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  1. #1
    keiser
    ospite

    Predefinito [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Domenica a pranzo, una bella occasione per fare un giro dai parenti e scroccare un pranzo dalla cugina neosposa: nell'ozioso chiacchiericcio post abbuffata, una frase buttata lì per fare conversazione: «sai, ho visto il telegiornale, ieri, e c'era un servizio dove parlavano dei videogiochi». Con faccia già mesta, consapevole di farmi del male da solo, chiedo «ah sì? Interessante! Cosa diceva?» «Sai, dicono che metteranno al bando i giochi violenti: hanno fatto vedere un gioco dove devi sparare a un cecchino, mi sembra, o una cosa del genere, e un altro dove ci sono due ragazze che si picchiano». «Ma davvero? No, guarda, le cose stanno un po' diversamente... [omissis]»
    Ora, da questa breve chiacchierata emergono spontanee almeno due considerazioni: la prima è che, come sempre, i telegiornali farebbero bene a lasciar perdere i videogiochi, almeno fino a quando non decidono di far scrivere i pezzi a qualcuno che abbia una benchè minima conoscenza dell'argomento di cui si parla. A conferma di ciò, il nostro lettore <b>Luca Astori</b> mi scrive di aver visto un servizio al TG1 di sabato delle 13.30 (forse lo stesso che ha visto mia cugina) dove si miscelavano immagini di Metal Gear Solid 2 e BMX XXX, con un commento del tipo «...addirittura i giovani giocatori che realizzano il miglior punteggio ricevono un premio, che consiste in uno spogliarello virtuale. Violenza e sesso si accomunano nel videogiochi proibiti». No comment...
    La seconda considerazione è per chi monta i pezzi da mandare in onda: lo sapete che il telespettatore medio (mia cugina) presta un attenzione davvero minima -se non nulla- a quanto viene detto dal giornalista? Se dovete dire che nello stato di Washington viene emanata una legge restrittiva nei confronti dei videogame che mostrano scene di violenza contro le forze dell'ordine, cercate di sforzarvi maggiormente perchè il messaggio arrivi correttamente! Vabbeh, buon inizio di settimana a tutti!

  2. #2

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Sono veramente disgustato!

    Anch'io ho visto quel servizio del tg1 di sabato alle 13:30.
    Le due ragazze che si picchiano dovrebbero essere di un gioco di golf per console dove puoi anche picchiare il tuo avversario golfistico (il servizio non diceva di più e di questo gioco non ne so nulla), il resto è proprio come riportato da Luca Astori.

    L'unico commento che si può fare è: una colossale serie di stupidaggini raccontate da una persona totalmente incompetente in materia!

    Non solo hanno comunicato un sacco di cavolate per sbattere il mostro in prima pagina e fare ascolti, ma hanno esposto in maniera marginale, incompleta e poco comprensibile la notizia vera relativa alla legge emanata nello stato di Washington.
    Mi domando se sappiano fare il loro lavoro o siano dei veri incompetenti...

  3. #3
    L'Onesto L'avatar di Rochefort
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Credo che mirino più che altro a colpire l'attenzione dello spettatore, non ad informarlo. Probabilmente se non avessero accostato quelle immagini tua cugina non avrebbe neanche notato il servizio. Il giornalista potrebbe anche avere una basilare conoscenza dei videogiochi (beh... forse...)ma, come dice Lone Wolf "hanno comunicato un sacco di cavolate per sbattere il mostro in prima pagina e fare ascolti".

