A me non pare proprio ci sia meno microgestione. Anzi, ad esempio i confini li devi acquistare, invece di aspettare che si espandano tramite la cultura prodotta dalla città. Le risorse non bisogna collegarle, ma bisogna produrne il rispettivo miglioramento per averle - in meno si ha la costruzione della strada.
Per fare un parallelo:
città in Civ 4:
- costruzione edifici
- allocazione cittadini
- scelta sulla specializzazione degli stessi
Civ 5:
- costruzione edifici
- allocazione cittadini
- espansione dei confini
Che poi anche negli altri CIV, i primi turni ci si ritrova a premere spesso ENTER per finire il turno, d'altronde è la meccanica stessa del gioco: con una/due città ed altrettante unità, in un turno c'è ben poco da fare (ma ho notato che la produzione delle unità, in questo nuovo episodio, è moooolto velocizzata [anche se forse dipende dalle opzioni di gioco. Vedremo col gioco completo quanto ci si mette a velocità Epic o Marathon). Poi con la social policies della libertà si ha pure uno sconto del 50% sul tempo di produzione degli stessi, e ce n'è un'altra che a città appena fondata, dà di default il 50% del cibo necessario per il secondo cittadino.
Non so se avete notato che più i tile sono distanti dallà città, più costano: non è così scontato espandere i confini.