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  1. #13326
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    non lo so da voi ma dal centro in giù stiamo già da un pezzo nella merda ben oltre sopra la testa.
    voi ve la passate ancora bene?
    pazienza.

  2. #13327
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    no la situazione è pessima pure da me visto che le poche fabbriche che abbiamo continuano a chiudere e siamo l'unica regione in cui la disoccupazione e la cassa sono aumentate ad agosto...ma può peggiorare parecchio se fallisce una banca simile...

  3. #13328

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da Firestorm Visualizza Messaggio
    no la situazione è pessima pure da me visto che le poche fabbriche che abbiamo continuano a chiudere e siamo l'unica regione in cui la disoccupazione e la cassa sono aumentate ad agosto...ma può peggiorare parecchio se fallisce una banca simile...
    Soprattutto se consideri che in caso di effetto a catena, per salvare i principali gruppi bancari italiani servono tipo 200-309 miliardi. O convinci il sor Mario a un bel Ctrl +P o soccazzi.

  4. #13329
    Il Nonno L'avatar di Lord Derfel Cadarn
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    20 ottobre 2016

    Trader di Deutsche Bank paga per errore 6 miliardi a un hedge fund

    di Andrea Franceschi

    Questa estate un trader del desk londinese valutario di Deutsche Bank ha fatto partire per sbaglio un pagamento di 6 miliardi di dollari a un fondo hedge cliente della banca. A quanto scrive il Financial Times pare che l’errore sia stato fatto da un dipendente junior del desk valutario della banca tedesca che, al termine di una giornata di contrattazioni, ha liquidato al cliente hedge fund non la somma dovuta netta ma quella lorda che, evidentemente, aveva molti più zeri in più.
    Con la conferma del pagamento il giovane dipendente (che operava senza la supervisione del suo capo in quei giorni in ferie) ha fatto uscire dalle casse della società l’equivalente di un sesto dei ricavi annui del colosso bancario tedesco.
    La banca è corsa immediatamente ai ripari (in gergo si dice “da dito grasso”) e il giorno successivo si è fatta riaccreditare le somme erogate per sbaglio ma ha dovuto segnalare la cosa all’autorità britannica che vigila sui mercati finanziari (Fca) oltre che alla Federal Reserve americana e alla Bce. La vicenda risale alla scorsa estate ma è emersa solo ora sugli organi di stampa.
    La figuraccia mette ulteriormente in ombra la reputazione della banca tedesca già pesantemente compromessa dallo scandalo sulla manipolazione del tasso Libor in cui è stata implicata e dalle maxi-svalutazioni in bilancio, a cui è stata recentemente costretta, che hanno implicato una perdita da 6,2 miliardi di euro nei conti del terzo trimestre.

    http://www.ilsole24ore.com/art/finan...2532_PRN.shtml
    ma i magnacrauti si sono rammolliti tutti insieme ultimamente?

    meanwhile...

    Il Trattato Usa-Ue alla stretta finale

    COMMERCIO TRANSATLANTICO

    Milano, 20 ottobre 2015 - 13:18

    New York - Per i suoi sostenitori — dalla Ue a Barack Obama — il Ttip, il Trattato commerciale transatlantico in discussione da oltre due anni e il cui undicesimo round è iniziato ieri a Miami, è necessario: serve a rilanciare commercio e occupazione sulle due sponde dell’oceano e a bilanciare l’altro patto, quello Transpacifico, siglato due settimane fa dagli americani con altri 11 Paesi soprattutto asiatici, dal Giappone al Vietnam.
    Le proteste

    Non la pensano così le centinaia di migliaia di persone che qualche giorno fa hanno manifestato a Berlino contro questo accordo di libero scambio o i tre milioni di cittadini europei che hanno firmato una petizione per chiedere l’immediata sospensione dei negoziati. Per molti di loro con un simile accordo l’Europa rinuncerebbe alla sua specificità culturale e a molte protezioni dal lato della sicurezza alimentare, della tutela della privacy e della difesa dell’ambiente. Per alcuni l’Europa finirebbe addirittura per americanizzarsi. Ma siccome negli Stati Uniti è molto forte l’opposizione ai nuovi trattati di libero scambio (contrari quasi tutti i democratici compresa Hillary Clinton, i sindacati e perfino Donald Trump), c’è anche chi vede cittadini americani ed europei alla deriva sulla stessa barca: tutti vittima di una congiura delle multinazionali.

