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  1. #176
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    ancora con la cazzata dell'arbitro nello spogliatoio???

  2. #177
    *Reborn*
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    ancora con la cazzata dell'arbitro nello spogliatoio???
    Ce la porteremo nella tomba

  3. #178
    Il Nonno L'avatar di whisper
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    ancora con la cazzata dell'arbitro nello spogliatoio???
    Argomenta per favore, sono ben felice di leggere se mi son perso qualcosa...

  4. #179
    Banned L'avatar di Ben_Weasel
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Farsopoli, controesame Martino (1^ parte)

    (spoilero che è un wall of text)

    Spoiler:
    Calciopoli, controesame Martino
    Tribunale di Napoli - Udienza del 06 novembre 2009. Controesame Manfredi Martino.
    Prima parte

    Fino a questo punto abbiamo conosciuto le mistificazioni della stampa circa l’interrogatorio del teste Manfredi da parte dei pm, nessuno (o quasi) però ci ha fatto conoscere il controesame delle difese.

    Prima del controesame Paolo Bergamo vuole rendere dichiarazione spontanea. Viene chiesto che a questa dichiarazione non sia presente il teste.

    Bergamo: «Voglio solo rubare 5 minuti a questo processo perché mi preme chiarire con precisione e con esattezza come avveniva il sorteggio. Non voglio poi entrare in altri meriti. Dunque, questo sorteggio avveniva precisamente così: eravamo ad un tavolo lungo circa 4/5 metri, ad una estremità c’era Pairetto con un’urna grossa come… io sto facendo segnale... di vetro, dove venivano inserite le partite che erano state messe in una busta dal sig. Martino. Dalla posizione di Pairetto, fra questi metri, c’era seduto tutte le volte un notaio che era stato incaricato dalla Federazione perché doveva controllare la regolarità del sorteggio, dopo ci stavo io, a distanza di circa 5 metri c’era un’altra urna dove venivano messe le sfere con le partite, quindi il primo fatto importante è che Pairetto dalla sua posizione non poteva vedere le palline che erano nell’altra urna perché la distanza era talmente diciamo alta, i 4/5 metri, che lui non poteva vedere cosa c’era dentro l’urna. Non solo. Ad ogni sorteggio noi chiedevamo chi era il giornalista incaricato dall’USSI che avrebbe fatto il sorteggio perché noi fino al momento in cui si faceva l’estrazione non conoscevamo il nome del giornalista. Si chiedeva: “Chi è il giornalista incaricato?”, si alzava il tizio, diceva “Hanno telefonato a me”, perché era il presidente dell’USSI, il sig. Capone, che lo incaricava. Veniva lì, aspettava che Pairetto sorteggiasse la partita, dopo di che lui sorteggiava l’arbitro. Ci tenevo a dire questo perché sia chiaro, visto che nessuno di noi partecipava a questo sorteggio, come avveniva. Non solo. Avveniva in una aula dove il pubblico era ammesso. C’erano giornalisti. Tutte le volte c’erano per lo meno 20/30 giornalisti che assistevano, che controllavano. C’erano le telecamere della televisione, c’erano a volte dei dirigenti di società, dei presidenti di società, quindi era un sorteggio pubblico che veniva fatto alla presenza di chi voleva partecipare».

    La dichiarazione è stata già ampiamente e fedelmente riportata.

    Riammesso di nuovo in aula il teste, si incomincia con il controesame dei legali degli imputati.
    L’avvocato Silvia Morescanti (difesa Fabiani), ricorda al Manfredi che durante l’interrogatorio ha detto che una sola volta durante i sorteggi ha avuto la sensazione di qualcosa di strano. «E’ stata una sua sensazione o ha contezza che effettivamente è successo qualcosa di strano in quel sorteggio?»
    Martino: «No, no, è stata una sensazione».
    L’avvocato sottolinea l’aspetto che per la gara in questione (Milan-Juventus del ‘04/’05) fu pi designato Collina, «a detta di tanti se non d tutti “il miglior arbitro del mondo”…»
    Poi sulle famose palline: “Quando l’urna di volta in volta veniva girata”, «le palline potevano ammaccarsi o no?»
    Martino: «Si potevano ammaccare».
    Di volta in volta quindi, le palline possono ammaccarsi, motivo per cui non sono riconoscibili da una settimana all’altra.
    Morescanti: «Chi inseriva i bigliettini con i nomi di arbitri e partite all’interno delle sfere?»
    Manfredi: «Io»
    Morescanti: «Il bigliettino lo piegava o lo inseriva aperto?»
    Manfredi: «Era piegato in quattro, cioè: a metà e poi un’ulteriore metà»
    Morescanti: «Nel caso in cui si aprisse una sfera ed usciva il bigliettino, era possibile leggere il nome dell’arbitro o la partita sul bigliettino?»
    Manfredi: «No, al massimo si poteva leggere una lettera, ma neanche». Chissà come staranno piegati i pm…
    Si chiede anche cosa significa che i “designatori puntavano su uno o più arbitri”, si puntava su uno di essi perché era bravo o per “altro”? Il teste risponde chiaramente che si faceva affidamento sulla bravura degli arbitri.
    Un altro aspetto che si chiarisce, è relativo al cosiddetto allontanamento di Maria Grazia Fazi. La Fazi decise autonomamente di lasciare la segreteria CAN e lo fece prima della stagione incriminata quella del 2004/2005.
    Morescanti: «Riguardo alla frase di Cennicola a Moggi che lei ha riferito (“speriamo di vederci presto” - ndr), l’ingresso negli spogliatoi da parte di dirigenti di società, si poteva fare, lo facevano tutti, entravano tutti i dirigenti di tutte le società?»
    Martino: «Per quel che ne so era una prassi. Se si potesse fare non lo so. La prassi era che tutti i presidenti, dirigenti, andassero a salutare la quaterna arbitrale».
    Morescanti anticipa che nonostante le frasi (che furono solo di circostanza tra Moggi e Cenicola – ndr), Cennicola non arbitrò più la Juve.
    Riguardo a De Santis e alla sua nomèa di arbitro favorevole alla Juve, si torna sul gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma del ‘99/2000.
    Martino: «In realtà non può parlarsi di gol annullato, il fischio di De Santis avvenne prima del colpo di testa. Fu scientificamente dimostrato. Ci fu anche un’indagine di Guariniello».
    Morescanti chiede al teste - visto che De Santis si vantava di avere molte influenze-, se credeva a tutto quanto l’arbitro gli raccontava.
    Manfredi: «Non sempre. Perché a volte si vantava di conoscere Tizio, di conoscere Caio che facevano quello che lui diceva», “ma questo non corrispondeva al vero”.
    Infine l’avvocato Morescanti chiede se presso il polo di allenamento romano (laddove si allenava la cosiddetta “combriccola romana”) avesse mai visto Mariano Fabiani.
    Manfredi: «No. Si vociferava che lo frequentasse anche lui, ma io personalmente non l’ho mai visto».

    L’avvocato Picca (Fiorentina A.C.) chiede di contestualizzare il colloquio tra Carraro e Bergamo, il quale lo avrebbe riferito a Manfredi. In particolare il legale dei viola si sofferma sulla circostanza che quel colloquio avvenne in un periodo farcito di errori arbitrali ai danni della squadra toscana.
    Martino: «(Bergamo) riferì che il presidente Carraro chiedeva, se possibile, ancora più attenzione rispetto al solito per determinate squadre: Lazio e Fiorentina. Ma non è che alle altre le doveva sfavorire».
    Picca: «Lei prima stava sviluppando il concetto di “attenzione”, ha fatto riferimento al concetto di vantaggi e svantaggi. Lo può chiarire?»
    Manfredi: «Nel corso di una partita possono capitare degli episodi dubbi... di far capitare questi episodi dubbi il meno possibile, soprattutto in occasione di partite dove c’erano Lazio e Fiorentina».

