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  1. #251
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

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    Il punto è che un investitore per sua stessa natura deve pensare unicamente al proprio tornaconto personale quando inietta del capitale nel sistema.
    Per la crescita dell'economia reale contribuiamo già sin troppo ampiamente con tasse inutili sparse in ogni dove (anche nelle rendite finanziarie, sì).
    Sì ma il punto è che l'attività finanziaria di per sé non produce alcuna ricchezza, se non è in qualche modo effettivamente incanalata verso attività di economia reale o comunque funzionale allo svolgimento di tale attività.

    Se ciò non avviene, come in buona parte del mercato dei derivati, si hanno soltanto delle gigantesche masse di soldi che si muovono in maniera pseudo-casuale senza produrre una ceppa, e anzi che generalmente si muovono in direzioni anti-redistributiva, quindi il gioco per la collettività non è neanche a 0, bensì è a perdere.

    Poi ci aggiungi il "costo opportunità" rappresentato dal fatto che quelle enormi masse di soldi potrebbero essere investite in attività produttive reali, e ti rendi conto che è un pacco gigantesco.

    E soprattutto, non vedo grosse differenze tra il mercato dei derivati (almeno com'è adesso) ed un tavolo di poker. Forse l'unica differenza è che nei derivati c'è chi bara in modo molto esplicito.

    E' ovvio che l'investitore deve pensare soltanto al proprio guadagno, ma non è che comprando obbligazioni e azionario di lungo termine non si guadagna, eh, anzi mi pare che Warren Buffet non sia proprio un poveraccio.
    Ultima modifica di Il Nero; 07-03-10 alle 11:09:11

  2. #252
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Sì ma il punto è che l'attività finanziaria di per sé non produce alcuna ricchezza, se non è in qualche modo effettivamente incanalata verso attività di economia reale o comunque funzionale allo svolgimento di tale attività.

    Se ciò non avviene, come in buona parte del mercato dei derivati, si hanno soltanto delle gigantesche masse di soldi che si muovono in maniera pseudo-casuale senza produrre una ceppa, e anzi che generalmente si muovono in direzioni anti-redistributiva, quindi il gioco per la collettività non è neanche a 0, bensì è a perdere.

    Poi ci aggiungi il "costo opportunità" rappresentato dal fatto che quelle enormi masse di soldi potrebbero essere investite in attività produttive reali, e ti rendi conto che è un pacco gigantesco.

    E soprattutto, non vedo grosse differenze tra il mercato dei derivati (almeno com'è adesso) ed un tavolo di poker. Forse l'unica differenza è che nei derivati c'è chi bara in modo molto esplicito.

    E' ovvio che l'investitore deve pensare soltanto al proprio guadagno, ma non è che comprando obbligazioni e azionario di lungo termine non si guadagna, eh, anzi mi pare che Warren Buffet non sia proprio un poveraccio.
    Certamente, in linea teorica le società si quotano in borsa per reperire capitali al fine di poter avere dei flussi di cassa, ed una liquidità maggiore (per poi investire, produrre e quant'altro).
    Però il mercato finanziario bisogna prenderlo per quello che è: un'enorme bisca a delta = 0. Anzi, leggermente in perdita per l'investitore viste le commissioni bancarie obbligatorie.

    Per quanto riguarda i titoli di stato, obbligazioni o simili, io sono stato sempre tendenzialmente scettico, in quanto danno rendimenti risibili che magari ti vengono mangiati da una fiammata dell'inflazione (come nel 2008 ). Aggiungendo che avere i soldi bloccati per anni non è il massimo della vita.

  3. #253
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Sì ma il punto è che l'attività finanziaria di per sé non produce alcuna ricchezza, se non è in qualche modo effettivamente incanalata verso attività di economia reale o comunque funzionale allo svolgimento di tale attività.

    Se ciò non avviene, come in buona parte del mercato dei derivati, si hanno soltanto delle gigantesche masse di soldi che si muovono in maniera pseudo-casuale senza produrre una ceppa, e anzi che generalmente si muovono in direzioni anti-redistributiva, quindi il gioco per la collettività non è neanche a 0, bensì è a perdere.

