abso ha scritto sab, 05 agosto 2006 alle 01:35
mi chiedo come sia possibile che non piacciano le ambientazioni di sokal (che non definirei proprio fantasy, forse si potrebbe avvicinare il discorso degli automi allo steampunk, ma non credo calzerebbe perfettamente perchè di vapore e 800 non si parla, ma si parla cmq di tecnologie "obsolete" riproposte come base per costruzioni e concetti futuristici), però certo se non piacciono non piacciono...
Io le trovo estremamente affascinanti come concezione, inoltre amerzone vantava l'idea del veicolo "multifunzionale" (che magari non è originale ma è stata resa bene) ed elementi irreali (parlo ad esempio di quelle specie di gabbiani senza zampe) però molto realistici, cioè nel senso che si amalgamano bene in un contesto più legato alla nostra realtà. Cosa questa che si ritrova in Syberia (anzi, molto sviluppata).
Non baso la mia valutazione di Syberia sugli enigmi, ma sul fascino che ha saputo esercitare su di me.
Che paradise sia un passo falso lo giudicherò solo dopo averlo giocato (perchè lo voglio giocare nonostante le valutazioni negative, insomma per me merita di essere perlomeno provato così da avere il diritto di esprimere un opinione fondata, ma cmq ovviamente personale), cmq sia per ora sokal non mi ha deluso, Syberia due probabilmente mi piacerà perchè anche io lo vedo come un'obbligatoria continuazione del primo, come appunto chi dice che li considera un gioco unico diviso in due...
Avendo anche una certa passione per il disegno (intendo cominciare la scuola romana del fumetto una volta presa la maturità perchè ci sono anche piuttosto portato) mi perdo nell'ammirare le fantastiche invenzioni di benoit e questo è un ingrediente che in tante altre avventure non ho trovato (anzi in nessuna, forse semplicemente perchè mi sono perso qualcosa di importante, non lo so perchè solitamente gioco ad altri generi di videogiochi...anzi se avete da consigliare fatelo!!).
Insomma diciamo che non l'ho valutato come gioco in sè per sè ma come idee, ambientazioni, concetti e immersività (quanto tempo che non sentivo questa parola sigh).