Risultati da 1 a 22 di 22
  1. #1
    the_lamb
    ospite

    Predefinito [ARS] Sulla via dell'Illuminazione...

    ... ecco che incoccio nel videogioco.

    Voglio dire, leggevo l'editoriale del keiser di oggi e ripensavo a tante lettere, post, confidenze, in merito alla fruizione dei vg.

    Ebbene, se qualche anno fa mi pareva normale e condivisibile, oggi non riesco più a capacitarmi della bontà di questa concezione del vg come esperienza evasiva definitiva: è bello perché si esce dalla realtà, perché sei calato in un mondo in cui puoi fare quello che ti pare... GTA piace perché puoi fare quello che vuoi, no?

    Insomma, chi mi consoce sa che testa abbia fatto ultimamente con la celebre "volontà di potenza": ebbene, il videogioco agli occhi dei più è un modo per appagarla. E io resto sempre più perplesso.

    Voglio dire: è così insensata un'analisi etica del videogioco? è così terribile che io preferisca un Myst che allenta la tensione a un FPS che la scarica ma in fin dei conti la mantiene?

    Mi verrebbe finanche da pensare a una distizione tra giochi nirvanici (Myst, Zelda...) e giochi del Samsara (gli FPS tazauri). Ma forse vado troppo in là.

    Voi come la vedete?

    (sì, sono abbastanza lucido mentre scrivo. Credo)

  2. #2
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Non penso che Myst sia necessariamente "il bene" e America's Army per forza "il male" (personalmente usufruisco e alterno con profitto titoli appartenenti a entrambe le categorie), però il fatto che nuova gente si avvicini ai videogiuochi perché permettono di sfogare "istinti bassi" mi schifa un po' (maledetta pleisteiscion ...)

  3. #3
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Andrew B. Spencer ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 12:50
    Non penso che Myst sia necessariamente "il bene" e America's Army per forza "il male" (personalmente usufruisco e alterno con profitto titoli appartenenti a entrambe le categorie), però il fatto che nuova gente si avvicini ai videogiuochi perché permettono di sfogare "istinti bassi" mi schifa un po' (maledetta pleisteiscion ...)
    Eh, sì... con tutto che la possiedo... (ma sto cercando di redimermi comprando un GBA, ho appena fatto un affarone...)

    A questo punto mi sembra che tu veda una fruizione di AA che io stento a vedere. Una fruizione non adrenalinica, persino "alta". Puoi spiegarmela?

  4. #4
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Specifico che per "pleistescion" non intendevo tanto l'oggetto in se stesso (silicio che fa girare molti ottimi giochi) quanto la massificazione dei vg.

    Beh, ovviamente l'idea che c'è dietro giochi come AA mi fa un po' schifo, ma cerco sempre di separare -per quanto possibile- la propaganda (o comunque gli aspetti "moralmente sgraditi", se sono tutto sommato "di contorno") dal gioco in sé, con le sue meccaniche che possono essere anche assai interessanti, i suoi "contenuti ludici", ecc.

    Alla fine il mio personale approccio ai vg è sostanzialmente immutato dai tempi in cui mi stupivo per Frogger: sono portato naturalmente a vederli, forse sbagliando, sempre come i soliti "giochini" che facevo da piccolo, anche quando qualcuno cerca di caricarli di significati a volte odiosi o "eticamente discutibili" (sono contro la caccia ma se Deer Hunter fosse stato un giocone non mi sarei fatto problemi a trastullarmi con esso).

    Per fare un paragone, se mi capita di ascoltare un disco black metal (non è il mio genere preferito, ma vabbé) lo valuto e mi interessa per quello che è musicalmente, non ritengo sia strettamente indispensabile "bersi" tutte le vaccate scritte in certi testi, come magari fa il 15enne brufoloso alla ricerca di emozioni forti e trasgressione a buon mercato.

    Certo che sparare sulle prostitute o suoi contadini indifesi in Shellshock'67 non è che sia bellissimo... Col tempo, in effetti, questa "separazione chirurgica" mi sta risultando a volte un po' difficoltosa, quando non improbabile...


