Spiegami come un taglio al FFO può colpire le "oasi di improduttività".
le "oasi di improduttività" come il politecnico di milano
questo lo dici te-
questo il primo gruppo che mi viene in mente, parte di quel che fu l'onda studentesca.
quattro drogati che non studiano:
http://www.linkroma.net/portale/altr...mini-1905.html
http://www.linkroma.net/portale/altr...cipazione.html
http://www.linkroma.net/portale/altr...lo-studio.html
http://www.linkroma.net/portale/altr...nziamenti.html
era un miliardo, saranno 800 milioni, e l'anno dopo diventeranno 500 milioni.
le borse di studio sono state quasi completamente cancellate.
tutto questo con l'aumento dei finanziamenti a scuole e università private.
la linea del governo è chiara, c'è poco da girarci attorno.
Mi pare se ne fosse già parlato in altra sede di che tipologia di finanziamenti e fondi utilizzino le università americane non stanno messi nemmeno lontanamente come noi, lì il college è concepito in maniera totalmente diversa.
Aria alla bocca...la riforma va approvata al più presto per cominciare ad avere almeno qualche università nelle prime 100 al mondo (ora non ce ne è nemmeno una).
Lo dicono anche agenzie americane, che di università un minimo ne capiscono (17 migliori università nelle prime 20 del mondo) e non come i poltronati de'noantri.
Ma lo sanno anche i sassi che le agenzie americane dicono fregnacce!!!
Come? Semplice: dimentica l'Italia, forget Italy......
Mi spieghi come mai nelle prime 100 università al mondo non c'è UPPSALA e nemmeno COIMBRA???
Semplice: le agenzie americane valutano secondo i loro standard, che comprendono anche criteri economici. Per questo non c'è UPPSALA, perché è statale sino al midollo, più delle nostre università. E lo stesos dicasi di COIMBRA.
Stessa cosa per le univesità italiane: ma ti pare che la Normale di Pisa o la Bocconi di Milano facciano davvero così schifo? E l'università di Bologna, la più antica del mondo insieme a quella di Parigi? ecc. ecc.
Va bene, all'estero scrivono amenità e sono berlusconiani, abbiamo le migliori università al mondo che vengono gestite alla grande.
Ma forse vivete in un altro Paese rispetto al mio.
Un salto in qualche università NON italiana ogni tanto dovreste farlo. E non parlo di realtà come Harvard, ma una media università tedesca o inglese ad esempio.
Non mi hai ancora spiegato come dovrebbero sparire -coi tagli- le oasi di improduttività...
Poi se ti va mi spieghi anche in che modo la riforma dovrebbe sfavorire i baroni (che infatti sono saliti tutti sui tetti a protestare)...
Forse non hai capito che i rettori hanno fatto tutti fronte comune.
PoliMI e PoliTO ricevono anche il bonus ministeriale di svariate decine di milioni perchè sono le migliori università italiane. E si possono autoreggere da soli anche grazie ai contributi privati ed ai fondi europei che riescono ad intercettare, volendo.
Inoltre la soluzione in presunta carenza di fondi è abbastanza facile: perchè non uniformare la media delle rette a quella europea?
Cosa ne direbbero i soliti noti seduti in un famoso ramo del parlamento?
Con il taglio delle facoltà inutili e con la razionalizzazione della spesa.
IL TAGLIO DELLE FACOLTA' - Per risparmiare risorse la nuova legge prevede la fusione degli atenei più piccoli e la razionalizzazione delle facoltà, che per ogni ateneo non potranno essere più di 12. Saranno inoltre passati in rassegna tutti gli oltre 500 corsi di laurea oggi attivi in Italia, l'obiettivo è eliminare tutti quelli considerati antieconomici, seguiti cioè da un esiguo numero di studenti. a riforma renderà difficile il mantenimento in vita degli atenei, delle facoltà e dei dipartimenti accademici meno efficienti: tanto per cominciare, e per quelli con problemi di bilancio, è previsto il commissariamento. Sulla falsa riga dell'orientamento preso tre anni fa, le università che continueranno a utilizzare più del 90% dei finanziamenti statali per le spese fisse (personale e ammortamenti) verranno inibite dal bandire concorsi per nuove assunzioni.
