Non mi hanno detto un sacco di cose, se è per questo.Ph@ntom ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:02
t'han mai detto che l'etica ha valore quando è universale? Contento tu di girare con una bandierina nel petto.
Che intendi per bandierina?
Non mi hanno detto un sacco di cose, se è per questo.Ph@ntom ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:02
t'han mai detto che l'etica ha valore quando è universale? Contento tu di girare con una bandierina nel petto.
Che intendi per bandierina?
the_lamb ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 00:57
Seee, facile... alla prossima te la ritorco contro, questa...
Adoro ubriacarmi fino a sentirmi male.
C'è chi non sopporta manco da lontano la puzza d'alcool.
?Quote:
Ah, beh, se possono esserci solo o gli uni o gli altri suppongo non mi resti che mangiarmi il cazzo.
Fammi un controesempio, allora.Quote:
Guarda, per quanto provi, l'associazione tra questo e il fatto che solo il determinismo sia a misura d'uomo non la vedo proprio.
Che sia mainstream e occidentale, mi raccomando
Ho mangiato una pesca ma era cattiva perché fuori stagione.Emack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:14
Adoro ubriacarmi fino a sentirmi male.
C'è chi non sopporta manco da lontano la puzza d'alcool.
(boh, tanto a pertinenza...)
Fa' conto che sto male pure da sobrio...Quote:
?
(per dire: solo o l'una o l'altra? Sicuro?)
Boh, continuo a non capire...Quote:
Fammi un controesempio, allora.
Che sia mainstream e occidentale, mi raccomando
Comunque, è molto più occidentale e mainstream credere nel libero arbitrio. Basta vedere i principi dei codici penali... (boh, questa è proprio a gratis)
the_lamb ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:19
Comunque, è molto più occidentale e mainstream credere nel libero arbitrio. Basta vedere i principi dei codici penali... (boh, questa è proprio a gratis)
Sono queste le uscite che voglio!
Insomma, tutti dietro al pascià Emack...Emack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:20
Sono queste le uscite che voglio!
Male. Proprio ora che ci stiamo globalizzando?Mithrandir81 ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:10
Io l'ho sempre considerata la cosa meno universale dell'universo.
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:02]l'etica ha valore quando è universale?
Una cosa che gira a seconda del vento.Emack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:11
Non mi hanno detto un sacco di cose, se è per questo.
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:02]t'han mai detto che l'etica ha valore quando è universale? Contento tu di girare con una bandierina nel petto.
Che intendi per bandierina?
Si vede che non ci sto più capendo un emerito cazzo (prego lamb) e do risposte a casaccio?
the_lamb ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:21
Insomma, tutti dietro al pascià Emack...Emack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:20
Sono queste le uscite che voglio!
(Non erano queste le mie intenzioni. Ma suppongo sia inutile spiegarti.)
Una volta mi dissero che tutto scorre.Ph@ntom ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:28
Una cosa che gira a seconda del vento.
(a proposito dello sproposito, diarrea significa proprio "scorrimento di feci"?)
Dal greco diárroia, 'scorrere attraverso'. Comunque pare ti sia risposto da solo.Emack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:37
Una volta mi dissero che tutto scorre.
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:28]
Una cosa che gira a seconda del vento.
(a proposito dello sproposito, diarrea significa proprio "scorrimento di feci"?)
Sembra un dialogo tra deficienti.
sarà l'ora tarda...
torno a giocare a manhunt, va...
(tre livelli in un giorno e mezzo! mitico erano secoli che non giocavo così tanto...)
Hai dei gusti, in fatto di giochi e musica (ehm, suppongo dalle copertine), che non ti si affibbierebbero, a conoscerti superficialmenteEmack ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:47
sarà l'ora tarda...
torno a giocare a manhunt, va...
(tre livelli in un giorno e mezzo! mitico erano secoli che non giocavo così tanto...)
