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  1. #501
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    hai capito benissimo cosa intendo dire, ma fai come ti pare, non che mi aspettassi qualcosa di diverso.
    Pace. Dormirò bene ugualmente...

  2. #502

    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Guarda negli anni '80 le stesse bombe che oggi Gheddafi scarica sui suoi avrebbero potuto togliercelo dalle palle, solo che gli indignati di oggi rompevano i maroni anche 30 anni fa e allora ce lo siamo dovuti tenere. Perché al netto della solita italica ipocrisia la gente dovrebbe fare pace con il cervello: perché non si può piagnucolare sulle atrocità del dittatore e poi rompere il cazzo quando qualcuno prova a scoperchiargli il culo a suon di bombe. Chiaro?

    Zio Saddamme sterminava il suo popolo con il gas nervino eppure quando lo hanno preso a calci nel culo quelli che piangevano davanti alle malefatte del tiranno improvvisamente hanno scambiato il gas nervino per le scoregge e scoperto che forse il baffone non era così male...

    E allora cosa minchia volete? Il dittatore non lo puoi stecchire perché con le bombe ammazzi i poveri civili, non lo puoi blandire perché con i tuoi soldi lui ammazza i poveri civili, non puoi lasciarlo cuocere nel suo brodo perché senno lui ammazza i poveri civili senza che nessuno lo fermi.
    Decidetevi una buona volta quale politica volete portare avanti di fronte a satrapi come Gheddafi e decidetevi a pagarne il prezzo, altrimenti la vostra sarà solo indignazione finta come una moneta da tre euro e non meno squallida del pragmatismo di chi pone sullo stesso piano il pieno del Golf e la morte di 100 civili.
    c'è quella sottile differenza che qui autonomamente la gente sta lottando per liberarsi (almeno si spera) lì la gente stava dentro casa sua con le bombe che gli cadevano in testa con su scritto: Smile! freedom is here.
    Sai il parere degli individui coinvolti dovrebbe contrare qualche cosa

  3. #503
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Citazione Originariamente Scritto da Centropie Visualizza Messaggio
    c'è quella sottile differenza che qui autonomamente la gente sta lottando per liberarsi (almeno si spera) lì la gente stava dentro casa sua con le bombe che gli cadevano in testa con su scritto: Smile! freedom is here.
    Sai il parere degli individui coinvolti dovrebbe contrare qualche cosa
    Sicuramente, tuttavia permettimi di dubitare su quale sarebbe stato il parere di chi, nel 1943 si prendeva in testa le bombe degli angloamericani.

    In before :arrivamaspoloneadirechecivolevailparereancheallor asisi:

  4. #504
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Ma viva Dio allora se non siamo noi a decidere quando il popolo può liberarsi lasciamo che i libici si facciano la loro guerra civile in santa pace (con contorno di morti in quantità, come in tutte le guerre civili) e quando la polvere si sarà depositata andiamo a vedere cosa é successo.

    Ma, correggimi se sbaglio, qui si dice che a Gheddafi bisogna dire, fare, baciare lettera e testamento, il che mi pare un pò in contraddizione con il laissez faire di cui parli o sbaglio?
    Ma veramente no.
    Di chi è la sovranità del paese?Del popolo che ci vive.
    E quello che tu difendi è la volontà manifestata dal popolo,giusto?

    Ora,un conto è,senza che il popolo dica beo,dire "il dittatore va buttato giù,andiamo li e lo abbattiamo".Come è successo in Iraq.Con parte della popolazione che ancora avrebbe appoggiato saddam.

    Un'altro è il popolo che decide che il dittatore se ne deve andare e il dittatore risponde massacrando.Come in Libia.In questo caso il popolo ha deciso,e tu rispetti la decisione del popolo ela difendi contro chi non la rispetta (gheddafi).

    In un caso dare contro al dittatore significa supportare il volere manifesto del popolo,cioè il padrone del paese.

    Nell'altro no.

    In un caso intervenire significa rimuovere un ostacolo per un processo di cambiamento nato dalla popolazione.

    Nell'altro avviare un processo di cambiamento che la popolazione ancora non ha chiesto

    Tutto li.

  5. #505

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    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Sicuramente, tuttavia permettimi di dubitare su quale sarebbe stato il parere di chi, nel 1943 si prendeva in testa le bombe degli angloamericani.

