Sai xchè le persone sono allergiche ai pollini?

[Corax]

un pò tutte le Immunoglobuline hanno forma dimerica...




e, perlopiù, variano nella conformazione dei siti di legame per l'antigene

nel caso del polline, le IgE sono dimeriche responsabile delle allergie, e sono presenti in maggiore quantità in soggetti allergici(quindi molte allergie hanno basi genetiche).
le cellule responsabili delle allergie sono i mastociti che portano le IgE sulla membrana, una volta riconosciuto l'antigene si legano e rilasciano Istamina, che ha la funzione di allargare gli spazi nei tessuti per facilitare il passaggio delle cellule immunitarie che elimineranno l'antigene, durante un'allergia è proprio l'istamina che fa danno perchè prodotta in alte quantità... non per niente gli allergici prendono antistaminici!

[*Vazkor*]

Hai spiegato come funziona una reazione allergica ma non perchè i pollini riescono così bene ad attivare questo meccanismo

Le IgE sono composte da due monomeri immunoglobulinici, normalmente trovano "attacco" con facilità solo sui parassiti ma la forma fortemente ripetitiva dei pollini facilitano l'attacco.

Ti premio perchè sei quello che c'è andato più vicino!

ps. tra parentesi, perchè in tetesco?

[Corax]

è in tedesco perchè era la prima immagine che ho trovato

[alternat]

non ci ho capito molto... ma a questo punto, il vaccino antiallergico di che cosa è composto? "pollini inattivi"?

(ero allergico, ne sono uscito grazie ai vaccini, ma penso soprattutto alla reazione psicologica ai soldi che sborsavo per quei vaccini... immunizzazione psicosomatica, insomma!)

[*Vazkor*]

... vaccini??

E' la prima volta che ne sento parlare, che io sappia le allergie vengono trattate esclusivamente con antistaminici

Illuminami ( datte fo'ho )

[alternat]

*Vazkor* ha scritto sab, 18 settembre 2004 alle 23:51
... vaccini??

E' la prima volta che ne sento parlare, che io sappia le allergie vengono trattate esclusivamente con antistaminici

Illuminami ( datte fo'ho )

uffi, avevo già scritto la risposta e ho ricaricato la pagina per sbaglio.

mo' ricomincio.

insomma, non so che cosa ci sia dentro (appunto) ma si tratta di una terapia a base di un siero, da assumere per intramuscolo o sublinguale.
non mi ha immunizzato completamente, ma ha ridotto sensibilmente la sensibilità (scusa la ripetizione) e i suoi effetti in termini di lacrimazione e rinite.

ho googlato un po' e qualche informazione in giro si trova, ma non so giudicare quanto siano attendibili.

[Corax]

i vaccini servono contro i virus, prevalentemente, in modo da presentare l'antigene alle cellule del sistema immunitario... o inserendo virus inattivi, o parti dell'envelop che ricopre i virus... per i pollini è diverso perchè ad essi risponde l'immunità umorale e non la cellulomediata (come per i virus)

[*Vazkor*]

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:08
non mi ha immunizzato completamente, ma ha ridotto sensibilmente la sensibilità (scusa la ripetizione) e i suoi effetti in termini di lacrimazione e rinite

E' un controsenso :
immunizzare significa appunto fornire sensibilità nei confronti di un particolare antigene, semmai dovrebbe essere un immunosoppressore per ottenere l'effetto desiderato! ( ma questo ovviamente non viene mai utilizzato per curare le allergie, per ovvie ragioni )

Non so che tipo di terapia tu abbia seguito ma probabilmente hai fatto confusione sul termine "vaccino" ...