  4. #4
    La Borga L'avatar di Kyo Kusanagi
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    keiser ha scritto lun, 26 maggio 2003 09:28
    Domenica a pranzo, una bella occasione per fare un giro dai parenti e scroccare un pranzo dalla cugina neosposa: nell'ozioso chiacchiericcio post abbuffata, una frase buttata lì per fare conversazione: «sai, ho visto il telegiornale, ieri, e c'era un servizio dove parlavano dei videogiochi». Con faccia già mesta, consapevole di farmi del male da solo, chiedo «ah sì? Interessante! Cosa diceva?» «Sai, dicono che metteranno al bando i giochi violenti: hanno fatto vedere un gioco dove devi sparare a un cecchino, mi sembra, o una cosa del genere, e un altro dove ci sono due ragazze che si picchiano». «Ma davvero? No, guarda, le cose stanno un po' diversamente... [omissis]»
    Ora, da questa breve chiacchierata emergono spontanee almeno due considerazioni: la prima è che, come sempre, i telegiornali farebbero bene a lasciar perdere i videogiochi, almeno fino a quando non decidono di far scrivere i pezzi a qualcuno che abbia una benchè minima conoscenza dell'argomento di cui si parla. A conferma di ciò, il nostro lettore <b>Luca Astori</b> mi scrive di aver visto un servizio al TG1 di sabato delle 13.30 (forse lo stesso che ha visto mia cugina) dove si miscelavano immagini di Metal Gear Solid 2 e BMX XXX, con un commento del tipo «...addirittura i giovani giocatori che realizzano il miglior punteggio ricevono un premio, che consiste in uno spogliarello virtuale. Violenza e sesso si accomunano nel videogiochi proibiti». No comment...
    La seconda considerazione è per chi monta i pezzi da mandare in onda: lo sapete che il telespettatore medio (mia cugina) presta un attenzione davvero minima -se non nulla- a quanto viene detto dal giornalista? Se dovete dire che nello stato di Washington viene emanata una legge restrittiva nei confronti dei videogame che mostrano scene di violenza contro le forze dell'ordine, cercate di sforzarvi maggiormente perchè il messaggio arrivi correttamente! Vabbeh, buon inizio di settimana a tutti!
    Ho paura che certe cose non cambieranno mai...
    Che ci voglia un altra guerra per lasciare in pace i Videogiocatori?
    Almeno persone come Bruno Vespa o Emilio Fede ( tanto per citare due persone che non sono di parte) possono infarcire di carrarmatini lo schermo...
    Usciremo dal Medio Evo?

  5. #5
    Lo Zio L'avatar di MarcRemillard
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Adoro i parenti quando fanno così sono la vera croce di ogni buon giocatore poi certo non mi stupisco più delle str****te che sento dai TG

    GG a tutti!

  6. #6
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di maxpay
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    fermo restando che la violenza nei videogames C'E' ed è anche "interattiva" (a differenza ad esempio dei film o dei fumetti), mi fa ridere il modo in cui viene affrontato l'argomento dai mass media senza alcuna conoscenza in merito
    ti sbattono quattro o cinque minuti di scene, "accuratamente" scelte da non si sa chi (vorrei conoscerlo però), a seguito delle quali il giornalista si sbizzarrisce in dubbi amletici e speranze di crociate anti-videogames.
    tutto questo, naturalmente, per il semplice vizio di criminalizzare il mezzo e non di ammettere le proprie colpe.
    molto più facile gridare "dagli all'untore" che costruirsi un minimo di autocoscienza.
    [come dire...le sigarette fanno male ma mica puniamo il tabaccaio che le vende al 14enne...naaaaaa!]
    e vabè...
    scommettiamo che va a finire come in america?
    una leggiuccia piccolina piccolina?
    bisognerà pur calmare l'opinione pubblica no?


    NB=coincidenza paradossale. questa domenica anch'io sono stato impegnato nel dopo pranzo in una accesa [non ci siamo menati però] discussione con mio fratello sul mondo dei videogiochi, sulla violenza e sull'estranearsi dalla realtà e blablablablablabla...solite cose...
    la prossima domenica all'ora di pranzo me ne vado a mare va...che è meglio.

