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Discussione: anteprima true crime

  1. #1
    Lo Zio
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    Predefinito anteprima true crime

    eccola,e' di 2 pagine:
    [GDC 10] Primi cazzotti a Hong Kong

    Torna True Crime, ma del passato resta solo il nome.

    Quello di True Crime è un brand in cui Activision ha creduto molto ma che, nonostante gli sforzi, non è riuscito a imporsi del tutto nel variegato settore dei giochi “alla GTA”. Dopo qualche anno, True Crime è pronto a tornare in un settore che è ancora più competitivo: il progetto che abbiamo visionato in una suite del W Hotel di San Francisco è un vero e proprio “reboot” per la serie. Ed è proprio da questo nuovo inizio che i nostri ospiti sono partiti per raccontarci il nuovo True Crime.

    si ricomincia daccapo

    La “responsabilità” di rilanciare True Crime è stata affidata a United Front Games, un team di sviluppo canadese fondato nel 2007 e, in pratica, impegnato sul gioco fin dal giorno dell’inaugurazione degli uffici, a Vancouver. Fin dai primi momenti, è stato chiaro che l’intenzione era dare un taglio netto con il passato: dei True Crime che abbiamo imparato a conoscere resta sostanzialmente solo il nome, il resto è tutto filosoficamente molto diverso, almeno sulla carta.
    Tutto questo a partire dal personaggio principale e dall’ambientazione: in True Crime impersoneremo un poliziotto infiltrato in una banda e questa, sebbene non sia certo una novità nei giochi del genere “Open World”, distacca quantomeno il gioco da una concorrenza che sembra sempre più focalizzata su protagonisti fuorilegge, o quasi.
    Secondo aspetto: è stata abbandonata la ricerca maniacale del dettaglio toponomastico delle città. Una delle cose che ricordiamo più volentieri di True Crime: Streets of L.A. è la fedeltà con la quale Los Angeles era stata ricostruita. Ebbene, qui l’approccio scelto è molto diverso, e sebbene i membri del team abbiano viaggiato a lungo a Hong Kong per scattare immagini e girare video che aiutassero gli artisti a creare una città credibile, dei quattro quartieri rappresentati gli sviluppatori hanno voluto soprattutto carpire l’essenza, senza limitarsi a copiarli strada per strada.
    Ecco quindi che la Hong Kong di True Crime appare coloratissima, addirittura iper-satura se confrontata con la luminosità di giochi come Grand Theft Auto IV, per i quali sono state fatte scelte artistiche del tutto differenti. I designer, insomma, si sono messi a progettare una Hong Kong funzionale alla storia e al gameplay, ricca sì di traffico come nella realtà e di strade verosimili, ma non tanto da far passare al giocatore un’ora fermo in auto in attesa che tutto si sblocchi. Il traffico pedonale e automobilistico, in effetti, può essere davvero caotico!

    ricerca e sviluppo

    Non è solamente dal punto di vista tecnico che il team di sviluppo si è impegnato per fare del nuovo True Crime un titolo credibile a tutti i livelli. Grande attenzione è stata posta dagli sceneggiatori sul sottobosco criminale di questo particolarissimo angolo di mondo, al punto che è stato studiato ogni minimo aspetto del rapporto tra la polizia e la malavita.
    Il problema è che trovare poliziotti o ex poliziotti disposti a fare da consulenti per il gioco è semplice, trovare esponenti della potentissima "Triade" disposti a fare altrettanto è tutt’altra questione. I ragazzi di United Front Games hanno dovuto procedere con molta circospezione e, attraverso un lunghissimo iter di trattative, sono finalmente riusciti ad accedere anche alla fonte “illegale”. È stato un processo molto lungo, perché prima di riuscire a fare incontrare uno degli sceneggiatori con un elemento abbastanza importante dell’organizzazione criminale, è stato necessario procedere per passi, risalendo nella gerarchia malavitosa di esponente in esponente, guadagnandosi la “fiducia” fino a poter passare allo step successivo.
    Questo dispendiosissimo iter, però, ha permesso a United Front Games di delineare con una certa precisione le dinamiche che governano le strade di Hong Kong, dalle organizzazioni in generale ad aspetti più dettagliati, e la cosa ha rivelato anche qualche sorpresa. Per esempio, è stato scoperto che il mercato dei Taxi è in effetti sotto controllo delle varie gang, e che può capitare che una di queste “conquisti” un territorio e impedisca a certe corse di accedere alle sue strade. Di conseguenza, le linee “fisse” previste per i mezzi pubblici tendono a essere un po’ poco costanti!

    E il gioco?

    A questo punto, la domanda obbligatoria è: “ma il gioco?”. Ebbene, il gioco appare come un classico titolo “open world”, nel quale ci troveremo a muoverci sia a piedi che a bordo di una moltitudine di veicoli. Hong Kong, in questo senso, offre molte opportunità, visto che sono presenti sul suo territorio anche alture di un certo rilievo che sarà possibile esplorare a bordo di un’auto o di una motocicletta. Proprio la moto sembra il mezzo d’elezione per True Crime: permette di muoversi con agilità nel traffico e può essere usata, volendo, anche come arma da lanciare contro i nemici. Il modello di guida, per stessa ammissione dei ragazzi di United Front Games, è ispirato alla filosofia arcade, ma ci è impossibile al momento indicare quale siano le sensazioni proposte dal gioco, giacché non abbiamo potuto mettere le mani sul joypad. Più che le sezioni di guida, comunque, la demo alla quale abbiamo assistito era focalizzata su un combattimento a piedi, e dobbiamo dire che nonostante lo stato molto acerbo del codice (eravamo di fronte a una pre-alpha), quanto abbiamo visto non ci ha lasciati indifferenti.
    Torna True Crime, ma del passato resta solo il nome.