    In before :arrivamaspoloneadirechecivolevailparereancheallor asisi:
    beh pure lì c'era una certa differenza in quanto occupati dai tedeschi.

    In before :arrivamaspoloneadirecheinazieranocomunquealleatin ostri:

  6. #506
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    non si finisce mai di imparare. ora gli iraqeni che venivano gassati a migliaia, buttati nell'acqua bollente se osavano dissentire, violentati se erano donne e interessavano a qualche membro della corte di Saddam, erano un popolo che non diceva beo

  7. #507
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Non ho capito una cosa.

    Si sta rivoltando praticamente tutto il Nord Africa, e la conta totale dei morti è ampiamente inferiore alle 1000 unità.

    E l'Occidente dovrebbe strapparsi i capelli e/o fare mea culpa per una cosa del genere ? Quello che è successo finora ha praticamente del miracoloso.

    O forse voi pensate che l'Occidente (TM) deve tenere i Missili (TM) puntati sul culo dei Dittatori (TM) cosicchè appena il Popolo (TM) accenna una mossa i Dittatori (TM) vengono immediatamente vaporizzati e tutti possono marciare verso il Sol dell'Avvenire (TM) ? Anzi, invece dei Missili (TM) ci mettiamo il Raggio del Cuore (TM).

    A me sembra che se il sangue non scorre a fiumi sulle strade è soprattutto grazie all'abbondante "ammorbidimento" che le dittature varie ed eventuali hanno subito nel corso di questi anni. Poi magari mi sbaglio.
    Ultima modifica di Il Nero; 21-02-11 alle 21:41:38

  8. #508
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Citazione Originariamente Scritto da Sheldon Visualizza Messaggio
    non si finisce mai di imparare. ora gli iraqeni che venivano gassati a migliaia, buttati nell'acqua bollente se osavano dissentire, violentati se erano donne e interessavano a qualche membro della corte di Saddam, erano un popolo che non diceva beo
    Non c'erano rivolte o tentativi di rivolta in iraq e parte della popolazione ancora appoggiava il dittatore.
    Motivo per cui non c'era ancora un malconento sufficientemente diffuso da favorire la rivolta.
    Come successo in Libia.
    O,per citare un regime simile a quello iraqueno,come sta succedendo in iran.Anche se pure li c'è parte della popolazione che ancora manifesta a favore del regime.
    Non è che se c'erano degli oppositori del regime che venivano sterminati,allora di colpo la maggioranza del paese era in rivolta contro il regime.Il paese aveva manifestato di volersi liberare di saddam?No.C'era un'opposizione,che è diverso.
    E' ben diverso da paesi in cui il popolo scende in massa per strada e va incontro alla repressione senza fermarsi,pur di abbattere il regime.

    Il discorso che ho fatto è chiaro,il fatto che tu di tutto quello che ho scritto abbia letto due parole e commentato quelle,dimostra solo che o non sai leggere o non sai capire quello che leggi.
    Ultima modifica di Bloody83; 21-02-11 alle 21:47:45

  9. #509
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Non ho capito una cosa.

    Si sta rivoltando praticamente tutto il Nord Africa, e la conta totale dei morti è ampiamente inferiore alle 1000 unità.

    E l'Occidente dovrebbe strapparsi i capelli e/o fare mea culpa per una cosa del genere ? Quello che è successo finora ha praticamente del miracoloso.

    O forse voi pensate che l'Occidente (TM) deve tenere i Missili (TM) puntati sul culo dei Dittatori (TM) cosicchè appena il Popolo (TM) accenna una mossa i Dittatori (TM) vengono immediatamente vaporizzati e tutti possono marciare verso il Sol dell'Avvenire (TM) ? Anzi, invece dei Missili (TM) ci mettiamo il Raggio del Cuore (TM).

    A me sembra che se il sangue non scorre a fiumi sulle strade è soprattutto grazie all'abbondante "ammorbidimento" che le dittature varie ed eventuali hanno subito nel corso di questi anni. Poi magari mi sbaglio.
    Ma infatti non mi pare si sia detto di attaccare gheddafi eh.Si sta parlando di effettuare pressioni diplomatiche per convincerlo a smettere di ammazzare e lasciare che il popolo decida cosa vuole fare.

