No, lasciatemi pedali che vanno bene così! Altrimenti ci ritroveremo con i pulsanti analogici tipo PS 2 per dosare frenata e accelerazione... burp!
E poi IMHO sarebbe troppo scomodo farsi 1000 km pigiando un pulsante, se messo in poszizione scomoda... ti disfi le dita!
Ciauz.
Non ho detto che il cellulare non influenza quei sistemi, ho detto che è possibile accorgersi del funzionamento di un cellulare anche se in quel momento non sta danneggiando la strumentazione.Jollyroger ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 14:15
Si vede che non avete mai visto cosa succede allo strumento del vor quando c'è un cellulare acceso!
Non dico che precipiti, ma di notte o in condizioni di scarsa visibilità avere strumenti che ti dicono che ora sei a Milano e punti a nord, dopo un secondo sei a Milano e punti a Sud, il secondo successivo sei a Firenze... Beh.. Non è una bella esperienza.
Andate su un aereo da turismo, mettete l'autopilota per la gestione della direzione, accendete il cellulare e.... buon divertimento! Vi troverete d'improvviso come in mezzo ad un temporale!
Tutta st'elettronica sulle auto non mi piace.
Sarebbe molto meglio... soprattutto per la Ritmoxam ha scritto:
e se ci gettassimo invece sul vintage? 500 drin drin, maggiolone dieci morsi dieci, alfettone da rapina e - aaaaaaaaaaaargh - ritmo?
a proposito: nel tragitto san pietroburgo - mosca (con un bel tupolev d'annata, quasi vintage - come direbbe lo svango) della scorsa settimana ho lasciato involontariamente acceso il cellulare per tutto il volo. me ne sono accorto quando sono sceso: l'ho preso per accenderlo e...
Chi se ne importa? Su un aereo che va a carbon fossile che effetti vuoi che abbia un cellulare?!
io ho sentito (o letto... boh!) che il vero motivo per cui non si può usare il cell sugli aerei di linea abbastanza "gozzi" (non sui cessna per intenderci) era perchè in qualche modo sfuggivi al gestore e potevi telefonare gratis... qualcuno mi può illuminare???
Dolphin86 ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 17:35
io ho sentito (o letto... boh!) che il vero motivo per cui non si può usare il cell sugli aerei di linea abbastanza "gozzi" (non sui cessna per intenderci) era perchè in qualche modo sfuggivi al gestore e potevi telefonare gratis... qualcuno mi può illuminare???
Mi pare un paradosso: se sfuggi al gestore come fai a telefonare? Se la cellula gsm ti chiede "chi sei" e il tuo cellulare non risponde, dubito che ti permetta di telefonare.
Non vorrei contraddirti, ma non lo diceva il presidente della Porsche quando non voleva montare il turbo sui suoi motori .(ndRadioDeejay Linus&Savino 5/10)ilgrillo ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 13:50
Mio nonno diceva sempre:
"Quello che non c'è non si può rompere."
Edit:
Oh mio Dio, non é che tuo nonno era il presidente della Porsche??? :80: :80: :80:
LOL
Provo a metterla giù breve:BodyKnight ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 17:37
Dolphin86 ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 17:35
io ho sentito (o letto... boh!) che il vero motivo per cui non si può usare il cell sugli aerei di linea abbastanza "gozzi" (non sui cessna per intenderci) era perchè in qualche modo sfuggivi al gestore e potevi telefonare gratis... qualcuno mi può illuminare???
Mi pare un paradosso: se sfuggi al gestore come fai a telefonare? Se la cellula gsm ti chiede "chi sei" e il tuo cellulare non risponde, dubito che ti permetta di telefonare.