RETTORI - A meno di due anni dalla prima legge Gelmini che ha avviato il processo di riforma degli atenei italiani, il ministro dell'Università porta a casa un altro risultato con una riforma complessiva del sistema accademico. Tra le novità, si interviene sulla governance fissando ad 8 anni la durata massima dei mandati dei rettori (attualmente ci sono rettori in carica da oltre 20 anni), e introducendo la possibilità di sfiduciare i magnifici. I capi di ateneo inadeguati, in futuro, potranno incorrere in una mozione di sfiducia da parte del Senato Accademico. Chi ha amministrato male potrà essere messo da parte, dunque. Ma ai senatori accademici servirà comunque una maggioranza qualificata (3/4 dei membri) per poter proporre la mozione al corpo elettorale. Cambiano anche le norme sulla composizione dei consigli di amministrazione, che dovranno avere obbligatoriamente avere un minimo di 3 componenti esterni se i membri sono 11 in totale, 2 se sono meno di 11. Fra questi, diversamente da quanto prevedeva il testo originario, non vanno computati i rappresentanti degli studenti, che dunque si aggiungono ad essi. Fissato un tetto massimo di membri anche per il Senato accademico: 35. Il presidente del Cda potrà essere esterno.Poi se ti va mi spieghi anche in che modo la riforma dovrebbe sfavorire i baroni (che infatti sono saliti tutti sui tetti a protestare)...
CODICE ETICO - Dopo l'ondata di scandali e il dilagare del nepotismo, la nuova legge introduce un principio deontologico di massima, obbligando gli atenei a dotarsi di un codice etico sul reclutamento e sull'attività dei docenti universitari. L'obiettivo principale è impedire casi di incompatibilità e conflitti di interesse legati a parentele.
LA PAGELLA DEI DOCENTI - L'Anvur, l'agenzia statale per la valutazione dell'attività di ricerca, monitorerà costantemente la produzione scientifica dei docenti italiani. Ogni tre anni ciascun docente dovrà presentare una relazione sul proprio operato. Chi dovesse non rispettare i parametri di produttivitàsalteranno gli scatti di stipendio. I soldi risparmiati confluiranno in un fondo di ateneo per la premialità dei docenti migliori. Inoltre, sarà impossibile partecipare ai bandi concorsuali, sia come candidati che come commissari. Inoltre, i docenti avranno l'obbligo di certificare la loro presenza a lezione. Almeno 350 ore dovranno essere destinate ad attività di docenca e servizio per gli studenti.
Infatti non hai letto un tubo di quello che ho scritto.Va bene, all'estero scrivono amenità e sono berlusconiani, abbiamo le migliori università al mondo che vengono gestite alla grande.
Ma forse vivete in un altro Paese rispetto al mio.
Un salto in qualche università NON italiana ogni tanto dovreste farlo. E non parlo di realtà come Harvard, ma una media università tedesca o inglese ad esempio.
Ho premesso "forget Italy" e ho chiesto perché tra le migliori non c'è COIMBRA e neppure UPPSALA. COIMBRA sta in Portogallo e UPPSALA in Svezia.
Come mai non ci sono nella classifica delle migliori?
COIMBRA e UPPSALA sono forse italiane? Mi pare di no!
Allora come mai non ci sono?
Ci sarà pure un perché, o no?
Tu ci sei mai stato all'università di Coimbra? Io sì.
università coimbra?
scusate, dovevo
Una parte di queste cose sono buone.Con il taglio delle facoltà inutili e con la razionalizzazione della spesa.