(senza alcun giudizio sottinteso, ovviamente)
(Io vojo provare planeshift, ma non mi si compiiiilaaaa )
E comunque volevo dirvi che al contrario di Ph@ntom, che non vi seguiva fino a poco fa, io vi attenderò al traguardo - salgo sull'ammiraglia
Si globalizzerà anche UN'eticaPh@ntom ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:28
Male. Proprio ora che ci stiamo globalizzando?
Non vuol dire che ne esista una universale.
Ognuno ha le proprie tavole di valori, che a me quelle di altri popoli provochino repulsione addirittura, non significa che siano meno valide, sono meno accettabili per me.
Valore di un'etica, etica universale, è un concetto che proprio non riesco a cogliere, posso cogliere una coscienza di branco. Quella si.
Se una morale non è universale, ciò implica direttamente la sospensione di ogni giudizio, la sospensione anche del giudizio più piccolo (quello sui tuoi contigui, ad esempio). Dove troveresti la forza di biasimare un omicida? Spiega.Mithrandir81 ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 14:19
Si globalizzerà anche UN'etica
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:28]
Male. Proprio ora che ci stiamo globalizzando?
Non vuol dire che ne esista una universale.
Ognuno ha le proprie tavole di valori, che a me quelle di altri popoli provochino repulsione addirittura, non significa che siano meno valide, sono meno accettabili per me.
Valore di un'etica, etica universale, è un concetto che proprio non riesco a cogliere, posso cogliere una coscienza di branco. Quella si.
Infatti non biasimo un omicida in quanto tale.
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 15:33]Se una morale non è universale, ciò implica direttamente la sospensione di ogni giudizio, la sospensione anche del giudizio più piccolo (quello sui tuoi contigui, ad esempio). Dove troveresti la forza di biasimare un omicida? Spiega.Mithrandir81 ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 14:19
Si globalizzerà anche UN'etica
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 01:28]
Male. Proprio ora che ci stiamo globalizzando?
Non vuol dire che ne esista una universale.
Ognuno ha le proprie tavole di valori, che a me quelle di altri popoli provochino repulsione addirittura, non significa che siano meno valide, sono meno accettabili per me.
Valore di un'etica, etica universale, è un concetto che proprio non riesco a cogliere, posso cogliere una coscienza di branco. Quella si.
Reagisco secondo la mia personale tavola di valori, e la mia tavola di valori mi dice che l'omicidio è cosa da biasimare.
Mi comporto secondo i miei valori, e spesso contrasto i valori altrui, ma sono valori altrui, che è diverso da dire che sono NON valori.
Al ladro che mi entra in casa, non dico che i suoi valori sono sbagliati, gli tiro una schioppettata o lo denuncio a seconda dei casi, perchè i miei mi suggeriscono che sbaglia.
Poi esigenze comuni portano all'organizzazione, si crea una socetà, piazza i valori in leggi, e reagisce a chi non si comporta secondo i propri valori. Le forze di polizia e le prigioni, non sono l'affermazione e la manifestazione della morale universale, piuttosto della morale più comunemente accettata qui, in questo luogo, in questo tempo, in questo contesto...
Quindi io continuo ad esprimere i miei giudizi, ma sono miei e non li ritengo universali. Sono universali nel mio universo.
[quote title=Mithrandir81 ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 15:50]Ma cui prodest incitare il relativismo morale, se mi dici questo? In pratica la tua è una constatazione senza valore alcuno, giacchè eserciti *comunque* la tua morale su chi non è d'accordo. Affermi la diversità d'opinione, ma non la rispetti. Io ci vedo una contraddizione grande come una casa (o un'incoerenza, meglio).Quote:
Infatti non biasimo un omicida in quanto tale.
Reagisco secondo la mia personale tavola di valori, e la mia tavola di valori mi dice che l'omicidio è cosa da biasimare.
Mi comporto secondo i miei valori, e spesso contrasto i valori altrui, ma sono valori altrui, che è diverso da dire che sono NON valori.