    Procede con il controesame il legale di Bergamo. L’avvocato De Vita chiede che tipo di rapporti vi erano tra gli arbitri e i designatori, il particolare se questi «usavano raccomandarsi, intrattenersi prima delle partite, contattarsi quando le partite lo richiedevano per la particolare rilevanza che potevano avere nel corso del campionato… Era un’abitudine, lo si faceva?».
    Manfredi: «Assolutamente sì, soprattutto in occasione di Coverciano. Il sabato mattina sia Bergamo che Pairetto si intrattenevano con gli arbitri e magari studiavano determinate tattiche. Sì, era una prassi consolidata da parte di entrambi nei confronti di tutti gli arbitri».

    La sfilata continua con l’avvocato Bonatti per Pairetto.
    Il legale torna sulla richiesta di prestare “maggior attenzione” da parte degli arbitri.
    Manfredi: «Se la moviola evidenziava errori a sfavore di una squadra, si raccomandava ancora maggior attenzione verso quella squadra. Ma l’attenzione si raccomandava sempre».
    Bonatti: «Che a lei risulti, Bergamo e Pairetto avevano mai dato indicazioni agli arbitri perché favorissero una piuttosto che un’altra squadra?»
    Manfredi: «Mai».
    Bonatti: «E’ categorico su questo punto?»
    Manfredi: «Assolutamente».
    Teste dell’accusa? Narducci, prendi e porta a casa.
    Bonatti: «Gli attacchi mediatici da parte dei giornalisti, sono un’eccezione riservata a situazioni particolarissime o nel nostro Paese, secondo quanto risulta a lei che era all’interno, come li vivevate, sono cosa rarissima, cosa frequente?»
    Manfredi: «No, sono una cosa frequente»
    Bonatti: «Oggi, nel periodo successivo, ci sono ancora attacchi mediatici?»
    Manfredi: «Sì».
    Quindi a questo punto il teste conviene con la difesa di Pairetto che la situazione non è cambiata.

    Dopo un rapido intervento dell’avvocato De Nigris,che chiede il motivo dell’attenzione verso Lazio e Fiorentina (attenzione dettata dal bacino di pubblico delle due squadre), è il turno degli avvocati di Moggi.

    Prioreschi ricorda quante volte Manfredi Martino è stato sentito dai pm e dai carabinieri, ben undici volte! (Nel 2005: 25 febbraio, 1 marzo a Torino. Nel 2006: 12-13-19-26-28 maggio, 6 e 28 giugno. Poi il 9 maggio e il 5 giugno 2006 all’Ufficio indagini).
    Prioreschi tornando sulla decisione maturata all’inizio del 2004/2005 di non mandare più la Fazi a Coverciano, sottolinea che questo causava alla segretaria la perdita di straordinari per trecento euro circa in busta paga, presumibile motivo di risentimento da parte della segretaria CAN.
    Circa i motivi dell’allontanamento della Fazi da Coverciano, c’è contestazione da parte di Prioreschi che fa osservare al teste che dai verbali sembra che i motivi risiedano nella necessità di tenere aperto l’ufficio romano, mentre dal dibattimento emerge che vi siano altri motivi: la presenza della Fazi, essendo unica donna in un ambiente maschile, non passava inosservata e sarebbe stato più opportuno che non proseguisse a presenziare a Coverciano.
    Prioreschi: «Un solo chiarimento con riferimento al sorteggio di Milan-Juventus. Lei dice che ad un certo punto Bergamo fa un colpo di tosse e lo fa mentre il giornalista estrae la pallina. È così?»
    Manfredi: «Diciamo lo fa nel momento in cui il giornalista sta con la mano nell’urna»
    Prioreschi: «Qual è l’incidenza? Che cosa significava fare un colpo di tosse mentre il giornalista pesca la pallina? Me lo spiega?»
    Manfredi: «Niente, a me fu chiesto se in occasione del…»
    Prioreschi: «A parte la sua percezione, abbiamo capito che era una sensazione. Logicamente, il giornalista pesca e Bergamo fa il colpo di tosse per mandare un messaggio al giornalista?»
    Manfredi: «No, no, no, nooo…»
    Prioreschi: «Non si capisce questo»
    Manfredi: «No, no. Ripeto: è stato un discorso puramente casuale».
    Prioreschi: «Quindi il colpo di tosse di Bergamo non c’entra niente con tutto il sorteggio?»
    Manfredi: «Il colpo di tosse di Bergamo… se non sbaglio, mi fu chiesto se c’erano delle maniere per farsi capire. Io risposi: “sinceramente no, mi pare di ricordare… (il colpo di tosse – ndr)»
    Prioreschi: «Ma il colpo di tosse, Bergamo lo dà quando il giornalista pesca»
    Manfredi: «Dopo che esce la partita Milan – Juve, sì, sì».
    Prioreschi: «Quindi cos’è un messaggio al giornalista?»
    Manfredi: «No».
    Prioreschi: «Ma il giornalista era d’accordo?»
    Manfredi: «No!Il giornalista non lo sapevamo (nel senso che non conoscevano chi sarebbe stato il giornalista designato dall’USSI – ndr)».

    Riguardo al cambiamento di atteggiamento di De Santis verso al Juve, Prioreschi procedendo a contestazione legge una dichiarazione di Manfredi, riporta parte di verbale in contrasto con un’altra (non richiamata dal pm…) in cui è riportato: «è ovvio che da parte mia esiste solo una percezione di quello che è stato almeno da un certo punto, l’atteggiamento di De Santis rispetto alla Juventus. Pagò l’arbitraggio e poi le dichiarazioni rese dopo il famoso Juventus – Parma della stagione ‘99/2000 e mi sembra che tornò ad arbitrare la Juve addirittura dopo la stagione 2001/2002, a partire da un Atalanta – Juve in cui tra l’altro non fu affatto generoso nei confronti della squadra di Torino. Nelle stagioni successive tuttavia, in tante occasioni l’arbitraggio di De Santis è stato valutato nel senso di un arbitraggio favorevole alla Juve ed i miei ricordi sono soprattutto su Chievo-Juve della stagione…»
    Prioreschi: «Queste sono sue sensazioni… Prima dice che è favorevole alla Juve, poi dice tre pagine dopo che è sfavorevole per non dare troppo nell’occhio…»
    Manfredi: «Si stava facendo uno studio delle polemiche giornalistiche in relazioni a partite arbitrate dal De Santis con la Juve».
    Prioreschi: «Dove lo sta facendo questo studio?»
    Manfredi: «Nel corso dell’interrogatorio (sostenuto con il pm Narducci assistito dal Maresciallo Avolio) avevamo analizzato… Vedemmo scritte le partite in cui il De Santis aveva arbitrato la Juve e mi ricordai che in entrambi i casi, Atalanta – Juve e Chievo –Juve furono seguite da diverse polemiche giornalistiche per i presunti favori che il De Santis faceva alla Juve».
    Prioreschi: «Ma lei prima dice che è favore, poi dichiara che successivamente cambiò atteggiamento per non dare adito a sospetti che fosse a favore della Juve...»
    Teresa Casoria chiede da che anno avvenne questo cambiamento a sfavore della Juve.
    Manfredi: «Dalla stagione 2004-2005». La stagione sotto la lente delle indagini dei pm.
    Casoria: «In che senso “cambiamento di rotta”?»
    Manfredi: «Nel senso che avrebbe dovuto sfavorire la Juventus anziché favorirla».
    Prioreschi chiede a Manfredi come mai quando a febbraio e marzo 2005 fu ascoltato dalla Procura di Torino nulla disse in merito alle ammaccature e alla sverniciatura delle palline e così via. “Come mai l’improvvisa folgorazione davanti ai pm di Napoli il 12 maggio 2006? Come mai si ricorda cose che non aveva detto alla Procura di Torino?”
    Casoria: «In un contesto in cui si parlava proprio di sorteggio, perché non disse al pm di Torino di questo fatto che erano ammaccate le palline?»
    Manfredi: «Sinceramente non mi ricordo. Non mi ricordo il verbale con le dichiarazioni al pm Guariniello».
    Si vede che Narducci è stato più bravo a “sollecitare” la memoria del teste.
    Prioreschi: «Ad un certo punto i carabinieri la pressano un po’ sulla storia del sorteggio. Le dicono apertamente, risulta dai verbali, che per quello che era emerso dalle indagini, i sorteggi erano truccati. Mi dice di che cosa era stato portato a conoscenza da parte dei carabinieri?»
    Teresa Casoria: «Prima che lei rispondesse, che cosa le hanno detto i carabinieri?»
    Manfredi: «Non lo so, non mi ricordo… Mi viene chiesto come fosse possibile truccare il sorteggio e io rispondo con in discorso dell’ammaccatura…».
    Pressato sulla necessità di riferire cosa gli avessero detto i carabinieri, Manfredi: «Su che base lo dicevano non lo so».
    Casoria: «Avvocato, gli hanno detto che pensavano che fosse truccato».
    Martino: «Mi hanno detto: “il sorteggio è truccato, come si può truccare?”».
    Prioreschi: «Ecco. Ho capito. Hanno dato per scontato che… è normale che quando si sente una persona informata sui fatti, “siccome il sorteggio è truccato, adesso tu ci dici come è truccato”».
    Casoria: «Così sono andati i fatti».
    Questo è stato un autentico colpo di classe da parte di Prioreschi, ma non lo leggerete sulle pagine dei quotidiani o ai telegiornali.
    Prioreschi: «Io prendo atto, non sa di quanto son felice di quello che mi ha detto!»
    Prioreschi chiede anche come mai fa verbalizzare la sua estraneità alle vicende di indagine e se gli fossero state contestate le telefonate e gli sms con Meani. Il teste non sa rispondere.
    L’avvocato di Moggi legge i testi di alcuni messaggi che Manfredi mandò a Meani e dai qual si evince che il teste anticipava (dopo il sorteggio e prima del comunicato ufficiale – ndr), poi gli chiede perché di tali anticipazioni all’addetto agli arbitri del Milan.
    Manfredi: «Perché (Meani – ndr) mi aveva chiesto di farlo»
    Prioreschi: «Glielo chiedeva sistematicamente, e io ne ho preso solo tre/quattro…»
    Manfredi: «Sì, sì».
    Prioreschi: «Si poteva fare questa cosa?»
    Manfredi: «Chiaramente non si poteva fare».