    Le trattative segrete

    Una congiura ordita da Obama e dalla Commissione Europea? Tesi che non stanno in piedi ma che guadagnano terreno soprattutto per via di tre connotati di questo negoziato. Il primo riguarda la sua segretezza, propria di tutte le trattative commerciali nelle quali non si possono fornire elementi utili alla concorrenza fino a quando l’accordo non è concluso. Comprensibile, ma nel clima attuale si lascia spazio ai teorici del complotto. C’è, poi, la natura universale di questi accordi che, puntando a eliminare barriere di ogni tipo, vanno a toccare gli interessi di produttori e lavoratori nei campi più disparati: sono in tanti, quindi, a voler bloccare tutto. Ancor più importante il terzo punto: coi dazi medi ormai ridotti al 4%, le barriere da rimuovere per rilanciare i commerci sono soprattutto normative.

    Benefici e protezioni

    I cittadini europei ne avranno benefici (più concorrenza, prezzi più bassi) ma temono che saltino anche protezioni a cui tengono: quelle sull’inquinamento, gli Ogm, l’uso di ormoni e antibiotici nel settore alimentare, la tutela della provenienza dei cibi. E, anche se i servizi pubblici sono fuori dal negoziato, c’è chi sospetta che la logica del «free trade» finirà per investire anche la sanità pubblica e la scuola statale dei Paesi europei. Timori eccessivi, ma c’è chi comincia a chiedersi se vale la pena di battersi all’ultimo sangue per un’intesa che, nella migliore delle ipotesi, farà crescere il Pil di Europa e Usa dello 0,5% in 10 anni. Cioè dello 0,05% l’anno.

    20 ottobre 2015 (modifica il 20 ottobre 2015 | 14:36)


    http://www.corriere.it/economia/15_o...580f106c.shtml

  5. #13330
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Speriamo cazzo.
    La libera circolazione delle persone sarebbe una manna dal cielo per eserciti di laureati a 25k € di RAL in questo paese di rendite e oligopoli incancreniti.

  6. #13331
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    si ma non c'è scritto da nessuna parte che sarà liberalizzata la circolazione delle persone.

  7. #13332
    alberace
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    sarebbe 'na roba epocale
    di sicuro assunzioni e imprese porterebbero ad una forma minima.

  8. #13333

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    si ma se io fossi nei diplomatici (???) europei chiederei CON IL SANGUE il passaggio DEFINITIVO IN OGNI FORMA E LUOGO al SISTEMA METRICO DECIMALE e lasciar morire quella mmerda del sistema imperiale.

  9. #13334
    La Borga L'avatar di Firestorm
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Come minimo...vogliono tentare di fotterci dal pertugio stretto ?
    Che facciano prima qualche cospicua rinuncia

  10. #13335

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da AladinSalamin Visualizza Messaggio
    si ma se io fossi nei diplomatici (???) europei chiederei CON IL SANGUE il passaggio DEFINITIVO IN OGNI FORMA E LUOGO al SISTEMA METRICO DECIMALE e lasciar morire quella mmerda del sistema imperiale.
    diplomatici europei

    A parte lo scherzo, this.

    E magari un giorno, non dico subito, iniziare a guidare tutti dal lato giusto della strada.

  11. #13336
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di MrVermont
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Mi aspetto a breve un intervento dove si dice che il sistema di misura anglosassone è migliore in quanto anglosassone e che il sistema internazionale fa per forza schifo visto che lo usiamo in italia

  12. #13337
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Derfel Cadarn Visualizza Messaggio
    si ma non c'è scritto da nessuna parte che sarà liberalizzata la circolazione delle persone.
    mmmh hai ragione anche tu... se ne parlava nelle prime bozze.

  13. #13338
    Lo Zio L'avatar di stuckmojo
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    TTIP = Garanzia di ulteriore disoccupazione ed outsourcing. (Mexico e via dicendo).

    E' come tentare di fermare la marea. A questo punto inevitabile.

