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Decisione della Corte di Cassazione dopo il ricorso di un'immigrata
«No all'arresto dei clandestini recidivi»
«Manette vietate anche se lo straniero non ha ottemperato al provvedimento di espulsione intimato dal questore»
ROMA - Il clandestino recidivo non può essere arrestato anche se non ha ottemperato al provvedimento di espulsione intimato dal questore. Lo sottolinea la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di Isabel M., una 24enne immigrata senza fissa dimora e senza un lavoro stabile nei confronti della quale il tribunale della libertà di Bologna aveva respinto la richiesta di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari.
Per il tribunale, la richiesta della difesa della clandestina appariva inadeguata a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato. Tesi bocciata dalla suprema Corte secondo la quale «lo straniero già condannato per non aver volontariamente ottemperato all'ordine di allontanamento impostogli dal questore» non può essere arrestato in caso di recidività, tutt'al più per lui «può soltanto disporsi il trattamento presso un centro di permanenza».