Jack Kerouac - Sulla strada

[Kayoken]

Ph@ntom ha scritto mar, 19 ottobre 2004 alle 20:35

Karat45 ha scritto mar, 19 ottobre 2004 alle 13:05

ma voi siete sicuri che serva aver vissuto la beat generation per capire On The Road? a me non sembra. è un libro sulla libertà in senso molto più ampio che semplicemente in quello generazionale. Va a scavare in profondità il tema del viaggio e lo rinnova rispetto agli autori del passato. Ripeto, può non essere adatto ai gusti contemporanei. ma da qui a dire che è invecchiato male ce ne passa.

Ritengo invece che sia adattissimo al gusto contemporaneo (e non capisco come possa essere il contrario, sinceramente).
Restando in tema, qualcuno s'è mai degnato di leggere Ginsberg?

Sign please

Comunque tornando a Kerouac, io ho letto solo 2 libri per ora e tutti e 2 mi hanno ensusiasmato. On the road è uno dei migliori libri (che ho letto s'intende, ovvio), per quanto riguarda i temi dell'amicizia e Maggie Cassidy è sicuramente uno dei libri più belli che ho letto sul tema dell'amore e dell'adolescenza.
Posso però capire che alcuni lo trovino indigesto, come può capitare spesso nei classici. Le opere facili, scritte per il grande pubblico, forse non lasciano il segno. Sono pronto a scommettere che "il codice da vinci" tra 3 anni è già tanto se lo troviamo in economica e meno male!
La Giuria di Grisham non sarà mai un classico della letteratura, Virus di Cussler nemmeno. Questa è la mia idea, forse sbagliata.
Con questo non voglio dire che chi non apprezza Kerouac non capisce e non è in grado di apprezzare i classici. Assolutamente. Dico solo che i classici forse sono quelli che dividono. A me piace Kerouac ma magari detesto Dickens, tanto per fare un esempio scemo.

[Olengard]

Kayoken ha scritto gio, 21 ottobre 2004 23:34

Comunque tornando a Kerouac, io ho letto solo 2 libri per ora e tutti e 2 mi hanno ensusiasmato. On the road è uno dei migliori libri (che ho letto s'intende, ovvio), per quanto riguarda i temi dell'amicizia e Maggie Cassidy è sicuramente uno dei libri più belli che ho letto sul tema dell'amore e dell'adolescenza.
Posso però capire che alcuni lo trovino indigesto, come può capitare spesso nei classici. Le opere facili, scritte per il grande pubblico, forse non lasciano il segno. Sono pronto a scommettere che "il codice da vinci" tra 3 anni è già tanto se lo troviamo in economica e meno male!
La Giuria di Grisham non sarà mai un classico della letteratura, Virus di Cussler nemmeno. Questa è la mia idea, forse sbagliata.
Con questo non voglio dire che chi non apprezza Kerouac non capisce e non è in grado di apprezzare i classici. Assolutamente. Dico solo che i classici forse sono quelli che dividono. A me piace Kerouac ma magari detesto Dickens, tanto per fare un esempio scemo.

Nonnò, condivisibile, soprattutto il discorso sui bestseller, che per forza di cose sono libri "medi"(ocri)... anche se sul Codice Da Vinci (che non ho letto nè leggerò ) devo ammettere da aspirante editore di essere se non altro ammirato dalla straordinaria operazione editoriale che è stata fatta... poi che il libro non sia granchè è quasi "necessario"...

Ginsberg l'ho letto, anche se non moltissimo... personalmente preferisco Kaddish a Howl, peraltro bellissimo (e credo solo perchè Howl ha un incipit talmente straordinario che alcune parti a confronto ne restano offuscate, mentre Kaddish... boh, forse mi sembra meno urgente e per questo più meditato, più riuscito...)

P.S.: dai, faccio un esempio scemo anch'io: a me piace Faulkner ma non mi piace Kerouac...

[Ph@ntom]

Kayoken ha scritto gio, 21 ottobre 2004 alle 23:34

Sign please

E.Hopper, Gas.
Ma guarda che On the road è un classico, ormai.


Olengard, anch'io preferisco Kaddish all'Urlo.

[Kayoken]

Ph@ntom ha scritto ven, 22 ottobre 2004 alle 00:41

Kayoken ha scritto gio, 21 ottobre 2004 alle 23:34

Sign please

E.Hopper, Gas.
Ma guarda che On the road è un classico, ormai.


Olengard, anch'io preferisco Kaddish all'Urlo.

chi ha detto il contrario?

[Ph@ntom]

Pardon, disguido.

[Kayoken]

Ph@ntom ha scritto ven, 22 ottobre 2004 alle 01:04
Pardon, disguido.

per questa volta verrai risparmiato. Ma fai ammenda dei tuoi peccati.

[osam@ nofaxe2]

Sinceramente io non lo ho trovato così pesante, ma molte persone che conosco hanno detto come voi. Certo non è per niente pesante se paragonato ad un autore russo, almeno questa è la mia impressione.
Il libro in sè è un manifesto della beat generetion, di quel modo di vita, in quegli anni, non so francamente cosa si aspettava qualcuno.

[vinta]

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