IL TAGLIO DELLE FACOLTA' - Per risparmiare risorse la nuova legge prevede la fusione degli atenei più piccoli e la razionalizzazione delle facoltà, che per ogni ateneo non potranno essere più di 12. Saranno inoltre passati in rassegna tutti gli oltre 500 corsi di laurea oggi attivi in Italia, l'obiettivo è eliminare tutti quelli considerati antieconomici, seguiti cioè da un esiguo numero di studenti. a riforma renderà difficile il mantenimento in vita degli atenei, delle facoltà e dei dipartimenti accademici meno efficienti: tanto per cominciare, e per quelli con problemi di bilancio, è previsto il commissariamento. Sulla falsa riga dell'orientamento preso tre anni fa, le università che continueranno a utilizzare più del 90% dei finanziamenti statali per le spese fisse (personale e ammortamenti) verranno inibite dal bandire concorsi per nuove assunzioni.
RETTORI - A meno di due anni dalla prima legge Gelmini che ha avviato il processo di riforma degli atenei italiani, il ministro dell'Università porta a casa un altro risultato con una riforma complessiva del sistema accademico. Tra le novità, si interviene sulla governance fissando ad 8 anni la durata massima dei mandati dei rettori (attualmente ci sono rettori in carica da oltre 20 anni), e introducendo la possibilità di sfiduciare i magnifici. I capi di ateneo inadeguati, in futuro, potranno incorrere in una mozione di sfiducia da parte del Senato Accademico. Chi ha amministrato male potrà essere messo da parte, dunque. Ma ai senatori accademici servirà comunque una maggioranza qualificata (3/4 dei membri) per poter proporre la mozione al corpo elettorale. Cambiano anche le norme sulla composizione dei consigli di amministrazione, che dovranno avere obbligatoriamente avere un minimo di 3 componenti esterni se i membri sono 11 in totale, 2 se sono meno di 11. Fra questi, diversamente da quanto prevedeva il testo originario, non vanno computati i rappresentanti degli studenti, che dunque si aggiungono ad essi. Fissato un tetto massimo di membri anche per il Senato accademico: 35. Il presidente del Cda potrà essere esterno.
CODICE ETICO - Dopo l'ondata di scandali e il dilagare del nepotismo, la nuova legge introduce un principio deontologico di massima, obbligando gli atenei a dotarsi di un codice etico sul reclutamento e sull'attività dei docenti universitari. L'obiettivo principale è impedire casi di incompatibilità e conflitti di interesse legati a parentele.
LA PAGELLA DEI DOCENTI - L'Anvur, l'agenzia statale per la valutazione dell'attività di ricerca, monitorerà costantemente la produzione scientifica dei docenti italiani. Ogni tre anni ciascun docente dovrà presentare una relazione sul proprio operato. Chi dovesse non rispettare i parametri di produttivitàsalteranno gli scatti di stipendio. I soldi risparmiati confluiranno in un fondo di ateneo per la premialità dei docenti migliori. Inoltre, sarà impossibile partecipare ai bandi concorsuali, sia come candidati che come commissari. Inoltre, i docenti avranno l'obbligo di certificare la loro presenza a lezione. Almeno 350 ore dovranno essere destinate ad attività di docenca e servizio per gli studenti.
Quello che non va bene sono i tagli.
Tutti i tagli, persino quelli delle facoltà "inutili".
Chissà se la Gelmini taglierebbe come inutili anche i corsi che le università USA organizzano per studiare Lady Gaga? E quelli sulla moda? E quelli sulla vita sessuale dei cani?
Ma certo che non li taglierebbe!
Loro sono americani, hanno le migliori università del mondo (secondo la classifica compilata da......loro stessi *), e quindi se fanno il corso universitario "Lady Gaga e la sociologia del successo" vuol dire che è una cosa furbissima!!!
* = via ma si può davvero prendere sul serio una classifica americana delle migliori università a livello mondiale dove nei primi 20 posti ci sono 14 università.....americane (dico! 14 su 20!), 4 inglesi, 1 australiana e 1 svizzera???
La prima cosa che mi viene in mente è che questi tizi sanno solo parlare inglese........la seconda sono i plebisciti fascisti, o le elezioni nell'Iraq di Saddam.........ma a chi vogliono darla a bere? Forse solo a chi ha interesse a far finta di crederci......perché non si può crederci davvero........
