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The Cocka Hola Company
Matias Faldbakken
Strade Blu Mondadori - titolo orginale The Cocka Hola Company 2001 | euro 17.00 pagg 342 | ISBN 978-88-04-58156-7
La ( ottima ) quarta.
Questo romanzo d'esordio dissacrante, feroce, scandaloso e divertentissimo di Matias Faldbakken è stato un successo travolgente e ha acceso un incendiario dibattito nei paesi in cui è stato pubblicato. E in effetti gli ingredienti di queste pagine costituiscono una miscela altamente esplosiva. Siamo su un set cinematografico e si sta girando la scena culminante di un film porno intitolato "The Cocka Hola Company". Le complesse evoluzioni ginniche a cui è costretto finiscono per confondere Tiptop, uno degli attori, al punto che - senza volerlo - infrange una delle regole bronzee della pornografia e mischia nella stessa scena atti eterosessuali e omosessuali con un altro attore, Casco. I due lavorano per una casa cinematografica (la Desirevolution) che è la creatura di Hans (padre di Casco) e del suo più giovane compare Simpel, che nutrono un odio invincibile verso la società e i suoi valori. Quello pornografico non è che uno dei tanti progetti di Desirevolution e fondamentalmente serve per finanziare altre azioni più filosofiche, come "l'alcolismo coatto" di Speedo, il "progetto eremita" del maestro dell'ideologia porno Ritmeester, "l'euforium" (che, in soldoni, consiste nel mescolare droga, sesso e musica techno per raggiungere uno stato di euforia totale) e altre delicatezze del genere. Tutti i progetti di Desirevolution prendono di mira la società dei consumi e intendono minare i cari vecchi valori familiari: la natura sacrale delle case altrui, dei bambini indifesi, delle persone anziane e così via. Lo scopo è in parte sinistramente pedagogico - si vorrebbe mettere a nudo l'egoismo e la stupidità umana - e in parte un folle tentativo parabuddistico di raggiungere l'autoliberazione. La filosofia su cui si basa Desirevolution si riduce a poche formule: la vita è priva di senso e dolorosa; l'uomo è un animale egoista; ogni autorità si fonda su false premesse; l'unica strategia vitale onesta è il principio di piacere; la società è un tentativo di tenere celate queste verità fondamentali. Una commedia esilarante e selvaggia, molto poco politicamente corretta, sulla condizione umana contemporanea, dilaniata dalla sua infinita capacità di tolleranza da un lato e dalla sua inesauribile e infantile richiesta di divertimento a tutti i costi dall'altro. Buona lettura.
A metà tra Palahniuk e Welsh, ma con uno stile tutto suo 'sto Matias Faldbakken mi ha davvero impressionato.
Ma iniziamo dal principio com'è duopo
La "Desirevolution" è l'azienda per la quale tutti vorremmo lavorare. Il suo scopo è quello del raggiungimento della Felicità dei suoi soci ( e badate bene: non dipendenti ). Si perchè la vita ognuno la vive a modo proprio, con le proprie pulsioni e i propri desideri per quanto deleteri, passionali, antisemiti. Per finanziare questo ( "questi" in realtà ) progetto il denaro viene procurato attraverso la produzione e diffusione di pellicole pornografiche e la maggior parte dei soci ruota intorno maggiornmente a questo senza pero' dimenticare il proprio e peculiare fine ultimo.
All'inizio la narrazione è decisamente ostica.
Salti temporali avanti e indietro ( simulazione metaletteraria di un amplesso? ). Passaggio da un personaggio all'altro, riferimenti a fatti ancora non avvenuti e diverso altro. Tutto pero' ha come unico riferimento "La Riunione di Aggiornamento" dove i vari personaggi rapporteranno i loro progressi in corso e chiarificheranno non poco la loro situazione .
Da li' in avanti tutto diventa piu' divertente.