  10. #510
    skynight
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    LIBIA: SUI SITI DELL'OPPOSIZIONE SPUNTA L'IPOTESI DI CACCIA ITALIANI A TRIPOLI =

    Tripoli, 21 feb. - (Adnkronos/Aki) - La mancanza di
    comunicazioni dirette con la Libia, dovuta all'interruzione delle
    linee telefoniche e di internet, stanno provocando da giorni la
    diffusione di notizie incontrollate su quanto sta accadendo in Libia.
    Non solo il giallo sulla fuga di Gheddafi o il bilancio difficilmente
    verificabile delle vittime della repressione del regime di Muammar
    Gheddafi, da ore circola la notizia dell'uso dei caccia militari per
    reprimere i manifestanti a Tripoli.

    Secondo la pagina 'Facebook' del sito 'al-Manaralink.com, molto
    usato per seguire le proteste in corso nel paese e legato ai gruppi di
    opposizione, "circolano notizie secondo le quali i due caccia che
    hanno bombardato oggi Tripoli non sono libici bensi' italiani".

    Il post ha destato un grosso interesse negli internauti
    ricevendo 120 commenti in pochi minuti, nessuno dei quali comunque
    dava per verosimile una notizie di questo genere.

    (Aki/Pn/Adnkronos)
    21-FEB-11 18:53

    NNNN

    adesso si capisce chi c'è dietro a queste proteste scoppiate in medio-oriente!

  11. #511
    La Borga L'avatar di Mr. Fisher
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    Citazione Originariamente Scritto da skynight Visualizza Messaggio
    LIBIA: SUI SITI DELL'OPPOSIZIONE SPUNTA L'IPOTESI DI CACCIA ITALIANI A TRIPOLI =

    Tripoli, 21 feb. - (Adnkronos/Aki) - La mancanza di
    comunicazioni dirette con la Libia, dovuta all'interruzione delle
    linee telefoniche e di internet, stanno provocando da giorni la
    diffusione di notizie incontrollate su quanto sta accadendo in Libia.
    Non solo il giallo sulla fuga di Gheddafi o il bilancio difficilmente
    verificabile delle vittime della repressione del regime di Muammar
    Gheddafi, da ore circola la notizia dell'uso dei caccia militari per
    reprimere i manifestanti a Tripoli.

    Secondo la pagina 'Facebook' del sito 'al-Manaralink.com, molto
    usato per seguire le proteste in corso nel paese e legato ai gruppi di
    opposizione, "circolano notizie secondo le quali i due caccia che
    hanno bombardato oggi Tripoli non sono libici bensi' italiani".

    Il post ha destato un grosso interesse negli internauti
    ricevendo 120 commenti in pochi minuti, nessuno dei quali comunque
    dava per verosimile una notizie di questo genere.

    (Aki/Pn/Adnkronos)
    21-FEB-11 18:53

    NNNN

    adesso si capisce chi c'è dietro a queste proteste scoppiate in medio-oriente!
    Oddio, loro pensano davvero che noi li stiamo bombardando
    No, io non ho parole, che casino micidiale
    Ultima modifica di Mr. Fisher; 21-02-11 alle 22:19:33

  12. #512
    La Borga L'avatar di Il Nero
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    Citazione Originariamente Scritto da Bloody83 Visualizza Messaggio
    Ma infatti non mi pare si sia detto di attaccare gheddafi eh.Si sta parlando di effettuare pressioni diplomatiche per convincerlo a smettere di ammazzare e lasciare che il popolo decida cosa vuole fare.
    Ho capito, ma non è che la Pressione Diplomatica (TM) è una cosa tipo ipnosi, nè mi pare che qualcuno stia dicendo "bella Gheddafi, batti cinque, ammazzali tutti !".

  13. #513
    Chiwaz
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    E' fantastico tutto questo interesse e questo astio verso Gheddafi solo perché ha stretti rapporti con Berlusconi

  14. #514
    Lo Zio
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    Citazione Originariamente Scritto da Bloody83 Visualizza Messaggio
    Non c'erano rivolte o tentativi di rivolta in iraq e parte della popolazione ancora appoggiava il dittatore.
    Motivo per cui non c'era ancora un malconento sufficientemente diffuso da favorire la rivolta.
    Come successo in Libia.
    O,per citare un regime simile a quello iraqueno,come sta succedendo in iran.Anche se pure li c'è parte della popolazione che ancora manifesta a favore del regime.
    Non è che se c'erano degli oppositori del regime che venivano sterminati,allora di colpo la maggioranza del paese era in rivolta contro il regime.Il paese aveva manifestato di volersi liberare di saddam?No.C'era un'opposizione,che è diverso.
    E' ben diverso da paesi in cui il popolo scende in massa per strada e va incontro alla repressione senza fermarsi,pur di abbattere il regime.

