Pag 3 di 3 PrimaPrima 123
Risultati da 51 a 62 di 62

Discussione: Ricordi di caserma..

  1. #51
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di caesarx
    Data Registrazione
    02-03-02
    Località
    Nel Villaggio dell'Emiro, con la speranza di scappare
    Messaggi
    18,156

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Partiamo con calma...

    Fine del corso di paracadutismo, festa in spiagia al lido del paracadutista (ci tengo a precisare che le feste dell'Accademia Militare sono le uniche al mondo in cui c'è un rapporto donne/uomini di almeno 4/1 ).
    Bene, ad un collega si rompe la cerniera dei pantaloni, 48 ore filate di bestemmie e parte per andare a cercare ago e filo. torna dopo due ore, totalmente sbronzo ma con ago e filo e mi dice:

    Abababa: "Alfio, mi vieni a tenere la porta del bagno chiusa che devo cucire sti cazz di pantaloni?"
    Io: "Ok, basta che facciamo 'na cosa rapida".


    I bagni avevano la parte dei lavandini in comune, e mentre che ero lì vedo una ragazza decisamente gnocca che va a sistemarsi il trucco.
    Mi dico, ma sticazzi, approcciamola in bagno che casomai c'è pure meno strada da fare.
    Mi lancio sull'obbiettivo come un F16 a volo radente e incomincio a sparare cavolate a raffica (a mia discolpa posso comunque dire che ero leggerissimamente brillo ).
    Bon, la tipa sorride, fa la simpatica, scherza anche lei finchè non le chiedo:

    Io: "E tu come ci sei finita in questa bolgia infernale?"
    Lei: Io? No, è che sono la moglie di un ufficiale.


    Gelo.
    Nell'ordine:
    a) Mi passa immediatamente la sbronza;
    b) Faccio tre passi indietro e dalla classica posizione di approccio mi ritrovo quasi sull'attenti;
    c) Vedo l'immagine di me stesso issato il giorno dopo sul pennone dell'alza bandiera appeso per le palle;

    Lei: Di un capitano...

    d) Il giorno dopo avremmo avuto i lanci, e già vedevo il mio paracadute manomesso;

    Il mio capitano era il più giovane tra i comandanti di compagnia, quindi faccio due più due e dico:

    Io: "Rossi* vero?"
    Lei: "Già "
    Io: "Chiaramente qui non è successo nulla!"
    Lei "Non ti preoccupare "


    Cinque o sei anni dopo, ad una cena di compagnia, quando ormai le nostre strade si erano separate completamente uscì fuori che lui aveva sempre saputo dell'accaduto ma sua moglie non gli aveva mai fornito una descrizione dell'approcciatore, neanche sotto tortura. Meno male, dato che bastava che gli dicesse quello alto alto ed il mio secondo anno di accademia sarebbe stato simile alla prima parte di Full Metal Jacket.


    *Il nome Rossi è chiaramente di fantasia.

  2. #52
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    sto ridendo come un matto...sia per la storia di AJ che per quella di caesarx...

  3. #53
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
    Data Registrazione
    09-06-03
    Località
    Andora
    Messaggi
    2,991