Se dopo la riforma Gelimini Silvio facesse fare una classifica simile mettendo nei primi 20 posti non dico 14 ma anche solo 10 università italiane non sarebbero tutti lì a infamarlo? Ecco qui è lo stesso......
Ultima modifica di ElitePhoenix; 25-11-10 alle 00:46:27
Ma perchè parli senza sapere? Il problema sta tutto lì.
Già hai iniziato sparando vaccate su come funziona il rettorato qui al PoliMI, hai continuato sulle baronie (??), passando per le oasi di improduttività (due politecnici che son sempre buoni nei ranking mondiali improduttivi ) e ora questo.
Mi chiedo quali dati tu abbia in mano per affermare con sicurezza questo o quello (è una domanda retorica: abbiamo capito che non sai niente del PoliTO e PoliMI). Io che ci sono dentro e sto perdendo giornate intere tra svariate persone e documenti non saprei ad esempio trarre una conclusione come quella che ho quotato. A quanto pare tu ci riesci.
Mi sembri uno di quei blog che "OMG TI SVELANO LA VERITA' SU TUTTOOOHH " stando però seduti con le chiappe davanti all'internez, dove scorre la verità a fiumi
Se non sai di cosa stai parlando inutile salire sul pulpito a spararle grosse, poi deve intervenire chiwaz con carte alla mano a smentirti
PS: scusate me default è bronson? Per capire se devo continuare a rispondergli o posso fare a meno, ma temo di conoscere già la risposta
Ultima modifica di Biffoz; 25-11-10 alle 01:02:05
Ma in effetti sono improduttivi, perlomeno secondo i parametri americani
Potrebbero forse seminare un po' di patate in giardino e venderle, allora sì che scalerebbero le classifiche.....oppure - più seriamente - potrebbero farsi pagare dalle multinazionali discografiche per fare un bel corso universitario su Lady Gaga - anzi, visto che siamo in Italia potrebbero istituire un corso universitario su Anna Tatangelo e su Silvia Toffanin dal titolo: no-questo non lo scrivo perché sennò mi fanno causa........
ragazzi, il jet-lag è bestiale.....e dire che io sono pure una dura, a cui l'effetto rimane solo per un paio di giorni al massimo......
Pfffui...sono ingegnere in uno di quei due politecnici, so abbastanza bene di cosa parlo.Ma perchè parli senza sapere? Il problema sta tutto lì.
Già hai iniziato sparando vaccate su come funziona il rettorato qui al PoliMI, hai continuato sulle baronie (??), passando per le oasi di improduttività (due politecnici che son sempre buoni nei ranking mondiali improduttivi ) e ora questo.
Mi chiedo quali dati tu abbia in mano per affermare con sicurezza questo o quello (è una domanda retorica: abbiamo capito che non sai niente del PoliTO e PoliMI). Io che ci sono dentro e sto perdendo giornate intere tra svariate persone e documenti non saprei ad esempio trarre una conclusione come quella che ho quotato. A quanto pare tu ci riesci.
Mi sembri uno di quei blog che "OMG TI SVELANO LA VERITA' SU TUTTOOOHH " stando però seduti con le chiappe davanti all'internez, dove scorre la verità a fiumi
Se non sai di cosa stai parlando inutile salire sul pulpito a spararle grosse, poi deve intervenire chiwaz con carte alla mano a smentirti
PS: scusate me default è bronson? Per capire se devo continuare a rispondergli o posso fare a meno, ma temo di conoscere già la risposta
Le oasi di improduttività non sono certo i politecnici ma le sedi inutili (che per fortuna al Polito hanno chiuso) ed i corsi di laurea in scienza della merendine con 3 persone a seguirli, tenuti soltanto per mantenere gli amici ed i parenti delle persone in vista...mi pare di esser stato chiaro.
