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Risultati da 26 a 50 di 74
  1. #26

    Predefinito Chiarimenti!

    D'accordo, scusate se sono sembrato un pochino criptico ieri sera (per la cronaca, posto praticamente sempre sul tardi!).

    Ho interpretato in una maniera questo commento:
    MasterSH
    Il video?siamo sicuri che sia originale e non un fake?strano, non l'ho mai sentito....

    Dubito perchè all'avvenimento in teoria sarebbero stati presenti solo un paio di fotografi e la folla.....boh....
    Mi sembrava che ci fosse incredulità nell'ammettere che il filmato fosse reale; d'altro canto, siamo abituati a vedere la morte digitale, oppure quella rappresentata nei film, e così ho pensato che non pochi fossero a conoscenza della differenza tra realtà e finzione. Non avevo nessuna intenzione a postare immagini nè elencare URL di questo genere, che sia ben chiaro, nè tanto meno fare discorsi pseudo-filosofici sulla Morte (altrimenti si va OFF-TOPIC), è stato solo un malinteso.

    Quest'altro commento m'ha fatto scrivere il post di ieri sera:
    Ceccazzo
    nuove immagini: invito anche voi a postare le più belle.
    Da quando in qua le foto di guerra sono belle? Era questo particolare che non capivo.

    Ok adesso?

    Un'ultima cosa: se volete che vi spieghi eventuali altri dubbi, se vi va presumo sia meglio farlo in privato, per non togliere l'attenzione all'argomento principale!

    'Notte!

  2. #27
    Sparring Pippomassonico L'avatar di Ceccazzo
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    hai perfettamente ragione, ammetto che il termine da me usato è sbagliato o comunque usato in maniera scorretta.

  3. #28
    Il Puppies
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Deux riguardo al filmato sono incredulo perchè non ne ho mai sentito parlare....

  4. #29

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Beh, sono contento che ci siamo spiegati!

    Comunque, MasterSH e FaKe McGolem, purtroppo il filmato esiste, come ha già confermato Il Putrido.


    In tutte 'ste spiegazioni mi sono dimenticato di dire Bravo a Ceccazzo per il lavoro fatto!



    'Notte a tutti!... spero!

  5. #30
    La Nebbia
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Scusate gente sono nuovo.
    Le immagini sono vere e sono tratte da filmati, io ho qualche anno più di voi e le ho viste varie volte. In particolare quelle delle bambine che corrono, stanno scappando da un villaggio bombardato con il napalm ed hanno la schiena ustionata. In un servizio televisivo anni dopo, la ragazza fu rintracciata ed intervistata.

  6. #31

    Predefinito Consiglio:

    [ OFF-TOPIC ]

    Permettetimi di consigliarvi HAMBURGHER HILL; alcune scene del film provengono da filmati di documentari. (sono le 12:04 a.m., e lo stanno trasmettendo adesso su La7!! Mi sono perso la prima parte, dann...)

    L'ho notato solo adesso: qualcun altro l'ha già detto prima di me!



    [ /OFF-TOPIC ]

  7. #32
    Lo Zio
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    La cronologia che riporti è abbastanza sintetica ma completa. Purtroppo vi sono alcune inesattezze "ideologiche" che sui libri di storia italiani non mancano mai, ad esempio:

    Quote:

    - Vietnam del Nord nel quale viene riconosciuta una repubblica democratica guidata da Ho Chi-Min (con capitale Hanoi)
    - Vietnam del Sud, affidato al cattolico Ngo Dinh Diem (capitale Saigon, sotto il controllo americano).
    Qui "repubblica democratica" non vuol dire "domocratica" come la intendiamo noi, cioè con diversi partiti, libere elezioni ecc... vuol dire semplicemente "del popolo" cioè "comunista" (o "sovietica"), sarebbe stato carino dirlo. Inoltre se il Vietnam del Sud era sotto il controllo degli USA cosa costava dire che il nord era sotto il controllo URSS?
    È solo un esempio, ma significativo. Come il fatto che si ripete spesso che gli USA "hanno perso". In realtà hanno perso sul piano politico, ma non militare, campo sul quale è innegabile che riportassero più vittorie che sconfitte. Altra menzione per "l'imponente movimento pacifista": esso era si composto da tanti giovani che amavano la pace ma non si è mai capito bene da chi venisse foraggiato, e in effetti è l'opinione pubblica che portò al ritiro delle truppe e non una supremazia militare dei Vietcong. Ci sarà stato un Galloway di fine anni '60? Probabile, di certo l'URSS aveva più disponibilità di quanto non ne abbia (aveva) Saddam.

    In ogni caso questa non vuole essere una critica all'autore del post (anzi hai fatto bene a farlo) ma solo un invito a volere dare una lettura più oggettiva dei fatti.
    L'unico appunto che ti posso fare è quello di non avere riportato la fonte (http://www.cronologia.it/storia/a1961d.h tm o anche http://utenti.lycos.it/larevolution/paes i/guerravietnam.htm quest'ultimo non esattamente "superpartes").

    Ciao

  8. #33
    Il Puppies L'avatar di LeLeZ
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    uakiki ha scritto dom, 27 aprile 2003 18:15
    La cronologia che riporti è abbastanza sintetica ma completa. Purtroppo vi sono alcune inesattezze "ideologiche" che sui libri di storia italiani non mancano mai, ad esempio:

    Quote:

    - Vietnam del Nord nel quale viene riconosciuta una repubblica democratica guidata da Ho Chi-Min (con capitale Hanoi)
    - Vietnam del Sud, affidato al cattolico Ngo Dinh Diem (capitale Saigon, sotto il controllo americano).
    Qui "repubblica democratica" non vuol dire "domocratica" come la intendiamo noi, cioè con diversi partiti, libere elezioni ecc... vuol dire semplicemente "del popolo" cioè "comunista" (o "sovietica"), sarebbe stato carino dirlo. Inoltre se il Vietnam del Sud era sotto il controllo degli USA cosa costava dire che il nord era sotto il controllo URSS?
    È solo un esempio, ma significativo. Come il fatto che si ripete spesso che gli USA "hanno perso". In realtà hanno perso sul piano politico, ma non militare, campo sul quale è innegabile che riportassero più vittorie che sconfitte. Altra menzione per "l'imponente movimento pacifista": esso era si composto da tanti giovani che amavano la pace ma non si è mai capito bene da chi venisse foraggiato, e in effetti è l'opinione pubblica che portò al ritiro delle truppe e non una supremazia militare dei Vietcong. Ci sarà stato un Galloway di fine anni '60? Probabile, di certo l'URSS aveva più disponibilità di quanto non ne abbia (aveva) Saddam.

