La notizia è talmente incredibile che era riportata persino sui quotidiani di ieri: uno studio condotto da Daphne Bavelier, professore associato di Scienze Cognitive dell'Università di Rochester (http://www.rochester.edu/pr/News/NewsRel eases/latest/bavelier-video.html) ha scoperto che i giovani che si trastullano regolarmente con videogame pieni di inseguimenti di auto e scontri a fuoco presentano migliori capacità di visione rispetto a chi non lo fa: riescono, ad esempio, a tenere sotto controllo un maggior numero di oggetti contemporaneamente e a processare con maggior efficienza le informazioni che cambiano con rapidità. Per essere sicuri dell'esperimento, hanno preso persone che non hanno mai giocato in vita loro, li hanno fatti divertire, e hanno notato un'aumentata percezione visiva. Il perchè di codesto benefico effetto collaterale degli appassionati di GTA e compagnia bella non è ben chiaro; i ricercatori dicono che c'è bisogno di ulteriori studi sull'argomento, ma noi ci accontentiamo.
Uno dei risultati più interessanti della ricerca è che i videogiochi potrebbero essere quindi utilizzati per aiutare chi ha problemi di vista o persino per addestrare i soldati al combattimento, dove sono importanti riflessi e capacità di analisi in tempi brevi (cosa che peraltro già avviene).
Non mi dilungo oltre con i dettagli dello studio, limitandovi a segnalare una curiosità: chi si è "allenato" a Medal of Honor ha ottenuto, nei test, punteggi migliori di chi si è cimentato con Tetris. Il quale, però, ha altri meriti, non ultimo quello di essere di gran lunga più rilassante di MoH. E adesso scusatemi, devo tornare ad affinare le mie capacità visive. Sapete, sono anche un po' miope, DEVO finire quella maledetta missione a Vice City!!!