Al ladro che mi entra in casa, non dico che i suoi valori sono sbagliati, gli tiro una schioppettata o lo denuncio a seconda dei casi, perchè i miei mi suggeriscono che sbaglia.
Poi esigenze comuni portano all'organizzazione, si crea una socetà, piazza i valori in leggi, e reagisce a chi non si comporta secondo i propri valori. Le forze di polizia e le prigioni, non sono l'affermazione e la manifestazione della morale universale, piuttosto della morale più comunemente accettata qui, in questo luogo, in questo tempo, in questo contesto...
Quindi io continuo ad esprimere i miei giudizi, ma sono miei e non li ritengo universali. Sono universali nel mio universo.
Personalmente, invece, mi limito a constatare una base comune universale, che è facilmente verificabile in ogni cultura; l'omicidio è condannato suppergiù ad ogni latitudine. Come lo giustifichi un tale fatto? Con la comunanza di una stessa radice umana, quindi in questo caso di una comune, perchè no, sofferenza. Il dolore lo sentono allo stesso modo un americano, un europeo, un asiatico, un africano, un oceanico (?) (a questo, purtroppo non si scappa).
Il Buddha diceva che il dolore è universale ed era mosso da una grande compassione per tutti gli esseri umani. Gesù, anche lui, era d'accordo. Eppure non si erano mai conosciuti.
Affermo la diversità di opinione, ma rispetto la mia, che non ho detto essere fissa e immutabile, sia chiaro.Ph@ntom ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 17:57
Affermi la diversità d'opinione, ma non la rispetti. Io ci vedo una contraddizione grande come una casa (o un'incoerenza, meglio).
Sarei incoerente se negassi di difendere le mie posizioni, non il contrario.
Dico solo che l'universalità della morale è data da esigenze comuni, come mi fai notare, che sono base comune.
Io non dico che non si debba o possa raggiungere quella base comune, dico che è un'alternativa ad altre situazioni, quella più economica globalmente.
In alcuni paesi si pratica la pena capitale.
Io sto attento se vedo una formica per strada.
Questo significa che la mia morale è universale e la loro no?
Una particolare morale è universale quando conviene a tutti e, ancora, si basa su esigenze comuni, la morale universale è un ACCORDO tra tavole di valori diverse.
La sua universalità non viene dall'alto per imposizione divina, viene dal fatto che se non tiri tu una schioppettata tu a me, e io non la tiro a te, campiamo entrambi ed entrambi vogliamo conservare la nostra vita.
La morale universale è il compromesso, lo stallo della legge del più forte, non dico che non debba o possa essere raggiunto tale compromesso, anzi, questo non significa però che sia per definizione La Morale.
Immagina una situazione talmente critica ed estrema in cui è più conveniente, necessario, per l'intera specie, eliminare vecchi e storpi, la nuova morale derivante seguirebbe ancora le esigenze comuni a tutti, ma diverse dal periodo precedente.
Probabilmente tu (e anche io) fatichi ad accettare una tale condizione, eppure, se fosse sul serio necessario?
No, perchè non sarebbe universalmente morale?
Capisco quello che intendi, sancisci la relatività della morale in quanto contigenza, quindi in un'accezione utilitaristica. Non è altro che questa, l'etica che intendi. Ha poco valore, davvero.
Io invece, parlavo proprio di una base universale forse troppo religiosa per i tuoi gusti, me ne rendo conto (pur, a conti fatti, non essendolo).
Ma è ovvio che non sia così. Poc'anzi ti ribadivo le mie posizioni sull'esistenzialismo. Che la morte dei senescenti e degli storpi sia, mettiamo il caso, necessaria, tu mi chiedi se questa non sarebbe una morale meno universale. E' ovvio che no, non lo è. La sofferenza di un vegliardo verrebbe meno? O uno storpio trapasserebbe più felice?Quote:
Immagina una situazione talmente critica ed estrema in cui è più conveniente, necessario, per l'intera specie, eliminare vecchi e storpi, la nuova morale derivante seguirebbe ancora le esigenze comuni a tutti, ma diverse dal periodo precedente.