    Il discorso che ho fatto è chiaro,il fatto che tu di tutto quello che ho scritto abbia letto due parole e commentato quelle,dimostra solo che o non sai leggere o non sai capire quello che leggi.
    Va beh allora il dittatore deve essere abile a sterminare il dissenso prima che scenda in piazza ed è fatta.

    E come fai a sapere che in Iran i manifestanti a favore del regime sono la maggioranza mentre in Libia no? Che ne sai che nell'interno non siano tutti pro Gheddafi?
    Lo strumento per saperlo ci sarebbe e si chiamano elezioni ma, guarda un pò, non sono propriamente attendibili

  15. #515
    Vitor
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    Citazione Originariamente Scritto da skynight Visualizza Messaggio
    LIBIA: SUI SITI DELL'OPPOSIZIONE SPUNTA L'IPOTESI DI CACCIA ITALIANI A TRIPOLI =

    Tripoli, 21 feb. - (Adnkronos/Aki) - La mancanza di
    comunicazioni dirette con la Libia, dovuta all'interruzione delle
    linee telefoniche e di internet, stanno provocando da giorni la
    diffusione di notizie incontrollate su quanto sta accadendo in Libia.
    Non solo il giallo sulla fuga di Gheddafi o il bilancio difficilmente
    verificabile delle vittime della repressione del regime di Muammar
    Gheddafi, da ore circola la notizia dell'uso dei caccia militari per
    reprimere i manifestanti a Tripoli.

    Secondo la pagina 'Facebook' del sito 'al-Manaralink.com, molto
    usato per seguire le proteste in corso nel paese e legato ai gruppi di
    opposizione, "circolano notizie secondo le quali i due caccia che
    hanno bombardato oggi Tripoli non sono libici bensi' italiani".

    Il post ha destato un grosso interesse negli internauti
    ricevendo 120 commenti in pochi minuti, nessuno dei quali comunque
    dava per verosimile una notizie di questo genere.

    (Aki/Pn/Adnkronos)
    21-FEB-11 18:53

    NNNN

    adesso si capisce chi c'è dietro a queste proteste scoppiate in medio-oriente!
    strani tweet...
    http://twitter.com/#!/bintlibya/stat...55205998280704

    http://twitter.com/#!/iyad_elbaghdad...64777202880512

  16. #516
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    edit, scusate.
    Ultima modifica di Mr. Fisher; 21-02-11 alle 22:12:54

  17. #517
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Citazione Originariamente Scritto da Il Nero Visualizza Messaggio
    Ho capito, ma non è che la Pressione Diplomatica (TM) è una cosa tipo ipnosi, nè mi pare che qualcuno stia dicendo "bella Gheddafi, batti cinque, ammazzali tutti !".
    Non ti seguo.
    E' diplomazia,una posizione gli altri paesi la devono prendere.
    La rivolta si è sviluppata rapidamente e sono già iniziate le diserzioni nell'esercito,a quanto dicono.Quando un dittatore inizia a perdere l'appoggio dell'esercito è finito.

    La risposta in Libia non mi è parsa leggera,al telegiornale parlavano di manifestanti spazzati via da armi anticarro e raid aerei.
    Il passo successivo a mandare i bombardieri e i tank come fossi in guerra contro un esercito invasore,e massacrare i 3/4 della popolazione in una guerra civile,tra l'altro minacciata dal figlio di Gheddafi.

    Quindi boh...sarà un regime ammorbidito...
    Quello egiziano non era un regime ma uno pseudo regime,tenuto in piedi non con la forza ma con la corruzione,mi pare.

    In caso di guerra civile i governi stranieri appoggeranno segretamente con armi e altro la fazione che vogliono veder vincere,come hanno sempre fatto.