Il 90% dei liner commerciali di costruzione recente (sia Boeing che Airbus) sono dotati di sistemi di controllo delle superfici di volo di tipo "fly by wire". In soldoni questo significa che ai tradizionali comandi idraulici sono stati sostituiti altri di tipo digitale. In parole povere i movimenti della cloche sono "letti" da un sistema di calcolatori di bordo il quale invia dei segnali digitali a motori che azionano le superfici di controllo, correggendo anche eventuali "scivolate d'ala" "imbardate" "beccheggi" etc etc.
Agli inizi , quando la telefonia mobile non era ancora così diffusa , gli apparecchi portatili interferivano con le loro frequenze di lavoro sul sistema di controllo causando errate letture dei dati con conseguenti squilibri dinamici dell'aereo.
Non si sono verificati tanti casi ma questo è bastato per far bandire l'uso di dispositivi elettronici digitali sugli aerei .
Ad oggi , le schermature sono sicuramente più efficienti di dieci anni fa ma in ogni caso la norma di sicurezza ,giustamente , rimane in vigore.
Forse sui veicoli di oggi, dove l'elettronica inizia solo ora a farsi sentire massicciamente , ci sono gli stessi problemi di gioventù del sistema che c'erano allora sugli aerei...
E' esattamente quello che volevo dire io.
quindi le telefonate gratis sugli aerei sono solo una leggenda metropolitana... grazie
†Gunny† ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 17:58
Resta che non ho mai visto un PC andare in tilt perchè il cellulare che gli era appoggiato vicino s'è messo a squillare.
Volevi il progettista d'auto? Eccomi (bhe, d'esperienza ancora limitata ma con le problematiche ben chiare)
Il principale problema di mettere i controlli 'by wire' sulle auto di grande produzione coinvolge vari aspetti indipendenti dalle qualità del progettista; anzi, sotto molti punti di vista sono soluzioni vantaggiose in molti aspetti dalla sicurezza attiva alla gestione dei consumi.
Tralasciando la legislazione, fisiologicamente lenta verso l'innovazione, l'aspetto su cui vorrei porre l'attenzione è il concetto di 'sicurezza percepita'
Qui si cade nella sfera della percezione soggettiva del pilota: sebbene abbiamo indicazioni normate sui procedimenti di correlazione comportamento auto e soggettivita del conducente è anche vero che la norma stessa mette in guardi dal campo minato che è questo aspetto della progettazione, non prettamente ingegneristico.
Tornando alla sicurezza percepita è un parametro da tener conto nel momento della accettazione del progetto in ottica di mercato: psicologicamete l'utente trova 'poco sicuro' aver a che fare con un joystick per sterzare e bottoni analogici per frenare accelerare! "Ma come mi affido ad un filino di rame di mezzo mm per sterzare?!" "qui voglio un bel piantone in acciaio in collegamento diretto con le ruote!"
e noi dobbiamo far vendere prodotti, che tra mille altri parametri più tecnici, devono dar sicurezza e conforto psicologico all'autista
il tutto in poche righe, ma spero sia chiaro
IMHO 'stupidamente'.Quote:
Non si sono verificati tanti casi ma questo è bastato per far bandire l'uso di dispositivi elettronici digitali sugli aerei .
Ad oggi , le schermature sono sicuramente più efficienti di dieci anni fa ma in ogni caso la norma di sicurezza ,giustamente , rimane in vigore.
Quoto!BodyKnight ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 18:21
Resta che non ho mai visto un PC andare in tilt perchè il cellulare che gli era appoggiato vicino s'è messo a squillare.
Perchè una mano sara impegnata costantemente sul volante e l'altra fara' altro tipo:keiser ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 10:50
In fin dei conti, per accelerare e frenare basterebbero dei normali pulsanti sul volante, ma chissà perchè i progettisti continuano a lasciare i due pedali...
