[06/11/2004] Siete pronti a diventare criminali provetti?

[keiser]

Shalby ha scritto sab, 06 novembre 2004 alle 19:42

Aspetta... la tua è una considerazione altamente opinabile.
I videogiochi NON SONO arte e probabilmente mai lo saranno; ok cercare di difendere il proprio mondo, ma non insultiamo qualche milione di anni di storia umana...
E qui ti parla uno in tesi per la laurea in informatica.

guarda, io non cerco di difendere il mio mondo, per carità.
mi sfugge, però, il perchè il videogioco considerato come arte dovrebbe offendere milioni di anni di storia umana... arte non è solo michelangelo o leonardo da vinci, anche il cinema è arte, il fumetto è arte...
e qui ti parla uno che la tesi di laurea in ingegneria informatica l'ha conclusa da un pezzo
scusa, ma questa me l'hai proprio tirata fuori a forza

Quote:

Certo! L'industria dei videogiochi si regola talmente bene, che non è vero che escono giochi del calibro di "Postal 2"...
Ma fammi il piacere!

cosa c'entra, scusa? si regola nel senso che si autocensura da sola, si regola nel senso che si dà delle regole di valutazione in maniera autonoma senza bisogno di enti statali; tant'è che anche postal 2 era vietato ai minori di 18 anni.

Quote:

Mi sembra che ti sia fatto un pò accecare dalla rabbia, eh?
Anche il cinema ha cercato di autoregolamentarsi, ma certe realtà purtroppo, (snuff movie e porno per pedofili), si sono espansi a macchia d'olio.

beh, definire snuff e pedofilia appartenenti al genere cinematografico solo perchè c'è di mezzo una telecamera mi pare un tantinello forzato, eh!

Quote:

E' una situazione diversa: il film ha un target di persone ben più vasto; quindi non è visto SOLO come un prodotto per ragazzi, come invece lo sono i videogiochi.

e INVECE NO, ecco il dannatissimo punto! perchè devono essere solo per ragazzi? chi l'ha detto? e quando mai?

[Kyudo]

bellaLI! ha scritto sab, 06 novembre 2004 alle 10:53

keiser - editoriale
Possibile che a nessuno, dico a nessun giornalista, editore, conduttore televisivo/radiofonico sia mai venuto in mente di contattare i veri esperti del settore, cioè noi della stampa specializzata (non necessariamente di TGM, sia chiaro), al posto di persone che conosceranno giusto Solitario e Campo Minato? Oppure gli serviamo solo come mediocre contorno ad una cinica notiziola legata alla strage di Beslan?

il punto è che, lo sappiamo benissimo, ospitare gli strali di una psicologa bacchettona fa notissia mentre dare spazio ad uno che smorza i toni non fa notissia

penso che ormai siamo giunti ad un punto tale che fa notissia ospitare uno pro-videogiochi, anzichè uno contro di essi, io mi immagino la mamma super-protettiva che ha tolto campo minato al figlio perchè "stiga alla violenza" per sostituirlo con quello dei fiorellini (così se calpesti un fiorellino sei morto) che legge le stupidate (argh...la mannaia dell'autocenura) di questi dottori, o presunti tali, in campo videoludico, e gli da ragione.

Però penso che ormaila gente voglia vedere anche l'altro lato della medaglia.








la prima frase che ho scritto ha vinto il premio di L.A "la frase più lunga e demente, 2004"

[andros]

keiser ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 09:56

Shalby ha scritto sab, 06 novembre 2004 alle 19:42

Aspetta... la tua è una considerazione altamente opinabile.
I videogiochi NON SONO arte e probabilmente mai lo saranno; ok cercare di difendere il proprio mondo, ma non insultiamo qualche milione di anni di storia umana...
E qui ti parla uno in tesi per la laurea in informatica.

guarda, io non cerco di difendere il mio mondo, per carità.
mi sfugge, però, il perchè il videogioco considerato come arte dovrebbe offendere milioni di anni di storia umana... arte non è solo michelangelo o leonardo da vinci, anche il cinema è arte, il fumetto è arte...
e qui ti parla uno che la tesi di laurea in ingegneria informatica l'ha conclusa da un pezzo
scusa, ma questa me l'hai proprio tirata fuori a forza

Quote:

Certo! L'industria dei videogiochi si regola talmente bene, che non è vero che escono giochi del calibro di "Postal 2"...
Ma fammi il piacere!

cosa c'entra, scusa? si regola nel senso che si autocensura da sola, si regola nel senso che si dà delle regole di valutazione in maniera autonoma senza bisogno di enti statali; tant'è che anche postal 2 era vietato ai minori di 18 anni.

Quote:

Mi sembra che ti sia fatto un pò accecare dalla rabbia, eh?
Anche il cinema ha cercato di autoregolamentarsi, ma certe realtà purtroppo, (snuff movie e porno per pedofili), si sono espansi a macchia d'olio.

beh, definire snuff e pedofilia appartenenti al genere cinematografico solo perchè c'è di mezzo una telecamera mi pare un tantinello forzato, eh!