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Ma che simpatica idea...
    Rimembro... Ma se attacco quando la smetto?!
    II sc./91, 187° reggimento "Folgore" di Livorno (caserma Vannucci), 5a comp. "Pipistrelli" (silenziosi e aggressivi); Caporale e poi C.M. istruttore/assaltatore (e idoneità al grado di serg. dopo corso 261C)...
    Eeeh... Ne avrei tante... Corso (di lancio e di addestratore), lanci, Guardie al campo del 46°, Albania ("Pellicano I"), distaccamento al distretto militare di Caserta (paraculatissimo ma non solo, era anche "premio" per i 20 e passa gg. in Albania, pensare che muffa feci... tentai di ritornare ma non riuscii...) dopo "corso" alla SMICA di Maddaloni -CE- con "addestramento" non ufficiale degli AUC... Insomma non so da dove iniziare, praticamente dovrei raccontare un anno di naja...
    Mi sovvengono tanti episodi... La scuola di lancio, L'AUC che scava a 1 metro di distanza con raffica di 10 secondi di MG... La "saponata" ai "tirolesi" alla SMICA di Caserta, la scopata nell'ufficio reclutamento del distretto militare, l'incidente (tragicomico) in Albania con il folle in fiat 500, i calci alle vecchiette Albanesi (era questione di vita o morte), le pompate notturne con zaino tattico al corso di istr., la perdita del caricatore del congedante (ero capoposto di guardia), il processo come difensore (neanche iscritto a giurisprudenza e già mi sentivo avvocato... ), il commilitone folle (un veneziano insospettabile) nella mia prima pattuglia, lo scherzo del fantasma (non riguardava i "nonni", era una leggenda "horror") una settimana prima del congedo, troppa, troppa roba...
    Dovete circoscrivere, altrimenti vi ammorbo!
    Saluti

  4. #54
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    scutum...raccontaci tutto...forza!

  5. #55
    Banned L'avatar di simux
    Data Registrazione
    28-03-04
    Località
    Roma
    Messaggi
    0

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Sarpedon ha scritto lun, 07 agosto 2006 alle 14:26
    Questo é uno die più divertenti episodi che mi sia accaduto sotto le armi:

    Giornata qualsiasi nella segreteria comando di Compamare Genova ore 13:30.
    Mi rivolgo al comandante del mio uffcio ( un capitano di fregata) chiedendo il permesso di montare di guardia con mezz'ora di anticipo perché avevo finito il mio lavoro, il comandante acconsente alla mia richiesta.

    N.B (gli addetti alla segreteria comando erano esonerati dalle guardie normali perché passavano il pomeriggio a protocollare la posta in arrivo)

    Dopo 15/20 minuti mi chiama al telefono un capo di seconda, di quei classici ignoranti che si credono semidei perché hanno due strisce sulle spalline, e mi chiede notizie di un pacco strettamente personale del quale era in attesa. quando gli confermo l'avvenuta ricezione del medesimo, il capo mi ordina di portarglielo in ufficio. Alla richiesta del capo rispondo che, poiché già montato di guardia non potevo lasciare l'ufficio incustodito, e chiedo se per caso, possa venire in ufficio a prendersi il pacco. Nel sentire le mie parole il tizio in questione esplode in una serie di insulti e minacce di porvvedimenti disciplinari, al che io diligentemente rispondo "comandi" e mi accingo a portargli il pacco.
    Caso ha voluto che il mio comandante sentisse gli strepiti provenienti dal telefono, e incuriosito, mi chiedesse che cosa era successo. Dopo che gli ebbi spiegato l'accaduto, lui annullò gli ordini del capo con la seguente frase: "ignora il suo ordine tanto quello non conta una cazzo".
    Indi e per cui ripresi la mia guardia e dopo 5 minuti il comandante se ne andò a casa. Neanche un minuto dopo il capo molesto fece irruzione in ufficio insultandomi pesantemente e chiedendo perché avevo disobbedito al suo ordine.
    Al che io risposi: "Mi spiace capo ma ho ricevuto ordini superiori che mi imponevano di ignorare il suo ordine con la seguente motivazione: "lei non conta una cazzo".
    Ennesima esplosione di rabbia del capo ed istantanea messa a rapporto per insubordinazione, menzogna a superiore, comportamento lesivo della divisa, e quant'altro ancora.
    Rapporto che, il giorno dopo, sono stato "invitato" a giustificare davanti al comandante dell'installazione: un ammiraglio!
    Una volta davanti all'ammiraglio ho ripetuto tranquillamente la frase rivolta al capo, e all'ennesima esplosione del capo in questione (più contenuta perché in presenza dell'ammiraglio) ho invitato i presenti a chiedere conferma al mio comandante.
    Il mio comandante é stato convocato seduta stante davanti all'ammiraglio e ha confermato punto per punto tutto quanto da me detto in precedenza.

