keiser ha scritto mar, 22 aprile 2003 08:44
Il bello delle novità, parlo in generale, ed è chiaramente intrinseco nel fatto che si tratta di cose nuove, è che sono ancora tutte da scoprire. Il brutto (per meglio dire il rovescio della medaglia) sta nel fatto che - quasi sempre - ci manca la consapevolezza di ciò che sono e rappresentano, e questo ci impedisce di "gustarcele" come vorremmo. Questo profondo pensiero filosofico che apre la giornata è sorto durante il pranzo pasquale, tra una portata e l'altra, parlando della giornata tipo di Sara, la piccola Todeschini, che ormai ha quattordici mesi: dorme dodici ore, mangia, gioca, dorme, mangia, dorme, gioca e torna a dormire. Un ritmo di vita invidiabile, che però non sa gustarsi, perchè le manca la consapevolezza di viverlo, e che noi giustamente rimpiangiamo, presi da mille cose e perennemente in preda alla stanchezza.
La stessa cosa, almeno per quanto mi riguarda, vale anche per i videogiochi e il computer in generale. Avessi saputo quanto era importante la posta elettronica, forse avrei conservato da qualche parte il mio primo messaggio, indipendentemente da quello che c'era scritto. Adesso mi pento di non averlo fatto, e mi chiedo cosa avessi scritto, e soprattutto a chi.
Ricordo invece il mio primo videogioco su PC (o meglio, quello che ho giocato con più insistenza tra i tre o quattro che avevo sul computer appena comprato): la versione shareware di Epic Pinball, sul quale persi un quantitativo di ore inenarrabile, nel tentativo di combinare tra loro i pezzi dell'androide (primo tavolo). Un vero capolavoro di divertimento. E questo ci porta ad un altro "effetto collaterale" delle novità, anch'esso intrinseco nella novità medesima: quello di non saper ancora distinguere il bello dal brutto. Il primo videogioco di cui si ha memoria è bellissimo, inarrivabile, splendido, indipendentemente dalla sua qualità. Lo stesso dicasi per film, canzoni, libri, automobili, motorini... Non siete d'accordo?