Quote:

E' una situazione diversa: il film ha un target di persone ben più vasto; quindi non è visto SOLO come un prodotto per ragazzi, come invece lo sono i videogiochi.

e INVECE NO, ecco il dannatissimo punto! perchè devono essere solo per ragazzi? chi l'ha detto? e quando mai?

Hai ragione tu, chi l'ha detto che i videogiochi, come il fumetto, sono solo per ragazzi. Io alla veneranda età di 46 anni, dirigente sanitario con responsabilità di vario carattere, ufficiale di polizia giudiziaria nell'esercizio delle mie funzioni, gioco ai videogiochi, soprattutto FPS, leggo ZIO PAPERONE, ASTERIX, MANDRAKE, TIN TIN, BLAKE e MORTIMER, JEFF HAWKE. Non per questo quando verifico un illecito amministrativo estraggo il mio fido railgun e faccio un massacro, oppure chiamo il fido lothar per picchiare il cattivo di turno. La realtà è una cosa, la finzione e lo svago sono nettamente un'altra cosa, comunque invito chiunque voglia scrivere sui videogiochi e sui fumetti a provarli o leggerli, se no la cosa più semplice è cavalcare paure, inseguire mode, solo per fare NOTIZIA

[Shaexley]

ilgrillo ha scritto sab, 06 novembre 2004 alle 16:11

Ciò che dobbiamo rimproverarci è l'aver avuto la possibilità di scegliere la direzione etica da prendere, decidendo per quella più vicina ai nostri stimoli bestiali in un periodo storico di relativo benessere che poteva essere sfruttato in altro modo.

Non vi accorgete della lenta accettazione di comandamenti basati sulla violenza (verbale/fisica/psicologica)?
Perché gli adolescenti troverebbero assurdo il divertirsi a comporre poesie, mentre non hanno problemi a ridere di fronte allo score di nemici uccisi in SOF2?

Tutto ciò non vi fa riflettere?

No mi pare assolutamente normale. Tutti quanti da bambini abbiamo giocato agli indiani e avevamo pistole e fucili di plastica. Tutti quanti da adolescenti abbiamo fatto i duri (anche se qualcuno di nascosto scriveva poesie ). Tutti quanti ci siamo gasati quando e` uscito Rambo al cinema. Embe`? Per quanto possa sembrare deplorevole, il gioco e la violenza sono sempre legati. Ma dal gioco alla pratica c'e` un abisso.

[ilgrillo]

Shaexley ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 10:17

ilgrillo ha scritto sab, 06 novembre 2004 alle 16:11

Ciò che dobbiamo rimproverarci è l'aver avuto la possibilità di scegliere la direzione etica da prendere, decidendo per quella più vicina ai nostri stimoli bestiali in un periodo storico di relativo benessere che poteva essere sfruttato in altro modo.

Non vi accorgete della lenta accettazione di comandamenti basati sulla violenza (verbale/fisica/psicologica)?
Perché gli adolescenti troverebbero assurdo il divertirsi a comporre poesie, mentre non hanno problemi a ridere di fronte allo score di nemici uccisi in SOF2?

Tutto ciò non vi fa riflettere?

No mi pare assolutamente normale. Tutti quanti da bambini abbiamo giocato agli indiani e avevamo pistole e fucili di plastica. Tutti quanti da adolescenti abbiamo fatto i duri (anche se qualcuno di nascosto scriveva poesie ). Tutti quanti ci siamo gasati quando e` uscito Rambo al cinema. Embe`? Per quanto possa sembrare deplorevole, il gioco e la violenza sono sempre legati. Ma dal gioco alla pratica c'e` un abisso.

Più si va indietro nel tempo e più è "lecito" aspettarsi che i ragazzi trovavano divertente un certo tipo di giochi.
Ma oggi cosa ci vieta di scrivere poesie e DI NASCOSTO GIOCARE A FARE I DURI?

Ciò che mi deprime è che la crescita civile si è arrestata (frasona pericolosa). Ho paura che oggi stiano mancando gli strumenti per definire ciò che bene e ciò che è male. E il futuro non mi dà nessuna garanzia in questo senso. Pare che sia tutto un grande gioco. Pare si abbia la facoltà di ricaricare con l'F9 anche nella vita reale. Alcuni discorsi degli adolescenti me ne danno convinzione. Ecco perché mi spaventa la violenza nei videogiochi. Assorbita a un lassismo senza precedenti può trasformarsi in una miscela davvero pericolosa.

[headlong78]

Come l'aspirina, da sola fa bene, ma mescolata alla coca cola ha effetti devastanti ..

[Shaexley]

Non sono sicuro di avere capito

Quello di cui sono certo e` che

1) I videogiochi sono le pistole di plastica di oggi
2) Io giocavo con le pistole di plastica da bambino
3) Non ho mai confuso fra il gioco e la realta`
4) Se avro` un figlio, gli regalero` un fucile giocattolo

[headlong78]

Mi sa che qui si può andare avanti per giorni interi ..

[headlong78]

ilgrillo ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 07:20

headlong78 ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 00:52

maxpay ha scritto dom, 07 novembre 2004 alle 20:40
una cosa è l'action game, un'altra è l'fps.
quest'ultimo rispetto agli altri pone il giocatore nella concreta possibilità di immergersi completamente nell'ambiente virtuale, in virtù anche di una maggiore interazione con oggetti e scenario.
maggiore interazione = maggiore stimolo.

