Il 21 aprile è passato, si ma cosa è successo? Per i più assolutamente niente mentre per qualche vecchiaccio è stato un anniversario di una certa importanza, infatti il 21 aprile 1989 in Giappone usciva una delle console più famose di sempre: il Gameboy.
Prima di quella data il mercato delle console portatili era praticamente inesistente o meglio c’erano esclusivamente i famosi Game&Watch della Nintendo e il Microvision della MB (forse la prima vera console portatile, purtroppo non ebbe molta fortuna. Il GB ne riprese alcuni concetti primo su tutti il display)
I G&W però erano abbastanza lontani dal concetto di console nel senso che ogni G&W era un gioco a se stante, non erano presenti cartucce intercambiabili.
Oltretutto dopo dieci anni il mercato dei “giochini” LCD, conosciuti da noi come “scacciapensieri”, era giunto al capolinea sia come idee che dal punta di vista tecnologico.
Nintendo leader del settore diede così l’incarico a Gunpei Yokoi, storico leader del team di sviluppo interno R&D 1 e padre di moltissime invenzioni Nintendo tra cui appunto i G&W, di sviluppare una nuova console portatile basata su cartucce intercambiabili.
Il primo prototipo vide la luce nel 1987 e il prodotto fatto e finito arrivò due anni più tardi.
Ma cosa c’era dentro quello scatolotto grigio che fece la fortuna della Nintendo e che le salvò le chiappe nei momenti di crisi?
Il cuore era sostanzialmente un comunissimo Z80 della Sharp chiamato leggermente customizzato che girava a 4,19 Mhz e che era “incaricato” anche di gestire il sonoro stereo (solo se si usavano le cuffie).
Il display da 2.6” era monocromatico (ben 4 livelli di verdi anche se ai più sembrano grigi) e purtroppo risentiva di un effetto scia che non permetteva di notare al meglio ad esempio l’effetto di parallasse di cui era capace il GB (si nota abbastanza bene con Gradius-Nemesis).
L’autonomia, diciamolo pure, era eccezionale, circa 35 ore garantite da 4 batterie AA.
I giochi risiedevano su delle cartucce intercambiabili di diversa capacità (da 256Kbit fino a 8Mbit).
I comandi erano i classici Famicom-NES, quindi croce direzionale, A e B, Select e Start.
C’era la porta link per connettere fino a 4 GB e altri accessori tipo la Cam e la stampantina.