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  1. #1
    ale#12
    ospite

    Predefinito [viaggio]Cicladi a puntate



    No, non sto pensando già alla prossima vacanza, purtroppo: nella noia di una fredda domenica sera di dicembre mi sono messo a riguardare un po' di foto delle ultime vacanze, così m'è venuta voglia di fare un piccolo (o almeno queste sono le intenzioni) racconto.


    A differenza di quattro anni fa si decide di non affrontare il viaggio della speranza: niente traghetto da Ancona, ma un comodo volo da Malpensa per Atene. Giusto per dimostrare che non ci siamo del tutto imborghesiti, però, la prima notte la passiamo in aeroporto (siamo in buona compagnia).
    Spoiler:
    Ottimo il mc dondald's dell'aeroporto per il solo fatto che resta aperto tutta la notte e offre poltrone discretamente comode.

    Quando manca ancora parecchio all'alba, ma ci siamo abbondantemente annoiati, saltiamo sul bus diretto al Pireo (scomodo anzichenò). Del viaggio ricordo solo la totale assenza di traffico e i piedi lerci di alcuni occasionali compagni di viaggio, che saranno una costante della vacanza (d'altronde è così bello viaggiare su un bus urbano a piedi scalzi... ).
    Arriviamo al porto con qualche secolo di anticipo, giusto in tempo per fare conoscenza con i vari branchi di cani randagi che girano per i moli. Dopo una lunga ricerca troviamo la nostra nave e la relativa biglietteria (chiusa); per fuggire dai randagi ci infiliamo in un bar fatiscente per fare colazione.
    Abbiamo deciso di non badare a spese, quindi la nave non sarà la solita carretta del mare, ma una meravigliosa nave (catamarano) veloce. Quel che non cambia, però, è il fottutissimo gelo all'interno del traghetto: che sia la Queen Elizabeth o il traghetto più sgangherato all'interno di una nave greca non possono esserci di 15/18 gradi

    In 4 ore circa -l'altra volta per la stessa tratta ce ne vollero una quindicina- arriviamo ad Ios. Per gli altri è la prima volta, per me ed un altro amico è un ritorno. Al porto -a parte una notevole poliziotta che ha segnato l'inizio del mio ravvedimento in materia di qualità della fauna greca- è cambiato poco o nulla, nella bolgia di accalappia-turisti riconosco addirittura il proprietario della pensione che ci aveva ospitato 4 anni fa.
    Facciamo conoscenza con la nostra simpatica (...) padrona di casa che, dopo una lunga attesa, ci accompagna al furgone col quale ci porterà ai nostri appartamenti. "Dovremo fare due viaggi", pensiamo: i posti sono 8, noi siamo in 8, ci sono altre due ragazze, e i bagagli, senza contare l'autista... e invece no. Non chiedetemi come, ma è riuscita a caricarci tutto. Avrei tanto voluto immortalare l'evento, ma avevo a malapena lo spazio per respirare
    La camera vale quanto l'abbiamo pagata (poco), e per una settimana saremo ammassati come sardine. Manca pure l'angolo cottura, che in teoria avrebbe dovuto esserci. Delle pulizie si occupa una ragazza di colore che, poveretta, veniva sistematicamente schiavizzata dalla signora in questione. Ci faceva così pena che a fine settimana le abbiam lasciato una mancia -per i nostri standard- spropositata, con lei che ci abbracciava quasi in lacrime.
    Spoiler:
    Nota di colore. Una mattina stavano parlando (in pseudo-inglese) appena fuori dalla porta della nostra stanza, con la vecchia arpia che le diceva di sbrigarsi a pulire quella stanza e andarsene "perchè oggi c'è in giro la polizia"...
    Il posto si chiama Mantho's place, se potete evitatelo, anche se era decisamente economico (e vorrei vedere)


    Che dire sull'isola? Diciamo che era proprio come me la ricordavo, nel bene e nel male... il problema erano i miei/nostri 4 anni in più (ed infatti avevo qualche timore già prima di partire).
    L'età media va tra i 18 e i 20, e la giornata tipo prevede
    -sveglia tra le 12 (i più mattinieri) e le 16
    -pomeriggio rigorosamente a Mylopotas (troppo tardi per raggiungere altre spiagge)
    -aperitivo al far out
    -preparativi per la serata
    -cena dalle 23 in poi
    -devasto con alcolici di dubbia qualità, fino alle 2/3 nei localini del paese, dalle 3 in poi nei pochi "locali" veri e propri
    E qui si potrebbe concludere il resoconto di un tipico viaggio ad Ios (ribattezzata "Io o sete", senza acca, ovviamente)

    Ci sono degli argomenti che meritano un approfondimento, però.
    Il primo è il famigerato "far out", una sorta di mega-campeggio/villaggio frequentatissimo, con piscina che, all'ora dell'aperitivo si trasforma in un enorme bordello dove sciami di tamarri più o meno giovani si dimenano sulle note del tunz-tunz del momento.
    Ne vale la pena (ogni tanto, anche solo per godersi in disparte lo spettacolo sorseggiando una birra gelata...