  7. #7
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Sto cambiando idea. Lentamente ma con convinzione. Mi domando tra l'altro cosa c'è che non va nel nostro mondo. E' la semplice crescita dell'informazione che ci fa notare cose che accadevano anche prima ma che restavano nell'ombra?
    Mi chiedo (ed affronto l'argomento con serietà, non sparate subito risposte senza riflettere, vi prego): perchè la maggioranza dei videogiochi prodotti ha una matrice violenta? Perché vende di più? Dunque abbiamo bisogno della cruenza per divertirci? Non sto accusando i videogiochi. Sto accusando noi stessi.
    Anch'io mi diverto a sparare virtualmente, ma perché? E' il gusto atavico della caccia? Lo sport si dice sia nato in maniera inconscia e parallela ad essa. I videogiochi potrebbero assumere le stesse caratteristiche? Ricordiamoci che siamo più bestie di quel che pensiamo di essere.
    Credo che non ucciderò mai qualcuno perché gioco al computer, del resto anche da bambini si giocava con le pistole di plastica e questo non ha fatto di noi dei brigatisti. Tuttavia ho paura che questa assuefazione alla violenza, questo considerarla "normale" anche in un videogioco (ma mi riferisco anche e soprattutto alla tv e alla carta stampata), possa nel corso degli anni modificare il senso civile di una società. Sto parlando di tanti anni, ma proprio tanti. Non sto dicendo che domani mattina avremo tutti in casa un UZI, solo che dovremmo stare più attenti a ciò che si fa della nostra vita: sempre in nome di quella libertà tirata in ballo da molti, ma qualcuno ne conosce il vero significato?

  8. #8
    La Borga L'avatar di Kyo Kusanagi
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    ilgrillo ha scritto lun, 26 maggio 2003 14:42
    Sto cambiando idea. Lentamente ma con convinzione. Mi domando tra l'altro cosa c'è che non va nel nostro mondo. E' la semplice crescita dell'informazione che ci fa notare cose che accadevano anche prima ma che restavano nell'ombra?
    Mi chiedo (ed affronto l'argomento con serietà, non sparate subito risposte senza riflettere, vi prego): perchè la maggioranza dei videogiochi prodotti ha una matrice violenta? Perché vende di più? Dunque abbiamo bisogno della cruenza per divertirci? Non sto accusando i videogiochi. Sto accusando noi stessi.
    Anch'io mi diverto a sparare virtualmente, ma perché? E' il gusto atavico della caccia? Lo sport si dice sia nato in maniera inconscia e parallela ad essa. I videogiochi potrebbero assumere le stesse caratteristiche? Ricordiamoci che siamo più bestie di quel che pensiamo di essere.
    Credo che non ucciderò mai qualcuno perché gioco al computer, del resto anche da bambini si giocava con le pistole di plastica e questo non ha fatto di noi dei brigatisti. Tuttavia ho paura che questa assuefazione alla violenza, questo considerarla "normale" anche in un videogioco (ma mi riferisco anche e soprattutto alla tv e alla carta stampata), possa nel corso degli anni modificare il senso civile di una società. Sto parlando di tanti anni, ma proprio tanti. Non sto dicendo che domani mattina avremo tutti in casa un UZI, solo che dovremmo stare più attenti a ciò che si fa della nostra vita: sempre in nome di quella libertà tirata in ballo da molti, ma qualcuno ne conosce il vero significato?
    Per lo stesso motivo per cui gli antichi adoravano i Giochi dei Gladiatori... e un pò forse per esorcizare nel nostro iconscio la morte o i miliardi di complessi e probelmi che accumuliamo durante le nostre giornate.

    Nel giro di 50 anni siamo inoltre passati da un mondo che ci dava degli imput minori ma essenziali, alla completa innondazione di notizie dai terremoti alle stragi nei paesi di cui a malapena conosciamo l esistenza e che a fatica localizzeremmo su una cartina geografica.
    E per tenere alto il bombardamento di notizie che ci tocca ogni tanto un servizio del genere, per riempire 5 minuti di vuoto che potrebbero portare l utente a cambiare canale...
    IMHO


  9. #9
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Ma dico io, ci vuol tanto a varare una legge che equipari i videogiochi ai film o alle riviste ?

