13 anni è già tardi
13 anni è già tardi
sto cominciando a pensarci seriamente anche io...
Io ne ho fatte di cazzate e i miei o non se ne sono accorti, o hanno fatto finta di niente.
Sono sempre stato lasciato molto libero; dai 18 anni non ho più detto dove andavo né con chi, anche quando tornavo all'alba, o quando sono tornato straccio portato a spalla a casa.
Però alla fine non m'è mai successo niente, ho fatto le mie esperienze e devo ammettere di poter dire di essere contento di come mi hanno fatto crescere e di come sono venuto fuori.
Spero succeda lo stesso con i miei figli.
possono chiamarlo anche "coito interrotto" se credono...
Io spero che i miei figli siano più svegli di quanto lo sia stato io, anche perché avrebbero un genitore più sveglio di quanto lo siano stati i miei
Il mio, in verità, visto che ci ha cresciuti mia madre e mio padre non l'ho praticamente visto fino a 4 anni fa
ho 3 stanze mie. non posso dire di certo "nel mio appartamento" e nemmeno "in camera mia"
suggeriscimi un'espressione che può andarti bene senza urtare la tua sensibilità
Nessuna sensibilità urtata, stavo solo proseguendo lo sketch di qualche altro topic dove si ironizzava sull'enormità della tua villa con piscina.
Però se la prossima volta utilizzi l'espressione "i miei sontuosi appartamenti in stile impero", mi faresti felice.
tra l'altro mi sarebbe sempre piaciuta una villa in stile impero.
cmq tornando IT:
newcomen, i tuoi ti han lasciato libero e su sei cresciuto senza grossi problemi, facendo le tue esperienze. e ok. è pieno il mondo.
MA prova a pensare se i tuoi genitori ti han lasciato fare come volevi solo perchè non erano consapevoli del mondo esterno.
è molto differente un genitore che pensa che sei al bar a bere MAX 2 bianchi giocando a carte con gli amici da un genitore che sa che in realtà sei a 110km di distanza per vederti un dj clamoroso in compagnia di altri alcolizzati con il pallino della velocità.
Cercherei di insegnargli quello che ritengo sia necessario perchè viva una vita che valga la pena di essere vissuta, lasciandogli tutto il margine possibile nel resto.
Poi se dovesse distanziarsi troppo dalla via che io ritengo maestra cercherei di capire perchè, di aiutarlo se è quello che sta chiedendo o limitarmi ad esprimere
il mio dissenso se è quello che è veramente vuole, fermo restanto che se è felice io lo sarei per lui
se no lo è e cerca solo di anestetizzarci il cervello perchè è più facile gli direi che quando vuole ci sono.
Poi a 17 anni se ha amici di 22 con i quali potrebbe andare a fare la stronzata che gli rovina la vita [tipo sleepers] non posso impederglielo, cercherò di trasmettergli
i miei valori da genitore prima
Ultima modifica di Raytheon; 23-11-10 alle 11:03:02
p.s non mi fido più di BrG ho il timore che le sue strasalutiste siano semplicemente persone che per i 5/7 della settimana sono sobrie
nono.
quando dico salutista, intendo proprio astemia con molta attenzione a cosa mangia/beve che non fuma
La cosa certa è che se mio figlio/figlia vuole fare sesso in casa, può farlo benissimo. Piuttosto che lo faccia chissà dove...
L'idea di aspettare la casa libera è uno dei più grandi limiti che mi siano stati imposti da genitori bigotti.
besk.....cazzo hai fatto!
rimetti immediatamente stoya
Ve la faccio desiderare... ne ho alcune che...
Arrivi tardi ray, già glielo dissi io qualche topic addietro
Niente figli per me.
E nel caso capitasse... spero sviluppino abbastanza buon senso da cavarsela da soli e non mi mettano nei casini altrimenti applico il già succitato cambio di serratura con conseguente caricamento a sale di fucile.
Beh a quanto so anche i miei genitori ( '68 ) hanno fatto qualche esperienza e non hanno proprio gli occhi foderati.newcomen, i tuoi ti han lasciato libero e su sei cresciuto senza grossi problemi, facendo le tue esperienze. e ok. è pieno il mondo.
MA prova a pensare se i tuoi genitori ti han lasciato fare come volevi solo perchè non erano consapevoli del mondo esterno.
è molto differente un genitore che pensa che sei al bar a bere MAX 2 bianchi giocando a carte con gli amici da un genitore che sa che in realtà sei a 110km di distanza per vederti un dj clamoroso in compagnia di altri alcolizzati con il pallino della velocità.
Penso che il trucco sia nella fiducia: se questa c'è, e se il genitore è consapevole di tutto quello che il figlio incontrerà fuori di casa, si fiderà; sa che anche lui ha fatto determinate cose, ma che, con un po' di senso, e senza sfortuna, andrà tutto bene e tutto sarà utile.
Certo, non appena dovessi accorgermi di qualcosa che non va, sarei più pronto di un genitore inconsapevole ad intervenire.