    Viene ricordata anche una telefonata in cui Meani chiede assistenti di suo gradimento a Manfredi, richiesta alla quale il teste acconsente. Lo stesso teste deve ammettere che non aveva nessun potere decisionale in merito alla scelta e dichiara che assentiva alle richieste per troncare le telefonate e per evitarne altre in futuro. Si ricorda anche nella prosecuzione delle telefonate si parlava anche delle griglie.
    Prioreschi: «Delle griglie parlavano tutti, tutti i dirigenti di calcio si interessavano cercavano di capire»
    Manfredi: «Era normale che volessero sapere in anteprima. Non era normale che Meani lo facesse con me che non decidevo le griglie. Comunque era mio interesse parlare con lui, sapere l’umore di una società importante come il Milan. Per l’associazione per cui lavoravo era utile tra virgolette assecondarlo».
    Casoria: «Non appena si formava la griglia lei la anticipava».
    Prioreschi: «Anche prima. Si facevano ipotesi su come potesse essere formulata…»
    Manfredi: «Assolutamente».
    Prioreschi riprende un’altra intercettazione: «Manfredi: “Ahò mi raccomando col dottore eh!”. Meani: “Guarda che perché io chiamo è perché il dottore mi ha già chiamato per dirmi, non molliamo un c***o Leo, attenzione”. Il Dottore chi è?»
    Manfredi: «Il dottore penso che era il dottor Galliani». (Spinga Meani, spinga… - ndr).
    Prioreschi: «E si interessava pure lui alle griglie?»
    Manfredi: «A detta di Meani sì».
    Dalla intercettazione emerge non solo che Meani chiedeva assistenti amici per il Milan, ma ne indicava anche alcuni da mandare a Torino (alla Juve, «Mandaglieli anche a loro»).
    Il teste ripete che assecondava per comodità sua. Il Presidente: «Insomma, lei gli dava il contentino, non aveva possibilità di influire». Però dalla intercettazione si ricava che Meani ammonisce: “Tu stai attento e veglia. Lavora per me. Tanto io so che sei…”.
    Prioreschi: «Lei dice che non aveva possibilità di determinare assistenti e griglie. Dalle telefonate sembrerebbe un po’ diverso. Quindi tutte queste telefonate erano delle pure esercitazioni mentali?»
    Il teste ribadisce che erano per tenere il polso degli umori in casa Milan e che i discorsi erano generici.
    Prioreschi: «Ma lei faceva nomi di arbitri, lui li chiedeva e lei glieli diceva. Cerchi di essere credibile…»
    Casoria: «Vabbè questa è la spiegazione che dà. Vagamente vanterie».
    Manfredi si precipita a raccogliere l’assist: «Sì».
    Prioreschi: «L’importante che valgano per tutti poi le vanterie, sennò qua ci sta…».
    Casoria: «E vabbè avvocato non faccia così…»
    Prioreschi: «E no, scusi presidente ogni tanto mi scappa, lei mi deve perdonare perché io ogni tato sono un po’ intemperante sa…»
    Prioreschi: «Ho finito Presidente».



  5. #180
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Seconda parte:

    Spoiler:
    ribunale di Napoli - Udienza del 06 novembre 2009. Controesame Manfredi Martino.
    Seconda parte

    Avvocato Trofino, difesa L.Moggi - «Senta Martino parlando del sorteggio mi sa dire il notaio dov'era, al centro?»
    Martino M. - «Tra le due urne».
    Avvocato Trofino - «Quindi il notaio era tra le due urne, dunque lei ha rilasciato svariati interrogatori, come dicevano prima i colleghi, .....il 12 maggio 2006 Lei ha detto che l'interrogatorio è durato un tempo infinito, si ricorda esattamente quanto è durato?»
    Martino M. - «No, mi ricordo ...».
    Avvocato Trofino - «Allora glielo ricordo io, inizia alle 19,00 ed il verbale viene chiuso alle ore 1,15. Quindi 6 ore e 15 minuti è stato sentito. Nel corso di questo interrogatorio lei alla fine fa quella dichiarazione "Io sono lontano mille miglia da queste cose" e prima rispondendo alla domanda dell'avvocato Prioreschi diceva che i carabinieri non l'avevano accusata di niente. Esatto?»
    Martino M. - «Sì».
    Avvocato Trofino - «Lei aveva la preoccupazione personale di essere attratto da qualche responsabilità? I carabinieri non l'avevano accusata ma lei personalmente ...»
    Martino M. - «Erano i giorni degli avvisi di garanzia ...... quindi comprende ...»
    Avvocato Trofino - «Era preoccupato della sua posizione?»
    Martino M. - «Sì».
    Avvocato Trofino - «Forse è per questo che alla fine fa quella dichiarazione allora...»
    Martino M. - «Non ricordo di averla fatta».
    (ma come l'ha confermato tre secondi prima????)
    Avvocato Trofino - «Ma in relazione al fatto che lei era preoccupato e che dice "io sono lontano mille miglia eccetera" e poi "sono a vostra disposizione" non è che le due cose?...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Era preoccupato, avvocato, era preoccupato ...»
    Martino M. - «No, continuo a dire che non ho rilasciato quella dichiarazione, cioè di non ricordare di averla fatta...»
    Avvocato Trofino - «Nel corso di queste 6 ore e più in cui lei è rimasto a fare questo interrogatorio nella caserma dei carabinieri, ricorda se vi furono delle interruzioni? Vi siete fermati a mangiare o a bere un caffè?»
    Martino M. - «No, ad un certo punto mi fu offerto un gelato ...e basta».
    Avvocato Trofino - «Però non avete mai sospeso l'interrogatorio».
    Martino M. - «No».
    Avvocato Trofino - «Presidente io vorrei dare un attimo in visione questo interrogatorio alla corte perché si possa constatare e verbalizzare che dopo oltre 6 ore di interrogatorio sono state verbalizzate 4 pagine. Vorrei che risultasse questa circostanza ed ho finito con le domande».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «P.M. concorda con questo fatto che il verbale è di 4 pagine?»
    P.M. Narducci - «Sì concordo è incontestabile, tutto il resto ovviamente è irrituale...dare il documento in visione alla corte ...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Nell'accordo delle parti si dà atto che il verbale del 12.5.2006 consta di 4 pagine».
    Avvocato Trofino - «Se siamo d'accordo su questo punto non ho altre domande, grazie signor Presidente».

