Lo scritto è a firma della Fai, la Federazione anarchica inFORMALE
Milano: lettera esplosiva per la Lega,
un ferito. Rivendicazione anarchica
L'addetto delle Poste che smistava le missive investito
da una fiammata. Ricoverato, non è grave
MILANO - Esplosione, che ha ferito un addetto alle poste, nell'ufficio postale di via Lugano nella zona nord di Milano sabato mattina alle 5,45. Mentre l'addetto smistava le buste una di queste, a quanto sembra indirizzata alla Lega Nord di via Bellerio, ha provocato una fiammata. L'addetto ha riportato ferite non gravi al volto e alle mani. Nell'ufficio postale sono intervenuti gli artificieri che stanno verificando pacchi e buste e la Digos che si occupa delle indagini.
NELLA BUSTA FRASE CONTRO MARONI -Nella rivendicazione trovata all'interno della busta c'era una frase contro il ministro Maroni. Il particolare, emerso nel corso degli accertamenti, è stato confermato ufficialmente dalla Questura, che conduce le indagini. «Nei Cie si stupra - si legge tra l'altro nel un foglio - Maroni complice di questi fatti».
LA RIVENDICAZIONE - L'invio della missiva, secondo indiscrezioni, sarebbe stato rivendicato dallo stesso gruppo della galassia del Fai (Federazione anarchica informale) che ha colpito l'Università Bocconi il 15 dicembre scorso. Si tratta del gruppo che si sigla «Sorelle in armi, e che in quell'occasione aveva piazzato in un tunnel dell'ateneo un tubo esplosivo, detonato solo in parte e in un orario notturno, forse per errore.
IL TESTIMONE - «Ho sentito un boato, un rumore sordo e gente che accorreva verso Pietro. Poi ci hanno evacuati. So che lui si è ferito alle mani e si è bruciato i capelli. Era stordito». È il racconto di uno dei colleghi di Pietro De Simone, 56 anni, il postino ferito mentre maneggiava un pacco bomba nell'ufficio di smistamento di piazzale Lugano a Milano. «Era poco prima delle 6 e stavamo smistando la corrispondenza quando c'è stata l'esplosione -, riferisce un altro collega che, insieme con tutti gli altri dipendenti sosta nei giardini antistanti l'ingresso dell'ufficio postale dopo l'evacuazione -. Poi è venuta l'ambulanza e hanno portato via Pietro». Gli agenti della polizia scientifica sono appena andati via dopo aver messo nel baule dell'auto una busta con del materiale, probabilmente i residui dell'esplosione. Molti sono preoccupati per il futuro: «A volte non ci pensiamo, ma quando accade un fatto così vicino a noi è difficile poi lavorare pensando che ogni lettera può essere un pericolo».
MARONI : TERRORISMO POLITICO DA STRONCARE» - ««Sono veri e propri atti di terrorismo politico che intendiamo stroncare senza alcuna esitazione per evitare il rischio di un ritorno agli anni di piombo e garantire la tutela delle libere istituzioni democratiche». Così in una nota il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che a seguito dei «gravissimi episodi di intimidazione» avvenuti in questi giorni ai danni di partiti ed esponenti politici, da ultimi quelli di questa notte a Milano, il pacco bomba indirizzato alla Lega Nord e la lettera minatoria contro il presidente del Consiglio, ha convocato per mercoledì 31 marzo alle 11 al Viminale una riunione straordinaria del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.L'attentato questa mattina alle 5.40, in un centro di smistamento a Milano. Il dipendente Pietro De Simone
colpito in maniera non grave a volto e mani. Rivendicazione del Gruppo anarchico Morales
Busta esplosiva contro la Lega
ferito dipendente delle Poste
E ieri a Linate scoperta una lettera di minacce contro Berlusconi: c'era anche un proiettile
I resti della busta esplosa
MILANO - Due episodi inquietanti sono avvenuti in Lombardia in meno di 24 ore. Ieri pomeriggio è stata scoperta a Linate una lettera con un proiettile indirizzata Silvio Berlusconi. Mentre oggi, alle prime luci dell'alba, una busta esplosiva indirizzata alla Lega è stata recapitata in un centro postale di Milano, in piazzale Lugano, provocando una fiammata che ha ferito un dipendente.