    In ogni caso questa non vuole essere una critica all'autore del post (anzi hai fatto bene a farlo) ma solo un invito a volere dare una lettura più oggettiva dei fatti.
    L'unico appunto che ti posso fare è quello di non avere riportato la fonte (http://www.cronologia.it/storia/a1961d.h tm o anche http://utenti.lycos.it/larevolution/paes i/guerravietnam.htm quest'ultimo non esattamente "superpartes").

    Ciao
    1) Giustissima la prima osservazione: democratica non era inteso secondo il senso che si intende oggi (neanche il nostro odierno è il senso giusto: la democrazia è nata in Grecia 2000-2500 anni prima che il gruppo di colonie del nuovo mondo dicharasse la propria indipendenza) ma significava appunto comunista.
    E' sbagliato anche definirla SOVIETICA perchè i SOVIET erano le associazioni dei lavoratori come furono definite dopo il 1917 in RUSSIA, che diedero poi origine al partito SOVIETICO.

    2) E' vero sicuramente che "sotto controllo" non è il termine appropriato, nè da l'una ne dall'altra parte. Ma forse gli americani in vietnam del sud si avvicinarono di più a questa definizione: infatti mentre l'URSS non mandò mai i propri soldati a combattere (così come la Repubblica Popolare Cinese, anche se entrambi SICURAMENTE fornirono appoggio logistico sottobanco) gli americani mandarono dapprima un gruppo di consulenti militari ad addestrare e istruire i soldati del vietnam "democratico", fino ad inviare alla fine degli anni 60 (come ha detto giustamente Cecc) circa 500.000 soldati. In seguito poi gli americani favorirono un colpo di stato militare per sovvertire l'attuale governo del vietnam del sud (dispotico, corrotto e completamente impopolare) per instaurare al suo posto un altro governo sulla falsa riga del primo.

    3) Sul movimento pacifista non c'è molto da dire, è risaputo che gli americani si rendono conto della gravità delle cose solo quando non vincono, ma dubito decisamente che fossero appoggiati dall'URSS benchè fossero prevalentemente organizzazioni universitarie di sinistra. Senza contare che l'allora presidente in carica Johnson non godeva certo di buona fama, soprattutto per certe voci che giravano sul suo conto riguardo all'assassinio di John Fitzgerald Kennedy.

    4) Quanto all'obbiettività, bhe, secondo me se veramente tirassimo fuori tutte le porcherie di quella guerra da una parte e dall'altra scopriremmo che gli americani non furono esattamente delle "vittime" e che molte lobby che finanziarono Johnson e Nixon avevano grossi interessi in ballo e fecero di tutto per fare in modo che la guerra in vietnam non finisse come sappiamo(banchieri del petrolio, appaltatori della difesa, maccartisti etc...).
    Mi sembra dunque che il resoconto di cec sia molto sobrio ed equilibrato.

    5) Direi che la sconfitta USA in vietnam non fu solo politica: secondo me quando le truppe di un paese non riescono a mantenere il controllo su un territorio, vuol dire che hanno perso anche militarmente. Senza contare il clamoroso passo falso che fecero gli americani a livello di politica estera e interna perdendo questa guerra: dovettero completamente rivedere il loro atteggiamento di "Polizia del mondo" e abbandonare l'idea di "onnipotenza", tanto che ci volle uno sbarco dell'uomo sulla luna e una guerra del golfo per ridare fiducia al popolo americano (e qui si potrebbe aprire un'altra parentesi, ma sorvoliamo - sto già occupando troppo spazio).

    Aggiungo soltanto che gran parte delle cose che ho detto sono tratte da un libro ("Storia degli Stati Uniti") scritto da un docente universitario inglese di Oxford, quindi a mio avviso assolutamente privo di interessi.

    Scusate il postone

  9. #34

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    La foto (e il filmato) in questione sono solo un'immagine dell'orrore che si creò in vietnam in quegli anni. Le forze USA di fronte a civili che imbracciavano fucili, si ritrovarono ad odiare un intera razza. Un intera popolazione venne "dichiarata colpevole" dai soldati americani. Questo odio portò ad un allargamento del fronte del conflitto, non esistevano più soldati, ma una popolazione intera contro l'america.
    Esempio delle barbarie che si consumarono in quel periodo fu la strage del villaggio di My Lai. Gli americani trucidarono centinaia di abitanti civili, compresi donne e bambini. Dopo l'ammissione di colpa da parte del fronte americano il tenente Calley, che diede l'ordine di "sparare a vista", scontò tre anni di arresti domiciliari, prima di essere rilasciato e tornare un uomo libero. Nell'arco dei giorni seguenti all'attacco di My Lai, una zona comprendente 4 villaggi fu "alleggerita" di circa 14000 vietnamiti. E per questo nessuno ha mai pagato.

    Ancora una volta la storia dimostra come gli sbagli continuano a ripetersi. Quante persone dovranno ancora morire per mano di falsi ideali?

  10. #35
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Concordo pienamente.

    Del resto, neanche per le due bombe atomiche sul Giappone che dilaniarono la popolazione di due intere città (ci furono circa un migliaio di volte le vittime dell'11 settembre) e condannarono le generazioni future per decenni di quelle zone nessuno ha mai pagato, nè pagherà mai.

    Prima di ritenersi giudici e amministratori della giustizia del mondo, molti (sebbene non tutti) americani dovrebbero guardare al loro passato e riflettere.

    Tornando al Vietnam, va aggiunta una cosa che è stata ripresa giustamente da matteo nel post precedente: come contro il giappone, i soldati US inviati a combattere quella guerra ritenevano che i loro nemici e le popolazioni indigene (nel senso "del luogo") non fossero dissimili dalle scimmie.

  11. #36

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    MAh, presi singolarmente i 2 episodi (atomiche e vietnam) sono indifendibili, e su questo c'è poco da discutere.Vale però sempre la pena di pensare alle situazioni che le hanno create.Nel primo caso bisogna sottolineare che l'america ha reagito ad un attacco diretto contro le sue forze e che la coscienza civile e morale degli anni 40(pensiamo ad una situazione di guerra e disordini) non è quella odierna, e il lancio di tali ordigni non era un tabu come oggi.

