Oramai l'ho imparto pure io, il termine "giorno" significa nella bibbia "periodo di tempo imprecisato, ma molto lungo"
Oramai l'ho imparto pure io, il termine "giorno" significa nella bibbia "periodo di tempo imprecisato, ma molto lungo"
Bravo Hellvis E' esatto quello che dice. Il termine tradotto (erroneamente) "giorno" non significa OVVIAMENTE giornata letterale di 24 ore, ma un periodo di tempo molto ma molto più lungo, anche milioni di anni.
EDIT. Rispetto quello che dici sul credere nella bibbia, ma da approfondito conoscitore e studioso della stessa ti posso garantire che non sempre le due cose collidono: io infatti ci credo dalla prima all'ultima parola
Ultima modifica di Deus; 06-08-09 alle 19:29:31
Quello che intendevo è che, nonostante non l'abbia neancora letta tutta, le parti lette finora, sono molto oscure et contorte. Ad esempio nella genesi prima descrive la creazione del mondo, poi da li passa a descrivere la creazione di adamo ed eva senza tener conto della parte precedente.Bravo Hellvis E' esatto quello che dice. Il termine tradotto (erroneamente) "giorno" non significa OVVIAMENTE giornata letterale di 24 ore, ma un periodo di tempo molto ma molto più lungo, anche milioni di anni.
EDIT. Rispetto quello che dici sul credere nella bibbia, ma da approfondito conoscitore e studioso della stessa ti posso garantire che non sempre le due cose collidono: io infatti ci credo dalla prima all'ultima parola
Beh ti posso dire che affrontare la lettura di un testo come la Bibbia senza una solida base alla spalle in effetti è più dannoso che altro. Il tutto poi viene "amplificato" dalle traduzione erronee et similia che non fanno che confondere ancor di più le acque. Quello di cui parli tu (dal capitolo 2 di genesi dal versetto 5 in avanti) altri non è che un racconto parallelo della creazione che ha inizio ad un certo punto del terzo "giorno" creativo. Non c'è niente di strano: questo racconto parallelo infatti tratta particolari che non sono menzionati nello schema generico del capitolo primo di Genesi. Il punto è questo: a volte gli scrittori biblici amano descrivere lo stesso identico avvenimento da diversi punti di vsta, oppure esponendo gli stessi fatti in maniera diversa. L'esempio di cui parli tu è probabilmente quello dei primissimi capitoli di Genesi. Ad esempio nel primo capitolo di Genesi (1:24-26), dove c'è il primo racconto della creazione, i fatti vengono esposti in ordine cronologico, diviso in sei "giorni" (non letterali, come visto prima) consecutivi. Nel secondo invece gli argomenti sono stati scritti in ordine di importanza. Infatti nel primo capitolo di Genesi viene logicamente detto che animali sono stati creati prima dell'uomo, mentre nel secondo sembra venga detto il contrario. Come visto prima però il primo racconto narra infatti da un mero punto di vista cronologico, mentre nel secondo il punto "focale" è ovviamente la creazione di Adamo, perchè lui, la sua famiglia e ciò che successe dopo sono il soggetto di ciò che segue. Viene detto infatti che Adamo doveva vivere in un giardino paradisiaco chiamato Eden, e infatti a questo punto si tira fuori il discorso relativo all'Eden. Poi viene detto che Dio disse ad Adamo di dare il nome ad ogni bestia selvaggia...è quindi il momento di menzionare che "Dio formava dal suolo" queste creature...benché ovviamente la loro creazione fosse iniziata molto tempo prima. Spero tu abbia chiaro il punto...questo modo di narrare i fatti non me lo sto inventando ora io in questo momento, ma era proprio di molti popoli mesopotamici...e lo stesso modo di raccontare i fatti avviene anche in altre parti della Bibbia. Ma questo, se non hai una conoscenza buona del contesto storico/civile/etc, una persona normale non lo sa...e quindi comincia a parlare di discrepanze, differenze, etc.
