Il Nero ha scritto lun, 31 luglio 2006 alle 19:24
Non vorrei dire, ma qualunque struttura sociale e tecnologica è contro l'evoluzione, non soltanto la cura delle malattie. Infatti, qualunque struttura sociale e tecnologica (per lo meno umana) è finalizzata a facilitare la sopravvivenza dei suoi membri, o almeno di una parte di essi. Il punto però è che permettendo la sopravvivenza di un maggior numero di individui, aumenta, passatemelo, il "fitness" della società. Cioè, l'evoluzione non è più dei singoli individui, ma del gruppo sociale complessivo. Io credo la si possa intendere anche in questo senso: d'altronde i primi esseri pluricellulari non erano altro che colonie di cellule singole, e si parla chiaramente di "evoluzione" in quel caso.
Conclusione: non credo che curare le malattie sia contro l'evoluzione.
Lo si può dire anche in modo diverso, per chiarire ancora di più il nesso: le società che non curano i loro malati hanno meno possibilità di sopravvivere di quelle che lo fanno. Quindi curare le malattie non è contro l'evoluzione. Naturalmente bisogna intendere "evoluzione" nel senso più largo possibile.