    Il Vietnam non era una guerra fatta li, cosi ....a caso.Era semplicemnte la scintilla più grossa causata da quella Guerra Fredda che stava velocemnte dividendo il globo in 2 fazioni, molto poco propense a cedere il passo, armatissime e decisissime ad imporsi l'uno sull'altro.L'estensione rossa stava lambendo l'indocina e l'america non poteva permettersi di perdere un'ulteriore zona d'influenza.Per quanto 'logistico', l'apporto di cina ma sopratutto russia allo zio ho è stato decisivo, quanto l'ideologia stessa esportata(mascherado anche qui con il marxismo il solito dittatore rivoluzionario) ad Hanoi, capace di infiammare gli animi come poche altre al mondo.La guerra del vietnam è stata prima preparata e poi avviata dal blocco sovietico,che si infiltrò all'interno di zone d'influenza atlantica, cercando di spodestarne il potere.La risposta americana non si è fatta attendere...si è cominciato con i supporti informativi e logistici, per poi passare all'utilizzo dell'esercito, dapprima in piccoli contingenti, poi con quasi tutto il personale disponibile.Il tutto in relazione al crescere delle forze nord-vietnamite.Nella guerra poi, sono state commesse atrocità e incuranze tremende da ambo le parti, ma questo è il normale epilogo di ogni guerra tra uomini ed esse rappresentano solo una logica conseguenza della scintilla di cui sopra parlavo.

    PEr quanto oggi ci possano apparire stupide queste contrapposizioni, allora il mondo si divideva in 2 parti che non potevano affrontarsi direttamente senza disintegrarsi a vicenda ma che continuavano la loro lotta per la conquista del potere assoluto, ogniuna convinta di essere i 'buoni' della situazione',quindi giustificati a distruggere e vincere prima di essere ditrutti e vinti.

    SAlutoni e buon massacro a tutti!

  12. #37
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Brogitzu ha scritto mer, 30 aprile 2003 12:55
    MAh, presi singolarmente i 2 episodi (atomiche e vietnam) sono indifendibili, e su questo c'è poco da discutere.Vale però sempre la pena di pensare alle situazioni che le hanno create.Nel primo caso bisogna sottolineare che l'america ha reagito ad un attacco diretto contro le sue forze e che la coscienza civile e morale degli anni 40(pensiamo ad una situazione di guerra e disordini) non è quella odierna, e il lancio di tali ordigni non era un tabu come oggi.

    Il Vietnam non era una guerra fatta li, cosi ....a caso.Era semplicemnte la scintilla più grossa causata da quella Guerra Fredda che stava velocemnte dividendo il globo in 2 fazioni, molto poco propense a cedere il passo, armatissime e decisissime ad imporsi l'uno sull'altro.L'estensione rossa stava lambendo l'indocina e l'america non poteva permettersi di perdere un'ulteriore zona d'influenza.Per quanto 'logistico', l'apporto di cina ma sopratutto russia allo zio ho è stato decisivo, quanto l'ideologia stessa esportata(mascherado anche qui con il marxismo il solito dittatore rivoluzionario) ad Hanoi, capace di infiammare gli animi come poche altre al mondo.La guerra del vietnam è stata prima preparata e poi avviata dal blocco sovietico,che si infiltrò all'interno di zone d'influenza atlantica, cercando di spodestarne il potere.La risposta americana non si è fatta attendere...si è cominciato con i supporti informativi e logistici, per poi passare all'utilizzo dell'esercito, dapprima in piccoli contingenti, poi con quasi tutto il personale disponibile.Il tutto in relazione al crescere delle forze nord-vietnamite.Nella guerra poi, sono state commesse atrocità e incuranze tremende da ambo le parti, ma questo è il normale epilogo di ogni guerra tra uomini ed esse rappresentano solo una logica conseguenza della scintilla di cui sopra parlavo.

    PEr quanto oggi ci possano apparire stupide queste contrapposizioni, allora il mondo si divideva in 2 parti che non potevano affrontarsi direttamente senza disintegrarsi a vicenda ma che continuavano la loro lotta per la conquista del potere assoluto, ogniuna convinta di essere i 'buoni' della situazione',quindi giustificati a distruggere e vincere prima di essere ditrutti e vinti.

    SAlutoni e buon massacro a tutti!
    Quoto in pieno, anche se c'è da aggiungere una piccola postilla: entrambe le fazioni (comunista e americana) non vedevano l'ora di darsele di santa ragione, senza però voler incorrere nel pericolo di un olocausto nucleare.

    Brutti scherzi di menzogne, ideologie traviate e masse manovrate (da ambo le parti).

  13. #38
    La Nebbia L'avatar di Ekron
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    comque per quanto riguarda le foto fatte da reporter di guerra di quegli anni consiglio vivamente di informarsi su "robert capa" in pratica il piu grande fotografo di guerra mai esistito...fatevi una ricerca e vedrete che tantissime icone di guerra sono sue foto (avete presente quella del soldato colpito che cade a braccia aperte? beh è sua, ma ce ne sono tante altre storiche fatte da lui...)
    http://www.bbc.co.uk/bbcfour/documentari es/storyville/images/capa3_gal.jpg


    fate conto che questa è fatta DURANTE lo sbarco in normandia...


  14. #39

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Interessante il topic...

    Aggiungo le mie osservazioni:

    1) la questione del video con il vietnamita giustiziato a rivoltellate: esiste un video, la foto è effettivamente tratta da esso e costituisce un fotogramma della sequenza. Il video fu mostrato in TV negli USA e contribuì a rafforzare l'avversione dell'opinione pubblica verso la guerra.

    Per quanto ne so (ed ora vado a memoria) la foto mostra il capo della polizia di Saigon mentre giustizia un "sospetto Vietcong", durante i disordini collegati all'offensiva del Tet del '68. Tale personaggio parrabbe avere massacrato un collega dell'uccisore insieme a tutta la sua famiglia. Dovrebbe essere facile reperire informazioni in merito e non è mia intenzione dare un giudizio sull'episodio: se fosse tutto vero non farebbe altro che dimostrare come in quel periodo (1968 - Tet?) in Veitnam si consumasse un'orgia di violenza a carico di ambo le parti.

    2) in Vietnam non combatterono solo gli Americani: durante il periodo 1965-1973 appoggiarono gli Americani anche unità SudCoreane ed Australiane. Intervennero inoltre unità Cambogiane (governative / Khmer) e Cinesi.

    3) Gli Americani vinsero sul piano militare ma persero a causa del fronte interno: non del tutto vero secondo me.
    Sicuramente persero ancheper il fronte interno avverso, ma non mi sembra vinsero sul piano militare.
    Essi riuscirono di fatto a contenere faticosamente il nemico ma non a sopraffarlo. Le pochissime operazioni campali intraprese dagli americani portarono a moltissime vittime tra le file del nemico ma risultati strategici irrisori. La strategia americana fu inoltre ondivaga e inconcludente.