[alternat]

*Vazkor* ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:21

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:08
non mi ha immunizzato completamente, ma ha ridotto sensibilmente la sensibilità (scusa la ripetizione) e i suoi effetti in termini di lacrimazione e rinite

E' un controsenso :
immunizzare significa appunto fornire sensibilità nei confronti di un particolare antigene, semmai dovrebbe essere un immunosoppressore per ottenere l'effetto desiderato! ( ma questo ovviamente non viene mai utilizzato per curare le allergie, per ovvie ragioni )

Non so che tipo di terapia tu abbia seguito ma probabilmente hai fatto confusione sul termine "vaccino" ...

allora: il medico (dott. Furno, del Mauriziano di Torino) l'ha sempre chiamato "vaccino", e dubito che sia perchè era un derivato dal latte di mucca...
so come funzionano i vaccini, attivando le difese immunitarie su di un bersaglio specifico, ma funzionano sui virus, che sono un po' diversi dai pollini.
direi che nel caso della pollinosi gli anticorpi e il loro funzionamento c'entrino come i cavoli a merenda, quindi lo scopo di questo "vaccino" era di ridurre la risposta delle immunoglobuline alla presenza dei pollini (esattamente l'opposto, direi).

a quest'ora sparo più cavolate del solito, portate pazienza.

[*Vazkor*]

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:30
quindi lo scopo di questo "vaccino" era di ridurre la risposta delle immunoglobuline alla presenza dei pollini (esattamente l'opposto, direi)

... quindi non era un vaccino

[alternat]

*Vazkor* ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:37

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:30
quindi lo scopo di questo "vaccino" era di ridurre la risposta delle immunoglobuline alla presenza dei pollini (esattamente l'opposto, direi)

... quindi non era un vaccino

ok.
come lo chiameresti, tu?

[alternat]

questo viene da farmacia.it

Il vaccino e le allergie

"Dopo aver effettuato i test necessari per individuare la specifica allergia e gli allergeni responsabili, il paziente puo' scegliere di sottoporsi ad una profilassi allo scopo di prevenire le manifestazioni allergiche e tutti i disturbi ad esse correlate.
Esistono piu' vaccinazioni, diverse per tempi e modi di simministrazione.
Per individuare quella che piu' si adatta al proprio caso e' bene, per prima cosa, consultare un buon allergologo.
I fattori che contribuiscono alla scelta del vaccino sono due:
L'eta' del paziente
Il tipo di allergene
E', comunque, possibile eseguirlo attraverso:
L'iniezione
Il preparato viene iniettato per via sottocutanea ed assorbito dai linfociti (globuli bianchi incaricati di tenere sotto controllo le sostanze estranee all'organismo). Grazie a questi ultimi arriva ai linfonodi dove, in assenza del vaccino, ogni sostanza, riconosciuta come estranea, scatena una manifestazione allergica.
L'antistaminico interviene in questo processo e stimola il sistema immunitario a reagire in modo normale, evitando, cosi', risposte patologiche.
Il trattamento prevede piu' iniezioni.
Si inizia con bassi dosaggi per, poi, incrementare le dosi gradualmente.
In linea generale il ciclo si conclude dopo i tre anni, in ogni caso non va mai perseverato oltre i quattro.
Se, infatti, la cura non ha apportato benefici in quest'arco di tempo puo' essere ritenuta inefficace.
Per le allergie stagionali, come la pollinosi si comincia a inizio ottobre e si puo' decidere di sospendere nel periodo in cui compaiono abitualmente i sintomi (da marzo a settembre).
In questi casi, ad ogni ciclo si deve riprendere dalle dosi minime.
Nei giorni successivi alla somministrazione non va praticata attivita' sportiva, gli esercizi fisici possono mettere in circolo dosi piu' alte di vaccino provocando effetti indesiderati.
Le gocce
Esistono gocce con diversa modalita' d'azione:
Da deglutire,vanno ad agire a livello gastrointestinale
Da applicare sotto la lingua, vanno assorbite dalla mucosa della bocca.
Lo spray
Lo spray va inalato per via nasale.

Va ricordato che la vaccinazione non va eseguita se il paziente ha l'influenza, l'asma o sta seguendo una cura antibiotica.
I vantaggi di gocce e spray consistono nella facilita' d'uso, a differenza dell'iniezione, che va fatta esclusivamente in ospedale o in ambulatori autorizzati, per queste forme farmaceutiche non occorre l'intervento del medico e possono essere eseguite comodamente a casa.
In tutti i casi sono previsti degli effetti collaterali, dai piu' lievi (arrossamento locale e prurito nel caso di iniezione) ai piu' gravi ( shock anafilattico).
E' consigliato, dunque, dare comunicazione al proprio medico di ogni anomala risposta rilevata (febbre, dermatite o senso di pesantezza ingiustificato).
Anche i bambini possono sottoporsi alla profilassi, l'eta' ideale e' tra i sei e gli undici anni. In questa fascia rispondono alle cure ancor piu' degli adulti, il loro sistema immunitario e' maggiormente reattivo a questo tipo di trattamenti.
Al contrario e' vivamente sconsigliata la vaccinazione al di sotto dei tre anni.
Infine, e' importante sapere che, nel caso in cui un soggetto sia allergico a diverse sostanze, non e' possibile eseguire piu' vaccini ne tanto meno effettuare preparati "polisensibilizzanti" per il motivo che vaccini differenti non vanno mescolati."

