Uno dei motivi principali per i quali non amo cimentarmi nei giochi di ruolo o negli strategici in tempo reale (in particolare gli ultimi) è la loro dinamicità, la possibilità di portare a termine il gioco in modi diversi, compiendo scelte che influenzano direttamente la campagna principale e che cambiano di volta in volta le missioni o le quest. Per lo stesso motivo non ho mai amato particolarmente le avventure con finali multipli, che ti costringono (si fa per dire) a rigiocare buona parte del gioco per veder cambiare qualcosa verso la fine. Chiamatemi pigro, ma una volta salito a bordo del "carrozzone" videoludico mi piace farmi condurre laddove i game designer hanno deciso di portarmi, e scoprire cosa c'è in serbo per me. Non è solo pigrizia, è anche e soprattutto una perversa forma di curiosità passiva che mi fa desiderare di scoprire tutto, ma proprio tutto quello che di quel mondo virtuale i programmatori hanno costruito, e che al tempo stesso non ho voglia di andarmi a cercare da solo, magari costretto a ripartire da capo. Se nella campagna dinamica capita di saltare due missioni per un qualsiasi motivo, me ne dispiaccio, perchè le avrei volute almeno vedere. E - dannata accidia! - non ho mai voglia di "tornare indietro" per compiere una scelta diversa e poterle quindi affrontare. Allo stesso modo, storco il naso quando mi dicono che ci sono dei livelli segreti, perchè non li trovo mai, e sento di perdermi qualcosa. Che dite, è grave?