1400 euro O_O

[Mithrandir]

Nockmaar ha scritto dom, 09 luglio 2006 alle 15:29

Qui ti assicuro che sei stato fortunato. Come ho gia' detto, la meritocrazia spesso e' un miraggio.

E allora devo avere una fortuna della miseria tutti i giorni, visto che ancora adesso mi arrivano offerte, senza che mandi più in giro curriculum...
Il problema non è tanto che la meritocrazia sia un miraggio, quanto il fatto che a certi livelli comincia a contare molto come ti sai muovere...
Però se il tuo lavoro lo fai bene, o ti va proprio di sfiga, o non sei capace di mostrare che sai farlo bene, perchè anche quello conta.
Per prendere un esempio specifico, secondo te, cos'è che ha contato nella scelta di uno sviluppatore, nel momento in cui si sa che si deve passare da progettazione a produzione nel giro di due mesi per un cliente e un'applicazione che deve ricoprire funzioni di logistica a livello europeo?
Il pezzo di carta, la raccomandazione o le capacità?
A quest'ora con gente con una laurea in Ing. Informatica (quindi con la mia identica preparazione, salvo loro aver finito e io no... vedi i casi della vita) che nemmeno sa cosa sia un application server o non sa programmare (con una laurea in Ing. Inf)...dove sarebbe? A litigare col cliente per non aver rispettato le consegne.
La meritocrazia è un miraggio negli ambiti in cui è più facile far apparire un risultato, in cui il fumo può sostituire l'arrosto. E' la regola negli ambiti in cui il risultato deve essere concreto.
E' ovvio che il datore cerca sempre di tirar acqua al suo mulino, e se cominci a voler l'aumento e a salir di grado, ti tira fuori dal cilindro "ma non sei nemmeno laureato"...però figuriamoci se non si tiene stretto le persone che gli convengono, poi bisogna far attenzione a non farsi sfruttare, a concedere all'inizio e a saper quando chiedere e cosa...

Oh, alla fine della fiera è anche normale, puoi farti un culo così ed essere bravo, ma se non sei capace di evidenziarlo e nessuno se ne accorge...'azzi tuoi, se invece un altro è meno competente, ma quel poco lo fa sembrare oro, beh, tanto di cappello a lui, è la legge della giungla lavorativa.
Può fare incavolare ma è così, un po' di stoicismo, e un po' di spirito battagliero, e ci si adegua.

Giusto qualche settimana fa, ho scoperto per vie "traverse", che hanno dato il lavoro per cui io ho fatto colloquio nell'azienda attuale in cui lavoro ad un altro. Inizialmente mi avevano contattato per quello, poi han deciso di mettermi su un altro progetto. Beh, ho scoperto che l'altro ha "spillato" un bel po' meno di quanto ho ottenuto io e di quanto mi stavano offrendo per la stessa posizione. Evidentemente non ha saputo far bene un po' di tira e molla.
Domani potrei mangiarmi io le mani per un motivo simile.
Così va il mondo.

[ECZO]

cambiare corso di studi? magari qualcosa di non molto distante, ma che abbia degli aspetti che ti interessino maggiormente? io a medicina stavo morendo dentro, stessa situazione tua tranne il fatto che i miei sapevano che da un anno non davo esami

mi sono trasferito durante il secondo semestre di quest'anno in un'altra uni e ho cambiato corso (da medicina a biotech, voglio specializzarmi un bioinformatica)
risultato, ho sostenuto il mio primo esame dopo 1 anno prendendo 28 ed immunologia non è dei più leggeri.



cmq trieste è triste
mai annoiato così tanto in vita mia, senza macchina c'è da appendersi con la macchina si fugge in altri posti






PS trieste mi manca un po'...

[Iron Mew]

Mithrandir81 ha scritto lun, 26 giugno 2006 alle 11:40
Stare al lavoro e non avere una mazza da fare è quanto di più frustrante e orribile ci possa essere, con internet e tutto, lo puoi fare per qualche mezz'ora, ma poi ti sfrantummi le belotas...

Io stando a casa su internet per ore e ore me la godo, e ti assicuro che la noia non mi tocca minimamente.
Se al lavoro fosse la stessa cosa non credo avrei problemi, sarebbe solo una questione di cambio di ambiente, e ovviamente mi pagherebbero per farlo
Come possa una persona annoiarsi quando ha davanti la più vasta fonte di informazioni/lettura/divertimento mai creata dall'uomo è una cosa che non capirò mai...

Kraven VanHelsing ha scritto mar, 27 giugno 2006 alle 13:46
Sono nella tua stessa situazione, precisa identica.
Per curiosità, che corso di laurea è il tuo?

Interpreti & traduttori.
E il tuo?

Nockmaar ha scritto dom, 02 luglio 2006 alle 12:08
un pezzo di carta in certi ambienti vale molto di piu' delle capacita'

Quali ambienti?

