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  1. #1
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    ascoltando questo video di benetazzo si sentono cose molto interessanti, a mio parere, su come uscire in maniera concreta dalla crisi e rilanciare l'economia nazionale.
    in pratica sembra che brasile e polonia, nazionalizzando le banche si stiano risollevando alla grande. stando alle parole di benetazzo, addirittura il brasile ha le banche piu' sicure al mondo, finanziariamente parlando. nazionalizzazione e dazi doganali in difesa dell'industria nazionale e quindi dei posti lavoro in loco.
    insomma meno liberalismo selvaggio e piu' controllo statale sui meccanismi di base dell'economia.
    http://www.youtube.com/watch?v=<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/0AJS22sIoKI&hl=it_IT&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/0AJS22sIoKI&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>

  2. #2
    TeoN
    ospite

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Nazionalizzare le banche

  3. #3
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    eh che te devo di', pure a me suona male detta cosi', pero' a quanto sembra per brasile (che non e' certo un regime comunista) e polonia sta funzionando alla grande.
    del resto uno stato che non ha alcun controllo sui meccanismi di base della sua economia non e' che poi si puo' lamentare se la stessa economia va a puttane anche per colpa di meccaniche puramente di convenienza privatistica.
    cmq sarebbe meglio prima vedere il filmato su quello che dice.

  4. #4
    Lo Zio L'avatar di painofsalvation
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    certo, nazionalizzare le banche per poi svenderle alla prossima tangentopoli pilotata dalle tre scrofe.

  5. #5
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Nazionalizzare le banche è il primo passo per un'economia totalmente pilotata dallo Stato, non mi stupisce che abbia attecchito in un Paese sudamericano e uno ex comunista.

  6. #6
    Banned
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Io sono liberista ma sono d'accordo con quest'economista (che personalmente non conoscevo) per ciò che concerne dazi doganali e difesa ad oltranza dei distretti industriali e della produzione manifatturiera nel Paese.
    I dazi doganali dovrebbero essere un obbligo morale per i Paesi Europei, vista la concorrenza asimmetrica di Cina e Brasile (toh), che non hanno sottoscritto alcun accordo per ridurre le emissioni, al contrario dei costosissimi accordi a cui abbiamo aderito nel mondo occidentale. Ma soprattutto sfruttano i lavoratori in barba ad ogni qualsivoglia diritto umano, ottenendo un costo del lavoro pro-capite bassissimo. Ultimo punto da sottolineare, manovrano il tasso di cambio per rendere più competitive le proprie merci.
    E noi Europei dovremmo perdere ricchezza a causa di questi furfanti? Siamo poco furbi, purtroppo.

    Ah, però sono nettamente contrario alla nazionalizzazione delle banche. Provvedimento stalinista (le banche al servizio dell'economia? Non siamo in Unione Sovietica, eh).
    Non oso immaginare cosa diventerebbero i nostri Istituti di credito in mano a qualche furbetto succhiasoldi del settore pubblico o ad amichetti nullafacenti di qualche politico, tra l'altro.

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di painofsalvation
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    se il modello anglosassone ci ha portato dove siamo adesso, meglio un economia pilotata dallo Stato, che in italia non e' possibile visto che basta pagare mazzette a qualche giudice e buttare fumo negli occhi al popolo bue per paralizzare la politica per decadi.

  8. #8
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da painofsalvation Visualizza Messaggio
    se il modello anglosassone ci ha portato dove siamo adesso, meglio un economia pilotata dallo Stato, che in italia non e' possibile visto che basta pagare mazzette a qualche giudice e buttare fumo negli occhi al popolo bue per paralizzare la politica per decadi.
    In Italia l'economia è QUASI totalmente pilotata dallo Stato, eh. Abbiamo una spesa pubblica che arriva al 60-70% del PIL tangibile (non sommerso), ed una pressione fiscale più o meno uguale...ma dove vogliamo andare?
    Avessimo almeno un Welfare State di livello decente, si poteva anche accettare ciò, nonostante sia un modello socialista, ma con i servizi che ci si ritrova...
    Rendetevi conto che centinaia di migliaia di parassiti stanno succhiando il sangue agli italiani da decenni: furbettini del Parlamentino, dirigenti di regioni, direttorini degli enti locali più minuscoli continuano a fare i loro porci comodi a spese dei contribuenti, in un irrealismo privo di ogni logica e controllo.