    Per rafforzare la tesi porto alcuni semplici esempi:

    a) gli Americani ebbero 3 anni di tempo per "vincere la guerra" prima che il fronte interno desse segni di rottura: dal 1965 a 1968. In questo periodo i risultati strategici furono irrisori.

    b) nel 1968 (con tre anni di presenza militare americana in Vietnam del Sud) in occasione della festività del Tet tutto il paese esplose improvvisamente grazie alle incontrastate e non rilevate infiltrazioni Vietcong in 3/4 dei capoluoghi ed in centinaia di villaggi.

    c) il fallimento del blocco dll'infiltrazione nemica sul cosiddetto sentiero di ho Chi Minh, dedalo di sentieri attraverso il quale il nemico si insinuava nel sud del Vietnam: il sentiero fu pesantemente bersagliato e bombardato per diversi anni senza che mai il traffico su di esso si riducesse.

    4) La guerra condotta dagli Americani fu molto, molto sporca (e con questo non intendo giustificare gli avversari): cito tra gli altri i bombardamenti a tappeto sulle città del Nord (prima fra tutte Hanoi) che uccisero con napalm e bombe "intelligenti" (sorpresa: già esistevano) migliaia di civili, l'utilizzo dei defolianti (Agente Arancione) per cancellare la giungla che causò la distruzione dei mezzi di sostentamento della popolazione contadina e danni alla salute degli stessi soldati americani, oltre che al nemico. Cito infine gli episodi di inspiegabile barbarie come i massacri di civili inermi nei villaggi (il tristemente famoso Lai-4 per esempio).


  15. #40
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    ma come credete che doveva essere combattuta questa guerra?
    io penso che gli americani si siano soltanto difesi, arroccati nelle loro postazioni, difendevano villaggi e cercavano di impedire la caduta totale del paese. erano accerchiati, avanzavano da una parte, e venivano attaccati dall'altra.Se ci pensate è incredibile come la più potente macchina da guerra sia stata sconfitta così "facilmente", e tutto per una fede ideologica incrollabile... non trovate?

    Mi sono sempre chiesto perchè non siano mai andati direttamente ad Hanoi con uomini e mezzi... probabilmente sarebbero stati massacrati subito dopo il confine...

  16. #41

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Sono venuto alla conoscenza di questo forum per caso, un amico su IRC mi aveva passato il link sui tunnel di Vietcong... ed eccomi qua. Mi presento, mi chiamo Alessandro e da oramai molti anni mi occupo, per passione e lavoro, di storia dei paesi del Sud East Asia e della Guerra del Vietnam. Ho trovato molto interessante questo thread e sono rimasto sopreso (in positivo of course) da alcune vs. risposte. Voglio dunque dire la mia a
    proposito di questo conflitto.

    > ma come credete che doveva essere combattuta questa guerra?

    Qui secondo me non si trattava di come combattere la guerra, si trattava di perdere o meno il Sud Vietnam. Gli USA avevano chiaro l'obiettivo finale, ossia un governo filoamericano e anticomunista, il problema stava nel fatto che non avevano ben chiaro come riuscirci.

    Gli americani hanno appoggiato i governi sbagliati, e ne erano perfettamente consapevoli (vedi Diem), questi non solo si attiravano le antipatie e le ire della popolazione ma persino il disprezzo degli stessi americani.

    Quando i primi Berretti Verdi giunsero' in Vietnam nel
    1957, trovarono una nazione completamente disastrata,
    un esercito fantoccio, ufficiali incompetenti, generali inetti,
    politici fasulli. D'altro canto i comandanti americani e i
    politici affermavano ogni volta che tutto andava bene, che la
    situazione volgeva a favore degli alleati, ma i consiglieri sul
    campo sapevano benissimo che non andava cosi'. Loro
    conoscevano bene il Vietnam, i Vietnamiti ed i Vietcong,
    molti parlavano una o piu' lingue locali, e fra le altre cose
    strinsero ottimi rapporti con la popolazione, specie negli
    altopiani centrali e fra le minoranze, che in ogni caso erano
    una grossa percentuale degli abitanti della RVN.

    Fra i numerosi fallimenti, l'apice assoluto del disastro avvenne
    ad Ap Bac nel 1963. In questa semisconosciuta localita', nei
    pressi di Saigon, qualcosa come una divisione sudvietnamita
    appoggiata da corazzati ed elicotteri fu sconfitta per mano di
    poche centinaia di guerriglieri.

    Il bello e' che nonostante cio' a Washington non ammisero la
    gravita' della situazione, mentre i poveri consiglieri erano
    sempre piu' demoralizzati. Il consigliere colonnello Paul Vann
    (che era presente ad Ap Bac) uno degli ufficiali piu' intelligenti e capaci delle Forze Armate USA, aveva idee ben chiare sul come vincere il comunismo nel Vietnam del Sud.

    Vann era sostenitore del "soft power", che prevedeva un limitato
    uso della forza militare attraverso programmi ben mirati di carattere non convenzionale e gestiti dalla CIA e dalle Special Forces dell'US Army, che fra l'altro svolgevano gia' da tempo prima che le forze armate regolari, con i loro rigidi schemi accademici, presero il controllo di tutti i programmi speciali, diluendone oltremodo l'efficacia.

    Queste iniziative dovevano essere supportate da un vasto
    programma che mirava a migliorare le condizioni della popolazione
    povera, offrire quindi una politica stabile e non repressiva nei
    confronti dei contadini che rappresentavano poi la stragrande
    maggioranza. Vann, pace all'anima sua, fu bellamente
    ignorato dagli Stati Maggiori, e solo a guerra ormai agli sgoccioli venne richiamato in Vietnam, dove purtroppo trovo' la morte in un incidente in elicottero.

    Gia' che ci sono consiglio il libro sulla vita del col. Vann :
    "A Bright Shining Lie" di Neal Sheehan. Questa opera, che mi pare
    si trovi solo in lingua inglese, da un'idea ben chiara sulle enormi capacita' di vedute dell'ufficiale americano, e offre anche diversi strumenti per comprendere meglio le contraddizioni della politica estera americana. E' stato anche tratto un film dell'HBO.

    Ad ogni modo il soft power era gia' stato precedentemente sperimentato nella lunga campagna contro gli insorti comunisti in malasya. Le Forze britanniche, con poca pubblicita', ma con molta efficienza, attuarono una perfetta strategia proprio attraverso un uso limitato della forza.

    Ecco, un altro problema degli USA in Vietnam era la strategia. I comandi davano troppa importanza alle tattiche (ossia alla situazione sul campo di battaglia) e poco alle strategie.