    Ci pensavo l'altra sera, mentre cominciavo ad impacchettare un po' di roba da trasferire a Dubai (dove - ho deciso - vivro' in hotel). I prossimi anni saranno quelli dei due mega-trend ad esaurimento:

    1 - Arbitrage a manetta per trovare il costo piu' basso possibile. Myanmar, Vietnam et cetera. la Cina costa gia' troppo. L'Europa, con tutti sti vecchi e welfare a manetta, piangera' sangue.

    2 - Automation. Tanti dei lavori fatti a basso costo saranno comunque ridondanti. Chiunque dica "Bring manufacturing back" non ha capito che questo non creerebbe i posti di lavoro di una volta.

    Queste due cose vanno di pari passo. La speranza e' che la tecnologia e l'innovazione offrano il contesto ideale per una nuova era creativa. Una cosa e' certa: il sistema economico che conosciamo e' agli sgoccioli. Parlo di Lavoro=salario=consumo etc.

  14. #13339
    Il Nonno L'avatar di Dinofly
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Sull'argomento io devo essere sincero fatico a trarre conclusioni.
    Alla fine è sempre il solito luddismo volendo ben vedere, e il luddismo era una scemenza 100 80 60 50 20 10 anni fa, dovrebbe esserlo ancora.
    Forse.
    Nel senso che in parte é una questione di produttività individuale, la tecnologia ha reso enormemente produttivi alcune categorie di persone (es ingegneri informatici, programmatori) dall'altra ha impreziosito le rendite, ovvero quelle risorse che rimangono scarse anche davanti al crollo del costo marginale di tutti gli altri fattori produttivi.

  15. #13340

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da stuckmojo Visualizza Messaggio
    TTIP = Garanzia di ulteriore disoccupazione ed outsourcing. (Mexico e via dicendo).

    E' come tentare di fermare la marea. A questo punto inevitabile.

    Ci pensavo l'altra sera, mentre cominciavo ad impacchettare un po' di roba da trasferire a Dubai (dove - ho deciso - vivro' in hotel). I prossimi anni saranno quelli dei due mega-trend ad esaurimento:

    1 - Arbitrage a manetta per trovare il costo piu' basso possibile. Myanmar, Vietnam et cetera. la Cina costa gia' troppo. L'Europa, con tutti sti vecchi e welfare a manetta, piangera' sangue.

    2 - Automation. Tanti dei lavori fatti a basso costo saranno comunque ridondanti. Chiunque dica "Bring manufacturing back" non ha capito che questo non creerebbe i posti di lavoro di una volta.

    Queste due cose vanno di pari passo. La speranza e' che la tecnologia e l'innovazione offrano il contesto ideale per una nuova era creativa. Una cosa e' certa: il sistema economico che conosciamo e' agli sgoccioli. Parlo di Lavoro=salario=consumo etc.
    Oppure 3- un contraccolpo violento (possibilmente in seguito ad una guerra) con conseguente limitazione alla circolazione di capitali/merci/persone. In fondo questa e' la terza globalizzazione, e le altre due son finite come sappiamo.

  16. #13341

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da Daniel_san Visualizza Messaggio
    Oppure 3- un contraccolpo violento (possibilmente in seguito ad una guerra) con conseguente limitazione alla circolazione di capitali/merci/persone. In fondo questa e' la terza globalizzazione, e le altre due son finite come sappiamo.
    Per le prime 2 quali si intendono a livello storico?

  17. #13342

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da Battlerossi Visualizza Messaggio
    Per le prime 2 quali si intendono a livello storico?
    La prima si colloca tradizionalmente tra il 1870 e il 1914 (anche se per certi versi inizia molto prima), in coincidenza con la massima espansione dell'impero britannico. In pratica, c'erano tutta una serie di colonie controllate da pochi Stati egemoni (allora europei) e costrette ad assorbire i beni prodotti dalle industrie della madrepatria, che lo volessero o meno.

    C'era anche un bel sistema di cambi fissi (il gold standard) che impediva alle nazioni piu' arretrate di recuperare competitivita' con la svalutazione del cambio. Ovviamente la crisi del '29 (con successiva disgregazione del Gold Standard), un paio di guerre mondiali e il crollo degli imperi su cui il modello si reggeva hanno reso il tutto alquanto impraticabile.