    Al che l'ammiraglio ha stracciato il rapporto affermando che tutto gli sembrava normale e ci ha congedati.
    Vi giuro che vedere la faccia di quel patetico sottufficiale dopo che l'ammiraglio ci ha congedati é stato semplicemente fantastico.

    non posso smettere di ridere!

  6. #56
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
    Data Registrazione
    09-06-03
    Località
    Andora
    Messaggi
    2,991

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Tutto? Ma siede autolesionisti...
    Vediamo... Cercherò di essere breve.
    Dunque, un episodio "indimenticabile" ma ben poco "militaresco" e piuttosto "agrodolce", è avvenuto negli ultimi gg. di naja; una decina all'alba e ancora 48 ore circa al distretto militare di Caserta in attesa di essere "rispedito" a Livorno per il congedo...
    Devo fare una premessa: l'edificio che ospita il distretto militare di CE è parte degli edifici vanvitelliani che compongono la grande piazza d'armi antistante il Palazzo Reale della città (non potete non conoscerlo, è più bello di Versaille anche se, forse, non ben tenuto come questo); si tratta, in pratica, delle antiche caserme delle truppe borboniche che erano presenti a CE e che comprendevano, quando il Re alloggiava nel palazzo, la guardia reale.
    L'antichità del complesso e la frequentazione da parte di giovani e impressionabili "soldatini", ovviamente, ha fatto sì che fiorissero una infinità di leggende relative alla sua storia tra cui, inevitabile, la presenza di almeno un paio di fantasmi di soggetti non meglio identificati.
    In aggiunta a ciò, durante la secoda g.m., l'edificio (vasto) fu testimone di una tristissima tragedia: vi morirono, infatti, diverse decine di civili che, durante i bombardamenti alleati della vicina stazione, si erano rifugiati nelle stalle interrate (che per quanto interrate si rivelarono non sufficienti a salvarli quando l'edificio stesso fu colpito da due bombe).
    In particolare, uno degli "eterei ospiti", che si diceva frequentasse il luogo, pare che si dilettasse ad andare in bici, ovviamente dopo la mezzanotte, sul cornicione dell'imponente edificio in questione che ci ospitava.
    Queste leggende, peraltro, erano fomentate da un maresciallo che aveva il pallino del paranormale (uno spasso, convinto pranoteraupeta), fervente sostenitore della varie presenze paranormali e incrollabile "testimone oculare" in diverse ronde notturne quando sott'ufficiale di picchetto (quando, poi, avesse avuto occasione di vedere le "presenze" rimane il vero "mistero esoterico" atteso che dopo le 20, e sino alle 7 del giorno dopo, sistematicamente, i più alti in grado, nel distretto, rimanevamo noi caporalmaggiori...).
    Oltre a tutto ciò l'edificio, poi, ospitava una attrezzata palestra tra le cui atrezzature erano comprese un 4/5 mountainbike.
    Nell'euforia degli ultimi giorni di servizio militare (nota: il mio scaglione non ebbe neppure un fottutisimo giorno di precogedo) ci venne (a me e un paio di VFP; tra cui il più micidiale tiratore che abbia mai conosciuto: un "malvagio" pugliese, imboscato nel distretto, che mi relegava, puntualmente, al secondo posto ogni fottuta volta che si andava a tirare e con qualsiasi arma da fuoco) la magnifica idea di iscenare, alla prima notte in cui uno di noi fosse stato "caposto" al servizio di guardia (disarmato, se fosse stato armato non avremmo rischiato... ), una "apparizione" spettacolare e prolungata.
    Ovviamente il primo servizio di guardia toccò a me...
    Il piano era semplice: portare durante il giorno una bici sul terrazzo, ricoprirla alla meno peggio con strisce di stracci vecchi e scuri (a mò, appunto, di "bici fantasma" ) e, stando carponi dietro il parapetto del terrazzo, farla andare, tenendola con una mano, avanti e indietro sul largo cornicione antistante al parapetto stesso.
    Io, ovviamente, avrei dovuto attirare l'attenzione delle guardie presenti e cercare di suggestionarle.
    Arriva il momento: passeggio splendidamente nel cortile accompagnato dalla pallida luce lunare, mi avvicino ad un piantone, due chiecchiere, alzo poeticamente lo sguardo al cielo per ammirare il firmamento e... URLO!
    Balbettando indico la tetra bici che pare quasi una mummia con le bende che le penzolano dappertutto e... Reazione inaspettata... Il piantone urla molto, ma molto, più forte di me! E non solo urla, inizia a correre, senza meta chiamando tutto il distretto a raccolta.