  9. #9
    TeoN
    ospite

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    eh che te devo di', pure a me suona male detta cosi', pero' a quanto sembra per brasile (che non e' certo un regime comunista) e polonia sta funzionando alla grande.
    del resto uno stato che non ha alcun controllo sui meccanismi di base della sua economia non e' che poi si puo' lamentare se la stessa economia va a puttane anche per colpa di meccaniche puramente di convenienza privatistica.
    cmq sarebbe meglio prima vedere il filmato su quello che dice.
    Ma io non ero ironico

  10. #10
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Tutto questo sarebbe molto bello se il brasile avesse effettivamente nazionalizzato le banche (hint, non lo ha fatto )

    Il tipo spara enormi boiate a destra e a manca, il bello e' che in passato avevo anche visto una sua intervista e mi trovavo abbastanza d'accordo. Ne concludo che la mia prima impressione fosse sbagliata, o che il tizio in questo caso e' in mala fede.

  11. #11
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    vuoi dire che si farebbe sputtanare in maniera cosi' plateale inventando palle in tv peraltro facilmente smentibili da un altro esperto del settore?
    io sulla rete ho trovato solo questo articolo su lula e la sua difesa della nazionalizzazione delle banche (poi magari non sono tutte ma solo alcune) per combattere la crisi. link.
    cmq, come idee per una sana ripresa economica e sociale dovrebbero essere buone. le banche continuano a fare le banche ma con una supervisione statale che assicuri una politica di sostegno alla economia di base del paese, cosa che invece ora e' solo sulla carta mi sembra, dato che come enti priovati l'unica cosa che importa e' il guadagno dei manager e al limite degli azionisti e basta (cosa legittima ma che in tempi di crisi profonde cozza un po' con gli interessi generali, specie se fregano pure i clienti). poi, ok in italia magari andrebbe cmq tutto a puttane, ma e' un altro discorso
    dire finalmente un basta alla delocalizzazione selvaggia che arricchisce pochi a spese dell'occupazione, e magazi qualche dazio che eviti concorrenze davvero sleali che segano le gambe ai produttori nostrani.

    poi m'e' piaciuto anche quando ha detto che in usa a ste trasmissioni invitano solo esperti, mentre da noi solo politici
    Ultima modifica di gmork; 05-02-10 alle 23:55:51

  12. #12
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    vuoi dire che si farebbe sputtanare in maniera cosi' plateale inventando palle in tv peraltro facilmente smentibili da un altro esperto del settore?
    io sulla rete ho trovato solo questo articolo su lula e la sua difesa della nazionalizzazione delle banche (poi magari non sono tutte ma solo alcune) per combattere la crisi. link.
    cmq, come idee per una sana ripresa economica e sociale dovrebbero essere buone. le banche continuano a fare le banche ma con una supervisione statale che assicuri una politica di sostegno alla economia di base del paese, cosa che invece ora e' solo sulla carta mi sembra.
    poi, ok in italia andrebbe cmq tuto a puttane, ma e' un altro discorso
    Quello che il tipo li sopra dice in un programma di una rete locale in Italia mi tange ben poco, soprattutto considerato che non aveva alcun contraddittorio.
    Lula non ha nazionalizzato le banche, il tuo stesso articolo non lo menziona (perche' non e' accaduto ).
    La situazione in Brasile e' questa: ci sono alcune banche controllate dallo Stato ed altre private, straniere e non.
    Ci sono stati anche esempi abbastanza recenti di banche private che hanno acquisito banche statali.

    La peculiarita' del sistema bancario brasiliano risiede nel fatto che hanno regole piu' ferree in termini di requisiti per le banche (piu' stringenti di Basel) e che sono sottoposte ad un monitoraggio piu' attento da parte delle autorita'. Questo e' un bene ed un male, come sempre in economia c'e' un trade off.

    C'e' una differenza ENORME tra questo e la nazionalizzazione.