    C'è violenza? VM 14
    C'è violenza esagerata? VM 18

    Tanto non è questione di mercato perché i bacarospi piratano, quindi i produttori e i distributori avrebbero solo da guadagnarci in credibilità, se premessero in tal senso.

  10. #10

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    L'argomentazione di Grillo è parecchio interessante: le risposte possono essere tante, davvero tante. Come già dice Kyo, nell'indole umana esiste una componente violenta, che trova soddisfazione nella possibilità di sfogarla virtualmente. Un'altra possibilità plausibile è che il proibito, il qualcosa che nella realtà non potremo mai fare ci attira: un simulatore di casalinga o il kit del piccolo imbianchino virtuale non penso solletichino proprio le nostre fantasie...
    Per quanto riguarda il discorso della civiltà che cambia: beh, è verissimo. Pensate solo a parecchi anni fa, quando una donna poco svestita era considerata uno scandalo. Ora donne in abiti succinti le troviamo ovunque: giornali, film, trasmissioni televisive. Oggi per noi è normale. E così pure la violenza: oggi non ci scandalizziamo più per molte cose, perchè sono entrate nella nostra quotidianità.
    Non so se tutto ciò cambierà il nostro stato civile e il nostro modo di comportarsi: spesso il desiderio di giocare a giochi violenti è inconscio.
    Io sono una persona molto pacifica, odio la guerra e per me risolvere i problemi con la violenza e con la forza è assurdo. Eppure mi diverto anche io con i giochi violenti: ma non perchè devo scaricare chissà quale rabbia, semplicemente mi piacciono. Però non è la violenza in sè che mi attira: è la possibilità di impersonare qualcuno (un soldato, un supereroe, il personaggio di un film) che nella realtà non sono mai. Un po' come quando da piccolo giocavo con i miei amici fingendo di essere un supereroe piuttosto che un personaggio del mio cartone animato preferito.
    Un esempio: Postal 2, un gioco che sa divertire soprattutto per la sua violenza e la sua irriverenza, non mi piace. Non mi diverto ad immedesimarmi in un pazzo furioso che va in giro ad ammazzare la gente che non ha niente da fare.
    Però c'è gente a cui questo piace. E quali sono i motivi? Probabilmente solo loro lo sanno, o magari non lo sanno nemmeno, è una cosa inconscia, esattamente come me. (Prima di ricevere una valanga di insulti, non sto affatto dicendo che chi gioca a Postal 2 è un depravato idiota deficiente, affatto, è solo una mia considerazione sui perchè questo gioco possa piacere).
    Tutto questo però non deve essere motivo per la stampa per dare cattiva informazione: tralasciando il discorso giusto o non giusto (riferito alla violenza nei videogiochi), perchè i media ne hanno discusso attaccando come al solito invece di analizzare criticamente la cosa? Perchè, ad esempio, non hanno detto che un ipotetico gioco dove si stuprano le persone e si ammazzano nei modi più impensabili non viene ritirato perchè non sono presenti forze dell'ordine?
    Sarebbe molto più utile un discorso costruttivo su come risolvere il problema della violenza nei videogiochi, invece che utilizzare ogni appiglio per scagliarsi contro...