Comunque: ne ho parlato ai miei. Mio padre non ha sclerato, anzi l'ha presa meglio di quanto mi aspettassi. Ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso di comune accordo che è il caso che ci si rivolga a uno psicologo per capire la ragione del mio blocco verso lo studio di qualunque materia che non mi interessi direttamente (cosa che mi da problemi dai tempi del liceo).
Non sarò comunque in grado di rimettermi a studiare da subito, e per lui non ha senso che io stia a trieste se non studio per l'università. Questo mi crea un serio problema, perchè a trieste c'è la mia ragazza... siamo entrambi incapaci di reggere una relazione a distanza, quindi chiedermi di stare lontano da lei equivale a chiedermi di lasciarla, ed è una cosa che non farò.
Tuttavia non posso prendermela con mio padre quando mi dice che non mi finanzia la casa li se l'unica ragione è che io stia con lei... quindi mi serve un lavoro.
Lunedì vado dove mi hanno proposto questo da 1400 euro. Dubito che sia ancora disponibile visto il tempo che è passato, ma spero nel colpo di culo... altrimenti cercherò altrove.

[blackwolf45]

Per il discorso meritocrazia, è molto più applicabile nel mio campo (tecnico-industriale) in cui devi mostrare conoscenze e risultati...in poche parole devi fornire l'arrosto, il fumo proprio non esiste.
Nella mia ditta la maggioranza di tecnici sono semplici diplomati...
Poi magari in altre posizioni è innegabile che il solo Ing. Dott. Lup Mannar Gran Farabutt davanti al nome spiana più porte...

Secondariamente, il discorso non fare niente:mi è capitato di stare tutto il giorno davanti al pc (e di solito mi piace girare un pò in internet ecc ecc) credimi, credimi, dopo una settimana hai le palle sfracellate non ne puoi più.
Io cercavo di trovare ogni scusa per fare qualcosa, anche solo un giro intorno all'impianto...per cui attenzione.

In merito al lavoro, un giudizio spassionato:lascia perdere.
E' vero che sono soldi, ma rinunci a una laurea per un lavoro che non dà niente (nè esperienza nè conoscenze).
Finito quel lavoro ti trovi senza un "bagaglio" e senza titolo di studio.
Imho ovviamente, libero di fare ciò che vuoi

[xChiccOx]

Una domanda sorge spontanea..
Perchè mai i turni notturni per testare le SIM??

[Pascoli]

Violet sky ha scritto ven, 14 luglio 2006 alle 21:07
[...]Comunque: ne ho parlato ai miei. Mio padre non ha sclerato, anzi l'ha presa meglio di quanto mi aspettassi. Ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso di comune accordo che è il caso che ci si rivolga a uno psicologo per capire la ragione del mio blocco verso lo studio di qualunque materia che non mi interessi direttamente (cosa che mi da problemi dai tempi del liceo).
Non sarò comunque in grado di rimettermi a studiare da subito, e per lui non ha senso che io stia a trieste se non studio per l'università. Questo mi crea un serio problema, perchè a trieste c'è la mia ragazza... siamo entrambi incapaci di reggere una relazione a distanza, quindi chiedermi di stare lontano da lei equivale a chiedermi di lasciarla, ed è una cosa che non farò.
Tuttavia non posso prendermela con mio padre quando mi dice che non mi finanzia la casa li se l'unica ragione è che io stia con lei... quindi mi serve un lavoro.
Lunedì vado dove mi hanno proposto questo da 1400 euro. Dubito che sia ancora disponibile visto il tempo che è passato, ma spero nel colpo di culo... altrimenti cercherò altrove.