    Improvvisamene escono, dal corpo di guardia, gli altri ragazzi che riposavano in attesa del loro turno di guardia, esce il primo: urla; esce il secondo: urla; il terzo: urla, ma cosa urla?! "Il terremoto" (giuro) correndo come un forsennato verso la "bouvette" che era il posto più lontano dall'edificio...
    Ma il meglio doveva ancora arrivare...
    Esce il quarto, in mutande, (un certo "Dell'Aquila", non dimenticherò mai più il suo nome), il quale, senza fiatare, alza lo sguardo, vede la bici, corre verso i comandi del carraio, apre il cancello ed esce fuori correndo come il vento (sempre in mutande e scalzo).
    La sorpresa per me è totale, non so dove girarmi e quale isterico provare a calmare -scherzo, si, ma qui si era diffuso il panico, cominciavano a scendere dalle camerate...- dopo alcuni attimi di smarrimento realizzo ed è il panico anche per me, penso: "non mi congedo più".
    Mi fiondo all'inseguimento di Dell'Aquila, esco di corsa anche io dal cancello, l'intero corpo di guardia dell'antistante scuola sottufficiali (tutti VAM) sono affacciati per capire cosa succede (ripenso: "non mi congedo proprio più...").
    Cazzo è un primatista... magrissimo, seminudo ma corre come un attleta, siamo quasi in centro città, poche centinaia di metri... Lo chiamo, urlando,: niente, non si ferma; chiamo ancora: macchè...
    "Non mi congedo più, non mi congedo più!"; sento il sudore che mi cola tra le natiche (e non era per lo sforzo della corsa)...
    La disperazione, inizio a volare anche io; è li la fottuta bretella della canottiera, è li a pochi centimetri, un ultimo sforzo... Un ringhio rabbioso, lo afferro (siiii!), lo strattono, violento, urlo: "ma addò cavolo vaie?!". Vorrei ucciderlo, lui non parla, non risponde nè cerca di divincolarsi. La rabbia e la paura scemano: ha gli ochi vitrei, pallidissimo; tutto sommato l'ho preso, il peggio è evitato, rido...
    Ritorno con il prigioniero, l'intero distretto è nel cortile, sembra quasi l'attimo prima dell'alzabandiera ma sono tutti in mutande, più o meno.
    I VAM dell'aereonautica contiuano a guardare; nulla dico e nulla mi sarà chiesto.
    Ordino repentinamente di chiudere il cancello e intimo agli altri di andare a dormire aggiungendo, esplicitamente, con tono camorristico, che se il giorno dopo trapelerà qualcosa...
    Ed infatti il giorno dopo trapela qualcosa...
    Quando oramai pensavamo di averla fatta franca (tanto io che i miei "correi"), alle 16 circa, veniamo convocati dal colonnello...
    "Non mi congedo più"...
    Il colonnello (di cui non ricordo, purtroppo, il nome) era un anziano ufficiale di cavalleria uscito, a suo tempo, dall'accademia; per una qualche ragione non chiara non aveva avuto la classica cariera e per quanto fregiate di rosso le sue stellette non ornavano una greca come ci si sarebbe aspettati a quella età...
    Persona di grande intelligenza e affabilità sapeva, però, essere anche molto autorevole e severo.
    TESTUALE (o quasi)
    Sbotta: "Landolfi, da lei non me lo sarei mai aspettato, dovrebbe congedarsi anche con l'idoneità al grado di sergente..."
    L'altro "coimputato" tenta una difesa maldestrissima fondata su una balla, lo fulmino con lo sguardo e tace.
    "Colonnello ma è stato solo uno scherzo, nessuno è mai stato in pericolo e il chiasso è stato superiore alle aspettative; sà siamo prossimi al congedo e io non potrò patecipare con loro alla festa perchè dovrò tornare a Livorno..."
    "Landolfi è sicuro di essere prossimo al congedo?"
    "..."
    "Landolfi lei e quei due imboscati avete culo: anzitutto il sott'ufficiale di picchetto non mi ha fatto nessun rapporto -rectius: ovvio, non c'era!-, mi è solo arivata voce e poi... Bhè prima o poi lo saprà... Ad ogni modo lei andrà in libera uscita, a casa, solo al suo ritorno da Livorno (ma sarei partito 24 ore dopo per Livorno), quanto ai suoi immaturi parigrado sono meno fortunati di lei perchè dovendosi congedare qui, qui rimarranno per 4 giorni senza libera uscita".
    Andammo via consapevoli della grazia e io, in verità, dimenticai immediatamente le parole un tantino "misteriose" che aveva detto sulle ragioni "aggiuntive" della "grazia".
    Rividi il col. prima di partire per Livorno per andarmi a congedare, era molto sorridente e mi azzeccò un gran "buffo" sulla guancia facendomi gli auguri.
    Andai a Livorno, mi congedai, tornai a Caserta e dopo un paio di mesi seppi che era stato stroncato da un tumore già ampiamente in corso durante i fatti raccontati.
    Diversamente oggi riderei molto di più nel ricordare l'episodio...
    Saluti!