  11. #11
    Shogun Assoluto L'avatar di martinodeo
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    noi videogiocatori saremo visti come pervertiti per sempre...



    io mi sono rassegnato

  12. #12
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Quote:
    Anch'io mi diverto a sparare virtualmente, ma perché? E' il gusto atavico della caccia? Lo sport si dice sia nato in maniera inconscia e parallela ad essa. I videogiochi potrebbero assumere le stesse caratteristiche? Ricordiamoci che siamo più bestie di quel che pensiamo di essere.
    Credo che non ucciderò mai qualcuno perché gioco al computer, del resto anche da bambini si giocava con le pistole di plastica e questo non ha fatto di noi dei brigatisti
    questo mi fa ricordare una scena di Terminator2 o almeno ricordo cosi, per cui se sto dicendo balle fermatemi.
    in questa scena il nostro caro Arnold - fermatosi assieme ai due fuggiaschi presso una stazione di servizio - osserva quasi con compassione due bambini che giocano con dei fucili finti. li guarda e dice una frase che ora non ricordo, ma il cui senso è: siete fatti cosi.
    il che detto da un robot è abbastanza triste...


    Quote:
    Sarebbe molto più utile un discorso costruttivo su come risolvere il problema della violenza nei videogiochi, invece che utilizzare ogni appiglio per scagliarsi contro...
    il che ci riporta al fatto di autoanalizzarci, perchè alla fine non serve a nulla limitare il prodotto se non sappiamo limitarci noi stessi.

    Quote:
    noi videogiocatori saremo visti come pervertiti per sempre...
    beh almeno il termine "asociale" è stato dissociato da quello di "informatico"...

  13. #13
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Questi giornalisti in particolare quelli del tg1 sono delle teste di caxxo!!!
    Anch'io ho visto quel servizio,sapeste che mortificazione ascoltare certe sceméttate!A mio parere dovremmo protestare in massa quando vediamo queste boiate.
    E voi che ne dite?
    Perchè non scriviamo tutti delle lettere di protesta dove diciamo di essere incavolatissimi e di essere stufi di questa DISINFORMAZIONE????Scriviamo via email che sono degli INCOMPETENTI!

  14. #14
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Forse non hanno ancora capito che noi videogamers "seriali" abbiamo un modo maturo di vedere questo genere di cose...è questo che non gli entra in testa!

  15. #15

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    ilgrillo ha scritto lun, 26 maggio 2003 14:42
    Sto cambiando idea. Lentamente ma con convinzione. Mi domando tra l'altro cosa c'è che non va nel nostro mondo. E' la semplice crescita dell'informazione che ci fa notare cose che accadevano anche prima ma che restavano nell'ombra?
    Mi chiedo (ed affronto l'argomento con serietà, non sparate subito risposte senza riflettere, vi prego): perchè la maggioranza dei videogiochi prodotti ha una matrice violenta? Perché vende di più? Dunque abbiamo bisogno della cruenza per divertirci? Non sto accusando i videogiochi. Sto accusando noi stessi.
    Anch'io mi diverto a sparare virtualmente, ma perché? E' il gusto atavico della caccia? Lo sport si dice sia nato in maniera inconscia e parallela ad essa. I videogiochi potrebbero assumere le stesse caratteristiche? Ricordiamoci che siamo più bestie di quel che pensiamo di essere.
    La competitivitá e l'aggressivitá sono caratteristiche innate nell'uomo. Probabilmente é per questo che si prova un certo appagamento nel giocare con videogiochi "violenti". Credo che ogni persona sana possa farlo senza far correre nessun pericolo per sé e per gli altri.

    Io personalmente gioco e mi diverto anche con questo tipo di giochi. L'unica cosa che non sopporto sono le ambientazioni reali. Trovo di pessimo gusto speculare su tragedie realmente accadute come le guerre passate e presenti (dove ci sono state migliaia o milioni di vittime) per fare giochi con piú appeal, come trovo di pessimo gusto da parte degli utenti premiare simili logiche con l'acquisto di questi prodotti. Si sono fatti sempre ottimi giochi anche senza ambientarli in situazioni dove le persone sono morte per davvero. Comunque questo é un mio parere, che avevo giá espresso in un altro topic qualche tempo fa rispondendo ad un editoriale passato. Non voglio offendere nessuno, vorrei soltanto che si ragionasse sull'opportunitá o meno di trattare certi temi nel modo in cui vengono trattati oggi.