    Avvocato Marco Messeri, difesa Bertini - «Una domanda sola, le volevo chiedere parlando di sorteggio, Lei ha parlato di notai presenti a queste operazioni, alla fine il notaio redigeva un verbale delle operazioni?»
    Martino M. - «Sì un verbale che poi teneva in studio da lui».
    Avvocato Messeri - «Questi verbali sono stati mai acquisiti dalla FIGC?»
    Martino M. - «Non penso, sinceramente (qui è sincero davvero e ci tiene a sottolinearlo) non so rispondere».
    Avvocato Messeri - «Lei conosce i contenuti di questi verbali? C'è stato mai un notaio che ha rilevato delle irregolarità?»
    Martino M. - «No mai! Nessuna irregolarità».
    Avvocato Messeri - «La ringrazio. Io non ricordo se qualcuno ha già prodotto questi verbali. se nessuno lo ha chiesto chiedo di acquisire questi verbali».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Ci sono in atti i verbali sintetici delle operazioni e delle conclusioni.....va beh...alcuni...»
    Avvocato Messeri - «Beh, altrimenti chiedo al collegio di farlo con i poteri residuali...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Qualche difensore ha depositato qualche verbale».
    Avvocato Messeri - «Vi ringrazio».

    Avvocato De Vita, difesa Bergamo - «In riferimento alla composizione delle griglie volevo sapere se con il passare del tempo si facevano sempre più stretti i meccanismi di individuazione degli arbitri e così era facile anche poterli prevedere».
    Martino M. - «Sì perché nel corso del tempo poi i vincoli..... cioè se non sbaglio credo che un arbitro potesse arbitrare 5 o 6 volte al massimo la stessa squadra nel corso della stagione quindi col passare delle domeniche diventava un pochino obbligato...»

    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Ci sono altre domande?»
    P.M. Narducci - «Nessuno? allora io presidente e chiudo».

    E qui si entra nel teatro.
    Signori fasopolai seduti state, non ve ne andate, nulla è uscito e allor vi delizio
    mi presento sono la COMMEDIA
    non sono fatta di atti o fatti ma di sentimenti e falsità purché vi lascino soddisfatti
    il mio filone non è la realtà ma è chiamata trama
    bisogna pur dar qualcosa a chi ci ama.

    Dalla platea si alza un fan "bene, sei quello che vogliamo commedia e farsa, palle al centro, palle grosse da cantare e non inutili atti".

    Il nostro cibo è quel sentimento popolare che ci piace tanto manipolare
    il veleno la verità e la sua disgustosa superata immortalità
    sono qui per divertirvi e rappresentare questo atto
    affinché non possiate conoscere il vero fatto.
    Ascoltiamo dunque questo P.M. cavaliere e il suo scudiero
    come interpretano tutto tranne che il vero.
    Si narrerà di un paio di colloqui dietro le quinte
    emersi per la capacità di questo Magistrato dalle mani unte
    (non ditelo all'attor perché non è vero, è un trucco)
    ed il colpo di scena vi lascerà di stucco.
    E di manfredi giovane che finge soggezione
    anche se si esprime poco meglio di un gibbone
    timoroso e non di bell'aspetto non meriterebbe alcuna attenzione
    ma su Signori un po' di fantasia: è una finzione.

    Ma l'ora del preambolo è finita
    è ora che si vada a cominciar
    a tessere la trama e poi l'ordito
    a svolgere cucire e ricamar
    Che squillino le trombe signori spettatori
    inizia la commedia che parlino gli attori:

