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Risultati da 1 a 16 di 16
  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    All'inaugurazione di un nuovo dipartimento di sviluppo di videogiochi di Electronic Arts all'Università della California (cinema e televisione) del sud erano presenti due persone che - apparentemente - con i giochi hanno poco a che spartire, Steven Spielberg e Robert Zemeckis, che hanno parlato della sempre più stretta relazione tra videogame e cinema, e in particolare l'influenza reciproca tra queste due forme d'arte. Da una parte, e non servivano certo loro due a spiegarcelo, i film stanno sempre più adeguando il loro linguaggio visivo a quello dei videogame, per il montaggio, la struttura delle scene d'azione e lo sviluppo "a livelli" di alcune sceneggiature.
    D'altro canto, hanno ribadito i registi, il processo inverso non è ancora compiuto, e la strada affinchè i videogiochi diventino dei veri strumenti per raccontare delle belle storie è ancora lunga: «il vero indicatore in questo senso, ha affermato Spielberg, si avrà quando qualcuno confesserà di aver pianto al 17esimo livello».
    Ma il principale ostacolo, hanno concluso i due, è definire chi controlla quello che succede sullo schermo: i programmatori o i giocatori? La questione è particolarmente delicata: se al cinema la gente non chiede altro che di essere trascinata e coinvolta nella storia in maniera passiva, nei videogiochi il discorso si fa più complesso, perchè il mezzo è interattivo e richiede sempre e comunque l'intervento del giocatore...

  2. #2
    x3n0n
    ospite

    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    quando a ff7 è morta aeris non dico che ho pianto ma ci sono rimasto malissimo per 10 minuti buoni. ho ripreso il salvataggio precedente convinto di aver sbagliato qualcosa. quando è rimorta ho spento il pc (si ho giocato ff7 su pc con 3dfx. ho salvataggi oni metro ancora conservati e 100000 di capture) e per un paio di giorni non ho giocato.

    certo era ff7.

    il punto non è che non c'è coinvolgimento. il fatto è che è davvero difficile fare un gioco con una grafica da urlo, una storia profonda ed estrema libertà di scelta (ciò che distingue un gioco da un film è proprio la libertà).


  3. #3
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di El-Mazun
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    ehi hai copiato l'editoriale da multiplayer.it

    comunque siamo ancora ben lontani dal fotorealismo cinematografico nei videogiochi e dall'interattività propria dei VG con un film, e chissà mai se questo avverrà

  4. #4

    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Effettivamente ho l'impressione che in molti videogiochi di ultima generazione, specialmente FPS (impressione mia) si tenti di nascondere le carenze dell'intelligenza artificiale ricorrendo spesso a eventi "triggerati" da una particolare azione del giocatore e/o a pesanti limitazioni della libertà di movimento e della creatività dello stesso nel risolvere i problemi ceh gli si parano davanti: ovvero, si tenta di sostituire (almeno in parte) il gameplay puro (del quale il giocatore dovrebbe essere il protagonista) con degli effetti speciali più o meno emozionanti e appaganti per la vista. Non sommergetemi di insulti se dico che Doom 3 è uno dei giochi che più ha contribuito a questa impressione: in generale i mostri non mi sembrano particolarmente svegli, non ho visto granchè in termini di strategia di gruppo e IA in generale, in compenso i "trucchi" cinematografici abbondano: luci che si spengono, pannelli segreti che si aprono alle spalle, mostri che appaiono dal nulla (questo a mio avviso è davvero anacronistico), etc.

    Personalmente preferirei vedere giochi in cui è il giocatore a decidere il corso degli eventi, e soprattutto in cui sia possibile risolvere le stesse situazioni in più modi (mi fa ben sperare in questo senso VtM: Bloodlines), insomma titoli in cui le emozioni provate dal giocatore siano anche e soprattutto diretta conseguenza delle sue azioni e non “imposte” dall’alto.