Non vedo l'ora di leggere alternat sull'argomento!
Quoto Ray
Insegnamento base dei valori: che cosa è giusto, cosa non lo è, cosa puo farti male, cosa puo ucciderti, cosa potrebbe esserti utile, spingerlo o almeno invogliarlo a sviluppare interesse e passione per cose che ritengo a mia volta meritevoli di interesse, aiutarlo nelle scelte, ogni tanto imporgli qualcosa ( beh, un po di disciplina non uccide nessuno )
Io ho e ho avuto un papà ignorante, che nonostante tutto mi ha insegnato il giusto in fatto di valori. E' un fumatore, bevitore, giocatore d'azzardo ( oddio, al massimo giocatore d'azzardo da baretto ) Credo che se avessi sviluppato uno di questi tre vizi di sicuro non me li avrebbe fatti pesare. Ho avuto molta libertà in questo.
Credo che il concetto di cosa sia giusto o sbagliato nasca anche da esperienze personali.
ES: da ragazzino ( 16 anni circa ) avevo un cugino "figo" che si faceva le canne e impennava con la moto da cross! l'orgoglio del padre. Ora è un sieropositivo mezzo morto è un esempio che porterò con me e cercherò di trasmettere alla mia prole, se ne avrò.
Sto divagando. Ciao Bado
Mia madre dice sempre: Io ero come tu sei, tu sarai come io sono.
Si tende sempre a lamentarsi della poca libertà che ci hanno dato i nostri genitori, per poi mascherare il fatto che facciamo lo stesso con i figli con un "ma erano tempi diversi", ma in fondo è giusto così.
Fare le cazzate in gioventù è giusto e necessario, ogni genitore maschio lo sa per certo (per le mamme ne dubito un po' di più ), l'importante è fissare bene i limiti giusto/sbagliato, lecito/illecito.
sono arrivati i bamba! sgombrare, sgombrare!
Minchia ma sempre...
abitudine
se dici "bamba" io capisco una cosa diversa da quella che intendi!
la cosa del "quello che io sono tu eri e sarai e blallablalb" non è la prima volta che la sento!
Io penso che... boh. Vedrò.
Disclaimer: tutto quello che sto per scrivere è frutto solo di mere riflessioni personali su una materia che, al momento, mi è sconosciuta (non ho figli ) e potrei anche rimangiarmelo, una volta diventata madre quando e se ciò avverra.
Chi mi conosce sa che nel mio tempo libero non conduco una vita da educanda cattolica e che tante e tante volte mi sono messa in situazioni che se ci ripenso ora, nell'ordine, ci rido tanto immediatamente, ma subito dopo il primo istinto è quello un grosso , seguito da ringraziamenti ad una qualche divinità random per come mi sia andata di culo.
Visto che un figlio non è un compagno di bevute, un amico random con cui farsi quattro risate di "quella volta che *attivitàpericolosarandomdacuisonouscitaillesaperm eroculo* ", non penso proprio che sarebbe fonte di sollievo pensare che tanto l'ho fatto anche io e quindi se è andata bene a me, sarà lo stesso per lui/lei.
Penso che da genitori la visione delle cose, che lo si voglia oppure no, cambi.
In sostanza, posso continuare ad essere pro-legalizzazione delle droghe leggere o a pensare che un rave fuori città sia un'esperienza da fare nella vita, comunque, ma non mi sognerò mai di dire "Bravo", o meglio, di consentire e nemmeno di essere indulgente con i miei figli, soprattutto in un periodo particolare come può essere l'adolescenza, se faranno cavolate.
Da genitore il mio scopo è quello di formare mio figlio in modo da fornirgli principi quanto meno sani ed un'educazione che gli consenta di vivere nella società da persona quanto meno civile e rispettosa verso la comunità ma soprattutto verso se stesso/a.
Non aggredire la gente perché gli sta sul culo, non avere una condotta che possa mettere in pericolo se stesso o gli altri, far lavorare il cervello ed essere umile perché nulla "gli è dovuto", se non l'amore dei suoi genitori (e quello, salvo casi estremi di cronaca che per fortuna non sono la norma, c'è sempre).
Al di là di questo io posso solo sperare che anche nei suoi "vizi", qualora decidesse di averne, riesca a mantenere se non altro un livello limite, oltre il quale non andare, ma questo, ripeto, soprattutto per rispetto verso di sé.
Va da sé che, magari, potrò far finta di niente se una volta me lo/la vedo arrivare a casa con un certo tipo di espressione che magari ben conosco di mio, potrò evitare di "chiedere" una volta o due, se me lo/la porteranno a casa a braccio gli amici, ma credo di poter affermare già da adesso, con una certa sicurezza, che non sarò indulgente in caso dovessi vedere che diventa una costante, ad esempio.
Ovvio che tutto questo vale fino ad una certa età
Ultima modifica di Kaysha; 23-11-10 alle 18:35:44