    Benetazzo inoltre

    a) critica (lol) il consolidamento del sistema bancario italiano ("una volta eravate una faccia ora siete un numero" etc etc). Questo mi fa ribaltare dalle risate considerando che proprio il sistema bancario brasiliano e' andato, va e continua andare a ritmo serrato nella stessa direzione (consolidamento).
    http://mystockvoice.wordpress.com/20...consolidation/

    b) A sentirlo sembra che il Brasile debba la sua fortuna a politiche protezionistiche, quando e' esattamente il contrario
    http://www.weforum.org/pdf/GCR09/Rep...02009-2010.pdf (profilo del Brasile)

    c) Bonus: nemmeno la Polonia ha nazionalizzato le banche.

    d) Afferma che la strada e' nazionalizzare le banche. Poi dice che cosi la Polonia ha fregato l'Irlanda, che ora e' nella cacca perche' ha lo stesso outlook di UK e USA. E indovina UK e USA cosa hanno fatto? Ecco, hanno nazionalizzato le banche

    Ma poi perdonami, vai sul suo sito: http://www.eugeniobenetazzo.com/
    Ti pare una persona a cui dare ascolto?

    Edit: fixato link al sito del primo ed unico predicatore finanziario in Italia.
    Ultima modifica di Hatsu; 06-02-10 alle 00:12:31

  13. #13
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    si', beh, predicatore finanziario ha lasciato un po' cosi' anche me quando ho fatto un salto al suo sito, mi ha fatto venire in mente i predicatori religiosi cazzari americani pero' devo ammettere che, cosi' da profano, sembra uno che sa il fatto suo. bho, l'importante e' fare chiarezza sulle cose.
    io cmq resto favorevole a un controllo piu' stretto dello stato sull'operato delle banche, anche senza arrivare all'estremo della statalizzazione, dato che la loro influenza sui meccanismi economici di una nazione e' enorme. pero' vabbe' io di mio non sono proprio pro capitalismo selvaggio.
    Ultima modifica di gmork; 06-02-10 alle 01:00:05

  14. #14
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    si', beh, predicatore finanziario ha lasciato un po' cosi' anche me quando ho fatto un salto al suo sito, mi ha fatto venire in mente i predicatori religiosi cazzari americani pero' devo ammettere che, cosi' da profano, sembra uno che sa il fatto suo. bho, l'importante e' fare chiarezza sulle cose.
    Si ma figurati, io non me la prendo con te, anzi. Hai visto un video, il tipo e' sicuro di se, e' presentato come un esperto e ha (a quanto capisco) una certa fama, e' ovvio che prendi per vero cio' che dice. Se l'argomento fossero state, che ne so, le cellule staminali magari saremmo a ruoli invertiti.
    Quello che mi fa girare le scatoline e' lui.
    Non e' che sia un ignorante eh, intendiamoci. Si vede che ha una certa formazione. E' che la usa per lucrarci sopra. Cristo, ha scritto un libro sulle SCIE CHIMICHE

    io cmq resto favorevole a un controllo piu' stretto dello stato sull'operato delle banche, anche senza arrivare all'estremo della statalizzazione, dato che la loro influenza sui meccanismi economici di una nazione e' enorme. pero' vabbe' io di mio non sono proprio pro capitalismo selvaggio.
    Ma certo. Un livello maggiore di controllo e' sicuramente piu' auspicabile, ma nazionalizzare tutto non e' la soluzione.

  15. #15

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?


  16. #16
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da painofsalvation Visualizza Messaggio
    se il modello anglosassone ci ha portato dove siamo adesso, meglio un economia pilotata dallo Stato, che in italia non e' possibile visto che basta pagare mazzette a qualche giudice e buttare fumo negli occhi al popolo bue per paralizzare la politica per decadi.
    Ma sta gente poi ha il coraggio di dare del comunista a qualcuno?