  7. #57
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
    Data Registrazione
    01-10-01
    Località
    Back Home!
    Messaggi
    49,419

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Acque antistanti Beirut febbraio 84,dopo quasi un mese di pattugliamento facciamo una sosta a Larnaka (Cipro),continuamo con l'orario di navigazione 4 di turno ed 8 di riposo,ed approffittiamo per uscire a farci un giro.Torniamo e trovo uno dell'esercito nella mia branda che dorme nell'alloggio "sergenti 1".Praticamente quasi tutte le brande erano state date a personale dell'esercito imbarcato per essere accompagnato a Beirut.
    C'erano anche dei fanti di Torino ed in capoturno mio era un sergente di Torino(io ero ancora allievo,appena uscito dalle scuole),inizia a bere con questi e si ciucca come spugna,inizia a cantare alle 23 nell'alloggio,lo prendiamo in due e lo mettiamo nella branda di un altro sergente,sfortuna vuole che mi aveva prestato la branda anche a me per dormire,montavo di turno alle 0400,erano le 23,cerco di dormire,questo mi si pianta vicino ed inizia a parlarmi "nessuno mi vuole bene,io sono solo,tu mi vuoi bene?"
    "Cava'(faceva Cavallo di cognome)vedi che alle 0400 dobbiamo montare di servizio,perche' non dormi zio caro?"
    "Io sono solo,sono tutti invidiosi(urlando),per poco gli altri non lo prendono e lo buttano fuoribordo.Comunque si addormenta,non vi dico come...Arrivano le 0400 ci vengono a svegliare montiamo di servizio,io assonnato,lui perso come una cucuzza,arriva in radio ed inzia a cantare,non mi ero accorto della bottiglia di Chivas che si era portato sopra,il CapoPosto strabuzza gli occhi "Cavallo ma sei scemo" "Capo voglio bene anche a lei".
    Tratteniamo le risate e lo portiamo nella sala telex...mentre il Cposto va via sbattendo la porta,lui prende e si va a sdraiare sul tavolo del Cposto,il Cturno intanto cerca di alzarlo,ma lui russa come un cinghiale...
    Praticamente si fa' tutto il turno dormendo sul tavolaccio di ferro,russando a tutto spiano,e noi 3 ci facciamo il turno.
    L'indomani mattina il Cposto l'ha preso e' gli ha fatto fare il posto di lavaggio da solo per tutta la zona di compentenza,con il mal di testa e con la nave che beccheggiava per un po' di maretta.Ha rimesso anche l'anima quel giorno,ma se lo meritava,che pirla.