E' accaduto alle 5.40, quando Pietro De Simone, 56 anni, stava smistando della corrispondenza, e ha trovato la busta sospetta. Non ha fatto in tempo a darle una maggiore occhiata che è esplosa, ferendolo, in modo non grave, a mani e volto. L'uomo è stato trasportato dal 118 al Policlinico in codice giallo. "Ho sentito un boato, un rumore sordo e gente che accorreva verso Pietro - ha raccontato uno dei suoi colleghi che era in servizio - poi ci hanno evacuati. So che lui si è ferito alle mani e si è bruciato i capelli: era stordito".
All'interno della busta esplosiva c'erano un portafogli, una molletta da bucato, due fili elettrici e della polvere pirica. E un volantino di rivendicazione con una frase contro il ministro dell'Interno. "Nei Cie si stupra - si legge tra l'altro nel un foglio - Maroni complice di questi fatti". Poco dopo, è giunta la rivendicazione del gruppo "Sorelle in armi-nucleo Mauricio Morales/Fai", di matrice anarchica. Già autore di episodi simili: uno, il 15 dicembre scorso al Cie di Gradisca di Isonzo, in provincia di gorizia, e il secondo il giorno dopo alla Bocconi di Milano. Al direttore del cie di gradisca di isonzo fu inviato un portafoglio-esplosivo contenuto in una busta che lo stesso ministro dell'interno, roberto maroni, definì "di indubbia perizia" .
Ieri pomeriggio invece è stata scoperta - nel centro meccanizzato postale di Linate - una lettera di minacce al premier e ad altri esponenti del Pdl, ma i carabinieri ne hanno dato notizia questa mattina. La busta, di quelle imbottite, conteneva anche un proiettile: i dipendenti hanno subito avvisato il 112. "Farai la fine del topo", c'era scritto sotto il nome del Presidente del Consiglio, che era anche il destinatario della lettera, indirizzata a Villa S.Martino, ad Arcore.
Commento: Mah , fa un po'tristezza constatare che ci siano ancora squilibrati che pensano che il modo di condurre la lotta politica in un paese civile sia con le bombe. O con il vandalismo, com'è (di nuovo) successo di recente sempre ai danni della Lega a Bo.
In realtà, la cosa mi ha colpito anche per dei discorsi molto posati, letti in altre parti del forum (nessun link manco perstocaxxo), ma comunque dai contenuti francamente perplimenti. Perchè se delle persone ragionevoli e mature si ritrovano comunque a considerare accettabile l'ipotesi di atti di violenza o ad auspicare, anche se iperbolicamente, una guerra civile con i suoi futuristici effetti di igiene per il popolo, beh, non c'è da sorprendersi che qualche ritardato voglia passare ai fatti, anche se poi di mezzo magari ci va un postino che magari non ha mai votato in vita sua.
Il mio personale auspicio è che sia la chiusura di una brutta, bruttissima campagna elettorale dai toni un po' troppo accesi. E' quasi un anno che è stato spalato letteralmente tutto il fango immaginabile (e anche di più) addosso ad alcuni specifici politici, con ogni mezzo possibile e con una certa quantità di illeciti, con una campagna di demonizzazione e deligittimazione non nuova nei contenuti, ma lo stesso aggressiva. Nemmeno le risposte non sono state assolutamente una novità, purtroppo.
E poi, abbiamo anche della teppaglia che, magari autoproclamandosi martire, denuncia regimi, inivita alla resistenza, o glorifica l'odio, e persino qualche artista di grande rilievo ma di sorprendente e deludente pochezza di cervello che auspica "una rivoluzione" in pieno stile primo novecentesco.
Come aggiunta, posso dire che Gasparri dovrebbe infilarsi un piede in bocca e starsene zitto, che non è buttando benzina sul fuoco che migliorano le cose.