  17. #17

  18. #18
    La Borga L'avatar di defmaka
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Nazionalizzare le banche è una forzatura ridicola e che parte dal presupposto errato che le banche non siano imprese, ma una sorta di agenzia di mutuo soccorso che deve supportare i porci comodi di x persone.
    Alcuni spunti di riflessione:
    1-Le banche italiane sono già tra le più stabili: hanno retto la crisi con ratio di tier 1 tra il decente ed il buono in quasi tutti i casi. Sono state necessarie sicuramente delle manovre di razionalizzazione dei costi, ma dei ciocchi tipo america non ci sono stati. Anche a fronte del fatto che, non avendo colpe della crisi dei mutui americani, hanno comunque dovuto subirne tutti i danni reputazionali del caso ( vedi gente che dirottava i quattrini su altre cose ritenute più sicure per pura paura ).
    2-Sono così stabili che in gran parte hanno pure rifiutato gli "aiuti" dello stato italiano ( i tremonti bond ,con politici relativamente incazzati ). Sicuramente ha giocato il fatto che la logica di questi aiuti era ridicola ( ti ciocco dei bond al 8% quando il mercato ti fa indebitare al 1,5%... si, ma tu li prendi che li dai alle imprese in difficoltà... così lo stato guadagna su un impresa sicura, mentre la banca si prende il rischio di credito, ahahahha ).
    3-No, le banche non sono un mutuo soccorso. Morale, hanno una funzione di ripulisti di soggetti economicamente scadenti, che siano privati o imprese. La logica di diamo tutto a tutti ha prodotto del danno e basta nel corso degli anni ( vedi appunto crisi con bolle speculative immobiliari )
    4-Le banche sono uno dei settori normativamente più tartassati, ma almeno sono in un contesto di libero mercato. Togli quello e si ritorna alle vecchie banche ministeriali, dove regna inefficienza e nepotismi vari. Bello!

    Vuoi banche più sicure? Abolisci lo sconto di fatture e gestiscilo con factor pro soluto assicurato, e vedrai che di grossi problemi sulle pmi non ce ne sono più. Poi rivedi al ribasso i criteri di affidamento, magari con alcune direttive sui criteri di valutazione privati imposti anche per legge ( tipo redditi minimi per indebitarsi , e calcolati seriamente ).
    Poni tetti massimi a quanti affidamenti puoi avere in relazione a fatturato e reddito.
    Scommettiamo che facendo così dei grossi casini non ce ne troviamo più di fronte?

  19. #19
    Lo Zio L'avatar di painofsalvation
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    in realta' Benetazzo propone la nazionalizzazione delle banche come una delle possibili soluzioni della crisi che ormai crisi non e' piu' visto che trattasi di "emergenza".