    Ah, prima di dimenticarmene, una considerazione bisogna comunque pur farla sul fatto che il videogioco piú venduto di tutti i tempi, considerando tutte le piattaforme, é The Sims, dove di violenza mi pare ce ne sia proprio pochina.

    Quote:
    Credo che non ucciderò mai qualcuno perché gioco al computer, del resto anche da bambini si giocava con le pistole di plastica e questo non ha fatto di noi dei brigatisti. Tuttavia ho paura che questa assuefazione alla violenza, questo considerarla "normale" anche in un videogioco (ma mi riferisco anche e soprattutto alla tv e alla carta stampata), possa nel corso degli anni modificare il senso civile di una società. Sto parlando di tanti anni, ma proprio tanti. Non sto dicendo che domani mattina avremo tutti in casa un UZI, solo che dovremmo stare più attenti a ciò che si fa della nostra vita: sempre in nome di quella libertà tirata in ballo da molti, ma qualcuno ne conosce il vero significato?
    Per riallacciarmi a quello che dicevo prima, queste preoccupazioni sono fondate, ma le si affronta con una educazione che dobbiamo darci e dare alle generazioni future per approcciare questi temi sapendo distinguere la finzione dalla realtá e soprattutto non dimenticando mai che gli orrori della violenza sono accaduti davvero qui da noi dove conosciamo il benessere e continuano ad accadere in molte parti del mondo.

    Per la nostra libertá sono morte tantissime persone in passato. Per la libertá di pensiero, di espressione e di sopravvivenza. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo e dobbiamo ricordarci sempre di fare un uso responsabile di questo prezioso dono che abbiamo ricevuto.

  16. #16

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    QMatteoQ ha scritto lun, 26 maggio 2003 19:20
    Un'altra possibilità plausibile è che il proibito, il qualcosa che nella realtà non potremo mai fare ci attira: un simulatore di casalinga o il kit del piccolo imbianchino virtuale non penso solletichino proprio le nostre fantasie...
    Beh, ci sono sempre The Sims e Ultima Online, dove si fanno cose di questo tipo

  17. #17

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    flavis ha scritto lun, 26 maggio 2003 20:44
    Questi giornalisti in particolare quelli del tg1 sono delle teste di caxxo!!!
    Anch'io ho visto quel servizio,sapeste che mortificazione ascoltare certe sceméttate!A mio parere dovremmo protestare in massa quando vediamo queste boiate.
    E voi che ne dite?
    Perchè non scriviamo tutti delle lettere di protesta dove diciamo di essere incavolatissimi e di essere stufi di questa DISINFORMAZIONE????Scriviamo via email che sono degli INCOMPETENTI!
    Giá, si meriterebbero proprio di ricevere una valanga di lettere di protesta, credo che forse dovremmo organizzarci in tal senso per fare una protesta corale.

    Se la memoria non mi inganna qualcosa di simile é successo per l'uscita di Sim City 4, che era stato accusato di essere un simulatore di dio che corrompeva l'animo delle persone. Mi pare che a seguito delle numerose proteste La Stampa e qualche telegiornale avesse ritrattato le cavolate che avevano sparato allora.

    Keiser se ci sei batti un colpo... ehm, volevo dire mi sembra di averlo letto in uno dei tuoi editoriali, cosa ne pensi al riguardo?

  18. #18
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    intervengo solo per segnalarvi la parte LOLlosa del servizio del tg1: quando tra le tante immagini di giochi che girano in sottofondo, appare una sequenza di GTA3 con il protagonista che tira giù un tizio da un auto e lo pesta....e qui il cronista del servizio se ne interviene con: ".....giochi come questo, intitolato: 'ammazza il ladro della tua auto 3'..." ; (non sono sicuro di ammazza forse ha detto "prendi", però il resto era così)....ma si potrà ma neanche Ciro Ascione....
    Per il resto la discussione sarebbe complessa, ma vedo che i nodi centrali sono stati già centrati, per cui mo me ne vado a letto

    Ciauz!