    La sera la vita si sposta nei vicoli della Chora, il centro principale dell'isola, dove ci sono locali(ni) per tutti i gusti (musicali). La costante sono le meravigliose offerte "5 euro 2 cocktail" o formule simili, che in realtà si rivelano delle enormi sole
    I soli "cocktail" inclusi nell'offerta sono generalmente meno alcolici dello sciroppo per la tosse. Non che, ordinando qualcos'altro, si ottenga roba di prima qualità: le bottiglie di pampero/havana esposte dietro al bancone sono, appunto, in esposizione, e non c'entra nulla con gli intrugli che infilano dentro alla roba che servono abitualmente.
    Ed è così che ti ritrovi ventiquattrenne a guardare orde di ragazzini che vomitano agli angoli delle strade chiedendoti come ci si possa ubriacare con quella roba...

    In realtà, però, l'isola offre di più e infatti noi non ci siamo proprio attenuti al programma standard. Ci sono diverse spiagge molto carine, ed una decisamente bella (manganari) che però non sono raggiungibili così facilmente. L'isola infatti è decisamente montuosa e decisamente disabitata... per girarla è indispensabile affittare un mezzo. Come 4 anni fa abbiamo optato per i motorini, e come 4 anni fa ci hanno rifilato dei gran catorci: non solo nelle salite più dure bisognava che il passeggero smontasse (vivi ringraziamenti ad una coppia di signori del posto che un giorno ci hanno salvati con la loro macchina, evitandoci 2 km buoni di scarpinata) ma sono anche riusciti a lasciarci a piedi nel bel mezzo del nulla, trasformando il rientro in una esperienza indimenticabile (ah, ovviamente tira sempre un vento assurdo, altrimenti non sarebbe grecia).
    Spoiler:
    Evitate di noleggiarli da Jacob's visto che siamo a 2/2 esperienze negative.
    Anche se non so come sia messa la concorrenza, sinceramente....

    Consiglio vivamente di girare un po' le spiagge, anche perchè sono quasi sempre semideserte, visto lo stile di vita degli "isolani". L'unico posto dove potreste trovare un minimo di confusione è Manganari, la spiaggia più bella (e più lontana), essendo servita dagli autobus.
    Ora non mi ricordo più se a Psathi o ad Agia Theodoti (due spiagge) c'è un bar carinissimo, gestito da un simpatico signore piuttosto anziano, con amache, piscina e sdraio a totale disposizione dei clienti... ci eravamo spostati giusto per il pranzo, ma è finita che ci abbiam passato un pomeriggio.

    Altro posto dove abbiam passato delle giornate intere -più che altro per fuggire dal sole ustionante- è la "bakery" che c'è a Mylopotas, ottima per pranzare spendendo poco-nulla. Per il cibo low cost c'è anche il lercissimo e squallidino "boat stop", al porto, dove un discreto (ma non eccezionale) gyros pita vi verrà servito dall'uomo più sudato di tutta la grecia. Ah, se doveste trovare una sedia rotta, prendetevela con il sottoscritto, che, nei due viaggi, ha dato il suo valido contributo alla fatiscenza del locale...

    Per le cene vere e proprie consiglio invece un ristorante/griglieria, sempre in zona mylopotas, vicino al far out. Si riconosce per la griglia e i classici polipi appesi vista strada. Quattro anni fa la griglia era magistralmente diretta da un rasta neozelandese o australiano, ma ora c'è un personaggio altrettanto leggendario e decisamente autoctono. Se si avvicina brandendo minacciosamente un coltellaccio da cucina non preoccupatevi... è il suo modo di socializzare coi clienti
    A parte questo, souvlaki deliziosi e proprietari molto gentili (tempi greci ovviamente). Anche qui pergolato con amache a disposizione

    A parte le spiagge, e la Chora, che merita una visita durante il giorno, quando è assolutamente deserta, l'isola non offre molto altro.
    In teoria c'è un sito indicato come la tomba (cenotafio) di Omero. Quattro anni fa avevamo evitato anche perchè la strada non era asfaltata, quest'anno ci siamo stati. L'attrattiva maggiore è... la strada, molto carina e panoramica, e abbastanza "piatta" da non costringerci alla solita scarpinata. La "tomba" sono 4 sassi impilati a caso con una targa... lasciate perdere

    Questo è il succo della nostra prima settimana, chiusasi con la simpatica signora che fino all'ultimo lascia intendere che ci avrebbe riportato (con lo stesso capiente mezzo dell'andata) al porto, per poi lasciarci a piedi... fortunatamente l'autobus passava proprio di lì.
    Alla fine c'è stato il tempo anche per l'ultima pita al caro vecchio "boat stop", prima di imbarcarci per Paros....

    (alla prossima puntata)

  2. #2
    ale#12
    ospite

    Predefinito Riferimento: [viaggio]Cicladi a puntate

    Qualche foto nostra... ho un po' esagerato con il ridimensionamento

    La nave del capitano findus



    Mylopotas, vista dalla nostra reggia



    Anche le mucche ci guardavano perplessi.
    Notare la mia amica che se la sta facendo a piedi e il poveretto (che aveva l'ubercatorcio) che è ancora sull'altro versante, invisibile con questa risoluzione



    La interessantissima tomba di Omero



    Mi mancano le foto delle spiagge dovrei ripescare quelle del 2006, ma novoja...
    Ultima modifica di ale#12; 12-12-10 alle 23:43:02

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