    Tu scrivi che per molti il vg è un modo per appagare questa "volontà di potenza" (che poi questo può essere riferito non per forza a un fps o a gta ma anche mettiamo a un "god game"). Quello che mi disgusta (o che più che altro mi fa sentire distanti ed estranee queste persone) non è tanto il fatto che godano sadicamente nel giocare a Manhunt ( ) ma piuttosto che non si sarebbero MAI NEANCHE AVVICINATE ai vg se essi non avessero permesso di "lanciare realisticamente fiotti di un materiale organico biancastro sullo schermo", di poter sopraffare, seppure virtualmente, qualcuno. Mi sembra un modo molto triste di approccio a questo medium...

    Poi, siccome la pasta e fagioli è buona ma non mi piace mangiarla tutti i giorni, semplicemente amo alternare giochi "rilassanti" ad altri "stressanti", indipendentemente dagli aspetti etici...

  5. #5
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Andrew B. Spencer ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 14:09
    Specifico che per "pleistescion" non intendevo tanto l'oggetto in se stesso (silicio che fa girare molti ottimi giochi) quanto la massificazione dei vg.
    Chiaro.
    Ma comprarne un esemplare dà comunque un contributo al fenomeno. Sob.

    Quote:
    Col tempo, in effetti, questa "separazione chirurgica" mi sta risultando a volte un po' difficoltosa, quando non improbabile...
    Perfetto, sei già arrivato al punto.
    Di certi giochi fruisci in modo "diverso", ma lo fai deliberatamente, con uno sforzo di volontà mirato. Il fatto è che quei giochi sono effettivamente studiati per appagare chi cerca il grand guignol o le pippe virtuali.
    Chiaro che arrivando all'essenza si scoprano sempre archetipi simili; è uan prassi comune a molte cose... ma possiamo giustificare su due piedi un contorno che spesso richiede il più del tempo e del lavoro degli sviluppatori, e che spesso "fa" le vendite?

    Quote:
    Tu scrivi che per molti il vg è un modo per appagare questa "volontà di potenza" (che poi questo può essere riferito non per forza a un fps o a gta ma anche mettiamo a un "god game"). Quello che mi disgusta (o che più che altro mi fa sentire distanti ed estranee queste persone) non è tanto il fatto che godano sadicamente nel giocare a Manhunt ( ) ma piuttosto che non si sarebbero MAI NEANCHE AVVICINATE ai vg se essi non avessero permesso di "lanciare realisticamente fiotti di un materiale organico biancastro sullo schermo", di poter sopraffare, seppure virtualmente, qualcuno. Mi sembra un modo molto triste di approccio a questo medium...
    Grassetto: certo, i miei erano esempi estemporanei.
    è questo che mi perplime; quanti sono a non giocare a Zelda perché è fumettoso? Si cerca il "realismo" laddove il realismo è fatto di corpi che buttano sangue, di truzzoni, di tettone, di pornografia - nel senso più lato che possiamo darle - digitale.

    E si sa, la pornografia fiorisce in contesti nevrotici, li fa crescere e se ne nutre.

    Quote:
    Poi, siccome la pasta e fagioli è buona ma non mi piace mangiarla tutti i giorni, semplicemente amo alternare giochi "rilassanti" ad altri "stressanti", indipendentemente dagli aspetti etici...
    Ma questa ricerca deliberata dello stress... io non la capisco più.
    Sto restringendo i miei gusti, e non di poco.

  6. #6
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Andrew B. Spencer ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 14:09
    Quello che mi disgusta (o che più che altro mi fa sentire distanti ed estranee queste persone) non è tanto il fatto che godano sadicamente nel giocare a Manhunt ( )


    Perché Myst non appaga la VdP mentre un FPS qualsiasi sì?

    EDIT: ho visto certe immagini di Wanda and the Colossus e per poco non mi veniva un'erezione.

  7. #7
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 15:46


    Perché Myst non appaga la VdP mentre un FPS qualsiasi sì?
    C'hai giocato o ti sei stufato subito?

    Myst è un gioco in cui puoi "girare" senza avere neanche per le palle di "andare avanti", solo per ammirare quello che "ti circonda", e che in effetti merita di essere ammirato. Tanto il puzzle è lì che ti aspetta, non si muove. Mica ti corre dietro nessuno.