    La seconda parte con Yalta e Bretton Woods (1944) e viene perfezionata coi vari accordi GATT (poi WTO) nel corso dei decenni successivi. Stavolta il ruolo di egemone e' svolto dagli Stati Uniti, che essendo piu' o meno l'unico grande Paese industrializzato con un sistema industriale intatto hanno bisogno di smerciare il proprio surplus all'estero. Ovviamente anche li' si introduce un simpatico sistema di cambi fissi basato sulla convertibilita' in oro del dollaro.

    A differenza di quanto avvenuto nella prima globabalizzazione, pero', c'e' una bella fetta di mondo che non e' proprio parte integrante del sistema (Patto di Varsavia e affini) e un'altra che pur aderendo ne evita gli effetti peggiori con interventi degli Stati nell'economia e quindi protezionismo piu' o meno esplicito e repressione finanziaria (l'Europa occidentale), che sono invece subiti dai vari paesi in via di sviluppo/del Terzo Mondo, che in pratica rimangono colonie economiche di questa o quella grande potenza.

    Come avevano previsto prima Keynes (1944) e poi Triffin (1961) il sistema di cambi fissi si rivela insostenibile e salta nel 1971 (Nixon Shock), seguono un paio di pesantissime crisi petrolifere (1973 e 1979) e l'affermarsi dell'economia voodoo altresi' conosciuta come "libbberismo" con Reagan e Thatcher, che fanno da pionieri nella deregulation finanziaria e nella rimozione dei limiti alla circolazione internazionale dei capitali, che sono quindi liberi di cercare rendimenti migliori nei Paesi in via di sviluppo, specie dopo il crollo dell'impero sovietico.

    L'inizio della terza globalizzazione di solito si fa coincidere o con la nascita del WTO (1995) o con l'adesione allo stesso da parte della Cina (2001).

  18. #13343
    koba44
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Sentivo su RaiStoria poco tempo fa, che durante la Belle Epoque, prima della guerra del 1914, ci si muoveva in Europa senza bisogno di passaporto. Una Schengen ante litteram.

  19. #13344
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    ed e' finita come e' finita. impariamo dalla storia ^^

  20. #13345
    Azatoth
    ospite

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Non seguo l'economia da un pó di mesi, e non capisco se in Italia c'é davvero o meno questa fantomatica ripresa: inoltre a livello di UE come siamo messi?
    Poi vorrei sapere se secondo voi tutto l'apparato messo in piedi per assistere i migranti, sta contribuendo alla ripresa economica (in teoria é tutta gente che prende lo stipendio, per non parlare dei soldi spesi per affittare hotel e compagnia bella)?
    Ho finito, via con le bastonate e gli insulti.

  21. #13346
    koba44
    ospite

    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da Azatoth Visualizza Messaggio
    Non seguo l'economia da un pó di mesi, e non capisco se in Italia c'é davvero o meno questa fantomatica ripresa: inoltre a livello di UE come siamo messi?
    La ripresa c'è, ma è una puzzetta.

  22. #13347
    Il Nonno L'avatar di gmork
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    e siamo in una congiuntura favorevole. immaginiamoci se entro 2-3 anni anni il petrolio torna ai massimi, l'euro si rafforza sul dollaro, lo spread sale, la bce alza i tassi
    e i 5 stelle vanno al governo.

  23. #13348
    koba44
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    QE in arrivo a dicembre.

  24. #13349
    Il Nonno L'avatar di Edward Green
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    e siamo in una congiuntura favorevole. immaginiamoci se entro 2-3 anni anni il petrolio torna ai massimi, l'euro si rafforza sul dollaro, lo spread sale, la bce alza i tassi
    Lì ci sarà da piangere. Ma sarà interessante vedere cosa twitterà il nostro amato premier.

    In compenso stanno aumentando i problemi (debiti) dei paesi emergenti.

  25. #13350
    Shogun Assoluto L'avatar di Lo Zio
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    Predefinito Re: nazionalizzare le banche e dazi le uniche cure alla crisi? [Crisi Economica]

    come fanno ad avere debiti?

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