Domanda: avete anche voi l'impressione che i videogiochi siano - per la maggior parte - un po' troppo seriosi e privi di umorismo? La domanda nasce da questo interessante pezzo, nel quale l'autore si chiede come mai i VG contengano così pochi momenti comici rispetto al cinema o alla televisione, con i quali c'è una certa comunanza di "audience". La ragione principale, sostiene l'articolista, è la difficoltà di integrare il divertimento nel gameplay, relegando perlopiù i momenti comici e le parti divertenti nelle scene di intermezzo tra un livello e l'altro (da Pac-Man in poi). Con l'arrivo del treddì e delle nuove tecnologie, infine, l'impressione è che i programmatori si siano concentrati maggiormente sull'impatto visivo che non sulla scrittura di battute al fulmicotone. I tempi di Space Quest e delle avventure Lucas, insomma, paiono lontani, anche se qualcosa ogni tanto c'è ancora. Personalmente mi sento di aggiungere che la difficoltà di realizzare videogiochi comici sia anche insita nella loro stessa natura: la quasi totalità dei VG ruota intorno al concetto di conflitto, di scontro (contro gli alieni, contro i nazisti, contro avversari in pista), che per sua natura è poco divertente o comunque poco si presta all'ironia. Tranne alcune rare e piacevoli eccezioni come Worms o il recente FlatOut, che con i suoi minigame trasforma di volta in volta il pilota (e quindi il giocatore) in un birillo, in una freccetta... un vero spasso!