    E poi c'erano ancora i Sudvietnamiti, i soldati del sud non fecero mai nulla per accattivarsi le simpatie della popolazione, anzi spesso organizzavano scorribande nei villaggi allo scopo di rubare riso e animali e non di rado violentavano donne. Solo il 3% degli ufficiali veniva promosso x meriti sul campo di battaglia, le restante promozioni erano politiche o familiari. Con dei comandanti cosi' era normale avere un esercito cosi' scadente. Quando le unita' sudvietnamite erano invece ben comandate, non dovevano invidiare nessuna omologa unita' occidentale. I rangers, i paracadutisti ed i Marines sudvietnamiti furono splendidi ed audaci combattenti, ma non rappresentarono che una goccia nell'oceano.

    Politica e militari. In vietnam gli americani ebbero pesanti limitazioni imposte da washington, in una guerra i politici devono limitarsi a fornire ai militari degli obbiettivi CHIARI evitando di interferire il meno possibile nelle decisioni e nelle attivita' dei militari. Se si vuole vincere una guerra bisogna facilitare le cose ai propri soldati, senno' e' come darsi un calcio nelle palle da soli.

    Finche' gli americani sono rimasti in Vietnam del Sud (le ultime unita' lasciarono il paese il 29 mar 1975 secondo gli accordi di parigi) l'ago della bilancia e' rimasto sempre al centro. Appena fatti i bagagli la situazione e' precipitata fino al completo collasso. Nessuno si aspettava un crollo cosi' rapido, anche i Nordvietnamiti si stupirono della rapidita' dell'avanzata verso Saigon.

    Ricordo che lessi un diario di un ex consigliere militare americano, uno dei tanti consiglieri che avevano il compito di addestrare i sudvietnamiti. Era dunque, il 1967 o 68. C'era un passo che riguardava la conversazione fra lui ed un soldato del sud. L'americano si rivolge al sudista dicendo "allora, cosa ne pensi della guerra? Quando potra' finire?", il vietnamita rispose "non so, allora l'americano perplesso gli domanda : "secondo te vinceremo?", e ancora il vietnamita "no importa, tu va, guerra finisce, io ritorna casa". Semplice e crudo ma terribilmente vero.

    > Mi sono sempre chiesto perchè non siano mai andati
    > direttamente ad Hanoi con uomini e mezzi... probabilmente
    > sarebbero stati massacrati subito dopo il confine...

    Dubito, se gli americani avessero invaso il VdN si sarebbero dovuto scontrare in campo aperto con le Divisioni Nordvietnamite regolari (che solo raramente intervenivano al Sud) e come ben sappiamo in campo aperto gli americani erano (e lo sono ancora Ndr) i piu' forti. Lo sperimentarono brutalmente i Vietcong durante l'Operazione Starlite nell'estate 65 e i Nordvietnamiti a Ia Drang sempre nello stesso anno. Il problema era la Cina (che confinava con il VdN a est) e l'URSS. Immaginatevi i casini politici che poteva generare un attacco al Nord.
    L'obbiettivo dei comunisti non era tanto battere gli USA sul campo di battaglia, sapevano bene che era impossibile. L'obbiettivo era costringere gli americani ad una lunga guerra di logoramento, a quel punto dovevano solo aspettare, non importava il prezzo da pagare in termini di vite umane.


    Concludo col dire che sono stato in Vietnam negli ultimi 3 anni, tante cose sono cambiate dalla guerra dei 10.000 giorni, tuttavia non ho potuto fare a meno di notare l'educazione, la compostezza e la bonta' del popolo vietnamita. Non ho percepito nessun risentimento antimaericano, anzi al contrario molti incredibilmente ricordano quasi con nostalgia quegli anni, specialmente gli abitanti delle citta' e le minoranze indigene. Saigon, ora ribattezzata Ho Chi Minh city (ma che nessuno chiama tale!), e' meravigliosa, turbolenta, giovane, vitale, un po' l'anima del nuovo Vietnam. E' impossibile non notare l'influenza americana in questa citta', un tempo chiamata la parigi d'oriente (ancora e' possibile ammirare teatri, cattedrali e costruzioni francesi). Il resto del Vietnam e' in ogni caso splendido, coste meravigliose, spiaggia bianchissime, arcipelaghi, isolotti, colline, risaie, giungle impenetrabili (che purtroppo stanno abbattendo indiscriminatamente) e persino deserti, non manca niente. Il problema e' pero' ancora una volta la forma di governo, che lascia poco margine di liberta' alla popolazione, anche se le cose sono cambiate molto rispetto a un tempo. Il governo sta attuando una sistematica forma di eliminazione (leggi genocidio) delle minoranze etniche degli altipiani, si parla di centinaia di migliaia di esseri innocenti che ancora oggi vengono non solo privati dei piu' elementari diritti, ma vengono sterilizzati, torturati ed anche uccisi. La guerra e' finita da 28 anni, ma non per loro. Queste minoranze, ben descritte fra l'altro nel gioco Vietcong, sono state preziose per gli americani. I berretti verdi strinsero legami di amicizia, di rispetto, di lealta' che durano ancora oggi. Nessuno ne parla, ma i reduci in questi anni si stanno prodigando per salvarli dalla tirannia di Hanoi. Pensate che la piu' grande comunita' di montagnards fuori dal vietnam si trova oggi vicino a Fort Bragg, ossia il comando dei berretti verdi, e questa gente si fida SOLO di loro. Pochi sanno che i reduci americani oggi effettuano missioni di volontariato attraverso finanziamenti privati (leggi di tasca propria o per qualche sponsor sensibile) per aiutare le fasce piu' povere della popolazione vietnamita. Un obbligo dira' qualcuno di voi, per me e' un grande gesto di umanita' che raramente si e' riscontrato nelle guerre passate combattute da forze armate occidentali.

    Scusate in anticipo se sono stato prolisso


    Saluti
    Aleks

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  17. #42
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Ekron ha scritto gio, 01 maggio 2003 01:23
    comque per quanto riguarda le foto fatte da reporter di guerra di quegli anni consiglio vivamente di informarsi su "robert capa" in pratica il piu grande fotografo di guerra mai esistito...fatevi una ricerca e vedrete che tantissime icone di guerra sono sue foto (avete presente quella del soldato colpito che cade a braccia aperte? beh è sua, ma ce ne sono tante altre storiche fatte da lui...)
    http://www.bbc.co.uk/bbcfour/documentari es/storyville/images/capa3_gal.jpg

    fate conto che questa è fatta DURANTE lo sbarco in normandia...
    Iwo Jima se non erro......
    Cmq non dimentichiamoci che durante il conflitto in Vietnam i soldati USA venivano usati come cavie per testare fantomatiche sostanze che in teoria incoraggiavano eliminando la paura.....praticamente imbottivano i soldati di quello che ora è l'LSD, infatti molti di loro impazzivano totalmente e a volte facevano fuoco all'impazzata contro i propri compagni...senza contare il problema della droga, dai cannoni a quella pesante.....