La risposta magari arriva tardi e avrai già fatto le tue scelte, in caso contrario, se con le ferie magari ti sei preso una pausa di riflessione, mi permetto di darti la mia opinione.
Sul serio vuoi rivolgerti ad uno psicologo perchè non provi interesse verso certe materie? Fidati di me, risparmia quei soldi! Te lo sei detto da solo: "non ti interessano direttamente". E' naturale non assimilare rapidamente nozioni che non vogliamo imparare, non c'è niente di psico-patologico in questo. Il fatto è che non sempre si trova un corso di laurea fatto su misura, spesso col discorso dei corsi comuni a facoltà intere devi studiare materie che paiono non darti nessun guadagno nel bilancio finale del titotlo di studio, non solo che non ti piacciono. Mi dispiace dirtelo ma, in questo caso, devi scegliere il corso in blocco. Te lo dico per esperienza: come te ho cominciato Beni Culturali 4 anni fa, ormai, ho fatto una decina di esami, i più interessanti, presi a caso dal 1°-2°-3° anno, seguivo solo il mio gusto; poi, al secondo anno, vuoi per disinteresse, vuoi perché avevo altro per la testa, ho perso terreno e per qualche mese ho tirato a campare.
Poi ho trovato un lavoro, preso fisso dopo un anno, controllo qualità in una ditta alimentare, 3 turni (ci si abitua), stipendio discreto, specie per uno che è al primo impiego, si corre in giro per la fabbrica non ci si annoia quasi mai, a 10 km da casa.
Dopo un anno (con assunzione di mezzo) e qualche mese, decido di ricominciare a studiare, mi iscrivo a Scienze della Comunicazione, proprio adesso sto spulciando un po' il sito dell'UNI e mi sta venendo la sincope, dato che sono molto indietro per la preparazione di 3 esami (ne ho dato solo 1 a Gennaio); in pratica, se non mi sveglio mi ritrovo nella stessa situazione di stallo, spreco di denaro, di risorse e di vita, in cui sono già passato con l'altro corso. Qui non si tratta di apatia nei confronti delle materie. Sicuramente è colpa dei turni, che mi scombussolano la vita. Però, anche quando potrei far di più... insomma, senza psicanalizzare questo aspetto della mia vita, il mio problema l'ho semplicemente chiamato "pigrizia". Se uno ha la volontà studia e lavora allo stesso tempo, se poi ha le capacità riesce a laurearsi anche in tempi brevi. Questo è il mio caso, non voglio dire che tu "soffra" del mio stesso problema, solo pensa, con onestà, se sia quello il tuo problema, perché mi sono riconosciuto molto nel tuo motto "massimo risultato, minimo investimento". E' da una vita che ragiono così. Certo, il lavoro ora mi ha un po' ripulito la coscienza, mi pago gran parte delle spese, meno la casa (vivo ancora con i miei), le tasse dell'università, la macchina, sono sicuramente più indipendente di prima, però lo studio è un fallimento incombente ancora lì, dietro l'angolo.
Per questo concludo, trovati un lavoro, male non può fare, anzi, è tutta esperienza, nuove persone, nuove realtà, più comprensione della vita e - ci mancherebbe! - pure un po' di denaro. Però non accantonare lo studio, è il tuo futuro, non potrai mai pentirti di esserti laureato, mentre potrai dispiacerti del contrario. Prenditi un po' di tempo e trova le motivazioni che ti servono.
Spero di esserti stato utile.

Ciao

[Mithrandir]

xChiccOx ha scritto sab, 05 agosto 2006 alle 19:32
Una domanda sorge spontanea..
Perchè mai i turni notturni per testare le SIM??

me lo chiedo sin dall'inizio del topic, però mi vergognavo a domandarlo temendo che il mio fosse un dubbio stupido

[Riportone]

alla fine violet, come si è conclusa la questione?

[StM]

Riportone ha scritto mar, 08 agosto 2006 alle 19:50
alla fine violet, come si è conclusa la questione?

Mi pare che abbia detto che è saltato.

[sashinka]

Violet,

sono perplesso sui guadagni facili. 1400 sono davvero tanti quando non si ha molta esperienza e non si fa un lavoro qualificato. è vero che il/i turni notturni aumentano la cifra ma non in maniera esorbitante. ti basti pensare che sono laureato e responsabile commerciale da 6 anni e sfioro appena i 2000 e considera pure che su 20-22 gg lavorativi mensilialmeno la metà li passo in giro per il mondo dai clienti....
renderti almeno in parte indipendente dai tuoi può essere una buona idea per guadagnare un pò di stima in te stesso e magari rintracciare un pochino di slancio per finire gli ultimi esami. ma cerca qualcosa di semplice, che ti permetta di essere lucido per studiare. non è necessario studiare ore ed ore, se non hai più birra/voglia. anche solo 3 di ore per giorno ma fatte bene,concentrato in modo che rendano. così puoi trovarti un lavoretto part time ( meglio di pomeriggio,la mattina la mente è più fresca e si studia/apprende meglio e con meno fatica), guadagnare qualcosa, sentirti più utile e accumulare un pò di esperienza che ti tornerà ben presto utile. io prima di fare il lavoro che faccio, ho fatto tanti lavoretti più o meno seri ( postino,telefonista,operatore radio taxi....) che non fruttavano chissà che però mi son sempre pagato i miei studi, la mia benzina e i miei hobby/sfizi.
i soldi se arrivano,arrivano più avanti. non avere fretta e,anche se è difficile, ascolta tuo padre: prima finisci gli studi prima puoi fare le tue scelte in maniera molto più definitiva di adesso.
pensaci.

[Cescoblues]

Anch'io avevo trovato un lavoro, dove mi pagavano 800 Euro mensili + le proviggioni (cioè ogni volta che vendevo il prodotto, ricevevo ben 250 Euro ). In media alla settimana portavo a casa circa 1800 Euro "ALLA SETTIMANA". Pur essendo di facile guadagno e lavoro non tanto difficile (venditore di aspirapolveri , si lo so non era granchè, ma avevo trovato solo questo), dovevo finire gli studi per poi laurearmi all'università, così ho lasciato perdere.
Si lo so cosa pensate, che scemo questo, perdere 1800 euro alla settimana sicuri per studiare, ma dovevo continuare; voglio laurearmi . Se il lavoro non mi avese preso troppo tempo (lavoravo dalle 8 di mattina fino alle 22 di sera ) avrei potuto continuare a lavorare ed a studiare. Per fortuna ho trovato lavoro come volontario (che tra l'altro questo lavoro mi piace fin da quando ero piccolo ); la paga non è un granchè ma almeno faccio un lavoro che mi soddisfa e con cui posso anche studiare .