I Fratelli Karamazov
Fedor Dostoevskij
Non č assolutamente facile iniziare a parlare di un capolavoro. Da quando č stato pubblicato a oggi piu' o meno ognuno ha voluto dire la sua su questo romanzo da Sigmund Freud ai nostri contemporanei e ognuno con piu' pertinenza del sottoscritto. La mia sarā quindi un' "amabile chiacchierata" con gli amici del forum per invitarli ( o meno ) ad aprirlo e affrontarlo con le giuste premesse
TRAMA
Per chi non lo sapesse č la storia di una famiglia Russa. Il capostipite, Fedor si sposa due volte e per interessi, da parassita quale lui stesso si descrive, entrambe le mogli muoiono; dalla prima moglie ha un figlio Mitja, e dalla seconda due Ivan e Alesa. Quasi appena nati, ma con modalitā differenti questi figli vengono "spostati" a lontani parenti ed improbabili genitori adottivi. Con modalitā differenti quindi questi tre ragazzi crescono fino all'etā adulta ( 18 / 25 anni direi al momento della storia vera e propria ) cosi' da maturare in modo a volte opposto ma con una stessa "base" karamazoniana, come gli stessi amano definirsi.
Il punto culminante del romanzo č unC'č la vita dura di questi figli senza madre, e se vogliamo senza un padre pure... col quale si ritrovano solo al tempo dei fatti narrati. Situazione aggravata dal fatto che questi , coi soldi delle mogli morte s'č fatto una fortuna, ma che per amor di vita ( all'epoca di diceva cosi' andare a putt*** )non ha nessuna intenzione di "goderne" coi figli - e se vogliamo legittimi proprietari. Il tutto viene arricchito da personaggi comprimari solo nel "nome", ma anche da un certo Smerjakov presunto 4° figlio di Fedor nato da una zingara e preso come schiavo/servo di casa.Spoiler:
Sull'autore
Questa č l'opera "finale" di Dostoevkij. L'ultima scritta e la summa di tutto il suo pensiero. Se non ho fatto male i conti giā era malato quando ha chiuso la stesura del romanzo, ma al momento di iniziarlo lui stesso diceva che sarebbe stato il suo capolavoro. E' l'opera matura di un autore tra i massimi della storia riconosciuto tale ancora in vita, un'opera che racchiude tutto il suo vissuto ( e vi assicuro la sua biografia potrebbe pure esserlo un romanzo ) e ne da un messaggio ( se vogliamo ) incoraggiante.
In generale
La trama č ricca ed avvincente, a tratti divertentissima, le situazioni che si presentano sono alla base di ogni telenovela moderna: lui vuole lei, lei vuole l'altro, lei altra sta con lui ma ama l'altro che pero' vuole un'altra ancora: spettacolare! Tra l'altro per quanto questi giochini a rincorrersi siamo la parte centrale del romanzo non sono la "principale": tutto ruota come nella migliore tradizione di Dostoevkij attorno ai piu' alti valori dell'uomo!
Che il libro mi sia piaciuto non ne faccio mistero. Meraviglioso.
Che le 1000 e passa pagine me le sia divorate conferma il piacere che ho provato a leggermi questa storia.
Ma devo pure ammettere le non poche perplessita'.
Perplessitā
Innanzi tutto l'estensione del racconto da romanzo epico. Sicuramente non si poteva approfondire tutta questa serie di personaggi senza dedicargli il debito spazio, ma alcune volte si ritorna troppo spesso su argomenti giā trattati e approfonditi, purtroppo senza neanche dargli un punto di vista differente.Spoiler:
Aggiungo, ma ne sottolineo la forte componente soggettiva, anche la fase centrale dedicata al grande Inquisitore e a padre Zonisma, a tratti lente e scoraggianti. ( Tra l'altro quella sull'inquisitore č definita da molti un vero gioiellino a se stante, una pietra miliare... olč quanto ce capisco )
Certo stiamo pur parlando di una 50ina di pagine su oltre mille. E' un rischio che potete correre
Perchč leggerlo allora?
Ho ritrovato la "profondita" dei personaggi del Conte di Montecristo. Persone vere e proprie. Essere umani, fallibili, con le loro passioni e con i loro grattacapi a far quadrare i conti. Ho letto voracemente di vicende singolari e di valori di un tempo. Ho apprezzato e scoperto una cultura ( quella russa dei primi dell' '800 ) eccezionale in tutte le sue sfaccettature.
Leggetelo! Leggetelo perchč č un romanzo che parla d'amore, di religione, di passioni e di famiglia cosi' indietro nel tempo , ma allo stesso modo in manierā cosi' "diversa". Non lasciatevi scoraggiare dai francesismi ( e ce ne sono ) o dalla forma a volte ( solo poche ) arcaica, dal numero infinito di personaggi o dalla declinazione dei cognomi russi.....
Conclusioni
La potenza di questo romanzo č anche nel messaggio finale, molti di voi ( atei per partito preso ) potrebbero non apprezzarlo, vi ritrovereste nei panni di Ivan Fedorivic Karamazov e con lui vi sconvolgereste dell'atroce veritā.. ( forse anche questo č un motivo per leggerlo! ) Oppure potrebbe non andarvi giu' Alesa, preciso e infallibile nei suoi ragionamenti ( o magari alla fine potreste pure stimarlo per la forte coerenza con il suo amore )... e poi chi non odierebbe alla morte un viscido come Mitja? Bella fregatura pero' quando alla fine si capisce che č lui il piu' Uomo di tutti e che incarna un po' tutti noi!
Chiudo con una considerazione su questa stessa recensione: mi accordo che ci sarebbe ancora molto da aggiungere o su cui discutere, magari lo faro' pure, ma ancora non mi avvicino a tutti i temi trattati da questo grandissimo autore russo: la voglia di vivere, il diavolo, processi assassini o presunti tali, le feste e tanto tanto tanto altro.
GIUDIZIO FINALE
PRO:
+ epico ed epocale
+ una marea di personaggi, tutti ben costruiti e sviluppati.
+ tocca ogni aspetto importante dell' "esser vivi" !
+ drammatico? giallo? noir? ... VERO !
CONTRO:
- alcuni passi sono un po' ostici
grafica ( copertina ): **** ( bellissima come pure l'edizione Einaudi )
giocabilitā ( stile di scrittura ): **** ( classico tendente all'aulico in alcuni punti )
longevitā ( storia vera e propria ): **** ( divertente, comico ma anche commuovente e crudele: completo! )
globale: ****
Configurazione minima ( di sicuro avere interesse per i classici del passato e i temi cari a questi autori nel loro vissuto contemporaneo)
Configurazione consigliata ( mi sento di consigliare senza dubbi "Delitto e castigo" per me un gradino sopra i fratelli Karamazov ).