  5. #5
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Questo topic sta scivolando sul tema trattato alcuni giorni orsono sulla linearità o meno dei giochi, ma vediamo di rimanere al quesito posto dai due registi nell'editoriale del keiser: "chi controlla quello che succede sullo schermo: i programmatori o i giocatori?". Rispondo autoquotandomi.
    andros ha scritto gio, 26 agosto 2004 alle 14:35
    Mi unisco al coro degli appassionati di Fps, anche io preferisco che la linearità regni sovrana. Come te non gradisco le scelte che cambiano l'evoluzione della trama, poichè ritengo che, come per altri media (cinema, fumetti, romanzi) l'autore ci deve condurre per mano dove ha deciso lui, magari facendoci credere che l'abbiamo deciso noi (pochi grandi ci riescono), decidendo le situazioni che possono suscitare emozioni e se ci riesce ha colto nel segno. Aborro le scelte che mozzano la trama, riducono le parti da visitare o eliminano personaggi chiave. Se Don Abbondio non si fosse fatto intimorire dai bravi, avesse sposato subito Renzo e Lucia, cosa ne sarebbe stato dei Promessi sposi? Ora senza scomodare paragoni irrispettosi, per il Manzoni s'intende, non si deve confondere l'interattività con la non linearità, sono due cose diverse. Non entro neppure nella valutazione degli RPG o degli strategici, ma negli Fps singleplayer, qualcuno ha citato capolavori come hl o Max Payne, la trama deve seguire una sua strada segnata, il bello è che se il tuo approccio è sbagliato non vai avanti e vieni regolarmente ucciso. Penso ad esempio: entrare in una stanza ad armi spianate, invece di sbirciare da una finestra ed entrare di soppiatto vedendo cosa fanno i presenti e decidere di passare furtivamente fa la differenza tra proseguire o restare uccisi. Perciò viva la non linearità e per i vari bonus, livelli segreti etc., se il gioco vale, allora mi sbatto se no finisco il gioco e buonanotte suonatore.
    Spero che quanto riportato sopra chiarisca la mia opinione: allo stato attuale dell'arte (leggi tecnica di programmazione), sono i programmatori che devono avere ben saldo in mano il timone della storia, dando al giocatore al massimo l'illusione di condurre le danze.

  6. #6
    Il Niubbi L'avatar di Jollyroger
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Per me il game designer dovrebbe essere in grado di creare un mondo dove il giocatore possa essere il protagonista, libero di arrivare al termine del racconto come meglio crede. (facile a dirsi...)

    Che poi non ci riesca ad emozionarsi... non è vero. Non ce ne sono tantissimi di giochi simili, ma ci sono.
    Il problema che per arrivare a ciò si deve perdere del tempo per creare delle trame complesse, e ciò costa... molto più semplice ed economico fare trame modello Serius Sam, Painkiller, Doom...

    Ot
    x3n0n, potresti ridurre la tua sign?
    /ot




  7. #7
    keiser
    ospite

    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Jollyroger ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 15:04

    Ot
    x3n0n, potresti ridurre la tua sign?
    /ot

    dimensione massima 250 kb. grazie

  8. #8
    Il Fantasma L'avatar di giu
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    anche io con zelda OOT mi sono commosso
    il punto è che per me è profondamente diverso giocare al pc o guardare un film e nn penso che sarà mai la stessa esperienza

  9. #9
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    x3n0n ha scritto lun, 20 settembre 2004 alle 11:41

    certo era ff7.

    il punto non è che non c'è coinvolgimento. il fatto è che è davvero difficile fare un gioco con una grafica da urlo, una storia profonda ed estrema libertà di scelta (ciò che distingue un gioco da un film è proprio la libertà).

    Penso che Spielberg per dire alcune cose, non abbia mai giocato a FF7 o a Shenmue......tra le altre cose, shemue si avvicina abbastanza anche ai requisiti che hai elencato tu nel tuo post...

  10. #10
    Il Fantasma L'avatar di Ian_Hawke
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Ma io non vedo esattamente il punto...

    Come è successo già quando Benigni ha fatto "La vita è bella", la stessa cosa Spielberg sta facendo adesso.

    Pensa che, essendo lui il regista di "ET", di essere l'unico a saper creare effetti speciali che fanno cum-movere gli "utenti", senza ammettere il fatto che ci sono ben altri modi di vedere le cose che lui stesso vede. Modi molte volte più originali.

    Così con l'esempio dei videogiochi. E' stato citato poco fa vampire: The Masquerade Bloodlines anteposto (erroneamente, credo... entrambi FPS saranno, alla fine... E una storia "predeterminata" dietro sarà sempre presente...)a Doom 3 (o Half Life, a seconda di quale preferiate).

    Mi sembra semplicemente un modo per dare ragione a Spielberg il quale, come al solito, si dimostra un ignorante di prima categoria.

    Ritengo che lui della serie di Final Fantasy non abbia giocato a nulla. Nè abbia mai visto appunto Half Life, o abbia mai osservato l'intricata storia di Illidan Stormrage, o Thrall. E Diablo? Conflict Freespace 2? Vampire The Masquerade: Redemption? E Star Wars? Quello che preferite, fino all'ultimo, esaltante MMORPGG. Senza contare i terrificanti Alone in the Dark o Silent Hill...

    Dico io ALLA FACCIA DEI SUOI DINOSAURI DI JURASSIC PARK!! Io non ho MAI finito Silent Hill Directors' Cut PERCHè FA DAVVERO TROPPA PAURA PER ME!!!!

    E mi stavo dimenticando il gioco che ritengo principe della paura e della suspence: Thief III.