    http://www.youtube.com/watch?v=p_IUucugZ8g

    Spoiler:
    Ci rendiamo conto di come ci stanno letteralmente turlupinando?». Il 27 novembre
    sarà al Cittadella di Lugano con il suo spettacolo dal titolo che
    da solo è un programma: Funny money, tutto quello che non sapevi (che
    segue il successo di Banca Rotta). Un impietoso show economico-satirico.
    Eppure non chiamatelo comico, tanto meno paragonatelo a Beppe
    Grillo. In effetti il piglio è più riflessivo e inequivocabilmente respira
    prima di parlare. Reso celebre dal suo primo saggio del 2006, Duri e
    puri: aspettando un nuovo 1929, Eugenio Benetazzo si definisce «un
    operatore di borsa indipendente».
    Allora, che cos’è ancora che non sappiamo? «Da dove si origina la
    crisi, chi sono i reali responsabili, che cosa ci aspetta nel futuro, quali sono i
    processi di trasformazione che stanno cambiando il nostro mondo e che disegno
    c’è dietro Obama».
    Obama? «Non è il grande salvatore che tanti ostentano, rappresenta il
    nuovo lifting facciale dell’imperialismo americano».
    Dicono in giro che la crisi è finita. È vero? «È appena cominciata.Comunque
    è improprio parlare di crisi...». Cominciamo bene... «Il termine crisi
    presuppone una scelta fra due o più opzioni, strategie o strade da percorrere
    ». Bene, stiamo peggio pure della crisi... «Noi oggi stiamo vivendo una
    fase di emergenza che si è manifestata attraverso tre matrici: prima quella
    finanziaria con il fallimento della Lehman Brothers (mitigata trasformando
    il debito delle banche in debito degli Stati); poi quella industriale con il
    crollo della produzione e la migrazione di risorse, brevetti e stabilimenti
    verso Oriente; infine quella sociale, per cui ci troviamo a dover gestire la diminuzione
    del reddito e dei posti di lavoro». Insomma, un bel casino...
    È vero che iniziò tutto con i mitologici mutui sub-prime? «Nooo...
    Questa è una lettura fuorviante che sposta l’attenzione da dove realmente si
    nasconde il marcio».
    E dove si nasconde? «Nell’Organizzazione mondiale del commercio e
    nel Nafta (accordo di libero scambio fra Usa,Messico e Canada), nelle loro
    strategie di sviluppo nomadiche, per cui le grandi corporation trasferiscono
    tutto verso Oriente e si spostano di paese in paese a seconda delle convenienze,
    polverizzando una parte della ricchezza dei paesi d’origine, che non possono
    resistere ad una concorrenza che non è paritaria. I mutui sono solo la
    manifestazione del fatto che il mercato non è più sostenibile in termini di turbo-
    capitalismo».
    È cambiato qualcosa? «Direi che è peggiorato tutto. Chi pensa che l’anno
    prossimo saremo meglio è un povero illuso».
    Parliamo di borsa: sono stati più fessi i piccoli investitori o più
    ‘astuti’ molti promotori? «Questo è un problema di cultura finanziaria.
    Si è abituati a delegare la gestione delle proprie risorse, fregandosene delle
    opportunità sul mercato e dei conflitti d’interesse oggettivi fra gestori di patrimoni,
    che hanno creato un’area di redditività molto alta per loro amministrando
    il denaro altrui a prescindere dai risultati ottenuti».
    Esistono ancora i capitali protetti? «Di protetto non c’è più niente,
    neanche il posto di lavoro. Ci sono presunzioni di affidabilità in un orizzonte
    grigio in cui siamo piombati tutti quanti. ».
    E la ricetta per non rimanere fregati? «Esiste... Torniamo indietro
    agli anni 90: i tassi d’interesse sugli investimenti a rendimento garantito si
    sono abbassati e molti piccoli risparmiatori si sono improvvisati in un nuovo
    mercato fatto di azioni, fondi, ecc. Peggio ancora senza alcuna professionalità
    da parte degli intermediari, promotori finanziari che erano volgarissimi
    bancari trasformati in piazzisti asserviti alle logiche commerciali delle
    banche per cui lavoravano».Mmh... forse abbiamo afferrato il concetto...
    E la stampa di settore: più incompetente o più fetente? «Non ce n’è
    stato uno!...Fino a metà 2007 osannavano tutti il mercatismo, chi non entrava
    in borsa avrebbe perso l’opportunità della vita; abbiamo visto che cosa è
    successo... Adesso sono tutti a dire che ci vuole la regulation e che le banche
    andrebbero nazionalizzate. La stampa di settore, generalmente parlando,
    non è più credibile, al pari delle grandi istituzioni».
    Tornando allo spettacolo: che cosa c’è da ridere? «C’è un po’ di ilarità
    e ironia come scarico. Uno spettacolo alla Grillo con un analista».
    Qualcuno la definisce un catastrofista... «Lo dicevano due anni fa...
    Adesso la catastrofe è già passata:meglio cinico realista».
    Concludiamo con lo scudo: lei conosce un certo Nano Bignasca?
    «Mmm... No». Tratteggiamo fisionomicamente il soggetto in questione...
    «Aaaah! Quello della Lega dei Ticinesi?! Sì, sì, l’ho visto in televisione...».
    Esatto. Saprà quindi chè sua convinzione che Tremonti ha bisogno
    di soldi perché l’Italia è in bancarotta, come l’Argentina... «Be’,
    inzia ad emergere quello scenario: un paese con economia debole e una moneta
    forte. Il vantaggio dell’Argentina a suo tempo era che il suo debito era
    in mano a soggetti esteri, quindi si sono permessi il lusso di tirare il cosiddetto
    pacco a tutti.Per l’Italia è diverso e servono circa 35 miliardi di euro entro
    la primavera.Ne parlerò durante lo spettacolo».

    Le capita di dire qualcosa di ottimista? «Sì certo, è solo che di ottimismo
    per l’Europa ne vedo proprio poco...Magari in altri luoghi del pianeta,
    tipo Brasile, Australia, Canada». Teniamo le valigie pronte.

    http://www.eugeniobenetazzo.com/down...one_ticino.pdf


    e come volevasi dimostrare ci hanno prima preso per il culo dicendo che nel 2010 ci sarebbe stata la ripresa (per il culo, appunto) mentre la disoccupazione sarebbe salita (e sai checcenefrega allora di una ripresa della finanza che fa perdere posti di lavoro [banalmente parlando naturalmente]) a febbraio del "mitico" anno della ripresa finanziaria che tocca leggere?