[*Vazkor*]

... ma chi è il criminale che ha scritto queste cose?

[alternat]

*Vazkor* ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 01:12
... ma chi è il criminale che ha scritto queste cose?

che cosa ti sconvolge così tanto?

[*Vazkor*]

Praticamente tutto.

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:48
L'antistaminico interviene in questo processo e stimola il sistema immunitario a reagire in modo normale, evitando, cosi', risposte patologiche

Ha senso questa frase secondo te?

Nel frattempo mi sono informato :
con mia grande sorpresa esistono i vaccini contro le allergie ... in pratica il meccanismo è simile a quello dell'immunizzazione contro i veleni, piccole dosi continue di allergene portano l'organismo a tollerarlo ... tuttavia resto dell'opinione che il temine "vaccino" sia fuorviante ma a quanto pare è un termine correttamente utilizzato nella pratica medica

ps. ciò non toglie che quell'articolo è infarcito di castronerie, beneinteso ...

[okazaky]

*Vazkor* ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 12:42
Praticamente tutto.

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:48
L'antistaminico interviene in questo processo e stimola il sistema immunitario a reagire in modo normale, evitando, cosi', risposte patologiche

Ha senso questa frase secondo te?

che ha di strano?
se non ricordo male infiammazione (rilascio d'istamina quindi) e sistema immunitario sono strettamente correlati.
boh, in realtà nn ricordo bene, è passato troppo tempo dall'esame di pato

[*Vazkor*]

Innanzitutto l'obiettivo ( una reazione immunitaria normale ) viene ottenuto INIBENDO il MEDIATORE della reazione infiammatoria, che è appunto l'istamina, inoltre di cosa stiamo parlando?

Di un vaccino o di un antistaminico?

E' una confusione e una inesattezza unica, quel testo

[alternat]

*Vazkor* ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 12:42
Praticamente tutto.

e scusate se è poco

Quote:

alternat ha scritto dom, 19 settembre 2004 alle 00:48
L'antistaminico interviene in questo processo e stimola il sistema immunitario a reagire in modo normale, evitando, cosi', risposte patologiche

Ha senso questa frase secondo te?

io non ci capisco una mazza, di 'ste cose... se non ha senso per te...

Quote:
Nel frattempo mi sono informato :
con mia grande sorpresa esistono i vaccini contro le allergie ... in pratica il meccanismo è simile a quello dell'immunizzazione contro i veleni, piccole dosi continue di allergene portano l'organismo a tollerarlo ... tuttavia resto dell'opinione che il temine "vaccino" sia fuorviante ma a quanto pare è un termine correttamente utilizzato nella pratica medica

non si finisce mai di imparare... anche se, con altri metodi, ottiene il medesimo effetto di un vaccino: la scomparsa di una patologia in presenza dei suoi agenti scatenanti.

Quote:
ps. ciò non toglie che quell'articolo è infarcito di castronerie, beneinteso ...

ed era quello che mi pareva più serio... pensa te che quelli che ho letto prima parlavano addirittura di... ...omeopatia!!!

[GoKeN_SDS]

Ma alla fine perchè i pollini scatenano facilmente allergie?

Cmq io sono allergico alle graminacee e NON ai pollini

OT: tra l'altro il vaccino si chiama così perchè usato veramente sui bovini (inizialmente). L'ho letto ne "Il Genio Incompreso", bellissimo libro di Di Trocchio, lo consiglio a tutti (ce l'aveva dato per le vacanze il nostro ex profe di mate ). Potri tirar fuori qualche bel "Sai Xchè" da quel libro

[alternat]

GoKeN_SDS ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 01:48
Cmq io sono allergico alle graminacee e NON ai pollini

se ti sente vazkor... sei allergico ai pollini delle graminacee, turulu!