    P.M. Narducci - «Allora chiudo io signor Presidente. Martino, alla domanda dell'avv. Morescanti circa la questione del sorteggio delle palline e così via, Lei ha risposto precisando che l'unico discorso concreto era relativo alla partita Juve-Milan di quel campionato e che però lei non parlava di un fatto che conoscesse con certezza ma di una vicenda che Lei ha percepito o di cui lei ha avuto sensazione, è così? E' questa la risposta corretta?
    Martino M. - «Cioè…»
    P.M. Narducci - «Non me lo faccia ripetere, credo di essere stato chiaro!»
    (come no...)
    Martino M. - «Sì...Sì».
    P.M. Narducci - «Allora a contestazione, signor Presidente dal verbale del 12 maggio 2006....la prima parte era già stata letta a contestazione in precedenza....il punto è questo "Mi viene chiesto da chi ricevevo disposizioni nelle attività di predisposizione delle palle affinché venisse utilizzata una caratterizzata per come sopra è stato indicato", capisco che il periodo è un po' involuto, se vuole rileggo anche la prima parte..., "e rispondo che ho eseguito uno specifico ordine di entrambi i designatori".
    Si ha necessità di capire tutto ciò anche se il periodo non è molto felice, è una parte che avevo letto prima e le dico che si tratta del momento in cui lei dice: "la parte importante era quella delle pause in cui Pairetto da una parte ed il giornalista dall'altra con le palline sospese in aria. In pratica Pairetto temporeggiava in scioltezza per qualche istante e quindi premette ciò che ho detto prima”. Dunque c'è un punto specifico in questo verbale in cui dice, "Ho ricevuto disposizioni specifiche da entrambi i designatori affinché venissero predisposte le sfere con dentro bigliettini in un determinato modo". E' la contestazione a quella categorica risposta che ha dato a quella domanda dell'Avv. Morescanti...»
    Avv. Bonatti - «Chiedo scusa però...».
    Avv. Prioreschi - «Nella prima pagina dice un'altra cosa..... non si può trarre in inganno il teste...»
    Trambusto fitto in aula
    Avv. Bonatti - «Scusi P.M. ma siccome la Procura della Repubblica ha fatto 6, e dico 6 verbali, non si può nello specifico constatare un punto solo...»
    P.M. Narducci - «Lo può fare chiunque se lo reputa...».
    Avv. Bonatti - «No. Allora gli si contesta sullo stesso identico punto tutte le cose che ha detto e gli si dice "Come mai ne ha dette 5 e tutte diverse l'una dall'altra sulla medesima cosa?” Questo è il metodo di procedere a contestazione......Allora signor Presidente leggiamo tutto quello che ha detto perché così si contesta se si fanno 6 verbali ...»
    P.M. Narducci - «Faccia lei tutte le contestazioni che vuole, nessuno glielo vieta..faccia fare ad ognuno il suo mestiere».
    Avv. Bonatti - «Certo, prima che risponda il teste».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «momento... momento…»
    Avv. Prioreschi - «Viene tratto in inganno il teste se non gli diamo...»
    P.M. Narducci - (fintamente indignato) «Ma no avvocato voi avete utilizzato i verbali di Guariniello e nessuno......e non si possono utilizzare perché sono atti processuali....ognuno fa il suo...».
    Avv. Bonatti - «Sulla stessa circostanza ha anche detto "voglio precisare che si tratta solo di mie sensazioni"».
    P.M. Narducci - «Che fa lei il P.M.?»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Basta....basta.... dopo glielo contestiamo dopo...»
    Avv. Bonatti - «No! Lo contesto subito!»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Si accomodi avvocato....un po' di disciplina....giù...avanti...»
    Martino M. - «Ehmm....dunque....le indicazioni che mi venivano date erano quelle di mettere un bigliettino in una pallina più o meno ammaccata ... ecco...».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Allora lei deve chiarire qua».
    Martino M. - «In relazione alle griglie ...»
    P.M. Narducci - «Quindi il bigliettino in una sfera ammaccata che vuol dire?»
    Martino M. - «Quello di poter riconoscere la pallina».
    P.M. Narducci - «Chi lo diceva questo?»
    Martino M. - «I designatori».
    P.M. Narducci - «Sia Bergamo che Pairetto, così siamo precisi. Quante volte è capitato? Mi scusi e quando ha avuto disposizioni in tal senso?»
    Martino M. - «Raramente, sempre all'inizio della stagione poi dopo ...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Qual'è la prima parola che ha detto?»
    Martino M. - «Raramente....sarà successo non più di 3 o 4 volte nel corso...»
    Trambusto, proteste e rumoreggiamento di sottofondo....
    P.M. Narducci (gongolo al confronto era depressolo) Dà due forti colpi di tosse - «Eh no aspettate ....aspettate...tocca a me…»
    Avv. Prioreschi - «Mah....non ha mai detto sta cosa......e adesso ....mah...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Oggi può dire quello che vuole, le ricordo che deve dire la verità se no può essere incriminato per falsa testimonianza…»
    P.M. Narducci - «Quindi 3 o 4 volte all'inizio della stagione?»
    Martino M. - «Sì».
    P.M. Narducci -«Ecco adesso dobbiamo vedere queste 3 o 4 volte cerchiamo di soffermarci a quali, siccome parliamo di sfere per arbitri e sfere per le partite, che tipo di disposizioni ricorda di aver ricevuto in relazione ad entrambe le sfere o ad una o all'altra?»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Vuole sapere di quale categoria di palline si parla, partite o arbitri?»
    P.M. Narducci - quale urna
    Martino M. - «Poteva essere o della squadra o degli arbitri era un discorso legato a palline particolarmente ammaccate o rovinate...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Anche quelle che doveva tirare il giornalista?»
    Martino M. - «Sì assolutamente sì, erano palline particolarmente ammaccate che potevano diventare fonte di imbarazzo, presentandosi al sorteggio con una pallina ammaccata per 3/4... ».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Cosa significa imbarazzo, non ho capito bene...»
    Martino M. - «Io il più delle volte chiedevo e loro il più delle volte dicevano, guarda questa qui cambiala perché è rovinata è troppo ammaccata, quasi senza vernice ... »
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «E le levavate?»
    Martino M. - «Assolutamente e le buttavamo di volta in volta...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Si ribalta un po' la cosa ... lei non è chiaro, è un po' ambiguo....la richiamo all'ordine nelle risposte...»
    P.M. Narducci (che interpreta ora l'incazzatus oltre limite) - «MARTINO MANFREDI, noi siamo partiti da 3 o 4 casi in cui lei aveva avuto disposizione di mettere i bigliettini in particolari sfere; adesso dice che capitava che magari creava imbarazzo presentarsi con palline ammaccate no?!!...Cerchiamo di capire ...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Indipendentemente da quello che ha detto in passato, lei qui deve dire la verità....oggi come stanno le cose. Oggi lei è sotto giuramento lei deve dire la verità ...»
    Martino M. - «Assolutamente sì, è capitato che in entrambi i tipi di situazione, anche in relazione...»
    P.M. Narducci - «MARTINO MANFREDI, mi scusi…!!!»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Lei prima ha fatto capire che era per farle riconoscere».
    P.M. Narducci - «Allora sia chiaro!!!»
    altre interruzioni degli avvocati - «Facciamo chiarire il testimone».
    Avv.De Vita - «Gli hanno chiesto in fase di interrogatorio se sapeva come si potessero alterare le estrazioni e lui ha dato una sua indicazione, quindi è condizionata la domanda e la lettura va fatta anche in base…»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Il P.M. stava chiarendo però».
    P.M. Narducci (sempre più col fare incassuto) - «Allora, MARTINO MANFREDI (!!!) ci sono stati 3 o 4 casi in cui è stato conveniente sostituire le palline o altro? Sia assolutamente CHIARO...!!!>
    Martino M. - «Sono successe entrambe le cose».
    P.M. Narducci - «Allora a noi delle palline ammaccate e sconvenienti non interessa nulla.....(urlando) io parlo solo degli altri casi : IO VOGLIO SAPERE i 3 o 4 casi a quali incontri si riferiscono e chi dei due designatori ha dato disposizioni in merito!!!»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Non si agiti però! Non aggredisca il teste, non bisogna aggredire il testimone, l'abbiamo già richiamato a dire la verità.....mo' mi pare che lei stia esagerando…, avanti risponda...»
    Martino M. - «Allora ricordo a mente 3 o 4 ..... di questi però un paio è successo perché le palline erano troppo ammaccate e un altro paio è successo che all'inizio della stagione mi fu detto che...»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Cosa sarebbe?»
    Martino M. - «Scusi, la prima giornata della stagione 2004/05 mi fu detto di mettere una determinata cosa in una pallina e l'altra non me la ricordo».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «E com'era questa pallina spieghi meglio».
    Martino M. - «Mettere il biglietto della partita in una sfera più ammaccata delle altre e poi non ricordo».
    P.M. Narducci -«Veda se si ricorda quale partita…» (sottoponendogli il calendario della prima giornata).
    Nessuna risposta
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «P.M. inutile che insistiamo, non ricorda».
    P.M. Narducci - «Questa è la prima, e la seconda?»
    Martino M. - «La seconda la volta successiva per il campionato di B perché la seria A era bloccata. Mi ha detto di mettere nella pallina una particolare partita non il nome di un arbitro».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Che “particolarità”? Che si intende per particolare?»
    Martino M. - «Questa pallina era leggermente senza vernice. Questa era la particolarità».
    P.M. Narducci - «Chi era il designatore?»
    Martino M. - «Alla presenza di entrambi».
    P.M. Narducci - «Sia nel primo che nel secondo caso?»
    Martino M. - «Sì alla presenza di Bergamo e Pairetto».
    P.M. Narducci - «Oltre che in questi due casi, ce ne sono altri in cui è successa la stessa cosa?»
    Martino M. - «No almeno che io ricordi».
    P.M. Narducci - «Dove si sono svolti questi colloqui in cui lei apprende deve operare questi fatti?»
    Martino M. - «Nel primo caso a Coverciano mentre nel secondo alla Federazione in via Tevere a Roma».
    P.M. Narducci - «Dunque quella contestazione che ho letto prima ovviamente si riferisce a queste situazioni, quando lei prima all'inizio di questa mia domanda lei ha parlato di 3 o 4 casi gli altri cosa sarebbero visto che ne ha precisati solo due».
    Avv.Prioreschi - «L'ha detto sono le palline ammaccate che sono state tolte».
    Ancora trambusto
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «P.M. l'ha detto le hanno tolte perché troppo ammaccate, conferma?»
    Martino M. - «Sì».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Avanti ... allora lei avvocato deve dire qualcosa?»
    P.M. Narducci - «Ma io non ho terminato mi scusi».
    Avv. Bonatti - «Io volevo intervenire su questo specifico tema».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Io credevo che avesse terminato un momento, interviene dopo su questo specifico argomento. P.M. ...»
    P.M. Narducci - «C'è una specifica ragione per cui nel corso di questo verbale o di altri verbali, non leggo le date perché le ha ricordate prima l'Avv. Prioreschi, non ha fatto riferimento a queste specifiche circostanze?»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria -«Vuol sapere il P.M. perché lo dice solo oggi di questa separazione di due più due?»
    Martino M. - «Io ne parlai ai carabinieri, che verbalizzarono nella maniera che ha letto il P.M.».
    Avv.Prioreschi - «Se lei avesse detto una cosa del genere ai carabinieri avrebbero verbalizzato pure la fotografia del momento, dai beh su, noi vorremmo sapere perché non l'ha detto in 12 interrogatori e lo dice solo ora».
    Martino M. - «Io l'ho detto».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Avvocato ha detto che lui questa distinzione l'ha fatta pure all'epoca».
    P.M. Narducci - «Una precisazione su una risposta che lei ha già dato. Dunque lei ha detto che alle 12,20 veniva diramato il comunicato in cui si ufficializzava il sorteggio e alle designazioni. Volevo che lei mi chiarisse questo: nel comunicato c'era il nome dell'arbitro o anche degli assistenti e del quarto uomo?»
    Martino M. - «Il comunicato ufficiale comprendeva in toto la quaterna arbitrale e unito al comunicato veniva trasmessa anche la composizione delle griglie».
    P.M. Narducci - «Tutto quello di cui abbiamo parlato riguarda l'arbitro e non certamente gli assistenti o il quarto uomo. Quest'operazione a che ora terminava, cioè quella dell'abbinamento degli assistenti e del quarto uomo».
    Martino M. - «Faceva parte del sorteggio che significa…»
    P.M. Narducci - «Allora il sorteggio a che ora terminava?»
    Martino M. - «Il sorteggio durava 10 minuti, quindi era alle 11, finiva alle 11,15 al massimo».
    P.M. Narducci - «Bene, la scelta invece degli assistenti e del quarto uomo veniva fatto in che modo e in che orari?»
    Martino M. - «In base agli arbitri usciti nel sorteggio veniva rivisto l'abbinamento come avevo detto prima. Si faceva immediatamente, si andava via dalla stanza dove si era fatto il sorteggio e si entrava nel mio ufficio o a Coverciano o a Roma e si analizzava la situazione».
    P.M. Narducci - «”si analizzava la situazione”, cioè si sceglievano gli assistenti?»
    Martino M. - «Sì, si abbinavano».
    P.M. Narducci -«In questa fase chi erano i soggetti presenti?»
    Martino M. - «Alla presenza mia dei due designatori e del vice, Mazzei».
    P.M. Narducci - «C'era la possibilità prima delle 12:20 che una persona esterna a voi sapesse gli esiti del sorteggio?»
    Martino M. - «Diciamo che in segreteria chiamavano».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Chiamavano chi?»
    Martino M. - «Diverse società la Juventus, il Milan qualche volta, la Reggina. Chiamavano…»
    P.M. Narducci - «Chiamavano l'ha detto, però che risposta veniva data».
    Martino M. - «Si diceva la quaterna se era definita se no so aspettava un attimo»
    (lui comunque a scanso di equivoci mandava SMS a Meani).
    P.M. Narducci - «Un attimo che procedo a contestazione Presidente ma devo individuare… Sì ... allora dal verbale 12 maggio 2006 Lei dice: "alle dodici e trenta veniva diramato il comunicato ufficiale in cui veniva resa nota la composizione delle quaterne, escludo che prima di tale ora fosse comunicato anche informalmente la notizia”».
    Martino M. - «Quel “anche informalmente” non corrisponde al vero cioè se mi chiamavano che la quaterna era definita io la comunicavo».
    P.M. Narducci -«Ultima domanda, rispondendo all'Avv. Picca che le chiedeva di Carraro, Lazio e Fiorentina lei ha testualmente detto che le parole che aveva appreso da Bergamo e Pairetto di Carraro erano le seguenti “cercate di guardare le due squadre ma senza che le altre vengano sfavorite, soprattutto non far capitare episodi dubbi» (questo è straordinario!)
    Martino M. - «Siiì».
    P.M. Narducci - «Io procedo a contestazione. Allora dal verbale del 26 maggio 2006 ..."Paolo Bergamo nel corso della stagione mi ha rappresentato che Carraro voleva che La Lazio e la Fiorentina fossero aiutate affinché restassero in serie A". Cosa sensibilmente diversa da quelle cose che lei ha appena confermato». ( poveretti, invisi al potere)
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Allora rimanere con gli occhi aperti è una cosa e aiutare e un'altra cosa».
    Martino M. - «Per tutto il tempo che è passato penso che siano più veritiere quelle del maggio 2006 di quello che posso ricordare oggi».
    P.M. Narducci - «ahhh...OK! ho finito».