    Poi ci aggiungi il "costo opportunità" rappresentato dal fatto che quelle enormi masse di soldi potrebbero essere investite in attività produttive reali, e ti rendi conto che è un pacco gigantesco.

    E soprattutto, non vedo grosse differenze tra il mercato dei derivati (almeno com'è adesso) ed un tavolo di poker. Forse l'unica differenza è che nei derivati c'è chi bara in modo molto esplicito.

    E' ovvio che l'investitore deve pensare soltanto al proprio guadagno, ma non è che comprando obbligazioni e azionario di lungo termine non si guadagna, eh, anzi mi pare che Warren Buffet non sia proprio un poveraccio.
    Uhm e' tutta una questione di regolamentazione di come gli strumenti stessi vengono creati e controllati.

    Non e' che un derivato promuova necessariamente un'allocazione inefficiente delle risorse. Lo fa nel momento in cui non c'e' trasparenza ed onesta' nel modo in cui esso e' costruito e presentato agli investitori.

    Esempio pratico: se i famosi subprime fossero stati presentati per quello che effettivamente erano (una scommessa ad altissimo rischio, che ne so un rating C) avrebbero avuto un mercato sano per tutti. Ma sappiamo tutti come e' andata.
    Ultima modifica di Hatsu; 07-03-10 alle 13:05:55

  4. #254
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

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    Certamente, in linea teorica le società si quotano in borsa per reperire capitali al fine di poter avere dei flussi di cassa, ed una liquidità maggiore (per poi investire, produrre e quant'altro).
    Però il mercato finanziario bisogna prenderlo per quello che è: un'enorme bisca a delta = 0. Anzi, leggermente in perdita per l'investitore viste le commissioni bancarie obbligatorie.

    Per quanto riguarda i titoli di stato, obbligazioni o simili, io sono stato sempre tendenzialmente scettico, in quanto danno rendimenti risibili che magari ti vengono mangiati da una fiammata dell'inflazione (come nel 2008 ). Aggiungendo che avere i soldi bloccati per anni non è il massimo della vita.
    Ma io infatti ho semplicemente constatato che trattasi di semplice casinò e che tutti i pipponi "allocazione efficiente delle risorse" sono chiacchiere senza alcun riscontro nel funzionamento reale.

  5. #255
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

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    Ma io infatti ho semplicemente constatato che trattasi di semplice casinò e che tutti i pipponi "allocazione efficiente delle risorse" sono chiacchiere senza alcun riscontro nel funzionamento reale.
    Ma neppure questo e' completamente vero. Se il sistema avesse avuto la possibilita' di andare avanti per conto suo senza interventi dei governi di mezzo mondo, gli strumenti "malati" sarebbero morti e sepolti.

  6. #256
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Citazione Originariamente Scritto da Hatsu Visualizza Messaggio
    Uhm e' tutta una questione di regolamentazione di come gli strumenti stessi vengono creati e controllati.

    Non e' che un derivato promuova necessariamente un'allocazione inefficiente delle risorse. Lo fa nel momento in cui non c'e' trasparenza ed onesta' nel modo in cui esso e' costruito e presentato agli investitori.

    Esempio pratico: se i famosi subprime fossero stati presentati per quello che effettivamente erano (una scommessa ad altissimo rischio, che ne so un rating C) avrebbero avuto un mercato sano per tutti. Ma sappiamo tutti come e' andata.
    Non sono d'accordo.

    Non esiste un "mercato sano" nel momento in cui la proposta del mercato è "Scommetti che la bolla immobiliare finanziata da questa stessa ciofeca che stai comprando non ti scoppierà tra le mani ?". Ci puoi mettere qualunque rating da A a Z, ma non cambia il fatto che il mercato non sta proponendo un investimento, bensì una semplice scommessa, quindi per definizione un'allocazione inefficiente del denaro.