    Negli ultimi puoi persino cliccare su una qualunque superficie per "tastarla" e sentire il suono che ogni materiale produce; il gioco ti invita a scoprire le cose... con occhi di bambino, possiamo dire. Anzi, non ti invita. Aspetta la tua curosità, quando vuole svegliarsi.
    è questo il suo segreto: ti aspetta sempre.

    Chiaro, se una fruizione di questo tipo non t'interessa non puoi apprezzare Myst in nessun modo; infatti o si ama o si odia.

    Possono non piacere, ma dal secondo in poi sono dei capolavori; il primo e Uru non ce l'hanno fatta solo perché troppo avanti. Su questo non transigo.

  8. #8
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    E l'assaporare il mondo di Myst non è appagamento di VdP?

  9. #9
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:00
    E l'assaporare il mondo di Myst non è appagamento di VdP?
    No: non c'è nulla su cui esercitare "potenza".
    Perfino il puzzle si svela, si fa lentamente risolvere.

  10. #10
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:18
    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:00
    E l'assaporare il mondo di Myst non è appagamento di VdP?
    No: non c'è nulla su cui esercitare "potenza".
    Perfino il puzzle si svela, si fa lentamente risolvere.
    Ho sempre pensato che la volontà di potenza avesse a che fare col piacere.

  11. #11
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:20
    Ho sempre pensato che la volontà di potenza avesse a che fare col piacere.
    Certo.
    VdP implica sempre piacere. è il contrario a non essere necessariamente vero.

  12. #12
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:23
    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:20
    Ho sempre pensato che la volontà di potenza avesse a che fare col piacere.
    Certo.
    VdP implica sempre piacere. è il contrario a non essere necessariamente vero.
    Ah, ecco, è un teorema, non una definizione. Ora ho capito

  13. #13
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Ho trovato... in giro questo bell'articolo. Che espone molti concetti che ho tirato fuori qui, ma in modo (ovviamente) migliore. Fa perfino lo stesso esempio (Myst IV).
    Mi ha fatto piacere notare che quest' argomento è sentito anche da altri.