  18. #518
    Chiwaz
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Ossignuùr, adesso parte il revamp dell'impero coloniale italiano
    Eeeeh ma il popolo della reteeeeh

    Il massimo che credo faranno -se mai faranno qualcosa, perché l'attendibilità è pari a zero- è proteggere gli impianti Eni o fluidificare l'evacuazione dei lavoratori tramite i C-130.

    Qualche info in più:

    MARTEDÌ PRIMO VOLO SPECIALE PER I RIMPATRI. BERSANI CHIAMA IL TITOLARE DELLA FARNESINA
    Allertate le basi militari italiane
    Berlusconi: «Stop violenze sui civili»
    Il ministro della Difesa La Russa: «Unità italiana pronta a partire». Frattini: «In Libia la Ue non intervenga»



    Il ministro degli Esteri Franco Frattini (Ansa) MILANO - Silvio Berlusconi rompe il silenzio su quanto sta avvenendo in Libia e, attraverso una nota diffusa da Palazzo Chigi, fa sapere di seguire con attenzione e preoccupazione l'evolversi della situazione e di considerare inaccettabile l'uso della violenza sulla popolazione civile. Nel comunicato si legge che il premier «è allarmato per l'aggravarsi degli scontri e per l'uso inaccettabile della violenza sulla popolazione civile». Nella nota Palazzo Chigi aggiunge che «l'Unione Europea e la Comunità internazionale dovranno compiere ogni sforzo per impedire che la crisi libica degeneri in una guerra civile dalle conseguenze difficilmente prevedibili, e favorire invece una soluzione pacifica che tuteli la sicurezza dei cittadini così come l'integrità e stabilità del Paese e dell'intera regione». Nel frattempo, proprio sulla scia di quanto sta accadendo a Tripoli, è stato innalzato, fino al massimo, il livello di allerta negli aeroporti e nelle basi aeree italiane. Una consistente quota di elicotteri dell'Aeronautica in queste ore ha anche ricevuto l'ordine di spostarsi verso il Sud della Penisola. La decisione di innalzare il livello di allerta è stata presa dopo l'atterraggio a Malta di due aerei e due elicotteri libici. «Ma non è nulla di più di quanto avviene per casi meno eclatanti» ha spiegato Ignazio La Russa, da Abu Dhabi dove è in visita ufficiale. «Abbiamo predisposto - ha aggiunto il ministro - l'invio di una piccola unità logistica in Libia: martedì sera avremo una riunione interministeriale con Maroni e Frattini, con cui sono in contatto continuo». Non c'è, invece, nessun coinvolgimento dell'Italia nei raid in Libia. Interpellato in merito a notizie circolate in Rete sull'uso di caccia militari italiani, il portavoce della Farnesina ha fermamente stigmatizzato la diffusione di voci del tutto infondate ed incontrollate.


    La nave della Marina «Elettra» PRONTA L'ELETTRA - L'innalzamento delle difese italiane ha riguardato in particolare le basi dell'Aeronautica di Trapani e Gioia del Colle (Bari), dove sono schierati gli Eurofighter e gli F16: gli equipaggi di entrambi gli Stormi sono «al massimo livello di prontezza», pronti cioè a decollare immediatamente, se necessario, per neutralizzare eventuali minacce aeree. Anche la nave della marina militare Elettra è stata mobilitata. «La nave - ha spiegato La Russa - al momento ancorata al porto di La Spezia, ha a bordo apparecchiature radar con strumentazioni di guerra elettronica, ascolto e raccolta di informazioni. Non è escluso che a bordo possano esserci unità delle forze speciali».
    ITALIANI IN FUGA - La Libia è nel caos e inizia la fuga degli italiani. Già martedì mattina dovrebbe partire per Tripoli un primo volo speciale, concordato con la Farnesina, che si affiancherà ai voli di linea previsti per il rientro dei connazionali, anche se, per ora, non si prevede un ponte aereo per l'evacuazione. L'indicazione del ministero degli Esteri ai 1.500 connazionali che vivono «stabilmente» nel Paese è di partire con voli commerciali, anche se è in via di attivazione un piano di rimpatri degli italiani in Tripolitania, gestito in coordinamento con l'Alitalia, per consentire in tempi quando più rapidi il rientro dei connazionali che stanno confluendo gradualmente all'aeroporto della capitale libica. Intanto alcune persone sono rientrate lunedì sera a Roma a bordo di un volo Alitalia partito da Tripoli. Hanno raccontato il silenzio surreale avvolgeva invece la città quando si sono diretti in aeroporto. «C'erano civili armati da tutte le parti, la situazione non era per nulla sicura», ha detto Zoran Siljak, impiegato serbo di un'azienda di vernici che ha aggiunto che «ci sono stati spari durante tutta la notte, la gente combatteva nelle strade».