    Il problema è che il mercato finanziario dovrebbe raggiungere l'efficienza dell'allocazione degli investimenti, e teoricamente ne è capace, ma tutto l'edificio viene a cadere perché il 90% dell'attività attualmente in corso sui mercati finanziari NON E' investimento, ma speculazione, e non esiste una roba come "efficienza della speculazione".

  7. #257
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    Ma neppure questo e' completamente vero. Se il sistema avesse avuto la possibilita' di andare avanti per conto suo senza interventi dei governi di mezzo mondo, gli strumenti "malati" sarebbero morti e sepolti.
    Beh, sui subprime sono stati semplicemente così pirla da farselo sfuggire di mano, ma prendi ad esempio i futures sulle commodity. O forse me la sono sognata io la bolla speculativa sul petrolio e sul ... grano ? Cazzo sul grano !!!

    Ripeto, molti di questi strumenti avrebbero perfettamente senso se fossero usati nel modo in cui sono stati concepiti (gestione del rischio), il problema è che al momento non sono affatto usati in questo modo ...

  8. #258
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Non sono d'accordo.

    Non esiste un "mercato sano" nel momento in cui la proposta del mercato è "Scommetti che la bolla immobiliare finanziata da questa stessa ciofeca che stai comprando non ti scoppierà tra le mani ?". Ci puoi mettere qualunque rating da A a Z, ma non cambia il fatto che il mercato non sta proponendo un investimento, bensì una semplice scommessa, quindi per definizione un'allocazione inefficiente del denaro.

    Il problema è che il mercato finanziario dovrebbe raggiungere l'efficienza dell'allocazione degli investimenti, e teoricamente ne è capace, ma tutto l'edificio viene a cadere perché il 90% dell'attività attualmente in corso sui mercati finanziari NON E' investimento, ma speculazione, e non esiste una roba come "efficienza della speculazione".
    Ma speculare E' allocare risorse. E non e' che tu possa determinare cosi facilmente cosa e' efficiente e cosa non lo e'.
    Cerco di spiegarmi meglio: uno speculatore e' comunque un individuo che decide di allocare risorse nel modo che ritiene piu' efficiente in quel momento. Quindi, teoricamente parlando, anche gli speculatori sono parte del processo di allocazione efficiente delle risorse. Rappresentano semplicemente una fetta di individui che sono piu' propensi al rischio rispetto alla media, ma non per questo vanno sempre stigmatizzati.

    Una riflessione riguardante la parte grassettata: il rating dato agli strumenti va ad influenzare quanta gente investe in essi. Se i mutui subprime o i bond argentini avessero avuto un rating realistico, semplicemente non sarebbero cresciuti fino a diventare un rischio per l'intero mercato. Ribadisco poi che qualunque strumento finanziario e' una scommessa, grande o piccola che sia. Quindi dire "non proponevano un investimento ma una semplice scommessa" e' sbagliato. Piu' corretto sarebbe dire "proponevano ad alto rischio passandola per una a basso rischio".

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Beh, sui subprime sono stati semplicemente così pirla da farselo sfuggire di mano, ma prendi ad esempio i futures sulle commodity. O forse me la sono sognata io la bolla speculativa sul petrolio e sul ... grano ? Cazzo sul grano !!!

    Ripeto, molti di questi strumenti avrebbero perfettamente senso se fossero usati nel modo in cui sono stati concepiti (gestione del rischio), il problema è che al momento non sono affatto usati in questo modo ...
    Le bolle di cui tu parli (petrolio e grano) non erano necessariamente puramente speculative. C'erano delle motivazioni geo-politiche ed economiche sostanziali.

    Mi trovo comunque d'accordo sulla tua ultima affernazione, stiamo essenzialmente dicendo la stessa cosa.