  18. #43

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    > Cmq non dimentichiamoci che durante il conflitto in Vietnam i > soldati USA venivano usati come cavie per testare fantomatiche > sostanze che in teoria incoraggiavano eliminando la
    > paura.....praticamente imbottivano i soldati di quello che ora > è l'LSD, infatti molti di loro impazzivano totalmente e a
    > volte facevano fuoco all'impazzata contro i propri
    > compagni...senza contare il problema della droga, dai cannoni > a quella pesante.....

    Fa molto "Allucinazione Perversa" (The Jacob's ladder) questo tuo post ) bel film senza dubbio, ma il Vietnam fa solo da pretesto. Cmq per quanto riguarda il problema della droga, in genere i militari americani al fronte (un 14/20% delle truppe totali, a seconda delle annate) facevano uso di barbiturici, antidepressivi e stimolanti. E', IMHO, errato dire che "molti impazzivano totalmente e facevano fuoco all'impazzata contro i propri compagni", le percentuali di friendly fire in 'Nam si attestano sul 3%, queste erano perlopiu' causate da cacciambobardieri e da artiglieria amica. Quello che intendo dire e' che non ho mai sentito parlare di casi di fratricidio estremo del tipo visto nel film di Adrian Lyne. In azione nella giungla i riflessi lenti uccidono, non solo se ti beccavano con una canna rischiavi di finire sotto corte marziale, e ne potevi uscire con le "carte macchiate" per tutta la vita. Negli States se all'epoca uscivi col congedo sporco facevi fatica a trovare un impiego in campo civile, un impiego "dignitoso" intendo.

    Chi faceva maggior uso di sostante stupefacenti non erano le truppe al fronte, badate bene, ma le quelle che occupavano le retrovie, e che in definitiva non erano coinvolte direttamente in combattimenti. Questo avveniva per via della maggior propensione a ficcarsi nei guai, per la noia, per la vicinanza a grandi citta' (che pullulavano di locali ad hoc) e per la disciplina, spesso quasi inesistente. Bisogna poi considerare che il Vietnam e' situato vicino al triangolo d'oro, ovvero una delle zone a piu' alta concetrazione di piantagioni di oppio al mondo, per cui era abbastanza facile per il soldato americano trincerato nelle basi comprare marijuana, hashish o eroina. Ad ogni modo la questione droga non fu mai un problema serio fino a tutto il 1967, dall'anno seguente in poi ci fu una vera impennata, l'apice lo si raggiunse nel biennio 1970/71, quando secondo uno studio del Pentagono circa il 30% delle truppe che prestarono servizio in Vietnam aveva assunto droghe. Insomma ragazzi, non c'e' niente da stupirsi, i soldati che venivano chiamati al fronte non erano tanto dissimili dai loro coetanei in patria. Bisogna poi considerare il contesto storico : negli anni 60 e 70 il consumo di droghe fra i giovani era diventato in occidente un problema sociale di proporzioni immani.

    Ritornando al problema delle sostanze stupefacenti sperimentali, non mi risulta niente di cio'. I soldati talvolta facevano uso di anfetamina, simpamina e simili. Queste sostanze non videro pero' la luce in Vietnam, ma molti decenni prima. Quando nel 1939-40 le nazioni dovettero far fronte alle necessità della
    guerra, esse erano ben equipaggiate in chimica farmaceutica per sostenere la resistenza fisica dei soldati e per stimolare la loro audacia. L'azione neuroeccitante centrale delle anfetamine si manifesta infatti con una diminuzione o con la scomparsa del bisogno di sonno, quindi con lo stimolo della vigilanza e anche con quella sia dell'attività motoria che cerebrale o intellettuale; la sensazione di fatica è attutita, il che permette all'individuo di oltrepassare i limiti fisiologici dello sforzo, i normali segnali d'allarme, quali la pesantezza delle gambe, l'affanno, il cedimento della concentrazione mentale, che non vengono avvertiti come invece avverrebbe se non ci fosse l'influenza della droga.

    Tutti durante la II GM fecero uso di sostanze stimolanti per aumentare la soglia di concetrazione e di guardia. I kamikaze ad esempio li imbottivano letteralmente di droga affinche' compissero la loro tragica missione. Ma i militari non furono gli unici ad assumerle, anche gli operai impegnati nella produzione di armamenti e munizioni ne facevano largo uso durante la IIGM. Durante il Vietnam la simpamina era invece molto diffuso anche fra i ragazzi che avevano appreso che moltiplicava gli effetti della LSD! (non provateci a casa mi raccomando )

    Infine una riflessione, dal 1957 al 1975 gli americani ebbero 58.000 morti, di cui poco piu' della meta' per cause (leggi traumi e ferite) direttamente legate al combattimento. Se ci fosse stata una elevata diffusione di droghe fra le combat troops, le forze armate americane avrebbero sicuramente lamentato un numero molto piu' alto di caduti. Tale tesi e' rafforzata dal fatto che un soldato di fanteria americano in media passava 250 gg l'anno nella boscaglia. In uno scenario cosi' se non si era lucidi e vigili, come si poteva sperare di portare la pelle a casa?

    Saluti
    Aleks

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  19. #44
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Ok grazie per il chiarimento

    Certo se non si era lucidi era facile non tornare, ma non tutti erano lì felici

  20. #45
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    Predefinito Re: Un po' di storia...

    Ceccazzo ha scritto ven, 18 aprile 2003 19:17
    foto:

    per rispetto e in attesa di giudizio le spoilero. Vi ricordo però che sono sui libri di storia!

    Spoiler:








    queste sono le due più famose

    la prima foto è passata alla storia per gli orrori della guerra in vietnam! Si tratta di una bambina nuda che scappa da un villaggio inondato di napalm! Guardate l'espressione del bambino in primo piano! Da far venire i crampi alla pancia!

