Lo rende più buono.
per aggrapparti alla tua sgangherata tesi devi tirare fuori delle dittature, senza peraltro capire che stai comunque dicendo un'eresiaevidentemente secondo te in cina sono tutti comunisti e in iran mussulmani perche' il caso ha voluto concentrare in cina la quasi totalita' dei liberi pensatori comunisti del mondo e in iran i liberi credenti mussulmani.
cmq basta che prendi atto che non ti interessa nemmeno capire quello che sto dicendo e sarebbe gia' un passo avanti.
a prescindere dal fatto che non hanno niente a che fare con la situazione di un moderno stato occidentale, Cina e Iran sono cambiate moltissimo nel corso dell'ultimo secolo, passando per forme di stato e di governo diametralmente diverse una dall'altra: imperi, monarchie, repubbliche, nazionalismi, comunismi e teocrazie
tutti "sistemi" che sono andati, talvolta repentinamente, in frantumi uno dopo l'altro. e quello iraniano finirà con tutta probabilità per cambiare di nuovo a breve
certo, il cambiamento era o è voluto da gente disposta a giocarsi le chiappe, non da una generazione loffia per la quale la colpa è sempre di qualcun altro, che si chiami "shtato", "sistema" o chissà cos'altro
al sud sono tutti loffi da sempre allora dato che hanno le mafie e non riescono a levarsele di torno. anche se non te ne rendi conto il tuo discorso e' lo stesso del "se tutti ci amassimo finirebbero le guerre" o "se tutti pagassimo le tasse staremmo tutti quanti meglio".
Ultima modifica di gmork; 19-12-09 alle 15:10:15
infatti il sud va benissimo, come il resto d'europa, anzi un po' piu' come quella del nordMa infatti per quanto mi riguarda il mio paese funziona ne peggio ne meglio degli altri. A ruminare la solfa della povera Italia sigata e incapace sono rimasti gli sbarbatelli che del loro paese non sanno nulla, e gli sprovveduti che consideravano l'Inghilterra e la Spagna come la terra delle meraviglie...
gmork il problema è che da come l'hai messa tu sembra che il cambiamento endogeno sia impossibile, quando questa cosa è ampiamente smentita dalla storia e anzi, si riscontra che, quando il cambiamento è duraturo, di solito è di matrice endogena.
La verità che nessuno vuole dire perchè fa brutto è che se certe zone stanno messe in un certo modo in Italia è perchè alla ggggente bene o male sta bene così, i cinesi sono tutti comunisti perchè bene o male gli sta bene così, ecc.
non sto dicendo che e' impossibile, e' ovvio che non lo e', ma che non puo' avvenire in un sistema generalmente stabilizzato che nel suo complesso non ha interesse a cambiare. e non parlo dei poveracci che devono tirare il mese e che sono foglie al vento quando c'e' tempesta, ma chi muove le cose (politica in primis dove va bene e politica/imprenditoria/criminalita' dove va male).
ma se in certi servizi dei tanto bistrattati striscia o le iene, quando andavano nei comuni campani a chiedere conto dell'abusivismo della camorra vedevi le istituzioni che scappavano per chiudersi nella prima stanza libera...
e' lo stato (nella sua accezione piu' ampia, dal parlamento all'assessore di paese, la politica insomma) che alza o abbassa l'educazione civica di una nazione a secondo di come governa e delle decisioni che prende (e che possono riguardare anche i media, ma il discorso diventa piu' ampio). il cambiamento di un sistema bacato viene dalla gente comune solo quando si fa una rivoluzione, ma ormai non e' piu' roba per paesi occidentali e difficilmente ne nasce qualcosa di buono.
se per voi la politica ha fatto del suo meglio dal '46 ad oggi va bene, secondo me a parte qualche eccezione, no. anzi, spesso il contrario.
Ultima modifica di gmork; 19-12-09 alle 15:59:56
La politica non è una roba che piove dall'alto. Secondo te la politica ha fatto così schifo perchè i politici sono una razza aliena venuta da Vega a rovinare l'Italia o perchè il voto di scambio è stato ed è tuttora il modo di gran lunga più efficace, se non l'unico, per ottenere il successo elettorale, in particolare in certe zone del Paese ? Ovvio che poi il tutto diventa un circolo vizioso, ma la responsabilità primaria rimane al popolo.non sto dicendo che e' impossibile, e' ovvio che non lo e', ma che non puo' avvenire in un sistema generalmente stabilizzato che nel suo complesso non ha interesse a cambiare. e non parlo dei poveracci che devono tirare il mese ma chi muove le cose (politica in primis).
ma se in certi servizi dei tanto bistrattati striscia o le iene, quando andavano nei comuni campani a chiedere conto dell'abusivismo della camorra vedevi le istituzioni che scappavano per chiudersi nella prima stanza libera...