    POLEMICHE - Rientri a parte, la situazione in Libia ha innescato numerose polemiche, che riguardano soprattutto il ruolo che devono giocare l'Italia e l'Ue nella vicenda. Per il ministro degli Esteri Franco Frattini, Bruxelles «non deve interferire» nei processi di transizione in corso nel mondo arabo cercando di esportare il proprio modello di democrazia. Rispetto alla Libia, il titolare della Farnesina auspica una «riconciliazione pacifica», arrivando a una Costituzione, come propone figlio Gheddafi. A Frattini ha telefonato in serata il segretario del Pd, Pierluigi Bersani,per avere informazioni sulla situazione a Tripoli in Libia e su quanto il governo italiano e l'Unione europea stiano facendo. A quanto di apprende, il segretario dei democratici ha chiesto al ministro che l'esecutivo sia la punta di diamante in Europa per una iniziativa che favorisca la soluzione della crisi e, soprattutto, garantisca la fine delle violenze. Il ministro degli Esteri ha riferito a Bersani sulla situazione e si è detto assolutamente disponibile a riferirne alle Camere al più presto.

    LE OPPOSIZIONI - Prima delle telefonata di Bersani a Frattini e della nota di Palazzo Chigi, Dario Franceschini aveva chiesto al premier di intervenire «per scongiurare che la rivolta non sia repressa nel sangue». Romano Prodi, invece, non ha risparmiato critiche all'Unione Europea. L'ex presidente della Commissione Europea imputa a Bruxelles «non la responsabilità nella vicenda in se stessa ma quella di avere difficoltà nel poter offrire soluzioni e nel non avere legami culturali e rapporti politici quotidiani» con quella parte del mondo oggi scossa da una rivolta che va dalla Tunisia alla Libia. Ancora più critico il leader Idv Antonio Di Pietro : «Cosa può fare l'opposizione se non richiamare la maggioranza ad occuparsi anche delle gravissime e drammatiche rivolte che stanno vivendo i Paesi del Mediterraneo? L'unica cosa che ho sentito da Berlusconi, di fronte ad un mondo che sta crollando, è stato che non voleva disturbare Gheddafi. In Italia, invece, se c'è una persona che deve andare a casa per non disturbare più i cittadini è proprio Silvio Berlusconi». Per il leader Udc Pier Ferdinando Casini si deve creare un «comitato di crisi che coinvolga maggioranza e opposizione per dimostrare almeno in questa situazione un'autentica coesione nazionale».

    Redazione online
    21 febbraio 2011
    Ultima modifica di Chiwaz; 21-02-11 alle 22:19:38

  19. #519
    TeoN
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    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    E' fantastico tutto questo interesse e questo astio verso Gheddafi solo perché ha stretti rapporti con Berlusconi
    Mi consenta

  20. #520
    Il Nonno L'avatar di Bloody83
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    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    E' fantastico tutto questo interesse e questo astio verso Gheddafi solo perché ha stretti rapporti con Berlusconi
    Non mi pare per quello,Berlusca non è stato minimamente citato.Si discuteva di altro...

    Citazione Originariamente Scritto da Roby90 Visualizza Messaggio
    Va beh allora il dittatore deve essere abile a sterminare il dissenso prima che scenda in piazza ed è fatta.

    E come fai a sapere che in Iran i manifestanti a favore del regime sono la maggioranza mentre in Libia no? Che ne sai che nell'interno non siano tutti pro Gheddafi?
    Lo strumento per saperlo ci sarebbe e si chiamano elezioni ma, guarda un pò, non sono propriamente attendibili
    No
    Guarda che le manifestazioni di dissenso le ha represse pure gheddafi,come fa ora.
    Ottieni che la popolazione covi il desiderio di rivolta senza osare di manifestarlo.Finchè non si diffonde nella maggioranza del paese.Poi qualcosa fa da innesco e parte la rivolta.
    Non so,tu hai notizia di manifestazioni pro gheddafi?Tanto culo che nella capitale erano tutti contro il dittatore e sono arrivati a bruciare i palazzi del governo senza che i sostenitori si muovessero?