  9. #259
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Hatsu Visualizza Messaggio
    Ma speculare E' allocare risorse. E non e' che tu possa determinare cosi facilmente cosa e' efficiente e cosa non lo e'.
    Cerco di spiegarmi meglio: uno speculatore e' comunque un individuo che decide di allocare risorse nel modo che ritiene piu' efficiente in quel momento. Quindi, teoricamente parlando, anche gli speculatori sono parte del processo di allocazione efficiente delle risorse. Rappresentano semplicemente una fetta di individui che sono piu' propensi al rischio rispetto alla media, ma non per questo vanno sempre stigmatizzati.
    Aspetta.
    Io sto cercando di distinguere cosa è "efficiente" per il singolo speculatore da cosa è "efficiente" per l'economia intera.

    Esempio: supponiamo che io invento un metodo per giocare a poker per cui giocando con 100€ ogni sera sono in grado di portarmi a casa 1€. Se devo scegliere come "allocare" i miei soldi, sicuramente mi conviene "allocarli" tutti giocando a poker, ed in un paio di anni diventerei ricco. Questo vuol dire che giocare a poker è un metodo estremamente efficiente di allocare i soldi.

    Ma per il resto del mondo quell'allocazione è assolutamente inefficiente, perché tutti i soldi che ho guadagnato giocando a poker io li ho sottratti ad altri, cioè non ho prodotto alcuna ricchezza con il mio denaro.

    Se quei 100€ io li investo in azioni della Ciccibacco S.p.a., sicuramente non diventerò ricco in pochi anni, ma d'altro canto i miei soldi vanno a finanziare la Ciccibacco S.p.a., cioè a creare ricchezza. Un'allocazione meno efficiente per il singolo speculatore è allora molto più efficiente per l'economia nel complesso.

    Con derivati vari ed eventuali, o comunque "investimenti" in attività palesemente improduttive, è la stessa cosa. Per i singoli investitori (nota a margine: in particolare per quelli che pilotano il mercato ) l'attività puramente speculativa può essere più efficiente di un investimento, ma per l'economia nel suo complesso non lo è mai, perché l'attività speculativa per definizione non produce ricchezza, quindi anche l'investimento più a cazzo di cane è più "efficiente" della pura speculazione.

    Ovviamente ci sono attività non strettamente di investimento, quindi anche a carattere speculativo, che possono servire comunque al buon funzionamento del mercato, quindi produrre ricchezza in modo indiretto, ma questo non è il caso del 90% dei derivati finanziari in giro.
    Ultima modifica di Il Nero; 07-03-10 alle 14:50:37

  10. #260
    Il Nonno L'avatar di Hatsu
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Aspetta.
    Io sto cercando di distinguere cosa è "efficiente" per il singolo speculatore da cosa è "efficiente" per l'economia intera.

    Esempio: supponiamo che io invento un metodo per giocare a poker per cui giocando con 100€ ogni sera sono in grado di portarmi a casa 1€. Se devo scegliere come "allocare" i miei soldi, sicuramente mi conviene "allocarli" tutti giocando a poker, ed in un paio di anni diventerei ricco. Questo vuol dire che giocare a poker è un metodo estremamente efficiente di allocare i soldi.

    Ma per il resto del mondo quell'allocazione è assolutamente inefficiente, perché tutti i soldi che ho guadagnato giocando a poker io li ho sottratti ad altri, cioè non ho prodotto alcuna ricchezza con il mio denaro.

    Se quei 100€ io li investo in azioni della Ciccibacco S.p.a., sicuramente non diventerò ricco in pochi anni, ma d'altro canto i miei soldi vanno a finanziare la Ciccibacco S.p.a., cioè a creare ricchezza. Un'allocazione meno efficiente per il singolo speculatore è allora molto più efficiente per l'economia nel complesso.

    Con derivati vari ed eventuali, o comunque "investimenti" in attività palesemente improduttive, è la stessa cosa. Per i singoli investitori (nota a margine: in particolare per quelli che pilotano il mercato ) l'attività puramente speculativa può essere più efficiente di un investimento, ma per l'economia nel suo complesso non lo è mai, perché l'attività speculativa per definizione non produce ricchezza, quindi anche l'investimento più a cazzo di cane è più "efficiente" della pura speculazione.

