bassa vita

[Ph@ntom]

the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 02:12

[email
Ph@ntom[/email] ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 02:01]Oppure prendere posto tra le pecorine.

Vedi apertura.

...aggrappandosi all'addome delle pecorine, evidentemente per uscire da qualche parte.
Era una battuta geniale, vabbè.

[Ph@ntom]

Ph@ntom ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 00:04
Ho seguito la discussione sul backstage ma importa poco, mi interessa sapere come si potrebbe sviluppare di qua il discorso.

Voglio partire da questa frase: "Una vita che non si individua è una vita sprecata", Jung.
Perchè mi sembrano tanto due facce della stessa medaglia?

(ottimo titolo, comunque)

Mi autoquoto e completo. Una vita non deve individuarsi.

[Emack]

the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 01:36

Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 00:08
a noi questo genere di cose sembrano assurde, anche a livello logico. Non abbiamo mai realmente conosciuto dei contesti come quello tinteggiato dalla ragazza, eppure esistono.

Quindi lo sforzo di entrare in altre logiche è impossibile? Eddai...

Io sto parlano di atteggiamenti istintivi.
Ovvio che dopo uno sforzo nella giusta direzione (ehm ) la situazione cambia.

[Emack]

the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 01:36

Voglio dire, che ti aspettavi?
Non trovo molto giusto sentirmi deluso di un mondo che non risponde dei miei desideri. Sono cazzi dei miei desideri.

Sì ma tu non devi prendere troppo sul serio le mie note della sera.

[alternat]

ho fatto l'ITIS, quindi non ricordo chi disse che "colui che riconosce di non sapere ha compiuto il primo passo sulla via della conoscenza".
in questo senso, trovo che le parole della fanciulla (sempre che siano effettivamente state pronunciate da una fanciulla in tali condizioni) contengano in sé i semi della redenzione.
chiunque vive quello stile di vita (qualsiasi stile di vita), ed è parte di esso, non si rende conto di viverlo, a meno che non abbia il desiderio di venirne fuori.

[the_lamb]

Ph@ntom ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 02:18
Mi autoquoto e completo. Una vita non deve individuarsi.

Infatti. Non deve perdere l'individuazione con cui è iniziata.

[Mithrandir]

the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 11:00

[email
Ph@ntom[/email] ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 02:18]Mi autoquoto e completo. Una vita non deve individuarsi.

Infatti. Non deve perdere l'individuazione con cui è iniziata.

mhm...ma la si perde inevitabilmente, almeno un pochino.
o meglio, c'è un punto prima del quale ancora non siamo individuo, qualcuno (l'ambiente, i genitori, le necessità, la sfiga) ci forma...

porc...sono caduto nella trappola.

[Mithrandir]

bassa vita e...poche dita?
http://www.tgmonline.it/forum/index.php? t=msg&th=190643&start=0&rid= 14769

[Il Comandante]

Quote:
Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono

Qui non si tratta di inadeguatezza imho,si tratta del fatto che la ragazza ha una scala di valori molto superficiale.I cantanti,i calciatori,le attrici e la gente che sta in televisione,questa sarebbe gente che ha personalità?E per di piu fanno ciò che vogliono?A me pare piu che altro che siano burattini in mano a chi deve guadagnarci sopra.La gente della tv(vedi quella di Buona Domenica,etc etc) ha una concezione superficialissima delle cose,è gente persa nella loro illusione,che ha rapporti con altrettante persone perdute nella loro superficialità.E quindi,che ci sarebbe da invidiare a queste persone?
Piu che altro si dovrebbero ammirare i veri talenti,quelli che mettono l'anima in ciò che fanno,scrittori,musicisti,registi,ma non questa porcheria.E'logico che se ti metti sul loro stesso piano,sei all'ultimo gradino.Ma ci si deve mettere sul proprio piano,non sul loro,e per farlo bisogna cominciare ad osservare,riflettere,capire cosa è importante e cosa non lo è,incominciare a pensare da soli.Mi rendo conto che di questi tempi non è facile.

[StM]

Il Comandante ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 18:52

Quote:
Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono

Qui non si tratta di inadeguatezza imho,si tratta del fatto che la ragazza ha una scala di valori molto superficiale.I cantanti,i calciatori,le attrici e la gente che sta in televisione,questa sarebbe gente che ha personalità?E per di piu fanno ciò che vogliono?A me pare piu che altro che siano burattini in mano a chi deve guadagnarci sopra.La gente della tv(vedi quella di Buona Domenica,etc etc) ha una concezione superficialissima delle cose,è gente persa nella loro illusione,che ha rapporti con altrettante persone perdute nella loro superficialità.E quindi,che ci sarebbe da invidiare a queste persone?
Piu che altro si dovrebbero ammirare i veri talenti,quelli che mettono l'anima in ciò che fanno,scrittori,musicisti,registi,ma non questa porcheria.E'logico che se ti metti sul loro stesso piano,sei all'ultimo gradino.Ma ci si deve mettere sul proprio piano,non sul loro,e per farlo bisogna cominciare ad osservare,riflettere,capire cosa è importante e cosa non lo è,incominciare a pensare da soli.Mi rendo conto che di questi tempi non è facile.