    In Iran invece,sempre a quanto sappiamo,ci sono state manifestazioni antigovernative contrastate da manifestazioni pro-regime.E a meno che l'italiano non sia un'opinione,non ho scritto che i manifestanti pro-regime sono la maggioranza.Ho scritto "parte della popolazione".Vuoi un dizionario?
    Nonostante questo,considero la situazione iraniana più vicina a quella libica e spero cada anche quel regime.

    Oh,wait,quello non è amico di Berlusconi quindi dovrebbe starmi simpatico.

    Ovviamente si parla di quello che sappiamo.I numeri non li sappiamo certo noi,ma nemmeno chi governa quei paesi.Però in alcuni di questi paesi la popolazione è intervenuta in numero e con volontà sufficiente da reggere a una repressione armata e far parlare chi governa di guerra civile.

    In altri no.

    Questo sappiamo,e quindi di questo si può parlare.

    Poi per carità.immagino che allora tu sappia dimostrarmi che la popolazione iraquena non voleva più saddam e che l'invasione ha solo fatto succedere quello che la rivolta avrebbe causato il giorno dopo.

    Per ora,da quello che so,posso solo dirti che l'iraq è messo così:

    http://it.euronews.net/2010/03/05/ir...per-tre-etnie/

    A tre anni dalla morte di Saddam Hussein, in Iraq restano le tensioni fra le diverse etnie.
    Ad Aoudja, villaggio natale dell’ex dittatore, a maggioranza sunnita, ci si prepara per le prime elezioni politiche. Qui nel 2005 nessuno si era recato alle urne. Le minacce di morte da parte degli estremisti sciiti, e la scarsa speranza in un nuovo corso democratico del Paese, avevano allontanato i sunniti dal voto, come spiega Munaf Ali Al Nada, a capo della tribù di Saddam e candidato:
    “Nel 2005, nessuno ha preso parte alle elezioni perché nessuno era convinto del sistema di voto. A chi interessa votare per una lista chiusa? O per un numero?”
    In Iraq i sunniti hanno anche manifestato contro la decisione del governo, a maggioranza sciita, di respingere, a un mese dal voto, le candidature di decine di loro esponenti, accusati di legami con l’antico partito Baa’th di Saddam.
    Per il leader tribale Ahmed-Jasir, i sunniti non possono non prendere parte a queste elezioni:
    “Ogni capo tribale deve riabilitare il Paese, dopo tutto ciò che è accaduto a causa dell’occupazione dell’Iraq. Devono esortare gli abitanti delle zone che controllano ad andare alle urne, in modo da raggiungere almeno un obiettivo minimo”
    Il Paese è diviso in tre grandi gruppi etnici e religiosi. Gli sciiti sono la maggioranza, il 60% della popolazione, seguiti dai sunniti che rappresentano il 20% e dai curdi (il 17%). E il voto è rappresentativo di questa suddivisione, come si vede dai risultati delle elezioni del 2005.
    La minoranza curda, cinque anni fa, ha beneficiato dell’assenza sunnita. Da allora siede al governo a fianco della maggioranza sciita.
    “I curdi – dice Mohammed Kiani a capo della Lista per il Cambiamento – avranno un ruolo vitale nella formazione del nuovo esecutivo e porremo le nostre condizioni se ci uniremo ad altre coalizioni per formare un nuovo governo”
    Fra queste condizioni c‘è il controllo sui pozzi petroliferi. Un tema che crea frizione tra le regione semiautonoma curda e Baghdad.
    Non mi pare paragonabile con quanto si sta vedendo in Libia.
    Ultima modifica di Bloody83; 21-02-11 alle 22:34:27

  21. #521

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    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio
    Sicuramente, tuttavia permettimi di dubitare su quale sarebbe stato il parere di chi, nel 1943 si prendeva in testa le bombe degli angloamericani.

    In before :arrivamaspoloneadirechecivolevailparereancheallor asisi:
    Nella seconda guerra mondiale ci siamo intervenuti di nostra volontà, quindi avevamo dichiarato guerra noi.
    Mi sembra un esempio non calzante.