    Che potrebbe aggiungere un umile narratore
    a questa interpretazione di gran spessore
    a chi non resta che sputare senza sentimento
    col solo scopo di fomentare tal tormento
    perché se si vive solo per vantaggio o per livore
    ogni valor vero, invero muore.
    Abbandoniamo questi e torniamo al nostro cammino
    che è quello di chi vincerà anche il destino
    la meta è lontana ma si intravede a vista
    a meno che Tu che leggi non sia interista!

    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Allora l'avv. Bonatti…»
    Avv. Bonatti - «La risposta c'è già stata. Per questo volevo fare la contestazione in contemporanea al P.M. Comunque prendiamo atto del tenore e delle molteplici risposte diverse date dal teste anche all'interno della stessa deposizione e ad ampliamento della contestazione, io mi permetto di leggere i passi relativi a questo specifico punto, il sorteggio. Cronologicamente il 12 maggio dice: "quando la Fazi andò via io sono subentrato alle attività preparatorie ai sorteggi. Quindi mettevo i biglietti all'interno delle sfere e non vi erano particolari e specifici compiti da parte dei commissari perché ero io che li inserivo sotto la loro supervisione...". Poi nello stesso verbale del 12 maggio: "l'usura riguardava in particolare le palline di colore giallo mentre meno per le altre. Il sorteggio avveniva prima per quelle delle partite e poi le gialle degli arbitri, generalmente. Non sono in grado di dire quando è avvenuto il contrario o se fosse successo che furono estratte simultaneamente". Quindi vede che una volta si ricorda l'altra non si ricorda ... e questo nell'ambito della stessa giornata e dello stesso verbale.
    Il 19 maggio "voglio specificare che si tratta soltanto di una mia idea e non ho alcun elemento per dimostrare quello che sto dicendo". Quindi gli elementi qui sono "NESSUN elemento"! Adesso non voglio rileggere altri atti e abbiamo appreso una risposta, questo volevo dire che era più corretto estendere la contestazione più ad ampio raggio, non certo accusare il P.M. .....» (perché no?)
    Avv. Prioreschi - «Senta (sbuffando) rispondendo al P.M. sulle due circostanze nelle quali i due designatori le avrebbero detto di inserire i bigliettini nelle palline usurate ha detto che i carabinieri non l'avrebbero verbalizzato ... e vabbè ...prendiamo per buona questa ....risposta. Io vorrei sapere lei il 13 maggio consegna le palline scorticate e fa un verbale di consegna, nella circostanza non dice nulla sulla storia delle due ...».
    Martino M. - «No. Dovevo consegnare le palline».
    Avv. Prioreschi - «Benissimo. Poi lei viene risentito 1l 19 maggio dal P.M. e torna su Milan - Juve e le fanno raccontare un’altra volta tutta la storia del sorteggio. E lì lei improvvisamente si ricorda del colpo di tosse di Bergamo, in questa circostanza ha detto delle due palline taroccate?»
    Martino M. - «No».
    Avv. Prioreschi - «S'è dimenticato , non se ne è ricordato…».
    Martino M. - «No ne parlammo il 12 maggio ...»
    Avv. Prioreschi - «E basta…»
    Martino M. - «Sì».
    Avv. Prioreschi - «Il 19 maggio non ha ritenuto di ripeterlo al P.M.»
    Martino M. - «L'avevo detto il 12 maggio».
    Avv. Prioreschi - «Ahhh, ecco. Poi lei viene sentito ancora dal P.M. il 26 maggio il quale per cercare di acquisire, giustamente cercava di fare il suo mestiere, prove o elementi per dimostrare che c'erano partite truccate le chiede espressamente "mi viene chiesto di indicare sulla base di circostanze concrete o da me conosciute sulle gare della stagione 2004-05, che risultano essere in qualche modo combinate ed io rispondo che io posso riferire solo su un fatto concreto.." quindi la domanda è specifica, "il 6 febbraio 2005 ci fu Samp - Fiorentina arbitrata a Dondarini", e racconta la storia di Pairetto etc etc.
    ma dico oh!
    Dunque l'unica circostanza che conosce di gara che sarebbe stata alterata è questa...
    Come mai nemmeno questa volta dice al P.M. dice la faccenda delle due palle circostanza più importante di tutti gli altri elementi del processo che Bergamo e Pairetto avevano detto di mettere il bigliettino? Perché lei era quella l'unica circostanza che conosce, mentre l'altra circostanza che ha ricordato miracolosamente stamattina…»
    Martino M. - «Perché l'altra la dissi il 12, mentre su domanda specifica dissi che Bergamo mi disse di Samp – Fiorentina».
    Avv. Prioreschi - «L'unica qui ha detto l'unica, come mai e non le viene in mente delle palline? Si rende conto che non è credibile o no?»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Perché si ricordò di una voce e delle palline no?»
    Martino M. - «Percheeeé delle palline lo dissi il 12 agosto» (evidentemente in stato confusionale e con le mani sporchissime di marmellata o comunque qualcosa di denso e marrone).
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «12 maggio, e vabbè!, non sa dire ...»
    Avv. Prioreschi - «Il 28 maggio, il 6 giugno e il 28 giugno risentito sui sorteggi, continua a non dire nulla....e per completezza non dice nulla nemmeno all'Ufficio Indagini che era interessato. L'avrebbe detto una volta ai carabinieri e basta. Mah! Ora, lei rispondendo al P.M. poco fa le ha detto: “sono più vere le cose dette tanto tempo fa o oggi?” Lei ha detto: “ma quelle me le ricordavo meglio…”»
    Martino M. - «Beh ....è evidente che...»
    Avv. Prioreschi - «Allora, o sto criterio vale sempre, o non vale mai. O che facciamo? Lo dica lei…»
    Martino M. - «Io non so che dirle».
    Avv. Prioreschi - «Io saprei che dirle..., ma non lo dico».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Vogliamo sapere perché in quel contesto non l'ha detto? Va beh è inutile insistere avvocato».
    Avv. Prioreschi - «No, Presidente e chi insiste?»
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Perché in quel contesto non l'ha detto? Era un argomento affine...»
    Martino M. - «Non so rispondere».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Vabbè, non sa rispondere».
    Allora il tribunale vuol sapere una volta che il biglietto era nella pallina chi metteva la pallina nell'urna. E veniva effettuata in pubblico o no?
    Martino M. - «Era pubblica e le palline delle partite le metteva Pairetto e le palline degli arbitri le metteva Bergamo e le sorteggiava il giornalista».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Nell'ipotesi che le palline si aprissero chi è che metteva il biglietto dentro?»
    Martino M. - «Bergamo, Pairetto o il giornalista a seconda del momento in cui si aprivano».
    Presidente Dott.ssa Teresa Casoria - «Ci sono altre domande?»