E' vero, il punto più debole del ragionamento della ragazza è questo "fanno quello che vogliono". Nè più né meno di chi fa il mestiere che si è scelto

[Il Comandante]

Ma io direi "meno",in quanto alla fine i media ti possono far scomparire quando vogliono.Se invece tu hai un lavoro,hai delle potenzialità e delle capacità,hai anche in un certo modo delle garanzie.Gli stupidi alla tv,invece,li sanno fare tutti.A mio parere sei piu libero quando non sei lì dentro,nelle viscere del sistema,obbligato a tenere un certo atteggiamento.Il tutto sta nell'apprezzare le cose per come sono e non per come ti appaiono,una volta fatto questo le cose ti si porranno sotto un'altra prospettiva...

[Emack]

StM ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 22:46

E' vero, il punto più debole del ragionamento della ragazza è questo "fanno quello che vogliono". Nè più né meno di chi fa il mestiere che si è scelto

Quante di quelle persone che appartengono ai ceti bassi ha scelto il proprio lavoro? Penso molto poche.

[StM]

Emack ha scritto mar, 16 novembre 2004 alle 22:50

StM ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 22:46

E' vero, il punto più debole del ragionamento della ragazza è questo "fanno quello che vogliono". Nè più né meno di chi fa il mestiere che si è scelto

Quante di quelle persone che appartengono ai ceti bassi ha scelto il proprio lavoro? Penso molto poche.

Le persone che vanno in tv a che balena ( ) appartengono, tra l'altro?



La domanda è interessante. Nel mondo di oggi si puà fare una scelta, tipo Jedi: vuoi la soddisfazione nel lavoro o nella vita privata? In entrambi è molto difficile. Ma presupponendo che "soddisfazioni nel lavoro"=carriera, alto stipendio, eccetera. Perché, volendo, uno le soddisfazioni se le prende anche se fa il falegname. E, stupite, di gente che vuole fare il falegname e lo fa ce n'è.

[Emack]

Ma ci sono più casi in cui c'è gente che sta dietro un bancone del bar o dietro ad un volante di autobus e si scassano la minchia di farlo.

[Mithrandir]

Emack ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 00:05
Ma ci sono più casi in cui c'è gente che sta dietro un bancone del bar o dietro ad un volante di autobus e si scassano la minchia di farlo.

detto proprio papale papale

Vabeh, c'è anche da dire che "chi ben comincia" Io conosco pochi dei miei amici del liceo che abbiano, ad esempio, fatto una scelta universitaria consapevole:
"Cosa vuoi fare?"
"Boh! Poi vediamo"
"Ma cosa ti piace?"
"Boh"

"Perchè hai scelto questo?"
"Boh...così"
"Ma almeno ti piace?"
"mhmm...siiii...si, si...siiiiiii...mhmmm..."

Se non si pensa alle proprie scelte, come si può sperare di ottenere almeno in minima parte ciò che si desidera?

[StM]

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 00:15

Emack ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 00:05
Ma ci sono più casi in cui c'è gente che sta dietro un bancone del bar o dietro ad un volante di autobus e si scassano la minchia di farlo.

detto proprio papale papale

Vabeh, c'è anche da dire che "chi ben comincia" Io conosco pochi dei miei amici del liceo che abbiano, ad esempio, fatto una scelta universitaria consapevole:
"Cosa vuoi fare?"
"Boh! Poi vediamo"
"Ma cosa ti piace?"
"Boh"

"Perchè hai scelto questo?"
"Boh...così"
"Ma almeno ti piace?"
"mhmm...siiii...si, si...siiiiiii...mhmmm..."

Se non si pensa alle proprie scelte, come si può sperare di ottenere almeno in minima parte ciò che si desidera?

Ecco, secondo me non è tanto il ceto quanto l'avere le idee chiare.

Io ad esempio non ho le idee chiare (prova ne è il fatto che i miei studi sono andati a rilento*). Conosco chi aveva le idee chiare, è riuscito con la costanza (e non coi soldi) a raggiungere buoni risultati, è soddisfatto MA si trova in un mondo che non si aspettava, e che non gli piace. Alla fin fine chi si può dire "realizzato" credo abbia gli stessi problemi... anche i semidei alla tv. Come i giornalisti che (dicono) fanno dei telegiornali che loro non guarderebbero, cose così.

*EDIT: comunque Mithrandir la tua sign mi piace un sacco
La perfida lavagna che non compila

[Il Comandante]

Be,se non altro noi possiamo rivendicare la libertà di pensiero,di opinione,di poterci comportare come vogliamo(nel rispetto di tutti).Non siamo burattini in mano a nessuno e non dobbiamo rendere onore a nessuno che non ci piaccia.La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.
Comunque,tornando al discorso,che scelta dovrebbe fare un uomo che non ha desiderio di fare alcun lavoro particolare?