- telefonino
- braccio fuori dal finestrino
- grattatina agli ammenicoli
- schiaffeggiare il passeggero
- picchiare gli eventuali figli seduti sul sedile posteriore
- smanettare con lo stereo
- fumare
Mi fermo? Ok...
cowboy ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 19:14
Immagino che nel futuro i sistemi di controllo meccanici finiranno con l'essere sempre più abbandonati. Chi è, all'interno del mercato automobilistico, che si occupa di educare il pubblico a familiarizzare con le nuove tecnologie, così da poterci costruire macchine che poi vendono?
forse le onde radio delle tv satellitari (e qualsiasi onda radio gia esterna all'aereo)non causano problemi perche l'aereo si comporta come una gabbia di farad (e' lui ???? )Quote:
La giustificazione delle compagnie è che interferisce con le onde radio tra aereo e terra.... Ma vi pare che un aereo usi la stessa banda di un cell?O che possa interferire? e tutte le onde radio dei setelliti delle TV setellitari ecc che l'aereo attraversa mentre viaggia quelle stranamente nn interferiscono, quelle dei cell dei passeggeri magicamente si, nn esiste tecnologia che difenda l'aereo da delle emissioni cosi POTENTI.
(la gabbia funziona cosi anche se la gabbia e' percorsa da 100 mila volt la persona al suo interno ( ed isolata dalla gabbia stessa) non si fa niente)
quindi le onde esterne si bloccano alla carrozzeria dell'aereo e fine.
invece le onde dei cellulari dei passeggeri partendo dall'interno escono e quindi potrebbero causare problemi.
p.s:i cellulari interni dell'aereo non lo fanno per il semplice motivo che utilizzano un antenna esterna alla carrozzeria dell'aereo
Consumando i freni della bici o le scarpe appena comprate?hansolo ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 12:41
Il sistema operativo della Vel Satis è sicuramente windows.
Probabilmente la Millennium edition...
Certo che se capitano cose del genere su una macchina siamo proprio fritti.
Meglio una bella bicicletta con computer di bordo e navigatore satellitare!!!
Anche se il computer dovesse impazzire si riuscirebbe a frenare lo stesso!!!
Il farad è un'unità di misura della capacità elettrica. Semmai la gabbia si dice di Faraday."exlon" ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 20:34
forse le onde radio delle tv satellitari (e qualsiasi onda radio gia esterna all'aereo)non causano problemi perche l'aereo si comporta come una gabbia di farad (e' lui ???? )Quote:
La giustificazione delle compagnie è che interferisce con le onde radio tra aereo e terra.... Ma vi pare che un aereo usi la stessa banda di un cell?O che possa interferire? e tutte le onde radio dei setelliti delle TV setellitari ecc che l'aereo attraversa mentre viaggia quelle stranamente nn interferiscono, quelle dei cell dei passeggeri magicamente si, nn esiste tecnologia che difenda l'aereo da delle emissioni cosi POTENTI.
(la gabbia funziona cosi anche se la gabbia e' percorsa da 100 mila volt la persona al suo interno ( ed isolata dalla gabbia stessa) non si fa niente)
quindi le onde esterne si bloccano alla carrozzeria dell'aereo e fine.
invece le onde dei cellulari dei passeggeri partendo dall'interno escono e quindi potrebbero causare problemi.
p.s:i cellulari interni dell'aereo non lo fanno per il semplice motivo che utilizzano un antenna esterna alla carrozzeria dell'aereo
Non me ne è mai fregato molto della teoria del campo prossimo e dubito che qualcuno, oltre agli ingegneri e ai fisici che progettano e sperimentano le apparecchiature, possa stabilire in base alla semplice teoria quello che può accadere a bordo di un sistema così complesso come un aereo; ma penso proprio che il problema dei cellulari sia nell'intensità e nella lunghezza d'onda delle onde su cui viaggia la loro informazione; anche perchè, se l'aereo fosse un dielettrico perfettamente permeabile alle onde elettromagnetiche, ho seri dubbi che le lunghezze d'onda delle comunicazioni satellitari siano sufficientemente piccole da interagire con alcunchè di più grande di un sedile a bordo.