  6. #181
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    ehm.. ben, ce lo faresti un riassuntino?? almeno le parti più salienti... non ho 3 ore di tempo da perdere

  7. #182
    Banned L'avatar di Ben_Weasel
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    Manu, sto postando dal lavoro in un browser 200x100 per non farmi sgamare... fai tu.

  8. #183
    Banned L'avatar di Ben_Weasel
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    Calciocaos, Moggi parla
    "Silenzio su Carraro"

    L'ex d.g. della Juventus per la prima volta parla in aula e si scaglia contro l'ex presidente della Figc: "L'intercettazione della telefonata fatta al designatore Bergamo che bisogna evitare la retrocessione di Lazio e Fiorentina passa inosservata"

    NAPOLI, 10 novembre 2009 - "Sono stato anche accusato di aver fatto retrocedere il Bologna, quando poi si va a leggere un'intercettazione dell'allora presidente federale Franco Carraro nella quale dice al designatore Paolo Bergamo che bisogna aiutare Lazio e Fiorentina a evitare la retrocessione. Guarda caso retrocedono Bologna e Brescia e si salvano Lazio e Fiorentina. L'intercettazione del presidente della Figc passa inosservata".
    interessi — Lo ha dichiarato oggi in aula di fronte al collegio A della nona sezione penale del tribunale di Napoli Luciano Moggi, uno degli imputati del processo sullo scandalo che sconvolse il calcio nel 2006, durante una dichiarazione spontanea. Moggi ha parlato per la prima volta da quando è cominciato il processo. "Detto questo - ha aggiunto l'ex d.g. della Juve - vorrei chiedere cosa c'entra il sottoscritto, quando l'interesse era quello di dirigere la propria società, essendo all'oscuro delle iniziative del presidente federale nell'occasione sopra esposta".
    L'intercettazione la trovate nelle trascrizioni precedenti.
    Cosa cambia rispetto al solito? Che l'articolo è della pravda rosa, e per una volta hanno riportato le dichiarazioni nude e crude senza fare il loro taglia/incolla decontestualizzante e mistificatore.

  9. #184
    Il Nerdone L'avatar di Solo5minuti
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    Citazione Originariamente Scritto da Manu Visualizza Messaggio
    ehm.. ben, ce lo faresti un riassuntino?? almeno le parti più salienti... non ho 3 ore di tempo da perdere
    scusa Manu è una richiesta legittima, per carità, però anche una bella fava di toro, no?! Questi muri di testo molti di noi rubentini ce li siamo beccati almeno una volta, solo per capirci qualcosa e rispondere al primo che ci dava dei ladri perchè la "Gazzetta dice... perchè il Romanista ha scritto... perchè a Controcampo han detto... perchè io lo sapevo da sempre, ecc..."
    Poi quando si aspetta la sentenza di quello che piano piano si rivela il processo FARSOPOLI ecco che salta fuori il TG5 con un servizio da propaganda nazista e pieno di omissis da far schifo il più evidente che alla fine l'arbitro scelto per Juve Milan 04/05 fu COLLINA, dettaglio che sarebbe bastato riportare in modo neutrale.
    Poi vabbè il riassuntino farebbe comdo pure a me, ho abbondanato a metà della seconda parte

  10. #185
    Lo Zio
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Cazzarola, queste saranno mica le famose verità che Moggi dovrebbe rivelare da anni? beh comincia bene ...

  11. #186
    *Reborn*
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    Grande Ben, molto interessante.

  12. #187
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di MrVermont
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    Citazione Originariamente Scritto da f3de Visualizza Messaggio
    Cazzarola, queste saranno mica le famose verità che Moggi dovrebbe rivelare da anni? beh comincia bene ...
    sempre meglio delle figure che stan facendo i PM al momento

  13. #188
    Il Nonno L'avatar di cla24
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Eccolo lì, quando si parla di Calciopoli spunta magicamente f3de

    Ma tutti i tuoi 1254 messaggi sono inerenti a questo argomento?

    Almeno Firewall (ogni tanto) parla anche di qualcos'altro

  14. #189
    Shogun Assoluto L'avatar di dragonzo
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    Predefinito Riferimento: Calciopoli...se ne parla qua...e solo qua!

    Citazione Originariamente Scritto da whisper Visualizza Messaggio
    Argomenta per favore, sono ben felice di leggere se mi son perso qualcosa...
    Qualcosina proprio....