e' lo stato (nella sua accezione piu' ampia, dal parlamento all'assessore di paese, la politica insomma) che alza o abbassa l'educazione civica di una nazione a secondo di come governa e delle decisioni che prende (e che possono riguardare anche i media, ma il discorso diventa piu' ampio). il cambiamento viene dalla gente comune solo quando si fa una rivoluzione, ma ormai non e' piu' roba per paesi occidentali e difficilmente ne nasce qualcosa di buono.
se per voi la politica ha fatto del suo meglio dal '46 ad oggi va bene, secondo me a parte qualche eccezione, no. anzi.
la responsabilita' rimane di chi ha il potere, e la gente ha solo l'illusione di averlo. anzi, in gran parte del sud manco quello, lo vedono gia' di loro che non contano una cippa nella gestione delle cose. questo non vuol dire che non ci siano le eccezioni alla regola dove ti do anche ragione, come nelle elezioni siciliane di qualche anno fa dove tra cuffaro e la borsellino vinse cuffaro (pero' la' bisogna anche dire che moltissimi voti li muove la mafia)
p.s. preciso a scanso di equivoci, migliore qualitativamente e' la democrazia e piu' conta il cittadino. noi secondo me , parlando globalmente non siamo un esempio in questo senso.
Ultima modifica di gmork; 19-12-09 alle 16:21:41
Il potere è il voto. E' questo che non è entrato per decenni nella zucca vuota dei miei conterranei, ed è per questo che la cosa pubblica in meridione non funziona neanche per il cazzo. E' proprio questo atteggiamento feudale che promuove il cattivo funzionamento dello Stato.la responsabilita' rimane di chi ha il potere, e la gente ha solo l'illusione di averlo. anzi, in gran parte del sud manco quello, lo vedono gia' di loro che non contano una cippa nella gestione delle cose. questo non vuol dire che non ci siano le eccezioni alla regola dove ti do anche ragione, come nelle elezioni siciliane di qualche anno fa dove tra cuffaro e la borsellino vinse cuffaro (pero' la' bisogna anche dire che moltissimi voti li muove la mafia)
p.s. preciso a scanso di equivoci, migliore qualitativamente e' la democrazia e piu' conta il cittadino. noi secondo me , parlando globalmente non siamo un esempio in questo senso.
EDIT: La Sicilia è un buon esempio. Credi davvero che la mafia abbia un tizio in ogni seggio con un'arma puntata ? Perlopiù non si tratta neanche di minacce blande, ma semplicemente di possibili scambi di favori. E la gente è felicissima di vendere il proprio voto.
Ultima modifica di Il Nero; 19-12-09 alle 16:29:08
Le difficoltà del sud Italia sono il frutto degli eventi storici che hanno plasmato il nostro paese, come lo sono le difficoltà di altre zone in altri paesi: il nord e il sud della Fancia, l'est e l'ovest della Germania, il nord e il sud degli USA. Se pensi che gli altri paesi siano un blocco monolitico uniforme nelle sue qualità vuol dire che non hai mai messo il naso fuori di casa. Ogni paesi ha pregi e difetti, aree di eccellenza e aree di depressione, le nostre non sono ne meglio ne peggio delle altre, punto.
la gente non ha un'agire comune, non e' organizzata, non ha conoscenza diretta dei fatti, nelle politiche non vota nemmeno la persona ma l'intero partito, con una legge che non dipende da lei e che subordina il politico non al suo elettorato ma al ben volere della segreteria di partito.
e' questo che la frega nella pratica. poi e' chiaro che nella vita non esiste il bianco e il nero, le colpe ce le possiamo avere un po' tutti, ma i primi della lista sono quelli che le mani sui fili ce le hanno veramente e che agiscono al contrario di quello che giurano.
Ultima modifica di gmork; 19-12-09 alle 16:49:31
ah va bene allora. tutto a postoLe difficoltà del sud Italia sono il frutto degli eventi storici che hanno plasmato il nostro paese, come lo sono le difficoltà di altre zone in altri paesi: il nord e il sud della Fancia, l'est e l'ovest della Germania, il nord e il sud degli USA. Se pensi che gli altri paesi siano un blocco monolitico uniforme nelle sue qualità vuol dire che non hai mai messo il naso fuori di casa. Ogni paesi ha pregi e difetti, aree di eccellenza e aree di depressione, le nostre non sono ne meglio ne peggio delle altre, punto.
Beh, certo è la scusa più comoda che si possa avere.
Cioè, io so' ggenio ma è la Po-li-ti-ca che mi blocca, ahò.