    Rilassarsi e sparare alle cose – Steven Poole

    A volte vuoi semplicemente rilassarti. A volte le telecamere di sorveglianza che richiamano orde di guardie armate o demoni assetati di sangue che ti saltano addosso da ogni angolo sono semplicemente, come dire, troppo stressanti. Puoi stressarti quando vuoi andando al supermercato di sabato pomeriggio. Non è detto che tu voglia ricreare la stessa esperienza a casa. In passato ho sovente paragonato la descrizione del ‘nuovo cinema’ elaborata dal filosofo Walter Benjamin al potenziale dei videogiochi: Benjamin ha descritto compiaciuto una forma d’arte che permetta allo spettatore di ‘viaggiare con tranquillità e avventurosamente’. Ma non c’è nulla di tranquillo in Riddick e Far Cry, sebbene siano indubbiamente due giochi bellissimi.
    I videogiochi che non scatenano paura e/o adrenalina sono relativemente pochi, e credo che non a caso siano anche i titoli che vengono tenuti in scarsa considerazione dalla cosiddetta comunità ‘hardcore’, perché stiamo parlando di giocatori che (per ragioni di sesso ed età, fra le altre cose) preferiscono crude risposte ormonali. Ma è sufficiente ossevare l’enorme successo di The Sims e del suo seguito per rendersi conto che esiste un pubblico enorme in cerca di qualcosa dal ritmo più contemplativo (il che non significa necessariamente meno sofisticato).
    Ora, non ero dello stesso avviso quando una sera stavo installando Myst IV: Revelation sul mio G5 nuovo, scintillante e raffreddato ad acqua. Anzi, stavo sbadigliando in totale relax di fronte all’idea di un banale punta-e-clicca, una sorta di cartolina digitale per persone a cui in realtà i videogiochi non piacciono. Ma quando poi ho guardato l’orario, mentre continuavo a chiedermi come cavolo sarei riuscito a controbilanciare una nave di roccia galleggiante usando correttamente le forze elettromagnetiche dall’alto e dal basso, erano le tre di notte. Forse, dopotutto, c’era qualcosa in questo gioco.
    È facile elencare prima i difetti di Myst IV. Un gioco di esplorazione tridimensionale che non permetta al giocatore di muoversi in piena libertà è, in questi tempi e in quest’epoca, preistorico, un salto nel passato, nel periodo in cui il CD-ROM rappresentava una nuova moda. Per forza di cose, in Myst IV bisogna passare parecchio tempo a perlustrare lo schermo con il puntatore del mouse perché è impossibile stabilie a occhio nudo quali oggetti siano considerati interattivi o in quale direzione il gioco permetta di spostarsi. Di base si è costretti ad intraprendere un’attività casuale nella speranza di scoprire quale sia il passo successivo di una sequenza interamente preimpostata. Decisamente non il titolo più rappresentativo dell’esperienza dinamica e reattiva che ci aspettiamo ormai dai giochi ‘sperimentali’ (termine che uso per descrivere i titoli in cui è possibile condurre con successo esperimenti) come Deus Ex.
    Eppure questo limitante stile ‘vecchia scuola’ ha alcuni effetti interessanti. Per cominciare, rifugge i soliti problemi che hanno i ‘veri’ titoli 3D quando il giocatore sente che sta lottando contro l’interfaccia e la meccanica dei movimenti più spesso di quanto stia combattendo con i problemi di spazio di un ambiente ben progettato. E, ancora più importante, costringe il giocatore a privilegiare l’osservazione sul movimento. In molti giochi, quando si è obbligati a muoversi e combattere con fluidità e precisione, anche l’ambientazione più spettacolare può essere relegata a status di semplice fondale. In Myst IV il giocatore sta in un posto e osserva. Quindi viene privilegiato una specie di piacere visivo, il concentrarsi sul godimento e sull’analisi della scena. E non si può certo negare che Myst IV sia graficamente meraviglioso. I raggi del sole penetrano dalle finestre della casa, le fronde delle palme si muovono delicatamente al vento, buie caverne di smeraldi luccicano e risplendono. La magnificenza e il dettaglio del design e delle animazioni sono straordinari.
    Un altro interessante vantaggio dell’interfaccia punta-e-clicca è che la sua precisione porta a una sensazione tattile atipicamente forte. Utilizzare il cursore per tirare le leve e girare interruttori dà quella sensazione di interagire davvero con macchinari arcani irraggiungibile da una marea di titoli in prima e terza persona che dicono al giocatore ‘Stai li! No, là! No, due pixel più a sinistra! E premi X per usare questa console senza senso’. Grazie alla sua enorme varietà di oggetti afferrabili, Myst IV offre l’equivalente meccanico più vicino alla vera estetica steampunk. I tortuosi problemi logici che questi macchinari incarnano fanno sentire il giocatore come sottoposto a qualche bizzarra prova multimediale di accettazione al Mensa, ma nel loro rigore intellettuale annichiliscono chiaramente quelli che vengono cosniderati enigmi nella maggior parte degli altri giochi.
    Non ritengo che Myst IV sia un capolavoro, ma non penso nemmeno sia una schifezza. L’assunto di qualsiasi appassionato di videogiochi che vuole che Broken Sword, ad esempio, vada bene al contrario di Myst mi sembra incoerente. Se si vuole viaggiare tranquillamente e avventurosamente, prendere una vacanza intellettualmente stimolante sul proprio desktop, Myst IV permette di farlo decisamente bene. Il videogioco è una religione molto permissiva e c’è parecchio spazio per creare cose che vadano bene a tutti i generi di menti.
    Adesso però mi fa male il dito indice ed è ora di farmi una bella partita a Space Tripper di PomPom, un avvincente mix tra Defender e Uridium. E già, è bello anche semplicemente sparare alle cose.

  14. #14
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    the_lamb ha scritto lun, 06 dicembre 2004 alle 20:58
    Ho trovato... in giro questo bell'articolo.
    le fonti, diavolo, le fonti!

    leggerò domani

  15. #15
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Emack ha scritto lun, 06 dicembre 2004 alle 23:29
    le fonti, diavolo, le fonti!
    Steven Poole, no?