    Ovviamente ci sono attività non strettamente di investimento, quindi anche a carattere speculativo, che possono servire comunque al buon funzionamento del mercato, quindi produrre ricchezza in modo indiretto, ma questo non è il caso del 90% dei derivati finanziari in giro.
    Ci siamo capiti, ma quello che sto dicendo io essenzialmente e' che le attivita' speculative sono endemiche al mercato, e lo sono da sempre (tulip bulbs anyone? ).
    In condizioni normali, il mercato "purga" naturalmente questi strumenti speculativi: la storia di ogni bolla finisce con un burst della stessa.
    Quello che e' successo ora e' che fattori esterni (interventi governativi, tassi d'interesse artificialmente bassi etc) impediscono alla bolla di esplodere come il mercato detterebbe.
    In altre parole, anche la bolla dei derivati cesserebbe (anzi, sarebbe gia' cessata) di esistere se altri fattori che nulla c'entrano con l'esistenza dei derivati non si mettessero di mezzo. E chi avesse investito in prodotti simili si ritroverebbe a pagarne le conseguenze, il che e' parte fondamentale dell'allocazione efficiente delle risorse.
    In sunto, non sono i derivati il vero problema, e' il non lasciare che il mercato li sotterri.

  11. #261
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Hatsu Visualizza Messaggio
    Ci siamo capiti, ma quello che sto dicendo io essenzialmente e' che le attivita' speculative sono endemiche al mercato, e lo sono da sempre (tulip bulbs anyone? ).
    In condizioni normali, il mercato "purga" naturalmente questi strumenti speculativi: la storia di ogni bolla finisce con un burst della stessa.
    Quello che e' successo ora e' che fattori esterni (interventi governativi, tassi d'interesse artificialmente bassi etc) impediscono alla bolla di esplodere come il mercato detterebbe.
    In altre parole, anche la bolla dei derivati cesserebbe (anzi, sarebbe gia' cessata) di esistere se altri fattori che nulla c'entrano con l'esistenza dei derivati non si mettessero di mezzo. E chi avesse investito in prodotti simili si ritroverebbe a pagarne le conseguenze, il che e' parte fondamentale dell'allocazione efficiente delle risorse.
    In sunto, non sono i derivati il vero problema, e' il non lasciare che il mercato li sotterri.
    Ah, ovviamente su questo sono d'accordo.

    Tra l'altro questa crisi è praticamente l'esempio da manuale di "cosa può andare storto nel mercato regolato" (aka controllori corrotti ed idioti ).

  12. #262
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    butto la' una proposta da non addetto ai lavori che m'e' venuta adesso in mente, probabilmente un po' stupida ma tanto non sono mica un premio nobel per l'economia
    sarebbe buona una legge una che dicesse (su tutti i mercati ovviamente) che guadagni superiori al 30% (cifra a caso) del capitale investito nell'arco di un anno applicabile a ogni anno o frazione di anno della durata del contratto sono soggetti a tassazione del 60% come forma di disincentivo delle speculazioni selvagge e prevenzione di futuri sconquassi finanziari?
    Ultima modifica di gmork; 07-03-10 alle 17:00:34

  13. #263
    Shogun Assoluto L'avatar di skywolf
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Non mi concentravo sull'onestà dello strumento, ma sulla sua possibilità di contribuire alla crescita dell'economia reale, e mi pare che l'investimento (long) di lungo periodo e l'acquisto di obbligazioni siano largamente più "utili" per l'economia reale di tutto il resto (teoricamente lo scopo del sistema finanziario è allocare denaro all'economia reale con la massima efficienza, giusto ?).
    dalle mie parti "onesto" significa anche un'altra cosa, significa "buono" (con moderazione)

    un'opzione di tipo elementare, put o call, mettiamo.
    Tu fabbrichi mobili e hai i magazzini pieni ma sai che si svuoteranno, sai che devi acquistare legname ma non oggi, fra 6 mesi. Vuoi coprirti dal rischio che il prezzo salga troppo. Allora fai un future od un forward.
    E va bene.
    Però magari hai la forte convinzione che il prezzo salga (o scenda) e vuoi scommettere un po' sulla cosa. Beh le opzioni ti danno questa possibilità. Non ci trovo niente di male. Tu sì?