  19. #19
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Mi viene da pensare che noi ("voi" in questo caso, perché io il servizio non l'ho visto) siamo riusciti ad accorgerci delle inesattezze del servizio perché si trattava di un argomento a noi congeniale. Ma quanta informazione in realtà arriva filtrata dalle incompetenze giornalistiche? Se ci pensate potrebbe trattarsi di un numero molto elevato. Ciò rattrista. Abbiamo una dipendenza dall'informazione eccessiva. Non vorrei passare per blasfemo, ma temo che l'informazione stia ricevendo le attenzioni di un "credo religioso". Non voglio affossare la categoria, perché è facile sparare nel mucchio e colpire chi non c'entra, ma ritengo che a certi livelli il giornalismo si avvicini molto (moltissimo) a uno show da mettere in piazza per fare più ascolti.
    Un esempio potrebbero essere i tanti servizi in stile RealTV, i quali vengono realizzati non per l'importanza della notizia, che può ricondursi a un qualsiasi incidente o tragedia familiare come purtroppo accade frequentemente, ma alla crudeltà insita in essa.
    Riflettiamo su queste cose. Lentamente ci porteranno ad avere visioni distorte del mondo. Del resto la concezione pessimistica della società mondiale non deriva forse da un eccessivo bombardamento di brutte notizie accuratamente selezionate?

  20. #20

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    ilgrillo ha scritto mar, 27 maggio 2003 10:39
    Mi viene da pensare che noi ("voi" in questo caso, perché io il servizio non l'ho visto) siamo riusciti ad accorgerci delle inesattezze del servizio perché si trattava di un argomento a noi congeniale. Ma quanta informazione in realtà arriva filtrata dalle incompetenze giornalistiche? Se ci pensate potrebbe trattarsi di un numero molto elevato. Ciò rattrista. Abbiamo una dipendenza dall'informazione eccessiva. Non vorrei passare per blasfemo, ma temo che l'informazione stia ricevendo le attenzioni di un "credo religioso". Non voglio affossare la categoria, perché è facile sparare nel mucchio e colpire chi non c'entra, ma ritengo che a certi livelli il giornalismo si avvicini molto (moltissimo) a uno show da mettere in piazza per fare più ascolti.
    Un esempio potrebbero essere i tanti servizi in stile RealTV, i quali vengono realizzati non per l'importanza della notizia, che può ricondursi a un qualsiasi incidente o tragedia familiare come purtroppo accade frequentemente, ma alla crudeltà insita in essa.
    Riflettiamo su queste cose. Lentamente ci porteranno ad avere visioni distorte del mondo. Del resto la concezione pessimistica della società mondiale non deriva forse da un eccessivo bombardamento di brutte notizie accuratamente selezionate?
    Sono d'accordo con te quasi su tutto (penso che la concezione pessimistica derivi dalla presenza di troppe magagne vere, non solo da come ci vengono presentate le negatività). Proprio per questo, a causa del fatto che il 99% delle persone avrà creduto ciecamente al servizio del tg1, dovremmo ribellarci e protestare contro questa palese iniquità.

  21. #21
    Lo Zio L'avatar di ilgrillo
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Quote:

    Sono d'accordo con te quasi su tutto (penso che la concezione pessimistica derivi dalla presenza di troppe magagne vere, non solo da come ci vengono presentate le negatività).
    Attenzione. L'unico modo per avere delle idee su ciò che accade nel mondo è quello di trarre delle conclusioni dalle informazioni in nostro possesso. Lasciamo perdere eventi immensi come la guerra in Iraq (e anche lì le manipolazioni ci sono state). Un taglio giornalistico, una scena montata con "sapienza", permette di stravolgere l'intero significato, non tanto della notizia in sé, ma del messaggio comunicativo che arriva al fruitore. Le magagne sicuramente ci sono. Ma quanto gravi sono? E' un pensare sconcertante in stile Fox Mulder di X-Files, ma non è così alieno come sembra.

