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Risultati da 1 a 2 di 2
  1. #1
    skynight
    ospite

    Predefinito 'attuazione della direttiva 2008/63/CE e al possibile obbligo di certificazione per l

    Nel tardo pomeriggio di ieri è stata pubblicata questa notizia relativa alla direttiva 2008/63/CE approvata dal Consiglio dei Ministri in data 22 ottobre 2010. L'interesse dimostrato dagli utenti e le critiche sollevate hanno suggerito un approfondimento che abbiamo realizzato con la collaborazione di alcuni esperti del settore. In una prima fase abbiamo parlato con Stefano Quintarelli che ha affrontato l'argomento in oggetto pubblicando questo contenuto. Abbiamo ulteriormente approfondito l'argomento con l'avvocato Fulvio Sarzana, che nel corso della sua attività professionale si è occupato principalmente di vicende legate alla regolamentazione dell’informatica e delle telecomunicazioni e ha partecipato in qualità di consigliere giuridico di Associazioni di operatori di comunicazione elettronica a diversi tavoli di lavoro Ministeriali per la regolamentazione dell’ICT. Inoltre, l'avvocato Fulvio Sarzana è professore a contratto di “Regolamentazione giuridica delle reti” presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza”.
    Gli approfondimenti hanno fondamentalmente confermato tutti i contenuti nella notizia, anzi hanno anche aggravato il quadro generale. In primo luogo chiariamo subito un concetto: la vicenda coinvolge qualsiasi apparecchio connesso alla rete pubblica, e cioè alla terminazione di rete messa a disposizione dal proprio provider. La definizione di "rete pubblica" usata nel decreto, secondo l'avvocato Fulvio Sarzana, non deve trarre in inganno: è la terminazione che giunge nelle nostre case attraverso il doppino, la fibra ottica o altri mezzi trasmissivi. Quindi il termine "rete pubblica" non deve far pensare a rete utilizzata dalla pubblica amministrazione, o rete a cui accede il pubblico o ambiti lontani da quelli domestici, si tratta semplicemente della classica "borchia telefonica".
    Detto ciò pare evidente tutto il resto: se nel fatidico punto f del decreto il Ministro per lo sviluppo non inserirà una dettagliata casistica di dispositivi di semplice collegamento, sarà necessario rivolgersi a tecnici specializzati.

    fonte

    http://www.hwupgrade.it/news/perifer...ter_34565.html

    cioè ora per montarmi un router in casa mia devo chiamare un tecnico specializzato? oppure ogni anno devo pagare un tecnico che mi certifica che il mio router e la mia linea telefonica è in regola con la certificazione europea?
    ho capito male io oppure vogliono spillarci altri quattrini?

  2. #2
    blue_tech
    ospite

    Predefinito Riferimento: 'attuazione della direttiva 2008/63/CE e al possibile obbligo di certifi

    letto anche io l'altro giorno... personalmente credo che finirà tutto in una nuvola di fumo perchè dubito che i provider che oggi ti mandano il modem autoconfigurante a casa se ne staranno a guardare... figurati se di punto in bianco dovessero mandare i tecnici a fare le installazioni...

    per di più credo sia anche poco costituzionale perchè io non sono libero di montarmi un'apparecchiatura di rete in casa mia per i fatti miei. Non è un apparecchio pericoloso, nè per me nè per gli altri... al massimo se lo monto male poi non va... che motivo c'è di avere un tecnico certificato?

    ribadisco tanto rumore per niente secondo me

    Spoiler:
    spero...

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