  21. #46
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    bravo ceccazzo!
    mi rincuora vedere che in un forum creato per parlare più o meno di videogiochi si trattano argomenti di tale spessore

  22. #47
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Ciao a tutti,
    io all'epoca della guerra nel Vietnam ero un bambino quindi le nozioni specifiche le ho assunte più tardi ma ricordo un telegiornale su RAI 1 nel quale si diceva della fine della guerra, con il Vietnam evidenziato Tutto e non diviso come prima...
    Non ho studiato a fondo tale periodo e nemmeno sono esperto di storia dell'Asia ma mi piacerebbe dire la mia.
    All'epoca c'era la guerra fredda fra i due grandi blocchi USA e URSS (e Cina) e all'USA interessava molto avere "il piedino" vicino alle due gradi potenze rivali, anche perchè la fine della Seconda guerra Mondiale non aveva definito CHI era il più forte secondo loro (USA e URSS) ma mettiamoci pure le differenze di ideologie)All'USA interessava, e di molto, avere il piedino"anche a Sud dell'Asia e non solo a Est dell'Europa. Gli USA NON potevano lasciare fare all'URSS e Cina i loro comodi... Sempre per un discorso politico-militare essi DOVEVANO intervenire in qualche modo e lo fecero mandano "aiuti logistici" in genere,a Saigon. Quindi era chiaro che se si fosse risolto pacificamente USA e URSS (e Cina) si sarebbero spartite il Vietnam come si fa con una torta ad un compleanno...
    Il problema erano i Vietnamiti...
    Loro non volevano Russi, Americani,Cinesi o Extraterrestri a casa loro (e vorrei anche vedere) e quindi coninciarono la guerriglia chi di qua e chi di la, finanziati ovviamente da questo o da quel Governo, in fondo anche quello era un modo per risolvere la questione
    Mi chiedo perchè la Francia non disse nulla: in fondo anche lei poteva accampare diritti sulle terre in questione...boh: mi diranno coloro che ne sanno più di me.
    Poi la cosa degenerò come fanno TUTTE le guerre: di qua e di la si faceva a gara a chi commetteva più atrocità, e la storia mi ha insegnato che più sono "sporche" meno si ha voglia di combatterle, le guerre...
    Chi ci ha rimesso di più sul campo sono stati gli Americani, che hanno perso militarmente e politicamente nonchè la faccia sul piano mondiale. Qui i Russisono stati migliori, anche se hanno perso una barca di soldi: hanno fatto fare la figura di cioccolata agli USA senza intervenire direttamente.
    Sempre secondo me.
    Alla fine del conflitto gli USA si sono accorti che non era più conveniente (leggasi economicamente e militarmente, anche perchè oramai sia in Patria che all'estero erano troppi i mugugni) rimanere in Vietnam, quindi come fanno tutti i bambini che decidono di non "giocare più" se ne sono andati lasciando i loro alleati nella...cacca...fino al collo.
    Bella amicizia...
    In tutto questo c'erano i Vietnamiti, intendo la popolazione civile: poveracci, hanno sostenuto il peso della guerra pagandolo carissimo
    Ma daltronde chi ne fa le spese sono sempre i civili...
    Ok: ho cercato di spiegare il mio punto di vista e mi scuso se magari ho dato informazioni inesatte, ma è il mio pensiero sulla guerra in Vietnam e in tutte le guerre.
    Sono dispostissimo a discutere sull'argomento


    Stefano


  23. #48
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    non facciamo i moralisti...e Pearl Harbour? lo dimentichiamo!?! furono bombardati civili e strutture quali gli ospedali...
    avrebbero fatto anche loro la stessa cosa verso di noi... meglio a loro che a noi...

  24. #49

    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    > Chi ci ha rimesso di più sul campo sono stati gli Americani, che > hanno perso militarmente e politicamente nonchè la faccia sul
    > piano mondiale. Qui i Russi sono stati migliori, anche se hanno > perso una barca di soldi: hanno fatto fare la figura di
    > cioccolata agli USA senza intervenire direttamente.

    Gli americani hanno vinto sugli aspetti tattici, ma hanno perduto su quelli strategici (locali). Ossia hanno prevalso nella maggiorparte delle scontri campali sostenuti contro le forze NVA/VC ma alla fine sono rimasti intrappolati nella spirale perversa del tatticismo, delle cifre e dei risultati immediati e tangibili, ignorando bellamente la guerra nel suo insieme sopratutto per mancanza di _CHIARI_ obiettivi politici. In assenza di questi, non vai da nessuna parte, neanche se hai l'esercito piu' potente del mondo.

    Pero', ragioniamo, se guardiamo con occhio piu' attento la politica estera americana di allora nella sua globalita', si puo' dire che questa centro' gli obbiettivi piu' importanti, ossia gli USA segarono in due completamente quel poco che rimaneva dell'asse Mosca-Pechino. Nixon riprese i colloqui con la Cina, mentre quest'ultima inaspri' sempre di piu' le relazioni col Vietnam, tant'e' che nel 1979 avvenne la infelice invasione cinese ai danni del Vietnam, con lo scopo (peraltro fallito) di mettere in riga il vicino, che tempo prima aveva invaso a sua volta la Cambogia socialista! Come vedi il blocco comunista non era per niente monolitico come si credeva, tutt'altro! Ecco perche' la famosa teoria del domino si rivelo' una sonora cavolata, benche' sotto certi aspetti corretta. Quello che voglio dire in breve e' che la guerra del vietnam alla fine non permise all'URSS di espandersi a macchia d'olio nel Sud Est Asiatico, che pochi lo ricordano, era l'obbiettivo principale.

    Quello che penso io e' che quella guerra non la vinse nessuno. Si, i nazionalisti e i comunisti riuscirono a far fare i bagagli agli americani, ma poi commisero una clamorosa catena di errori di politica interna. Credi che dopo la guerra la tensione si sia allentata per i civili? Purtroppo non fu cosi', questo porto' ad ulteriori e tragiche sofferenze per il popolo vietnamita. Molti Vietcong, che avevano valorosamente combattuto per l'unificazione del loro paese, furono delusi dalla gestione politica del dopoguerra. I grandi eroi, fra i quali Giap, furono messi da parte, quasi fossero fardelli imbarazzanti (ancora oggi giap viene scortato da due ufficiali politici ad ogni incontro con la stampa o tv...). I profughi che fuggirono dal paese dopo l'instaurazione del regime furono milioni. Un politico vietnamita disse che e' "facile" vincere una guerra, ma difficile "costruire" un paese, come dargli torto? Cosa dire poi della Cambogia? Quando ci fu la dipartita del corpo di spedizione americano, il paese precipito' nell'inferno, milioni di morti, ammazzati come cani da Pol Pot e dai suoi sicari, i Khmer Rossi, gente che moriva come mosche nei campi di lavoro, poco cibo, poca acqua, niente domande e 16/18 ore di lavoro al giorno. La filosofia dei khmer si poteva riassumere in questo modo : un uomo che non produce puo' essere facilmente eliminato in quanto tale azione non produce ne profitto, ne perdita. Stendiamo invece un velo pietoso sul Laos, ancora oggi considerata la terra di nessuno.

