Molto bello ma non bellissimo quanto avrei sperato. Ha notevoli risvolti e un uso dell'immagine come pochi altri riescono a gestire (Garrone gli è molto sotto, Sorrentino quasi vicino ma forse solo Moretti e Amelio gli sono attualmente pari). Diverse cose mi hanno colpito, su tutte la donna fascista (piena dei valori, dei credo e delle nozioni di partito) in un fascismo che non contempla il ruolo interno della donna secondo il fascismo stesso (se sei uomo sei fascista, se sei donna sei moglie del fascista utile ad accudire casa e figliare nuovi fascisti). Lei è diversa proprio perchè incarna gli ideali stessi del fascismo, ci crede fino in fondo al contrario degli stessi gerarchi (Mussolini giustamente visto come negazione o quantomeno contraddizione di se stesso). Brava la Mezzogiorno perchè bravo è Bellocchio a spingere allo stremo i suoi attori, usati come ruoli e non come specchietti per traini pubblicitari.

Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
Non do molto credito agli autori letterari che criticano i film tratti dai loro libri :/
Personalmente trovo invece molto proficuo capire verso quale direzione si muovano gli scribacchini che del presupposto cinematografico sono stati ideatori. Sia nel torto consapevole della salvaguardia del processo di ideazione personale (King, Melissa P. ..), sia nella ragione pregiudizievole dell'impossibilità di raccontare o anche solo spiegare il materiale originale (Alan Moore, chi altri se no?). Lo trovo maggiormente interessante dell'autore che collabora attivamente alla procedura creativa del film (da Puzo ad Ellroy, da Crichton a Saviano passando per la Rowling..). Ma sarebbe bello poter chiedere a Ian Fleming cosa pensa dei film (e videogiochi) successivi alla sua morte. O a Dick. O a Jane Austen e Agatha Christie. Bram Stoker?