  14. #264
    Lo Zio L'avatar di stuckmojo
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    entro a gamba tesa con un video On-topic. Peter Schiff spiega perche' avrebbero dovuto lasciare fallire le banche, GM et cetera.

    http://www.youtube.com/watch?v=PTwV5...mbedded#at=346

  15. #265
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Citazione Originariamente Scritto da skywolf Visualizza Messaggio
    dalle mie parti "onesto" significa anche un'altra cosa, significa "buono" (con moderazione)

    un'opzione di tipo elementare, put o call, mettiamo.
    Tu fabbrichi mobili e hai i magazzini pieni ma sai che si svuoteranno, sai che devi acquistare legname ma non oggi, fra 6 mesi. Vuoi coprirti dal rischio che il prezzo salga troppo. Allora fai un future od un forward.
    E va bene.
    Però magari hai la forte convinzione che il prezzo salga (o scenda) e vuoi scommettere un po' sulla cosa. Beh le opzioni ti danno questa possibilità. Non ci trovo niente di male. Tu sì?
    Ci trovo decisamente qualcosa di male quando l'attività principale non è più fabbricare mobili, ma scommettere sul rialzo o sul ribasso dei mobili.

    Come già detto con Hatsu, questi strumenti se usati secondo lo scopo originale (gestione del rischio), hanno senso, peccato che per la maggior parte non vengano affatto usati in tale modo. Lo scenario reale non è "90% utilizzo sensato 10% scommesse", ma "10% utilizzo sensato 90% scommesse".

  16. #266
    Shogun Assoluto L'avatar di skywolf
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Ci trovo decisamente qualcosa di male quando l'attività principale non è più fabbricare mobili, ma scommettere sul rialzo o sul ribasso dei mobili.

    Come già detto con Hatsu, questi strumenti se usati secondo lo scopo originale (gestione del rischio), hanno senso, peccato che per la maggior parte non vengano affatto usati in tale modo. Lo scenario reale non è "90% utilizzo sensato 10% scommesse", ma "10% utilizzo sensato 90% scommesse".
    non ho questa impressione sai.

    I privati sotto forma di aziende tendenzialmente li usano soprattutto per gestire il rischio.
    Poi ci sono casi anche storicamente eclatanti di operatori che avevano ricevuto l'ordine di fare gli hedger e si son messi a fare gli speculatori, e han fatto prendere ai loro datori di lavoro delle colossali inculate.
    Quindi bisogna stare attenti. ma son casi deviati, questi.

    Certi privati provano il brivido del rischio, fanno gli speculatori e gli dà il brivido, nel breve periodo guadagano magari tanto e si sentono dei, poi magari perdono molto in un botto e insomma, se su 10 anni magari si facessero i conti in tasca...
    vabbè ma son pori can, di solito. Non influenzano in modo sostanziale il mercato.

    Le banche d'investimento (aka Il Male), ecco quelle invece fanno solo quello. D'altro canto, devono gestire il rischio di un casino di imprese, e il proprio. Logico che ad un certo punto a qualche pirla che pensava di essere un genio sia venuto in mente il primo derivato complesso.
    Da lì in poi, la malebolgia.

  17. #267
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi?

    Citazione Originariamente Scritto da skywolf Visualizza Messaggio
    non ho questa impressione sai.

    I privati sotto forma di aziende tendenzialmente li usano soprattutto per gestire il rischio.
    Poi ci sono casi anche storicamente eclatanti di operatori che avevano ricevuto l'ordine di fare gli hedger e si son messi a fare gli speculatori, e han fatto prendere ai loro datori di lavoro delle colossali inculate.
    Quindi bisogna stare attenti. ma son casi deviati, questi.

