Tutta mia la città!
Il titolo indie di un singolo sviluppatore prova a rivoluzionare il genere SimCity!
di Claudio Magistrelli, pubblicato il 24/4/2014
A un anno di distanza dal suo rilascio possiamo ormai definire senza grossi timori che l'ultimo capitolo di
SimCity come una discreta delusione. Troppi problemi tecnici (eufemismo!), troppe scelte di design poco apprezzate: facendo un giro tra i forum in rete le testimonianze di malcontento da parte dei fan superano di gran lunga le opinioni soddisfatte. È vero che la parte critica è spesso e volentieri anche la più rumorosa, ma in questo caso il malcontento rilevato è così diffuso e argomentato da lasciare poco spazio a dubbi sulla sua estensione. Tuttavia, non tutto il male vien per nuocere.
Nel nugolo di utenti insoddisfatti e lamentosi ce n'è uno che ha deciso di vedere nella delusione una nuova possibilità, si è rimboccato le maniche e si è messo al lavoro. Il suo nome è Anslem Eickhoff, uno studente universitario e lavoratore part-time con la passione per la programmazione e l'arte, soprattutto l'architettura. Il suo nome non vi dice nulla, è normale, si tratta solamente di uno dei tanti che ha visto aprirsi uno spiraglio nel mondo del gaming e ha deciso di lanciarsi verso la meta a cavallo della sua idea, assistito solo dalla sua passione e da quell'aura indie che oggi male non fa. Quale sarebbe la sua intuizione? Facile, realizzare il simulatore cittadino definitivo. Da solo.
L'immagine promozionale che ha accompagnato il lancio del progetto Citybound.
SINDACI A CASA PROPRIA
Di esempi simili a quello di Anselm la storia recente del videogioco ne ha prodotti molti, ma pochi altrettanto ambiziosi. Da dove provenga la sua ispirazione non ci sono grossi dubbi, basta osservare quanti riferimenti (o forse sarebbe meglio dire frecciate non troppo velate) al recente SimCity emergano nella descrizione del gioco sul sito ufficiale del progetto.
Citybound, questo il suo nome, sarà un gioco totalmente single-player e giocabile offline, che si propone di simulare una singola macro-regione alla volta senza obbligare il giocatore a gestire una serie di piccole cittadine collegate da dinamiche di interazione prestabilite. Se vi è sembrato di sentire il rumore di frecce in volo sappiate che siamo solo all'inizio.
La massima estensione cittadina sarà rappresentata da una griglia di 65x65 blocchi (5.2x5.2 km² or 3.2x3.2 mi²).
Nel suo manifesto programmatico Anselm promette che Citybound sarà venduto a un prezzo abbordabile e non dovrà fare affidamento sui DLC. Il gioco infatti si basa su una mentalità prettamente open-source, almeno per quanto riguarda la logica del gioco, che consentiràla creazione di contenuti personalizzati che chiunque potrà distribuire e inserire nella propria versione. Il gioco infatti si basa su tecnologie ampiamente diffuse: JavaScript, WebGL e HTML5. Il motivo di questa scelta è da ricercarsi nella familiarità di Anselm con questi strumenti, il che si traduce in una maggiore semplicità e rapidità in fase di programmazione, ma anche nell'opportunità di realizzare fin da subito versioni del gioco compatibili con i più diffusi sistemi operativi in commercio: Windows, Mac e Linux.
PROMESSE ELETTORALI
Il gioco al momento è ancora fase embrionale per ammissione dello stesso Anselm, ma il ragazzo pare avere già da ora le idee ben chiare sui contenuti della versione finale. Le strade ad esempio potranno essere realizzate con un semplice sistema di click&drag, e rilasciando il mouse in prossimità di una strada già esistente il gioco provvederà da solo a generare l'incrocio più adatto e a popolare le vie cittadine di auto. La generazione dei contenuti sarà procedurale e affidata a un set di regole che gli utenti più esperti potranno modificare tramite un'interfaccia simile a un browser inclusa nel pacchetto finale. Per quanto riguarda gli edifici, ad esempio, la generazione procedurale consentirà skyline cittadine maggiormente variegate e realistiche oltre a un migliore e più organico sfruttamento degli spazi. Per ora nelle simulazioni osservate i palazzi sono tutti parallelepipedi, ma la generazione di strutture dalle diverse forme pensate per adattarsi alle forme irregolari del tessuto urbano è già in cantiere.
Il gioco supporterà fino a 51.000 veicoli, ciascuno con un proprio percorso.