Ivan The B: in che senso in che senso ? Nel senso che credo a ciò che dice la Bibbia, al messaggio di base e a quanto c'è scritto.
E la cosa dei 6k anni?
Per esempio: credi tu che satana abbia letteralmente portato gesù in cima al tempio per tentarlo?
Se sì, posso chiedere su che basi? (sono un rompiballe su queste cose lo so )
Non sei un rompiballe, vuoi semplicemente delle risposte sensate che non siano "bisogna crederci e basta"
Aggiungerei che, secondo la statistica, mi pare fortemente improbabile che la Terra sia l'UNICO pianeta in condizioni "favorevoli"
E poi, favorevoli per il nostro tipo di vita, nulla vieta che ci sia roba basata sul silicio invece che sul carbonio, ad esempio. Nulla vieta nel senso che non abbiamo prove che ciò sia impossibile, quindi finchè è così c'è il dubbio, non la certezza.
Vi ricordo, poi, che quello che noi "vediamo" nello spazio arriva leggermente in ritardo, e in qualche centinaio di milioni di anni le cose possono cambiare
Hai fatto bene, comunque, a scrivere "universo conosciuto"
Ultima modifica di Will Scarlett; 09-08-09 alle 16:18:02
Doppio post ridotto in uno.
Aggiungerei che, secondo la statistica, mi pare fortemente improbabile che la Terra sia l'UNICO pianeta in condizioni "favorevoli"
E poi, favorevoli per il nostro tipo di vita, nulla vieta che ci sia roba basata sul silicio invece che sul carbonio, ad esempio. Nulla vieta nel senso che non abbiamo prove che ciò sia impossibile, quindi finchè è così c'è il dubbio, non la certezza.
Vi ricordo, poi, che quello che noi "vediamo" nello spazio arriva leggermente in ritardo, e in qualche centinaio di milioni di anni le cose possono cambiare
Hai fatto bene, comunque, a scrivere "universo conosciuto"
Sono d'accordo con te, a parte il discorso della statiatica che ho fatto piu' volte e che piu' volte mi è stato contestato sulla seguente base:
Non puoi fare una statistica su una situazione che ignori x il 99%
X quel che ne sappiamo (ovvero i pochi pianeti che abbiamo visto da vicino con mezzi umani) la Terra è l'unico abitato.
Ma è anche vero che i pianeti che abbiamo visto da vicino sono una manciata.
Indi x cui non è possibile fare una statistica
doppio post
Vado a memoria e quindi i numeri saranno sicuramente sbagliati. Ricordo che era stato fatto un calcolo su quanti pianeti con condizioni simili alla Terra esistano nell'universo, basandosi su quel che sappiamo ora e facendo una proiezione (come quando per sapere quante foglie ci siano in una foresta si contano quelle di un albero e poi quanti alberi ci sono tenendo conto di area e densità approssimativa) ed era stato stimato (molto alla buona quindi) che ne dovrebbero esistere qualche centinaio di milione.Sono d'accordo con te, a parte il discorso della statiatica che ho fatto piu' volte e che piu' volte mi è stato contestato sulla seguente base:
Non puoi fare una statistica su una situazione che ignori x il 99%
X quel che ne sappiamo (ovvero i pochi pianeti che abbiamo visto da vicino con mezzi umani) la Terra è l'unico abitato.
Ma è anche vero che i pianeti che abbiamo visto da vicino sono una manciata.
Indi x cui non è possibile fare una statistica
Statistica a parte, credo che le informazioni più interessanti sull'argomento ci potranno arrivare dallo studio di Marte, visto che sembra sia stato simile alla Terra in epoche remote.
bho, a me sa tanto che nessuno sa nulla di com'e' dopo, a parte che dio e' amore, solo che le religioni, per quanto necessarie all'uomo, hanno la tendenza a complicare le cose per giustificare se stesse.