    Certi privati provano il brivido del rischio, fanno gli speculatori e gli dà il brivido, nel breve periodo guadagano magari tanto e si sentono dei, poi magari perdono molto in un botto e insomma, se su 10 anni magari si facessero i conti in tasca...
    vabbè ma son pori can, di solito. Non influenzano in modo sostanziale il mercato.

    Le banche d'investimento (aka Il Male), ecco quelle invece fanno solo quello. D'altro canto, devono gestire il rischio di un casino di imprese, e il proprio. Logico che ad un certo punto a qualche pirla che pensava di essere un genio sia venuto in mente il primo derivato complesso.
    Da lì in poi, la malebolgia.
    Beh, ma è ovvio che sto parlando di aziende tipo GS, JPM e soci che di queste robe ci campano.

    Poi ci aggiungerei anche tutte quella costellazione di aziende che forniscono "finanza per tutti", tipo forex e altre porcherie, gli enti locali che investono in derivati, vari amministratori di fondi, tra cui i fondi pensione, ecc.

    Ovviamente la singola azienda di solito fa un utilizzo sensato degli strumenti, ma l'azienda non è certo il cuore del sistema finanziario. Le banche sono il cuore del sistema finanziario, quelle che muovono la stragrande maggioranza dei denari.

    Il problema nasce quando le banche, con i soldi dei propri clienti (o con soldi propri), invece di finanziare l'azienda che costruisce mobili, fanno speculazione sul rialzo dei mobili, invece di finanziare l'azienda che fa estrazione di petrolio, comprano futures sul petrolio, ecc. ecc. E non lo fanno per la gestione del rischio. Per rendersene conto basta confrontare il valore nominale di derivati circolanti con il GDP ed i patrimoni reali, e considerare che per assicurarsi su un rischio ad esempio di cambio per una produzione di valore X, basta un derivato valutario di valore nominale X, e così via per il resto delle robe.
    Ultima modifica di Il Nero; 07-03-10 alle 23:08:34

  18. #268
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    entro a gamba tesa con un video On-topic. Peter Schiff spiega perche' avrebbero dovuto lasciare fallire le banche, GM et cetera.

    http://www.youtube.com/watch?v=PTwV5...mbedded#at=346
    Schiff ha una signora testa (essenzialmente dice quello che diciamo noi ), speriamo non degeneri ora che ha intrapreso una carriera politica.

    Stuck per curiosita', tu che outlook hai per l'euro nei prossimi 6 mesi / 1 anno? E domanda personale (non rispondere se la trovi eccessivamente ficcanaso): in che valuta tieni i tuoi risparmi?

  19. #269
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    Citazione Originariamente Scritto da Hatsu Visualizza Messaggio
    Schiff ha una signora testa (essenzialmente dice quello che diciamo noi ), speriamo non degeneri ora che ha intrapreso una carriera politica.

    Stuck per curiosita', tu che outlook hai per l'euro nei prossimi 6 mesi / 1 anno? E domanda personale (non rispondere se la trovi eccessivamente ficcanaso): in che valuta tieni i tuoi risparmi?

    Punto 1 - Schiff da pre-politico e' spettacolare, sempre a bersaglio e con uno stile che non lascia scampo. Purtroppo, la politica cambia tutti in peggio. Una cosa e' dichiarare intenti, l'altra e' aprire i libri e fissare l'abisso. Basta vedere Obama.

    Punto 2 - Dipende. Dalle elezioni in UK (Se parli di UK-earners), dai debiti mostruosi delle banche europee, dalla Spagna e il suo attuale collasso sub-prime et cetera. Vedo bene il dollaro, ma ancora meglio il dollaro canadese, o quello Aussie. L'Euro non so. E' una lotteria. Io ho un multi-currency account, con un po di tutto. Ma visto che tutte le valute stanno gareggiando in discesa libera, ho un po' di bullion vault, e ho speso la gran parte delle riserve per ristrutturare la mia casa in Valtellina, con qualche idea contro corrente - Fotovoltaico piccolo + riscaldamento a legna (dico davvero). Sono ancora piu' dell' idea che avremo iper-inflazione che il contrario.