Conosciamo sti pazzi e capiamo come si comportano e perchè...e un po' senza sapere perchè si inizia a ridere delle situazioni. Piu' che ad un libro comico pensate al vostro primo Palahniuk e allo stupore che le sue idee anticonformiste potevano suscitare, incrociatelo con un Welsh leggermente meno sboccato ( ma manco troppo ) e avrete una vaga idee di cosa vi accingete a leggere.
Alcuni personaggi mi sono diventati simpatici da subito, ma Simpel ... Simpel è una forza della natura! E' una spanna sopra gli altri. Il suo odio per tutto e tutti lo rende a pieno titolo il vero personaggio principale dell'opera e il suo progetto quello piu' "avvincente".
Piu' che in Gang Bang, la parte pr0n del libro è decisamente ben fatta, le scene ( non sono molte ) vengono rese bene e hanno uno scopo ben preciso ai fini della trama, come dire Chuck - Matias 0 a 1. L'autore viene paragonato ad Houellebecq in copertina... avendone letto pochissimo, bho, non saprei.
Il finale è il classico "aperto" che proprio non riesco a digerire anche se in questo caso troppo ben fatto per non farmelo piacere!
Concludendo, questo romanzo è il primo di una trilogia già chiusa dall'autore in patria ma che non sappiamo se Mondadori porterà avanti ( nulla di nuovo insomma ). La trama pero' è autoconclusiva e credo che la serialità dei romanzi sia piu' a livello "contenuto" "provocazione" che maturazione degli stessi personaggi... di cui pero' spero davvero di poter leggere ancora. L'autore, qui alla sua prima prova da scrittore ( mi dicono dalla quarta che sia anche "pittore" e regista ) ma lo stile è quello maturo e sicuro di chi conosce bene il mestiere con un paio di colpi di genio non indifferenti, bravò!
Ed ora inauguro una nuova Rubrica all'interno della recensione:
CONSIGLIO PERSONALE
diciamo che ormai, chi piu' chi meno, membri della combriccola e utenti dell'area, ci conosciamo tutti, quindi perchè non fare un passo in piu' e consigliare ( o meno ) personalmente questo libro a chi potrebbe davvero apprezzarlo.... io ci provo. Andiamo!
Consiglio fortemente questo libro a:
David e Nevade.
Nonostante i vostri gusti "raffinati" questo autore potrebbe rivelarsi una piacevole scoperta. Lontanamente dal considerarlo un capolavoro credo cmq lo apprezzerete sia per il forte accento anti-sociale, sia per l'ambientazione cosi' particolare ed originale.
Potrebbe piacere a:
Ragnarokker, per quanto ho dei dubbi sulla sua saturazione da Palahniuk - le differenze ci sono e pure parecchie - e la su scarsa ( pari a zero? ) conoscenza di Welsh. Forse potresti gettarci un occhio in economica Stesse perplessità per Dyvm. Anche per il Conte e Caesar86 vale questo discorso ma al contrario... secondo me vi piacerà se lo leggerete senza eccessive aspettative e senza paragoni forzati coi due autori di cui sopra che tanto vi piacciono... diciamo che lo metto vicino a Bazell per l'originalità dei temi trattati.
GIUDIZIO FINALE
PRO:
+ pr0n
+ personaggi ben costruiti e storia ben strutturata.
+ divertente.
+ buon finale
CONTRO:
- trilogia+mondadori
grafica ( copertina ): **** ( molto bella, gran stile )
giocabilità ( stile di scrittura ): **** ( decisamente buono, anche per un'opera prima )
longevità ( storia vera e propria ): **** ( coerente e ben articolata )
globale: ****/5
Configurazione minima ( cosa ci somiglia ): Gang Bang ma solo per lo sfondo... Fight Club per l'anarchia, Welsh per l'odio verso tutti.
Configurazione consigliata ( dello stesso autore ): ...direi gli altri due della trilogia della Misantropia Scandinava, purtroppo ancora non pubblicati.