  8. #58
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
    Data Registrazione
    01-10-01
    Località
    Back Home!
    Messaggi
    49,419

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    Ancora in Libano,sono di turno insieme ad un sergente di Manfredonia,questi deve andare a fare pipi' immediatamente,ma non puo' allontanarsi,prende un bricco vuoto di tavernello ci infila il pipino e fa' il suo bisogno,il pirla quando ha finito invece di buttare il tutto prende e lo poggia sulla mensola vicino a noi.
    Arriva un altro sergente soprannominato "cloaka Maxima" per via del fatto che aveva le tute ammaestrate,tornavano nell'armadietto da sole tanto erano sporche,questi arriva e senza dire niente vede il bricco del tavernello e senza dire niente ne tracanna un paio di sorsi,"ma e' un po' acidulo sto tavernello",io mi giro ed inizio a ridere cadendo per terra,nel mentre arriva il sergente che stava con me' in turno e' candidamente,non avendo assistito alla scena, "Antone' dammi il bricco dove ho pisciato che lo vado a buttare",il bevitore folle strabuzza gli occhi e' balbetta "mah mah" ed inizia a sputare per terra correndo via gridando "che schifooooo".
    Ed e' tutto vero.

  9. #59
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    frittole...sto ridendo come un matto...

    anche quella del fantasma non è male...

  10. #60
    Shogun Assoluto L'avatar di manuè
    Data Registrazione
    24-08-03
    Località
    roma
    Messaggi
    78,940

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    questa la riporto come mi è stata raccontata:
    missione nel golfo persico dei primi anni '80, la squadra navale internazionale è agli ordini di un unico ammiraglio, mi sembra fosse inglese.
    un bel dì, questo ammiraglio decide di andare a visitare alcune delle navi, tra cui anche una italiana.
    il comandante della nave italiana decide allora di far riverniciare la nave, ma solo la fiancata dalla quale sarebbe salito l'ammiraglio, l'altra fiancata sarebbe stata riverniciata quando ce ne sarebbe stata la necessità

  11. #61
    Nharre
    ospite

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    manuè ha scritto sab, 19 agosto 2006 alle 20:50
    questa la riporto come mi è stata raccontata:
    missione nel golfo persico dei primi anni '80, la squadra navale internazionale è agli ordini di un unico ammiraglio, mi sembra fosse inglese.
    un bel dì, questo ammiraglio decide di andare a visitare alcune delle navi, tra cui anche una italiana.
    il comandante della nave italiana decide allora di far riverniciare la nave, ma solo la fiancata dalla quale sarebbe salito l'ammiraglio, l'altra fiancata sarebbe stata riverniciata quando ce ne sarebbe stata la necessità
    ma lol...sembra una barzelletta...

  12. #62
    Shogun Assoluto L'avatar di frittole
    Data Registrazione
    01-10-01
    Località
    Back Home!
    Messaggi
    49,419

    Predefinito Re: Ricordi di caserma..

    mi sembra una cosa alquanto strana,anche perche' si nota palesemente la differenza,magari l'ha fatta ritoccare solo da un lato...bah!

Pag 3 di 3 PrimaPrima 123

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato