finalmente tutti quegli
Atari 7800 rimasti ad ammuffire per anni uscirono dai magazzini verso i negozi!!
Ma riuscirà un hardware vecchio di 3 anni a resistere ai nuovi e potentissimi mostri del Sol Levante??!!
(continua...)