  22. #22

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    ilgrillo ha scritto mar, 27 maggio 2003 11:27
    Attenzione. L'unico modo per avere delle idee su ciò che accade nel mondo è quello di trarre delle conclusioni dalle informazioni in nostro possesso. Lasciamo perdere eventi immensi come la guerra in Iraq (e anche lì le manipolazioni ci sono state). Un taglio giornalistico, una scena montata con "sapienza", permette di stravolgere l'intero significato, non tanto della notizia in sé, ma del messaggio comunicativo che arriva al fruitore. Le magagne sicuramente ci sono. Ma quanto gravi sono? E' un pensare sconcertante in stile Fox Mulder di X-Files, ma non è così alieno come sembra.
    Sono d'accordo, ma per come ti eri espresso sembrava che si è pessimisti solamente per come ci presentano le notizie, e non anche per quello, oltre all'oggettiva negatività di una cattiva situazione.

  23. #23

    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    ilgrillo ha scritto mar, 27 maggio 2003 10:39
    Mi viene da pensare che noi ("voi" in questo caso, perché io il servizio non l'ho visto) siamo riusciti ad accorgerci delle inesattezze del servizio perché si trattava di un argomento a noi congeniale. Ma quanta informazione in realtà arriva filtrata dalle incompetenze giornalistiche? Se ci pensate potrebbe trattarsi di un numero molto elevato. Ciò rattrista. Abbiamo una dipendenza dall'informazione eccessiva. Non vorrei passare per blasfemo, ma temo che l'informazione stia ricevendo le attenzioni di un "credo religioso". Non voglio affossare la categoria, perché è facile sparare nel mucchio e colpire chi non c'entra, ma ritengo che a certi livelli il giornalismo si avvicini molto (moltissimo) a uno show da mettere in piazza per fare più ascolti.
    Un esempio potrebbero essere i tanti servizi in stile RealTV, i quali vengono realizzati non per l'importanza della notizia, che può ricondursi a un qualsiasi incidente o tragedia familiare come purtroppo accade frequentemente, ma alla crudeltà insita in essa.
    Riflettiamo su queste cose. Lentamente ci porteranno ad avere visioni distorte del mondo. Del resto la concezione pessimistica della società mondiale non deriva forse da un eccessivo bombardamento di brutte notizie accuratamente selezionate?
    Questo tuo pensiero lo avevo già ideato diverso tempo fa e sono completamente d'accordo: io so che il servizio sui videogame diceva un mucchio di stupidate perchè conosco l'argomento. Chi mi assicura che tutto quello che mi viene su detto su politica o qualsiasi altro argomento di cui non capisco niente sia veritiero?

  24. #24
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    Non siete gli unici a farvi quelle domande. Da perte mia ogni volta che ho visto al telegiornale un servizio che riguardasse qualcosa di cui mi intendo ho rilevato SEMPRE distorsioni e soprattutto una sensazionalizzazione estrema di ogni più piccolo particolare

  25. #25
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    Predefinito Re: [26/05/2003] Videogiochi in tivù

    finchè ci si accorge della "distorsione" è un conto...il punto è proprio quando non riusciamo a vederla.
    un possibile rimedio sarebbe quello di conoscere tramite "più fonti", che ad esempio in politica è l'unico modo per farsi un'idea propria.



    Quote:
    Del resto la concezione pessimistica della società mondiale non deriva forse da un eccessivo bombardamento di brutte notizie accuratamente selezionate?
    non oso immaginare allora come diventerebbe, tale concezione, se venisse a galla tutto il marcio "migliore"...
    penso che per molti la concezione pessimistica sia data dalla visione di quegli errori che l'uomo continua a fare nonostate duemila anni di storia e di come la concezione dei corsi e ricorsi storici sia spaventosamente vera.

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