    (tiè!)
    (se vuoi ti faccio anche una scenata alla Bronson )

    Quote:
    leggerò domani
    Fancazzaro.

  16. #16
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...





    Quote:
    E già, è bello anche semplicemente sparare alle cose.
    Poetica questa affermazione.
    Che dire? Sono d'accordo anch'io con Steve, e sul Broken Sword tre che viene tutto sommato accettato dagli hardcore lamer, e dai giornalisti lamer, e considerato al passo coi tempi perché puoi spostare tridimensionalmente le casse... e sul fatto che se non c'è un fucile a pompa per sventrare i nemici il gioco è valutato dagli stessi spesso come robetta per le masse inferiori.

  17. #17
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    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    La massa ha dettato il gusto degli "hardcore" e chi se ne allontana viene considerato parte della massa. Insomma, la massa gradisce il fucile a pompa ma è chi non lo gradisce ad essere accusato di massificazione perché, ad esempio, preferisce Myst IV.

  18. #18
    the_lamb
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Karat45 ha scritto mar, 07 dicembre 2004 alle 10:16
    La massa ha dettato il gusto degli "hardcore" e chi se ne allontana viene considerato parte della massa. Insomma, la massa gradisce il fucile a pompa ma è chi non lo gradisce ad essere accusato di massificazione perché, ad esempio, preferisce Myst IV.


    Spiega bene; chi accusa chi?

  19. #19
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    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    the_lamb
    quanti sono a non giocare a Zelda perché è fumettoso? Si cerca il "realismo" laddove il realismo è fatto di corpi che buttano sangue, di truzzoni, di tettone, di pornografia - nel senso più lato che possiamo darle - digitale.
    quoto. O almeno questa è la sensazione che ho pure io quando sento parlare altre persone che condividono con me la passione per i VG, le stesse che restano estasiate di fronte ad un NFSU(che francamente non mi ha mai attirato, sono un drogato di shooters sulla via della disintossicazione ), ma che mi hanno guardato come un alieno quando ho nominato thief 2, deus ex e undying, che non sono titoli "di nicchia" come potrebbe essere un Uru(devo trovare il tempo di giocarci) ma solo FPS alternativi.

    Bell'articolo , c'è comunque da dire che il tempo per contemplare il panorama io lo trovo lo stesso : quell'obbrobrio di Unreal 2 aveva un paesaggio su Avalon veramente affascinante, idem per l'inseguimento nel bosco a thief 2...


  20. #20
    Andrew B. Spencer
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    I cattivi maestri del videogioco
    di Ivan Fulco

    Mi ha colpito, qualche giorno fa, un particolare passaggio di un videogioco di guerra, ancora in fase di sviluppo, del quale ho avuto modo di leggere lo script. Una squadra di soldati americani, impegnata in terra ostile, viene inviata a distruggere per motivi tattici dei mezzi di lavoro appartenenti alla popolazione locale. Per scoprire che i mezzi, oltre che per scaricare le armi, vengono usati dagli abitanti anche per i rifornimenti alimentari. È un soldato semplice il primo a farsi degli scrupoli, e a cercare di convincere i compagni a far desistere il proprio sergente, nonostante gli espliciti ordini dei superiori. È giusto distruggere dei mezzi non militari, bloccando così gli approvvigionamenti della popolazione civile? Devo davvero completare questa missione? Basta controllare il menu degli obiettivi, verrebbe da rispondere. Credere, obbedire, combattere. O no? (continua)
    http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/gi rata.asp?ID_blog=35&ID_articolo=4&am p;ID_sezione=50&sezione=Over%20Game

  21. #21
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    Beh, mi sembra sia una situazione simile alla "moralità" di Fable: è giusto comportarsi in un certo modo per perseguire un obiettivo?

  22. #22
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Sulla via dell'Illuminazione...

    the_lamb ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:23
    Emack ha scritto lun, 15 novembre 2004 alle 16:20
    Ho sempre pensato che la volontà di potenza avesse a che fare col piacere.
    Certo.
    VdP implica sempre piacere. è il contrario a non essere necessariamente vero.
    Dunque, affinché non vi sia VdP, è necessaria l'assenza di soverchiamenti?

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