    MILANO, 30 novembre 2009 - "Finalmente posso dire l'unica verità su quel 6 novembre 2004: non sono mai stato chiuso in uno spogliatoio da Moggi". Gianluca Paparesta, l'arbitro pugliese coinvolto nello scandalo di Calciopoli, lo ha rivelato nel corso dell'intervista concessa alla trasmissione de La7 Niente di personale, condotta da Antonello Piroso, che andrà in onda questa sera alle 21.
    IL RACCONTO - "Moggi e Giraudo entrarono agitati, e si lamentarono del mio operato - ha spiegato Paparesta riferendosi a quanto accadde al termine di Reggina-Juventus, conclusasi con la vittoria per 2-1 dei calabresi -. Nessuno però mi ha chiuso dentro lo spogliatoio. Si sono solo lamentati in maniera decisa perchè non avevo concesso loro un rigore e avevo annullato il gol del pareggio proprio un attimo prima del finale, cosa che per altro dimostra che non soffrivo certo di sudditanza. Poi se ne sono andati via e io ho solo sbagliato a non inserire nel referto di gara l'episodio". "Questa non è la mia versione ma la realtà - ha aggiunto Paparesta - non ero solo, con me c'erano assistenti, quarto uomo e un osservatore. Se fosse accaduto qualcosa, qualcuno l'avrebbe segnalato".
    AI MARGINI - Paparesta non ha poi voluto commentare il fatto che altri suoi colleghi coinvolti in Calciopoli, e tutt'ora sotto processo penale davanti alla procura di Napoli (dove invece la sua posizione è stata archiviata), siano ancora in attività: "A volte mi chiedo perchè non arbitro più, ma a me non interessa la posizione di altri miei colleghi, a cui invece auguro di essere completamente prosciolti come me. Ho dimostrato la mia estraneità davanti agli organi inquirenti e, ora che sotto l'aspetto disciplinare sono pulito, solo Collina può dire se potrò tornare ad arbitrare o meno. Solo il designatore può dire se sono in grado di arbitrare dal punto di vista tecnico".
    LA TELEFONATA A MOGGI - Il fischietto, che nel frattempo è stato nominato responsabile del protocollo d'intesa tra i comuni di Bari e Milano in vista dell'Expo2015, ha anche affrontato il tema legato alla telefonata fatta a Moggi l'8 novembre 2004, due giorni dopo la gara di Reggio Calabria: "È stato il mio unico errore. L'ho chiamato perchè era partita nei miei confronti una campagna mediatica incredibile di cui lui si vantava. Molti, anche della mia associazione (l'Aia), dicevano che dovevo smettere di arbitrare, e così l'ho sentito per chiarire. Se lui pensava che non ero in grado di arbitrare si doveva rivolgere alle sedi competenti anche perchè se la campagna fosse continuata io mi sarei dimesso".
    LA TELEFONATA A MEANI - Infine, Paparesta ha spiegato la telefonata all'addetto agli arbitri del Milan, Leonardo Meani: "Io sono un cittadino italiano e un commercialista, prima che un arbitro. Dopo aver appreso la notizia, durante il mio lavoro di revisore dei conti, di una possibile procedura d'infrazione contro l'Italia da parte dell'Unione Europea per violazione delle norme sul protocollo di Kyoto in relazione alle energie alternative, ne ho parlato col Meani visto che il presidente del Milan è anche il premier italiano".
    logicamente nessuno si è preso la briga di annunciarlo nei vari tg sportivi o cacatine varie, anche perchè la gente ascolta solo quando la Juve è cattiva e non quando ci sono notizie che invece smentiscono tutte le varie leggende metropolitane che si sono inventati per Calciopoli.
    Ultima modifica di dragonzo; 10-11-09 alle 18:08:47

  15. #190
    Banned L'avatar di Brasato di Pollo
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    inventati?ma non era stato moggi stesso a dire di averlo rinchiuso?

  16. #191
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    E' fantastico vedere come si dicono sempre le stesse cose, le stesse domande e le stesse risposte

    Prendete un topic a caso su calciopoli e confrontate

  17. #192
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    Citazione Originariamente Scritto da Brasato di Pollo Visualizza Messaggio
    inventati?ma non era stato moggi stesso a dire di averlo rinchiuso?
    "Ciao Pippo, come è andata ieri alla festa ? Ho trombato le cinque gemelle, ho fatto un pensierino anche sulla madre, che ovviamente ci stava, ma ero sfiancato."

  18. #193
    Il Nerdone L'avatar di Solo5minuti
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    Citazione Originariamente Scritto da Brasato di Pollo Visualizza Messaggio
    inventati?ma non era stato moggi stesso a dire di averlo rinchiuso?
    ha sempre detto che si stava bullando, o meglio che millantava.

  19. #194
    Il Nerdone L'avatar di Solo5minuti
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    Citazione Originariamente Scritto da f3de Visualizza Messaggio
    Cazzarola, queste saranno mica le famose verità che Moggi dovrebbe rivelare da anni? beh comincia bene ...
    Ultima modifica di Solo5minuti; 10-11-09 alle 22:49:32

  20. #195
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    Citazione Originariamente Scritto da cla24 Visualizza Messaggio
    E' fantastico vedere come si dicono sempre le stesse cose, le stesse domande e le stesse risposte

    Prendete un topic a caso su calciopoli e confrontate
    comprese queste perle di saggezza popolare campana?

  21. #196
    Il Nonno L'avatar di cla24
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    Citazione Originariamente Scritto da Solo5minuti Visualizza Messaggio
    comprese queste perle di saggezza popolare campana?
    Sì, se non sbaglio già lo feci notare che andate sempre in loop

    Tanto si sa che certi utenti, al di là di chi abbia ragione, non cambierebbero la loro idea su calciopoli nemmeno sotto minaccia di morte

  22. #197
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    Citazione Originariamente Scritto da dragonzo Visualizza Messaggio
    Qualcosina proprio....

    logicamente nessuno si è preso la briga di annunciarlo nei vari tg sportivi o cacatine varie, anche perchè la gente ascolta solo quando la Juve è cattiva e non quando ci sono notizie che invece smentiscono tutte le varie leggende metropolitane che si sono inventati per Calciopoli.
    Fermo restando che 30 novembre 2009 mi suona strano, avevo chiesto qualcosa di nuovo, di più importante tipo una testimonianza di terzi, qualcosa... queste dichiarazioni le avevo già lette tempo fa, così come quelle di Moggi.
    Ora, siccome sembra difficile, andiamo per gradi:
    - moggi è indagato e se confermasse la notizia sarebbe passibile di denuncia per sequestro di persona, minacce ecc ecc... almeno su questo siamo concordi? almeno su questo!
    - paparesta è un buon arbitro e vorrebbe tornare ad arbitrare.

    Ora facciamo un'ipotesi: la cupola moggiana esiste davvero e tutti lo sanno, e 5 anni fa è successa veramente questa cosa del "sequestro". E' un'ipotesi da non trascurare, no? Voi arbitro sapete che denunciare il "capo del mondo" non vi può portare che problemi, e decidete di tacere, anzi peggio di chiamarlo e porgere le scuse. A distanza di anni iniziano le indagini, Moggi cade in disgrazia e vengono fuori intercettazioni che dimostrerebbero l'episodio... voi tuttavia sperate lo stesso di continuare ad arbitrare, quindi cosa fate? Denunciate il fatto e perdete tutta la vostra credibilità riducendo a zero le possibilità di un ritorno all'attività di arbitro, oppure fate finta che non sia successo nulla?

    E non sto dicendo che sia andata per forza così, però non mi sembra un'ipotesi tanto strampalata. O devo per forza fidarmi delle parole dei due "indagati"? (si, anche Paparesta sarebbe colpevole di mancata denuncia per la giustizia sportiva, è bene non scordarlo)
    Ultima modifica di whisper; 10-11-09 alle 23:20:34

  23. #198
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    Citazione Originariamente Scritto da whisper Visualizza Messaggio
    O devo per forza fidarmi delle parole dei due "indagati"? (si, anche Paparesta sarebbe colpevole di mancata denuncia per la giustizia sportiva, è bene non scordarlo)
    Lo sai vero che sta all'accusa l'onere di provare che uno è colpevole e non il contrario? quindi se l'accusa non dimostra con prove certe che Moggi ha chiuso Paparesta nello spogliatoio...si ti tocca fidarti di quello che dicono i 2 indagati

  24. #199
    Il Nerdone L'avatar di Solo5minuti
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    Citazione Originariamente Scritto da cla24 Visualizza Messaggio
    Sì, se non sbaglio già lo feci notare che andate sempre in loop

    Tanto si sa che certi utenti, al di là di chi abbia ragione, non cambierebbero la loro idea su calciopoli nemmeno sotto minaccia di morte
    ah ecco

    non credo sia far cambiare idea alla gente il punto, piuttosto supportare le proprie convinzioni con i fatti processuali

  25. #200
    Il Nonno L'avatar di whisper
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    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    Lo sai vero che sta all'accusa l'onere di provare che uno è colpevole e non il contrario? quindi se l'accusa non dimostra con prove certe che Moggi ha chiuso Paparesta nello spogliatoio...si ti tocca fidarti di quello che dicono i 2 indagati
    Certo che lo so, ma questo non mi obbliga a non poter pensare con la mia testa ed esporre le mie teorie. Così come il fatto che non sia stato possibile dimostrare che le partite erano truccate, è la stessa cosa.

    La giustizia non è infallibile, sia in caso di colpevolezza sia in caso di assoluzione (e anche in caso di prescrizione, và), dovremmo saperlo, e non vale certo solo per Moggi & Co

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