Ho trovato la scheda sul mio libro di fisica delle superiori "Cafori-Ferilli, dalla meccanica alla costituzione della materia" tenterò un breve riassunto...
Il colore del cielo dipende dal fenomeno della diffusione della luce (=deviazione che avviene quando un raggio attraversa un materiale)
La legge fondamentale di tale fenomeno, stabilita da Rayleigh afferma che nei fenomeni riguardanti la propagazione della luce, se le particelle diffondenti sono estremamente piccole, l'intensità della luce diffusa è inversamentre proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d'onda.
Piochè nello spettro della luce solare la lunghezza d'onda della luce rossa e circa il doppio della componente blu, a parità di intensità incidente la diffusione rossa è 1/16 di quella blu.
Il cielo quindi appare blu, perché tale radiazione luminosa è maggiormente diffusa nello spazio mentre il Sole appare arancio, suo colore complementare proprio perché i suoi raggi si liberano di tale componente attraversando l'atmosfera.
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La diffusione alla Rayleigh si verifica solo quando le particelle diffondenti sono più piccole o al massimo corrispondono alla lunghezza d'onda della luce.
Questa condizione è valida per le molecole d'azoto e d'ossigeno presenti nell'atmosfera (dimensioni pari a 0,2 * 10^-9 m) ma non vale quando il cielo è permeato da nubi.
PS, Buffalmacco, dove hai trovato i versi che hai nella sign?
Qual è il "monte Simman?"