Probabilmente tu (e anche io) fatichi ad accettare una tale condizione, eppure, se fosse sul serio necessario?
No, perchè non sarebbe universalmente morale?
La morale è questo, compassione. Saba, perdonatemi la saccente citazione, diceva che "il dolore è eterno".
Secondo me è una morale percepibile anche in un contesto non religioso, non è poi così distante.
Ph@ntom[/email] ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 23:57]Capisco quello che intendi, sancisci la relatività della morale in quanto contigenza, quindi in un'accezione utilitaristica. Non è altro che questa, l'etica che intendi. Ha poco valore, davvero.
Io invece, parlavo proprio di una base universale forse troppo religiosa per i tuoi gusti, me ne rendo conto (pur, a conti fatti, non essendolo).
Comunque il punto (il dubbio che mi pongo) è...a che servirebbe una morale se questa fosse autodistruttiva per l'intero universo (l'umanità tutta) che abbraccia?
Se la morale universale dovesse raggiungere una fissità che non si adegua alla necessità, io la vedo più grave di una morale che tiene conto della sofferenza del singolo mandando al macero il complessivo.
Non sto dicendo che il fine giustifica i mezzi, ma...quasi.
Quella base religiosa, che auspichi, avrebbe un suo realizzarsi, secondo me, solo tra due morbidi cuscini.
Le situazioni critiche, rivelano e riveleranno la vera natura della morale, e cioè un'organizzazione planetaria dell'autoconservazione individuale.
Eppure potresti rispondermi, anche in situazioni estreme, quel tipo di presa di coscienza, quel comprendere la sofferenza, è stato possibile e sarà possibile.
Si, ma, fino a che punto? E' solo una questione di limiti personali secondo me. Alcuni sono disposti a morire per La Morale, altri sono disposti a sopravvivere.
Secondo me etica e morale non sono assolute e possono essere viste come relative, ma non rispetto al SINGOLO individuo, quanto piuttosto ad una comunità.
Alla fine è questo che scatena gli attuali odi tra popoli.
Arriverà un tempo in cui ciò sarà relativa al singolo individuo, e tutti quanti ci scanneremo in nome delle nostre deviazioni mentali.il figone ha scritto lun, 22 novembre 2004 alle 00:07
Secondo me etica e morale non sono assolute e possono essere viste come relative, ma non rispetto al SINGOLO individuo, quanto piuttosto ad una comunità.
Alla fine è questo che scatena gli attuali odi tra popoli.
StM ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 02:01
Hai dei gusti, in fatto di giochi e musica (ehm, suppongo dalle copertine), che non ti si affibbierebbero, a conoscerti superficialmente
In garn parte è così da un pezzo.Emack ha scritto lun, 22 novembre 2004 alle 00:12
Arriverà un tempo in cui ciò sarà relativa al singolo individuo, e tutti quanti ci scanneremo in nome delle nostre deviazioni mentali.
Sì, insomma, urèndi.Emack ha scritto lun, 22 novembre 2004 alle 00:58
StM ha scritto sab, 20 novembre 2004 alle 02:01
Hai dei gusti, in fatto di giochi e musica (ehm, suppongo dalle copertine), che non ti si affibbierebbero, a conoscerti superficialmente
Uno mette le mani avanti.Mithrandir81 ha scritto dom, 21 novembre 2004 alle 01:12
Secondo me è una morale percepibile anche in un contesto non religioso, non è poi così distante.
E siamo sempre lì - deve "servire".Quote:
Comunque il punto (il dubbio che mi pongo) è...a che servirebbe una morale se questa fosse autodistruttiva per l'intero universo (l'umanità tutta) che abbraccia?
Non so, considero la morale come finalizzata alla felicità (anzi alla Beatitudine, vedi sotto ), e quindi parto un po' da un'altra ottica... sì, virtualmente può "servire" anche se autodistruttiva...