[StM]

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
Be,se non altro noi possiamo rivendicare la libertà di pensiero,di opinione,di poterci comportare come vogliamo(nel rispetto di tutti).Non siamo burattini in mano a nessuno e non dobbiamo rendere onore a nessuno che non ci piaccia.La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.
Comunque,tornando al discorso,che scelta dovrebbe fare un uomo che non ha desiderio di fare alcun lavoro particolare?

Mi ricordo di un tuo vecchio topic

Non so proprio che dirti, again

Io mi pongo obiettivi a breve termine: fare gli ultimi esami, trovarmi un lavoro la prossima primavera (che gli esami siano passati o meno ), e poi... e poi credo che mi si presenteranno delle scelte belle grosse. Allora sì che la mia libertà comincerà a essere in discussione. Spero per allora di aver trovato una direzione. Perché una nave in balìa del vento, senza timoniere, non è libera. La libertà parte da una costrizione (quella del timoniere nella metafora, appunto, oppure dalla limitazione della libertà di tutti perché tutti abbiano la libertà).

[Mithrandir]

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.

Sicuro?

[Il Comandante]

StM ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:47

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
Be,se non altro noi possiamo rivendicare la libertà di pensiero,di opinione,di poterci comportare come vogliamo(nel rispetto di tutti).Non siamo burattini in mano a nessuno e non dobbiamo rendere onore a nessuno che non ci piaccia.La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.
Comunque,tornando al discorso,che scelta dovrebbe fare un uomo che non ha desiderio di fare alcun lavoro particolare?

Mi ricordo di un tuo vecchio topic

Non so proprio che dirti, again

Io mi pongo obiettivi a breve termine: fare gli ultimi esami, trovarmi un lavoro la prossima primavera (che gli esami siano passati o meno ), e poi... e poi credo che mi si presenteranno delle scelte belle grosse. Allora sì che la mia libertà comincerà a essere in discussione. Spero per allora di aver trovato una direzione. Perché una nave in balìa del vento, senza timoniere, non è libera. La libertà parte da una costrizione (quella del timoniere nella metafora, appunto, oppure dalla limitazione della libertà di tutti perché tutti abbiano la libertà).

Eheh,eh sì,alla fine il problema è sempre quello.Comunque boh,qualora non troverò nulla di stimolante,credo che farò il lavoro che mi permetta di sopravvivere meglio...

[Il Comandante]

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:56

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.

Sicuro?

Certo,la libertà di essere noi stessi non ce la leva nessuno.O meglio,provano a levarci anche quella,ma alla fine,se ci pensi,sei tu che te la levi da solo nel momento in cui aderisci al loro mondo.Per cui credo che questa sia l'unica cosa che,per ora,ci rimane.E dobbiamo tenercela stretta poichè fuori tentano in continuazione di portarcela via...

[Mithrandir]

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:20

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:56

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.

Sicuro?

Certo,la libertà di essere noi stessi non ce la leva nessuno.O meglio,provano a levarci anche quella,ma alla fine,se ci pensi,sei tu che te la levi da solo nel momento in cui aderisci al loro mondo.Per cui credo che questa sia l'unica cosa che,per ora,ci rimane.E dobbiamo tenercela stretta poichè fuori tentano in continuazione di portarcela via...

Mi ponevo un dubbio più generale, ma sconfinerei nel mio materialismo spinto, meglio se non "OTTIAMO" troppo

[Ph@ntom]

DEVI ottare.

[Il Comandante]

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:26

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:20

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:56

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.

Sicuro?

Certo,la libertà di essere noi stessi non ce la leva nessuno.O meglio,provano a levarci anche quella,ma alla fine,se ci pensi,sei tu che te la levi da solo nel momento in cui aderisci al loro mondo.Per cui credo che questa sia l'unica cosa che,per ora,ci rimane.E dobbiamo tenercela stretta poichè fuori tentano in continuazione di portarcela via...

Mi ponevo un dubbio più generale, ma sconfinerei nel mio materialismo spinto, meglio se non "OTTIAMO" troppo

Non so perchè ma credo di aver capito a cosa ti riferissi,lol
A me,comunque,quella è una cosa che non mi è mai appartenuta,per cui....

[Ph@ntom]

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:34

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:26

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 18:20

Mithrandir81 ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:56

Il Comandante ha scritto mer, 17 novembre 2004 alle 14:02
La libertà,ormai,è l'unica cosa che ci rimane.

Sicuro?

Certo,la libertà di essere noi stessi non ce la leva nessuno.O meglio,provano a levarci anche quella,ma alla fine,se ci pensi,sei tu che te la levi da solo nel momento in cui aderisci al loro mondo.Per cui credo che questa sia l'unica cosa che,per ora,ci rimane.E dobbiamo tenercela stretta poichè fuori tentano in continuazione di portarcela via...

Mi ponevo un dubbio più generale, ma sconfinerei nel mio materialismo spinto, meglio se non "OTTIAMO" troppo

Non so perchè ma credo di aver capito a cosa ti riferissi,lol
A me,comunque,quella è una cosa che non mi è mai appartenuta,per cui....

Ne deduco di non aver capito la battuta. Mmh.