    Il LUV affonda le Borse e riapre la crisi mondiale



    mantenere ancora alta la tensione perché potrebbero verificarsi nei prossimi semestri altri episodi di default finanziario.
    Infatti non è ancora stata fatta sufficiente chiarezza sull’effettiva esposizione di molte banche e
    sulla consistenza a consuntivo di perdite su crediti e mutui, mentre i media rimangono indifferenti
    rispetto ad altre tipologie di rischio finanziario che si apprestano ad arrivare proprio dagli Usa dopo il terremoto dei subprime. Mi sto riferendo agli Option Arms, ovvero una tipologia di mutui a rientro discrezionale del capitale che è stata erogata alle
    fasce sociali benestanti negli ultimi anni: sono tipologie di mutuo in cui la rata mensile è composta
    della sola quota interessi, lasciando al mutuatario la libertà di abbattere il capitale in base alle
    sue entrate finanziarie. Questi mutui si preparano ad esplodere proprio come i subprime.

    http://www.eugeniobenetazzo.com/down...onda_parte.pdf
    Ultima modifica di painofsalvation; 06-02-10 alle 11:10:42

  20. #20
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Wilde Visualizza Messaggio
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  21. #21
    Lo Zio L'avatar di painofsalvation
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    si, si, spamma pure quando scoppia la bolla delle option arms.

  22. #22
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    in realta' Benetazzo propone la nazionalizzazione delle banche come una delle possibili soluzioni della crisi che ormai crisi non e' piu' visto che trattasi di "emergenza".


    e come volevasi dimostrare ci hanno prima preso per il culo dicendo che nel 2010 ci sarebbe stata la ripresa (per il culo, appunto) mentre la disoccupazione sarebbe salita (e sai checcenefrega allora di una ripresa della finanza che fa perdere posti di lavoro [banalmente parlando naturalmente]) a febbraio del "mitico" anno della ripresa finanziaria che tocca leggere?

    Il LUV affonda le Borse e riapre la crisi mondiale

    Non che io sia ottimista su una effettiva ripresa nel 2010 (siamo usciti dalla recessione, tecnicamente, ma non la vedo rosea la situazione), ma giusto per difendere chi non e' d'accordo con me su ripresa VS occupazione: l'employment e' un indicatore che lagga, nel senso che non va a pari passo col tasso di crescita. In altre parole, quello che di solito accade e' una economia prima esce dalla recessione e solo dopo alcuni mesi vede un aumento dei posti di lavoro.

    In Europa abbiamo delle bombe ad orologeria non da poco, ma ragazzi miei ci sono stati americani che sono messi anche peggio. Personalmente nel lungo termine vedo l'Europa come piu' sicura.

    Ah e cmq sugli option ARMs ha ragione, potrebbero causare molto dolore. Ma non solo quelli eh. Chiunque non abbia un mortgage rate fisso sentira' tanto, tanto male in futuro. Ed io mi sfrego le mani
    Ultima modifica di Hatsu; 06-02-10 alle 13:06:41

  23. #23
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Mai letto Fortis nessuno qui dentro?

    Toh, vi do' una lettura semplice della situazione: articolo di oggi sul Messaggero.




  24. #24
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Jaqen Visualizza Messaggio
    /thread
    Lo sapevo.

    Del resto se uno viene ospitato sul blog di Grillo non deve essere del tutto registrato.

  25. #25
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Hatsu Visualizza Messaggio


    Non che io sia ottimista su una effettiva ripresa nel 2010 (siamo usciti dalla recessione, tecnicamente, ma non la vedo rosea la situazione), ma giusto per difendere chi non e' d'accordo con me su ripresa VS occupazione: l'employment e' un indicatore che lagga, nel senso che non va a pari passo col tasso di crescita. In altre parole, quello che di solito accade e' una economia prima esce dalla recessione e solo dopo alcuni mesi vede un aumento dei posti di lavoro.

    In Europa abbiamo delle bombe ad orologeria non da poco, ma ragazzi miei ci sono stati americani che sono messi anche peggio. Personalmente nel lungo termine vedo l'Europa come piu' sicura.

    Ah e cmq sugli option ARMs ha ragione, potrebbero causare molto dolore. Ma non solo quelli eh. Chiunque non abbia un mortgage rate fisso sentira' tanto, tanto male in futuro. Ed io mi sfrego le mani
    E' il caso di portare a fisso il mutuo a tasso variabile, dici?

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