Infatti io intendevo fps, purtroppo ero di fretta e ho scritto action game.. Volevo vedere se eravate attenti! Bravo MaxPAy

Questo non cambia niente. Noi tutti dunque diamo per scontato che un FPS debba essere violento.

Beh, considerato che FPS significa First Person Shooter e considerato nel 99% (magari c’è una minoranza che mi sfugge) di questi giochi si spara ad altre “persone” mi riesce un po’ difficile non definirli violenti. O se preferisci apro il dizionario dei sinonimi e contrari e cerco una definizione alternativa. Non credo sia questa la questione, il problema è come vengono percepiti. Io li percepisco come una sfida personale contro una macchina per divertimento; risultato: continuo a definirli come sopra perché contengono violenza, ma non li ritengo pericolosi per me stesso (almeno finora).. Quindi secondo me sono violenti (è innegabile), ma NON creano violenza (che è la cosa più importante).

[ilgrillo]

headlong78 ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 14:14

ilgrillo ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 07:20

headlong78 ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 00:52

maxpay ha scritto dom, 07 novembre 2004 alle 20:40
una cosa è l'action game, un'altra è l'fps.
quest'ultimo rispetto agli altri pone il giocatore nella concreta possibilità di immergersi completamente nell'ambiente virtuale, in virtù anche di una maggiore interazione con oggetti e scenario.
maggiore interazione = maggiore stimolo.

Infatti io intendevo fps, purtroppo ero di fretta e ho scritto action game.. Volevo vedere se eravate attenti! Bravo MaxPAy

Questo non cambia niente. Noi tutti dunque diamo per scontato che un FPS debba essere violento.

Beh, considerato che FPS significa First Person Shooter e considerato nel 99% (magari c’è una minoranza che mi sfugge) di questi giochi si spara ad altre “persone” mi riesce un po’ difficile non definirli violenti. O se preferisci apro il dizionario dei sinonimi e contrari e cerco una definizione alternativa. Non credo sia questa la questione, il problema è come vengono percepiti. Io li percepisco come una sfida personale contro una macchina per divertimento; risultato: continuo a definirli come sopra perché contengono violenza, ma non li ritengo pericolosi per me stesso (almeno finora).. Quindi secondo me sono violenti (è innegabile), ma NON creano violenza (che è la cosa più importante).

Già FPS significa proprio quello, infatti. Si è addirittura creato un termine per definire un genere di videogiochi basato sulle caratteristiche di cui sopra.
A me fa pensare sempre di più...

Ripeto come ho scritto migliaia di post più su, che non dovete pensare a voi stessi, ma all'effetto che può avere sulla mente della massa unito al lassismo di cui dicevo.

E ribadisco che anch'io trovo divertente giocare con giochi violenti, MA NON MI SO SPIEGARE PERCHE'. Soprattutto nel periodo instabile che stiamo vivendo.
Per dire... al momento trovo insopportabili le persone che vestono con abiti mimetici. Le trovo davvero stupide.

[headlong78]

ilgrillo ha scritto lun, 08 novembre 2004 alle 20:13

Già FPS significa proprio quello, infatti. Si è addirittura creato un termine per definire un genere di videogiochi basato sulle caratteristiche di cui sopra.
A me fa pensare sempre di più...

Ripeto come ho scritto migliaia di post più su, che non dovete pensare a voi stessi, ma all'effetto che può avere sulla mente della massa unito al lassismo di cui dicevo.

E ribadisco che anch'io trovo divertente giocare con giochi violenti, MA NON MI SO SPIEGARE PERCHE'. Soprattutto nel periodo instabile che stiamo vivendo.
Per dire... al momento trovo insopportabili le persone che vestono con abiti mimetici. Le trovo davvero stupide.

Non so, io sono sempre stato attratto dalle potenzialità del 3D, dalla grafica, dal sonoro degli FPS, più che dalla loro violenza. Resto incantato da quello che riescono a creare i designer con il 3D, vedi DOOM3. Detesto gli FPS che simulano le guerre, non mi danno nessuno stimolo, preferisco alieni e demoni! Le mie affermazioni possono essere confermate anche dal fatto che mi diverto anche con le avventure grafiche, che non hanno niente di violento.
Non mi va di parlare dell'effetto dei videogiochi sulla massa, perchè non credo di avere le conoscenze necessarie per farlo. Preferisco parlare di me, che già non è semplice..
Io trovo divertente giocare e se mi capita un FPS ne sono attratto se ha un'ottima grafica, ambientazioni varie e una storia valida e intrigante, altrimenti dopo un pò lo pianto a metà come è successo con Soldiers of fortune 2, che mi aveva veramente stufato. Un gioco dove si spara e basta per me non è divertente, a meno che non ci siano implementate delle innovazioni (tipo il bullet time di Max Payne) che mi invogliano a giocare.
PS Mi fa piacere comunque trovare qualcuno con cui discutere di queste cose, almeno questo è un segnale positivo.