    Ma l'ha mai visto lui il livello con l'orfanotrofio???????? ma l'inquadratura esterna all'inizio del livello???? Ci ho girato attorno dieci minuti prima di decidere che dovevo entrare!

    E non vi siete commossi quando Thrall e Grom affrontano il demone della legione e Grom si sacrifica per il suo fratello??? E la forza, la regia, la passione dei filmati introduttivi di War3 e War3X??

    Ma cosa ha mai visto lui??? Cosa sa lui di Christoph Romuald, crociato vampirizzato, eppure con un'anima! Non c'è solo Angel che si fa le pare perchè gli vien voglia di vampirizzare quella gran f+ga di Sarah Michelle Gellar!!!! basta anche una semplice (e molto più romantica e proibita) suora di clausura.

    Per cui vediamo di difendere la categoria di intrattenimento alla quale siamo tanto legati. Spielberg è un altro di quelli che va da suo figlio e gli dice di "lasciar stare i giochini". Mi ricordo un backstage di qualche anno fa in cui si spiegava il fatto di scegliere la ragazza mettendola di fronte al fatto che i videogiochi sono e saranno parte determinante della nostra vita di coppia, e se le scappa la parola "giochini", via, finita.

    "prima ti ignorano, poi ti deridono, quindi ti combattono. Ed è a quel punto che PERDONO!"

    Gandhi docet.

  11. #11
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Ian_Hawke ha scritto lun, 20 settembre 2004 21:29
    E mi stavo dimenticando il gioco che ritengo principe della paura e della suspence: Thief III.
    shalebridge ti ha fatto davvero tutta quella paura?

    io l'ho trovato un fuoco di paglia, la paura passa dopo pochissimo

  12. #12
    Il Fantasma L'avatar di Ian_Hawke
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    beh, si... poi passa...



    pero' finchè ero dentro mi faceva paura... tutte quelle voci, e poi avevo paura che la strega mi animasse di nuovo le statue...

    Cavolo, la sera prima avevo giocato il livello dove sei nella stanza delle statue, quando una di quelle mi ha scoperto e ha cominciato ad inseguirmi ho fatto un urlo assurdo!!!

    ahahahah!!!

    Ed erano le 4 della mattina!

  13. #13
    Shogun Assoluto L'avatar di Balzy
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    Beh io non ho mai pianto davanti a un videogioco, però se per questo non ho mai pianto nemmeno davanti a un film (a parte il miglio verde).

    Però mi si è spezzato il cuore più volte in Mafia, e poi anche nella scena di Warcraft III descritta Hawke le lacrime sono quasi scese, quindi secondo me con una storia ben congeniata il cuore si può spezzare anche nei videogiochi.

    In Doom III al momento non riesco ad andare avanti perchè mi mette davvero una paura mostruosa.... poi in Monkey Island mi sono divertito come un dannato (fa troppo ridere quel gioco).

    Insomma, se fatti bene anche i videogiochi fanno provare grandi emozioni.

    Il problema vero sta nel fatto che oggigiorno è sempre più difficile trovare un gioco che appassioni veramente. Ci si è fatti un'idea del videogioco come il passatempo. Uno va al cinema per provare amozioni, va al computer perchè non ha niente da fare, quindi al computer non deve provare emozioni, per quello c'è il cinema. Mi trovo pienamente in disaccordo su questo punto, però è quello che sta succedendo nel mondo oggi.

    E comunque ci sono stati anche dei film in cui sono uscito davvero quasi moribondo dalla noia (tipo Hulk). Anche nei film oggigiorno manca la storia, e la gente pensa solo agli effetti speciali, tralasciando le emozioni che lo spettatore può provare.

    E' un cambio generazionale, e noi dobbiamo farci l'abitudine.


    Comunque Mafia è quello che mi ha messo più tristezza addosso. Troppo commuovente. Gli avrei dato un 100/100 io.

  14. #14
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    io stavo piangendo con la fine di Grim Fandango







    ps= Balzy copione la mia signa precedente era:


  15. #15
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    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    lol!

    P.S.: Direi di rimetterla...

  16. #16

    Predefinito Re: [20/09/2004] Spielberg e Zemeckis su videogiochi e cinema

    @Ian_hawke:

    Non era mia intenzione “dare ragione” a chicchessia...stavo solo ceracndo di dire (scusatemi se la forma espositiva dava adito a fraintendimenti) che i videogame dovrebbero continuare a dare emozioni nella maniera che è loro più consona e non scimmiottando i metodi di altre forme di “intrattenimento” come il cinema che sono per loro stessa natura “passive” mentre un videogame è (dovrebbe essere) interattivo e consentire al giocatore di essere veramente il protagonista. Altrimenti si torna ai giochi su laser – disc...

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