Ma nemmeno la politica non è un blocco monolitico o una setta esoterica. Nemmeno quella italiana.la gente non ha un'agire comune, non e' organizzata, non ha conoscenza diretta dei fatti, nelle politiche non vota nemmeno la persona ma l'intero partito, con una legge che non dipende da lei e che subordina il politico non al suo elettorato ma al ben volere della segreteria di partito.
e' questo che la frega nella pratica. poi e' chiaro che nella vita non esiste il bianco e il nero, le colpe ce le possiamo avere un po' tutti, ma i primi della lista sono quelli che le mani sui fili ce le hanno veramente e che agiscono al contrario di quello che giurano.
Prendi la Lega Nord. Nonostante media non proprio favorevoli, in 20 anni è diventata uno dei primi partiti a livello nazionale ed il primo partito in molte realtà locali.
Ripeto che il Sud è vittima (tra le altre cose) di una mentalità feudale, che tu stai esponendo perfettamente.
Eh. Certo. Quando c'era il proporzionale con l'espressione della preferenza o quando c'era il maggiornitario il voto di scambio non esisteva. E' un fenomeno nato con la riforma elettorale del 2006.la gente non ha un'agire comune, non e' organizzata, non ha conoscenza diretta dei fatti, nelle politiche non vota nemmeno la persona ma l'intero partito, con una legge che non dipende da lei e che subordina il politico non al suo elettorato ma al ben volere della segreteria di partito.
e' questo che la frega nella pratica. poi e' chiaro che nella vita non esiste il bianco e il nero, le colpe ce le possiamo avere un po' tutti, ma i primi della lista sono quelli che le mani sui fili ce le hanno veramente e che agiscono al contrario di quello che giurano.
Ma che stai dicendo?
miiiiii mo' salta fuori che ho detto che prima non rubavano e ora con questo sistema si
va bene tutto ma questo proprio no, dai, mi pare di averlo detto 2000 volte che per me hanno mangiato dal 46 a oggi (magari posso sbagliarmi sui primi anni esagerando un po'). e' solo che questo sistema e' un perfezionamento del togliere potere alla gente facendole credere di averlo ancora. in pratica te voti il partito e ci pensa poi il partito poi a mettere su chi gli pare a lui (come dire... una fatica in meno ).
Ultima modifica di gmork; 19-12-09 alle 18:32:19
Guarda che il voto di preferenza è stato rimosso proprio per cercare di limitare il fenomeno del voto di scambio, già nei primi anni novanta. Fenomeno che ha continuato a imperversare anche coi due successivi sistemi elettorali.
Qusto per dirti che il problema non è il sistema, ma la gente. E i tanti elettori che col voto di scambio ci mangiano. La perpetuazione del fenomeno è soprattutto colpa loro, non di un fantomatico "sistema"
beh la lega si muove in una realta' diversa (e fa fondamentalmente leva su istinti piuttosto beceri e proprio per questo ben diffusi. mo' vengo linciato dai leghisti ). e' piu' facile prendere voti nel nord dicendo di voler difendere il benessere lombardo, che non al sud dicendo di combattere la mafia proprio perche' di voler combattere la mafia lo dicono tutti ma imho non lo fa nessuno.Ma nemmeno la politica non è un blocco monolitico o una setta esoterica. Nemmeno quella italiana.
Prendi la Lega Nord. Nonostante media non proprio favorevoli, in 20 anni è diventata uno dei primi partiti a livello nazionale ed il primo partito in molte realtà locali.
Ripeto che il Sud è vittima (tra le altre cose) di una mentalità feudale, che tu stai esponendo perfettamente.
Difatti Lombardo ha avuto poco poco successo: è solo governatore
si, ma la gente da che mondo e' mondo si adegua perche' ha gia' i suoi problemi quotidiani a cui badare, o fa la rivoluzione. non fa le vie di mezzo. non sto dicendo che non ha colpe (sottolineo che e' piu' chiaro ^^) ma che la colpa principale e' di chi la sfrutta per i propri fini indossando gli abiti di chi la dovrebbe invece guidare per il suo bene e magari facendoglielo pure credere.Guarda che il voto di preferenza è stato rimosso proprio per cercare di limitare il fenomeno del voto di scambio, già nei primi anni novanta. Fenomeno che ha continuato a imperversare anche coi due successivi sistemi elettorali.
Qusto per dirti che il problema non è il sistema, ma la gente. E i tanti elettori che col voto di scambio ci mangiano. La perpetuazione del fenomeno è soprattutto colpa loro, non di un fantomatico "sistema"
oppure c'è una mentalità come la tua, per cui deve pensarci qualcun altro. tolti ovviamente quelli a cui l'esistenza della mafia sta bene
il mio discorso è: se voglio qualcosa cerco di adoperarmi per ottenerla, non mi nascondo dietro il fatto che i cattivi me lo impedisconoanche se non te ne rendi conto il tuo discorso e' lo stesso del "se tutti ci amassimo finirebbero le guerre" o "se tutti pagassimo le tasse staremmo tutti quanti meglio".