[GoKeN_SDS]

alternat ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 08:21

GoKeN_SDS ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 01:48
Cmq io sono allergico alle graminacee e NON ai pollini

se ti sente vazkor... sei allergico ai pollini delle graminacee, turulu!

ah, ma LOL

cmq nei risultati delle prove allergiche c'era "pollini = 0" e "graminacee = ++" (mi sembra due più, forse uno, nn ricordo esattamente).

[Corax]

GoKeN_SDS ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 01:48
Ma alla fine perchè i pollini scatenano facilmente allergie?

Cmq io sono allergico alle graminacee e NON ai pollini

OT: tra l'altro il vaccino si chiama così perchè usato veramente sui bovini (inizialmente). L'ho letto ne "Il Genio Incompreso", bellissimo libro di Di Trocchio, lo consiglio a tutti (ce l'aveva dato per le vacanze il nostro ex profe di mate ). Potri tirar fuori qualche bel "Sai Xchè" da quel libro

forse si chiama vaccino perchè all'inizio veniva fatto con siero vaccino estratto appunto dai bovini, non perchè provato sui bovini

[*Vazkor*]

Esatto, per la precisione dalle pustole del vaiolo bovino ... si era notato che le mungitrici di vacche si ammalavano della versione "mucchese" del vaiolo, molto meno pericolosa di quella umana, e poi erano immuni ...
si è provato a fare ammalare "di proposito" i pazienti di vaiolo mucchese iniettando pus infetto ed ecco a voi il primo "vaccino" della storia ...
il perchè è ovvio, gli anticorpi sviluppati dall'organismo nei confronti del vaiolo mucchese funzionavano anche contro la versione umana che spesso era letale.

Lo stesso si fa oggi prendendo un virus, rendendolo inefficace tramite tecniche di laboratorio ed iniettandolo nel paziente.

Il perchè i pollini creano più allergie ( struttura fortemente ripetitiva che riesce ad attivare le IgE ) l'ho spiegato qualche reply più indietro ...

[golem101]

*Vazkor* ha scritto lun, 13 settembre 2004 13:43
Pensa che la popolazione nera ha un tasso d'incidenza dell'emofilia altissimo rispetto ai bianchi ... questo perchè in Africa veniva selezionato dall'evoluzione poichè rende immuni alla malaria.

Morivano di emofilia, ma sempre dopo quelli che si prendevano la malaria!

Questo per dire come "ragiona" a volte l'evoluzione ...

Penso tu ti confonda con l'anemia falciforme, nella quale i globuli rossi assumono appunto una forma a mezzaluna a basse tensioni di ossigeno nel sangue, rendendo di conseguenza difficile la vita al plasmodio della malaria.

Una condizione di anemia lieve (carattere determinato da una condizione eterozigote che non ho voglia di spiegare) è quindi vantaggiosa in ambiente malarico: gli anemici totali muoiono di anemia, i non anemici muoiono di malaria, quelli che stan nel mezzo sopravvivono con più facilità a questa patologia.

L'emofilia (difficoltà o impossibilità a coagulare il sangue quando esposto ad ambiente extra-vascolari) è tutt'altro e dipende da tutt'altri fattori metabolici.


Edit per la solita tastiera dislessica.

[GoKeN_SDS]

Corax ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 11:59

GoKeN_SDS ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 01:48
Ma alla fine perchè i pollini scatenano facilmente allergie?

Cmq io sono allergico alle graminacee e NON ai pollini

OT: tra l'altro il vaccino si chiama così perchè usato veramente sui bovini (inizialmente). L'ho letto ne "Il Genio Incompreso", bellissimo libro di Di Trocchio, lo consiglio a tutti (ce l'aveva dato per le vacanze il nostro ex profe di mate ). Potri tirar fuori qualche bel "Sai Xchè" da quel libro

forse si chiama vaccino perchè all'inizio veniva fatto con siero vaccino estratto appunto dai bovini, non perchè provato sui bovini

hai ragione, per "usato sui bovini" intendevo che per farlo "sfruttavano i bovini"

Mi son spiegato male