Beh, questa è una cosa buona sulla carta ma in realtà non serve a nulla innanzitutto non andrà a colpire chi di scatti ormai non ne ha più da fare, quindi interesserà solo dipendenti che sono dentro il sistema da relativamente pochi anni (ero, baroni untouched). In secondo luogo, certificare la propria attività scientifica è difficile e già ora vengono attuati dei "controlli" e delle valutazioni su di essa, che vengono fatti nell'unico modo possibile: valutando, quantitativamente e qualitativamente, le pubblicazioni. E, come penso TUTTI quelli che si affacciano al mondo della ricerca sappiano, al di là di eventuali pubblicazioni nelle quali effettivamente il professore di turno collabora, il suo nome sarà sempre minimo il secondo/terzo (se non addirittura il primo) anche in tutte le pubblicazioni di: suoi laureati che pubblicano la tesi, tutti i suoi dottorandi, tutti i suoi assistenti, tutti i professori di materie associate, tutti i suoi amici/colleghi e così via.LA PAGELLA DEI DOCENTI - L'Anvur, l'agenzia statale per la valutazione dell'attività di ricerca, monitorerà costantemente la produzione scientifica dei docenti italiani. Ogni tre anni ciascun docente dovrà presentare una relazione sul proprio operato. Chi dovesse non rispettare i parametri di produttività[B]salteranno gli scatti di stipendio
un'altra cosa: vorrei leggere i criteri di valutazione di un ricercatore/docente in letteratura cinese contemporanea-
Forse dovresti farlo tuVa bene, all'estero scrivono amenità e sono berlusconiani, abbiamo le migliori università al mondo che vengono gestite alla grande.
Ma forse vivete in un altro Paese rispetto al mio.
Un salto in qualche università NON italiana ogni tanto dovreste farlo. E non parlo di realtà come Harvard, ma una media università tedesca o inglese ad esempio.
Un mio amico ha fatto il college in america ( si un amico di un amico bla bla gne gne ), e mi ha raccontato aneddoti interessanti.
Il primo, il più famoso, è che quando il professore di Geografia chiedeva agli studenti "Dove si trova Roma", questi gli dicevano "Texas".
Un'altro, molto simpatico, era quando un professore interrogando la classe chiedeva quanto erano in metri 5 piedi nessuno sapeva rispondere - e a questo amico mio gli proibiva di rispondere, sai com'è... -
Infine, il più famoso, era quello del capitano della squadra di football che, quando veniva interrogato, faceva scena muta e dopo il cazziatone del professore gli rispondeva con un platonico "ma tanto a cosa mi serve studiare, tanto sono il capitano della squadra di rugby, il mio accesso all'università è scontato"
Posto che quest'ultima cosa che hai detto è ovviamente condivisibile (ma è anche di una banalità disarmante), il messagio che ho posta poco sopra come lo giudichi?Pfffui...sono ingegnere in uno di quei due politecnici, so abbastanza bene di cosa parlo.
Le oasi di improduttività non sono certo i politecnici ma le sedi inutili (che per fortuna al Polito hanno chiuso) ed i corsi di laurea in scienza della merendine con 3 persone a seguirli, tenuti soltanto per mantenere gli amici ed i parenti delle persone in vista...mi pare di esser stato chiaro.
il poli si lamenta di questa riforma per i tagli indiscriminati ed indifferenziati, per il fatto che non vengano introdotti criteri reali di valutazione delle diverse università, che vadano a fare le pulci sulla didattica ai singoli atenei, che sia impedita l'introduzione di strumenti di valorizzazione del personale meritevol centralizzando le politiche retributive,
e se si lamenta il Poli (che per tua stessa ammissione è un'università efficiente, dove il rettore non è un barone con la carica vitalizia, dove gli associati lavorano spalla a spalla con i ricercatori per lo sviluppo dei brevetti e che grazie a questi si autofinanzia per più del 30% del proprio budget), non ti balena nel cervello l'idea che forse questa riforma faccia effettivamente cacare?
Si fa presto a dire "ci vuole un'università meritocratica!!", "è ora di tagliare gli sprechi !!1!", "è ora che basta con le baronie !!!1!!ONE!"
E' OVVIO che l'università debba essere meritocratica e senza inutili sprechi.
E' il "come", la questione.