    Per quanto concerne invece la perdita della leadership militare e politica. Mah, sinceramente, sindrome della guerra del Vietnam a parte, gli americani si sono ripresi direi molto bene e non fecero l'errore di rinchidersi a guscio leccandosi le ferite. A livello di Forze Armate la ristrutturazione avveni' gia' a partire del 1972, e continuo' per diversi anni dando ottimi risultati. La sospensione della coscrizione obbligatoria fu senz'altro la questione da risolvere per prima, tuttavia il processo di rinnovamento non si fermo' solo a quell'aspetto. A 5 anni dalla caduta di Saigon, gli USA poterono contare su un nuovo tipo di esercito, totalmente professionista, dotato di armamenti ed equipaggiamenti all'avanguardia e con una classe di ufficiali e sottufficiali con almeno un esperienza di guerra. E l'URSS? All'epoca l'URSS stava gia' lentamente collassando da diversi anni ed il conflitto con l'Afghanistan (che come sapete fu anche chiamato il Vietnam sovietico) non fece che peggiorare ulteriormente le cose. A cio bisogna aggiungere la smania di competizione con gli USA nel settore degli armamenti che porto' il paese al collasso economico, nonche la crisi politica del blocco orientale che culmino' con la caduta del muro di berlino nel 1989, anno fra l'altro del ritiro del corpo di spedizione sovietico dall'afghanistan. L'URSS aveva fra le altre cose, anche perso l'influenza sui paesi che prima controllava, cio' genero' una serie di conflitti locali e di instabilita' in mezzo mondo. Alla fine prevalse l'occidente, e quindi l'America, che senza sparare un colpo vinse la guerra fredda.

    > Alla fine del conflitto gli USA si sono accorti che non era
    > più conveniente (leggasi economicamente e militarmente, anche > perchè oramai sia in Patria che all'estero erano troppi i
    > mugugni) rimanere in Vietnam, quindi come fanno tutti i
    > bambini che decidono di non "giocare più" se ne sono andati
    > lasciando i loro alleati nella...cacca...fino al collo.
    > Bella amicizia...

    Biasimo gli USA per tante cose avvenute in 'Nam, ma non questa. Il punto e' che all'epoca non c'era piu' niente da fare, alla fine era il VIetnam del Sud che doveva vincere o perdere quella guerra, le varie amministrazioni USA lo fecero SEMPRE presente durante i discorsi ufficiali. Gli americani avevano versato miliardi di dollari a vuoto, le vite di 50.000 giovani (che alla fine diventarono 58 e passa mila) e sconvolto, nell'accezione peggiore del termine, un intero paese. Quando gli americani, in base agli accordi di parigi, lasciarono completamente il Vietnam il 29 marzo del 1973, la guerra era senza dubbio perduta, e difatti due anni dopo i carri NVA entrarono a saigon, in anticipo di almeno un paio d'anni sulla tabella di marcia dei comunisti. E' stata sotto certi aspetti una carognata, ma una carognata necessaria e dolorosa. Ci furono dibattiti al congresso nelle ultime concitate fasi della guerra, molti politici in effetti chiesero ulteriori stanziamenti di fondi per il Sud, chiesero incursioni aeree a sostegno delle truppe di Saigon, trasferimenti di materiali militari, ma invano. Chi si oppose disse che sarebbero semplicemente stati altri milioni di $ che finivano nel vuoto, e che se non ci erano riusciti negli anni precedenti a suon di mezzo milioni di truppe, 6 nazioni alleate, b52 ecc, non potevano di certo credere di poter ribaltare la situazione in quel caos.

    Cosa fu la guerra americana del vietnam? Nient'altro che l'ultimo capitolo di una lunga serie di conflitti che per 2000 anni dilaniarono il paese. L'ultimo, si spera.

    > In tutto questo c'erano i Vietnamiti, intendo la popolazione
    > civile: poveracci, hanno sostenuto il peso della guerra
    > pagandolo carissimo
    > Ma daltronde chi ne fa le spese sono sempre i civili...

    Piu' che sostenere il peso, lo hanno subito, sopratutto i bambini tutta questa sofferenza intacco' pesantemente il morale dei soldati americani, ancor prima degli echi di protesta provenienti dalla madrepatria.

    Saluti
    Aleks

    --

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  25. #50
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    Predefinito Re: Un po' di storia... [contiene immagini]

    Prima di tutto, complimenti a Cecco per il topic

    Le discussioni che alcuni di voi stanno portando avanti sono molto interessanti...ho notato che pochi di voi però hanno accennato a quello che è successo negli anni immediamenti successivi alla guerra o in concomitanza ad essa.

    Prima, durante e dopo la Guerra con gli Stati Uniti il Vietnam era segnato dalle aspre guerre civili (Nord e Sud) che avevano diviso ancora una volta il paese. Quando questa guerra civile finì fu una vittoria completa per il Nord Comunista

    I comunisti in seguito si vendicarono di tutti quelli che avevano servito il governo del Sud. Secondo loro, questi ultimi erano responsabili di quasi vent’anni di guerra fra il Nord e il Sud. Un milione di persone furono imprigionate. Furono gli stessi prigionieri a costruire le prigioni nella foresta. Sottoposti al più duro dei trattamenti, molti morirono per mancanza di cibo e di medicinali e specialmente per sovraffaticamento. Ricevevano solo un po’ di riso ogni settimana, e pochissima carne. E il lavoro da svolgere era superiore alle loro forze.
    Se il lavoro non era ultimato, i prigionieri dovevano continuare finché non lo finivano. In certi casi la zona dove lavoravano era a circa 8 chilometri dal campo. Per cui era molto tardi quando tornavano. Dopo poche ore di sonno dovevano tornare al lavoro. Con l’andare del tempo, si indebolivano e molti morirono. Molti altri si suicidarono...
    Dato che non poteva provvedere ai bisogni di un milione di prigionieri, dietro il manto del sentimento umanitario il governo comunista permetteva ai familiari di visitarli una volta al mese e di portare loro da mangiare. I loro genitori, le mogli e i figli dei prigionieri, facendo quello che si aspettavano, ringraziavano il governo comunista perché gli permetteva di sfamarli, di prolungare la loro vita. Con un milione di uomini in prigionia, circa cinque milioni di persone erano direttamente colpite.

    Infine, dopo quasi tre anni, furono liberati.

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