    True Crime, probabilmente, non porterà rivoluzioni dal punto di vista del gameplay stretto, però alcuni aspetti sono stati particolarmente curati durante lo sviluppo e mostrati in demo. United Front Games, infatti, si è impegnata a fondo per fare in modo che i combattimenti risultassero fluidi e ricchi al tempo stesso: il protagonista può affrontare uno scontro con una scazzottata, ma una volta entrato in possesso di una lama, può passare in maniera istantanea a nuove posizioni di combattimento e a nuove mosse.
    Stesso discorso quando, poi, il protagonista trova un'arma: la transizione tra la modalità a mani libere e quella con armi avviene con estrema naturalezza, senza variare l'approccio del giocatore all'azione. Il risultato di questi sforzi è un’azione fluida e adrenalinica, molto vicina a quei film d’azione di Hong Kong a cui United Front Games non ha fatto mistero di ispirarsi.
    Durante gli scontri, poi, è possibile utilizzare in molte maniere l'ambiente circostante: le parti con le quali il protagonista può interagire, come ringhiere da saltare o casse su cui arrampicarsi, sono mostrate con un leggerissimo alone colorato e agendo con il tasto A con tempi coerenti al movimento del giocatore si otterranno risultati migliori nell’azione prescelta. Se il giocatore dovesse sbagliare il tempo di pressione dei tasti, il protagonista sarà sempre in grado di superare l’ostacolo, ma lo farà in modo goffo con conseguenze di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
    Tornando al sistema di combattimento, questo mostra a prima vista un buon numero di opzioni disponibili, con il protagonista che non solo è in grado di sparare ai nemici o a bombole di gas per causare esplosioni: durante le scazzottate non mancano, infatti, le contromosse, da attivare per tempo agendo sui tasti del joypad facendo attenzione al proprio tempismo. Le cose, come detto in precedenza, si adattano dinamicamente ai vari armamenti che andremo a reperire.
    Visto “giocato” da chi lo conosce a menadito, True Crime risulta molto fluido nelle sue interazioni battagliere: si avanza, magari usando una delle scorciatoie previste nel livello per raggiungere il proprio obiettivo, si combatte e si esplora, tutto senza soluzione di continuità. Le varie suppellettili sparse per il livello, poi, diventano armi aggiuntive non appena ci si trova a combattere nelle loro vicinanze. True Crime, in termini di “gore” non si tira certo indietro, e oltre a spezzare braccia e avambracci ai nemici, il gioco propone interazioni davvero divertenti con gli ambienti che circondano il protagonista. Vedete un frigorifero? State pur certi che la sua porta potrà esservi utile per schiacciarci dentro la testa di un nemico. E poi ancora: vedete una cassapanca, un muro, un corpo contundente, un arredo particolarmente riuscito? Bene, tutte queste cose possono essere utilizzate per far male ai nostri avversari e per toglierceli di torno rapidamente (e con un ralenty che non fa mai male). E se trovate sulla vostra strada una bombola di gas, non esitate: bastano un bel calcione in direzione dei nemici e due pallottole bene assestate per farla esplodere nel momento giusto!

    l’importanza della reputazione

    Chiudiamo questo primo incontro con True Crime citando un altro aspetto importante, forse uno dei più interessanti: come in un gioco di ruolo, anche in questo videogame avremo qualche statistica. Niente di spaventoso, ci mancherebbe, ma uno di questi aspetti è rappresentato da una barra posta attorno alla mappa minimizzata sullo schermo. Si tratta della reputazione, un valore che si costruisce nel tempo facendo un certo tipo di scelte o ottenendo risultati particolarmente interessanti durante i combattimenti. La scansione di questo indicatore è piuttosto rapida, per non costringere il giocatore a tornare sui suoi passi in caso scelte sbagliate, e l’influenza di questo particolarissimo aspetto è davvero "importante" sull'ambiente che ci circonda: se il nostro protagonista riesce a diventare noto per l’abilità con la quale combatte, è facile che di fronte a sé certi nemici tenderanno a fuggire piuttosto che combattere. Inoltre accrescendo il livello di popolarità si sbloccherà l’accesso a certi personaggi che, diversamente, non gli avrebbero dato corda. Questi potranno essere nuovi fornitori di armi, per esempio, o individui in grado di assegnare sotto-missioni da svolgere collateralmente alla trama principale.

    aspettare, aspettare…

    Il True Crime che abbiamo incontrato oggi per la prima volta è sicuramente un titolo con ottime potenzialità, anche considerato l’affollamento che caratterizza il suo genere di appartenenza. Valutare oltre quanto mostrato da United Front Games è impossibile: troppo acerbo il codice per poterlo incasellare in una qualsiasi classifica di merito. Di certo, sarà un titolo adulto, sboccato, pieno di sparatorie e di “gore”, hard-boiled come solo il cinema di Hong Kong sa essere. Il tutto ambientato in una città che raramente si vede nei videogiochi, e di certo non con questa qualità visiva. Mettiamo quindi una nota positiva sopra questo True Crime e speriamo di poter avere presto un nuovo incontro, magari durante il prossimo E3 2010!

  2. #2
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    Predefinito Riferimento: anteprima true crime

    I 2 True Crime mi sono piaciuti molto, e proprio l'altro giorno stavo pensando al fatto che la saga fosse stata conclusa con 2 soli capitoli... Et voilà l'annuncio del nuovo

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