Buona domanda, il meccanismo però è un po' perverso: si deve tener conto dell'usabilità del mezzo da parte dell'acquirente (e normalmente non è uno che si sbatte per tenere in forma un veicolo) rispetto a necessità di innovare; insomma (strizzado moooolto) uno degli obbiettivi è far percepire le soluzioni adottate come innovative ma al contempo di semplice utilizzo.BodyKnight ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 19:54
Immagino che nel futuro i sistemi di controllo meccanici finiranno con l'essere sempre più abbandonati. Chi è, all'interno del mercato automobilistico, che si occupa di educare il pubblico a familiarizzare con le nuove tecnologie, così da poterci costruire macchine che poi vendono?
Con un esempio: le auto di grande produzione dette 'sportive' danno la percezione al guidatore comune di esserlo, ma in realtà si agisce su pochi parametri (non direttamente legati ad un comportamento tipico da race car) che 'ingannano' il conducente (anche perché certi compromessi sulla sicurezza delle race car non sono ammissibili in strada)
potresti farmi qualche esempio? sono curiosocowboy ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 22:02
Buona domanda, il meccanismo però è un po' perverso: si deve tener conto dell'usabilità del mezzo da parte dell'acquirente (e normalmente non è uno che si sbatte per tenere in forma un veicolo) rispetto a necessità di innovare; insomma (strizzado moooolto) uno degli obbiettivi è far percepire le soluzioni adottate come innovative ma al contempo di semplice utilizzo.BodyKnight ha scritto mer, 06 ottobre 2004 alle 19:54
Immagino che nel futuro i sistemi di controllo meccanici finiranno con l'essere sempre più abbandonati. Chi è, all'interno del mercato automobilistico, che si occupa di educare il pubblico a familiarizzare con le nuove tecnologie, così da poterci costruire macchine che poi vendono?
Con un esempio: le auto di grande produzione dette 'sportive' danno la percezione al guidatore comune di esserlo, ma in realtà si agisce su pochi parametri (non direttamente legati ad un comportamento tipico da race car) che 'ingannano' il conducente (anche perché certi compromessi sulla sicurezza delle race car non sono ammissibili in strada)
si agisce ad esempio sulle rifiniture, aggiungendo qualche materiale particolare
dal gruppo sterzo pneumatico si fa in modo di avere un'auto leggermente sovrasterzante (dà l'impressione di essere sempre pronta al cambio di direzione ma con un pizzico di nervosismo)
poi si agisce sulla potenza specifica (per l'accelerazione)
un esempio di auto sportiva in strada è la lotus extige ma: ha due posti su sedili scomodi, fa un caldo bioa (ha il motore centrale attaccato ai due sedili), ha il tettuccio asportabile e in caso di pioggia non è ben isolato, sedile sterzo pedaliera sono leggermente disassati e senza scarpette si ha difficoltà a spingere sui pedali, la strumentazione analogica ha solo il contagiri.
Questa auto (con scelte tecnologiche all'avanguardia in fatto di materiali telaio carrozzeria)non piace a tutti e non è per tutti (trascurando i costi e non è una macchina di larga produzione)
ok, grazie! al di là insomma della linea aerodinamica per avere bassa resistenza all'aria, gran parte del resto è fumo negli occhi è lo stesso motivo per cui sulle auto sportive non c'è il cambio come quello della Renault 4 a parte le problematiche tecniche che non conosco, la "sensazione" d'auto sportiva andrebbe a ramengo è anche un fattore psicologico, come il fatto che gli ostacoli stradali come i segnali si pongono ad almeno un metro e mezzo dal imite della carreggiata se fossero più vicini (poi è un dato medio, eh!) il guidatore percepirebbe un restringimento virtuale della carreggiata....insomma, siamo molto suscettibili a cose che, dette a tavolino, ci parrebbero ininfluenti ...più o meno.....