Ultimamente stanno sempre più prendendo piede iniziative di vario genere che vedono i programmatori di qualche videogioco chiedere "aiuto" agli utenti tramite dei contest ad hoc: c'è quello che premia con un abbonamento vitalizio al gioco l'autore dell'HUD migliore per l'astronave di un MMORPG e quello che regala una copia del gioco a chi realizza la mappa migliore da inserire nel mission pack, e persino chi inserisce nel gioco contributi provenienti dall'esterno, come vi raccontiamo anche in una news di oggi.
A chi giovano simili iniziative? Così, di primo acchito vien da dire a entrambe le parti, sviluppatori e giocatori. Agli sviluppatori, perchè in questo modo contribuiscono a creare hype attorno al prodotto e a costruire una comunità di persone legata ad esso; ai giocatori, perchè al di là della mera ricompensa (il gioco omaggio o l'abbonamento) si sentono coinvolti nel progetto, che in qualche modo diventa più "loro".
Personalmente, sempre più mi convinco che si tratta di una mossa non molto corretta ed estremamente comoda per i game designer, che riescono così a superare alcune piccole "empasse" che li costringono a rivolgersi altrove in cerca di una soluzione, facendo subdolamente leva sul desiderio (legittimo) dei giocatori di contribuire in qualche modo a costruire un prodotto con il quale divertirsi. Nella maggior parte dei casi, inoltre, il contributo dato dai giocatori è davvero ininfluente ai fini del prodotto finale (l'HUD di una delle numerose astronavi inserite in un titolo spaziale), che quasi viene da chiedersi che senso abbia "lavorare" gratis per una cosa del genere: sarebbe come se una casa automobilistica facesse un contest per premiare il miglior interruttore per i finestrini elettrici. Ammettiamolo, non è che dia poi tutta questa gran soddisfazione...