    A medio termine sto pensando di cambiare aria, anche se mi piace ancora vivere in UK. Se questi idioti ri-votano Gordon Brown (riformulo: se Gordon Brown e' in grado di comprare ancora tutti i voti del settore pubblico + scozia + Galles + vari chavs in disoccupazione per l'ultima volta) ,me ne vado quasi di sicuro.

  20. #270
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    Grazie della risposta stuck, siamo piu' o meno della stessa opinione, anche se noto che sei bullish sull'USD - io no, credo che l'euro sia comunque messo meglio...ma resta pur sempre una roluette, potresti tranquillamente avere ragione tu.

    Sono tempi difficili

  21. #271
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    Vedo bene il dollaro, ma ancora meglio il dollaro canadese, o quello Aussie.
    Potresti spiegarmi perchè? Grazie mille

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    Sono ancora piu' dell' idea che avremo iper-inflazione che il contrario.
    Deflazione e recessione (o crescita nulla) ancora per qualche annetto e poi quando i nodi verranno inevitabilmente al pettine risolveranno tutto con iper inflazione?

    Brutto scenario

  22. #272
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    Citazione Originariamente Scritto da stuckmojo Visualizza Messaggio
    Punto 1 - Schiff da pre-politico e' spettacolare, sempre a bersaglio e con uno stile che non lascia scampo. Purtroppo, la politica cambia tutti in peggio. Una cosa e' dichiarare intenti, l'altra e' aprire i libri e fissare l'abisso. Basta vedere Obama.

    Punto 2 - Dipende. Dalle elezioni in UK (Se parli di UK-earners), dai debiti mostruosi delle banche europee, dalla Spagna e il suo attuale collasso sub-prime et cetera. Vedo bene il dollaro, ma ancora meglio il dollaro canadese, o quello Aussie. L'Euro non so. E' una lotteria. Io ho un multi-currency account, con un po di tutto. Ma visto che tutte le valute stanno gareggiando in discesa libera, ho un po' di bullion vault, e ho speso la gran parte delle riserve per ristrutturare la mia casa in Valtellina, con qualche idea contro corrente - Fotovoltaico piccolo + riscaldamento a legna (dico davvero). Sono ancora piu' dell' idea che avremo iper-inflazione che il contrario.

    A medio termine sto pensando di cambiare aria, anche se mi piace ancora vivere in UK. Se questi idioti ri-votano Gordon Brown (riformulo: se Gordon Brown e' in grado di comprare ancora tutti i voti del settore pubblico + scozia + Galles + vari chavs in disoccupazione per l'ultima volta) ,me ne vado quasi di sicuro.
    Ma Gordon Brown è così scarso? Ne ho sempre letto e sentito male.

  23. #273
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    Citazione Originariamente Scritto da alainpoeta Visualizza Messaggio
    Ma Gordon Brown è così scarso? Ne ho sempre letto e sentito male.
    Qui dicono che l'odio degli inglesi nei suoi confronti sia peggiore dell'odio della sinistra nei confronti di Berlusconi.
    Scherzi a parte, che stia governando da schifo - soprattutto dal punto di vista economico - credo lo si possa osservare anche dall'Italia.

  24. #274
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    Qui dicono che l'odio degli inglesi nei suoi confronti sia peggiore dell'odio della sinistra nei confronti di Berlusconi.
    Scherzi a parte, che stia governando da schifo - soprattutto dal punto di vista economico - credo lo si possa osservare anche dall'Italia.
    Berlusconi > Brown sotto quasi ogni punto di vista, il che e' tutto dire.

  25. #275
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    Berlusconi > Brown sotto quasi ogni punto di vista, il che e' tutto dire.
    Tu non hai idea di quanto mi faccia male darti ragione. Ma e' vero. Brown e' il peggior capo di stato mai visto. Non si e' ancora capito se e' folle o ha un master plan per convertire la Gran Bretagna nell' Albania della dittatura.

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