Al momento, pur con numerosi limiti, le fondamenta del gioco sono già in piedi: reticoli cittadini, sistema di simulazione degli elementi e generazione procedurale degli edifici. Certo, mancano ancora le strade a più corsie, le caratterizzazioni estetiche di edifici e veicoli, il traffico, e numerosi altri elementi, ma l'ossatura portante è pronta. Ora per Anselm inizia il grosso del lavoro, ovvero l'implementazione di tutti quelli aspetti immancabili in una simulazione cittadina (i servizi primari, i trasporti pubblici, la divisione tra le diverse aree, etc...) la cui realizzazione, stando alle tabelle di lavoro postate da Anslem, si concentrerà inizialmente sugli aspetti funzionali, relegando le ottimizzazioni estetiche alla fase finale.
ASK ME ANYTHING
Dopo aver annunciato al mondo il suo progetto tramite l'apertura di un blog, Anselm ha pubblicizzato la sua iniziativa su
Reddit, aprendo un topic nell'area dedicata... a SimCity! L'accoglienza è stata indubbiamente positiva e la sequenza di domande e risposte generata dalla discussione ha permesso di far luce sull'approccio che Anslem ha intenzione di adottare. Dall'intervento di un utente ad esempio è nato un breve scambio di opinioni sulle pretese educative di Citybound, ovvero sulla volontà di usare il gioco per replicare realisticamente i nessi causali che regolano lo sviluppo di una città basati su testi di architettura e urbanistica. Qualche tempo dopo, l'emersione del tema del trasporto pubblico ha generato un dibattito su quale metodologia utilizzare per la gestione dei tracciati e delle fermate, in cui tra le varie opinioni qualcuno ha addirittura utilizzato come modello ideale le legislazione olandese in materia! Nel confronto Citybound ha anche guadagnato idee e strutture inizialmente non previste, come la possibilità di istituire delle reti Wi-Fi pubbliche nella propria città il cui sviluppo andrà a influire sul livello di istruzione e partecipazione elettorale, integrandosi con le reti di media e social media già in sviluppo. Nelle intenzioni del suo creatore infatti Citybound conterrà al suo interno una sorta di Twitter che il giocatore potrà utilizzare per scandagliare le opinioni e le necessità dei suoi cittadini virtuali.
Come nelle odierne metropoli, il centro cittadino ospiterà edifici più slanciati verso l'alto.
Quella che era nata come una forma di promozione a costo zero del suo progetto si è rapidamente trasformata sotto gli occhi di Anselm in una produttiva sessione di brainstorming collettiva, durante la quale l'iniziale pioggia di apprezzamenti, spesso accompagnati da testimonianze di disappunto verso il titolo EA, è stata via via superata da offerte di suggerimenti e collaborazione avanzate da programmatori, designer, musicisti, scrittori, ma anche da architetti, urbanisti, studiosi dei flussi di traffico e persino geologi!
UNA LEZIONE DI UMILTà
Oltre a un'ottima occasione per raccogliere idee dal suo pubblico potenziale, più che disposto a finanziare fin da subito il progetto tramite donazioni, questo confronto diretto è servito ad Anselm per presentare una bella immagine di sé basata sull'apertura con cui ha saputo accettare ogni scambio d'opinione e sulla disponibilità dimostrata nello spendere oltre sette ore consecutive davanti al monitor rispondendo a ogni singolo intervento. Una dimostrazione di umiltà probabilmente indispensabile per un semplice sviluppatore indie con nessuna esperienza alle spalle e un progetto titanico in cantiere, ma che dovrebbe comunque insegnare una lezione a tutti quei colossi che ogni tanto paiono dimenticarsi quanti guai si possano evitare semplicemente tramite il dialogo con la propria utenza fin dalle prime fasi di sviluppo.
Un'esempio della distribuzione degli edifici sul tessuto urbano.
Se la pazza idea di Anselm Eickhoff vi ha incuriosito potete seguirne gli sviluppi tramite il
sito ufficiale del progetto Citybound o tramite la conversazione su Reddit linkata nel paragrafo qui sopra. Il percorso di rilascio del gioco è già delineato a grandi linee e sarà scaglionato attraverso alpha, beta e versione finale, secondo l'esempio di numerosi altri titoli indie di successo. L'accesso alla fase alpha, prevista nei prossimi tre mesi, dovrebbe costare intorno ai 6 dollari e includerà anche tutti gli update seguenti; la beta si aggirerà invece sui 10 dollari, mentre il prezzo della versione finale per ora è fissato sui 20 dollari. Per ora non esiste una campagna Kickstarter attraverso cui seguire il gioco, ma Anselm ha aperto diversi canali di donazioni che includono Paypal, Bitcoin e Dogecoin. Nel caso vogliate supportare il suo progetto immaginiamo che il nostro ambizioso sviluppatore indie sarà ben lieto di accettare i vostri soldi, ma ricordate che le vostre donazioni vi frutteranno tanta riconoscenza, ma nessun compenso materiale o digitale in cambio!