  22. #522
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    Citazione Originariamente Scritto da Bloody83 Visualizza Messaggio
    Non mi pare per quello,Berlusca non è stato minimamente citato.Si discuteva di altro...



    No
    Guarda che le manifestazioni di dissenso le ha represse pure gheddafi,come fa ora.
    Ottieni che la popolazione covi il desiderio di rivolta senza osare di manifestarlo.Finchè non si diffonde nella maggioranza del paese.Poi qualcosa fa da innesco e parte la rivolta.
    Non so,tu hai notizia di manifestazioni pro gheddafi?Tanto culo che nella capitale erano tutti contro il dittatore e sono arrivati a bruciare i palazzi del governo senza che i sostenitori si muovessero?
    Nella capitale, e nelle campagne? Che ne sai che i ceti cittadini siano stati colpiti dalla politica di Gheddafi mentre altri no?

    Quello che contesto è il principio: quello è un dittatore (e l'occidente può intervenire) quando c'è la gente nelle piazze.

    In Iran invece,sempre a quanto sappiamo,ci sono state manifestazioni antigovernative contrastate da manifestazioni pro-regime.E a meno che l'italiano non sia un'opinione,non ho scritto che i manifestanti pro-regime sono la maggioranza.Ho scritto "parte della popolazione".Vuoi un dizionario?
    Nonostante questo,considero la situazione iraniana più vicina a quella libica e spero cada anche quel regime.
    Ci vuole poco a fare una manifestazione pro, con tutti i soldi che aveva ad esempio Ben Ali qualche migliaio di disperati li trovi in mezz'ora, la giusta copertura mediatica e via, non tutti sono contro il regime, l'occidente non ha diritto di intervenire.

    Ovviamente si parla di quello che sappiamo.I numeri non li sappiamo certo noi,ma nemmeno chi governa quei paesi.Però in alcuni di questi paesi la popolazione è intervenuta in numero e con volontà sufficiente da reggere a una repressione armata e far parlare chi governa di guerra civile.

    In altri no.

    Questo sappiamo,e quindi di questo si può parlare.
    O in alcuni casi il regime è stato più efficace nella repressione.


    Poi per carità.immagino che allora tu sappia dimostrarmi che la popolazione iraquena non voleva più saddam e che l'invasione ha solo fatto succedere quello che la rivolta avrebbe causato il giorno dopo.

    Per ora,da quello che so,posso solo dirti che l'iraq è messo così:

    http://it.euronews.net/2010/03/05/ir...per-tre-etnie/



    Non mi pare paragonabile con quanto si sta vedendo in Libia.
    Io non sono proprio certo di nulla, sei tu che hai espresso una tesi forte; quando l'occidente dovrebbe intervenire.
    Per me è una tesi che non regge.

  23. #523
    Chiwaz
    ospite

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    Citazione Originariamente Scritto da Bloody83 Visualizza Messaggio
    Non mi pare per quello,Berlusca non è stato minimamente citato.Si discuteva di altro...



    No
    Guarda che le manifestazioni di dissenso le ha represse pure gheddafi,come fa ora.
    Ottieni che la popolazione covi il desiderio di rivolta senza osare di manifestarlo.Finchè non si diffonde nella maggioranza del paese.Poi qualcosa fa da innesco e parte la rivolta.
    Non so,tu hai notizia di manifestazioni pro gheddafi?Tanto culo che nella capitale erano tutti contro il dittatore e sono arrivati a bruciare i palazzi del governo senza che i sostenitori si muovessero?

    In Iran invece,sempre a quanto sappiamo,ci sono state manifestazioni antigovernative contrastate da manifestazioni pro-regime.E a meno che l'italiano non sia un'opinione,non ho scritto che i manifestanti pro-regime sono la maggioranza.Ho scritto "parte della popolazione".Vuoi un dizionario?
    Nonostante questo,considero la situazione iraniana più vicina a quella libica e spero cada anche quel regime.

    Oh,wait,quello non è amico di Berlusconi quindi dovrebbe starmi simpatico.

    Ovviamente si parla di quello che sappiamo.I numeri non li sappiamo certo noi,ma nemmeno chi governa quei paesi.Però in alcuni di questi paesi la popolazione è intervenuta in numero e con volontà sufficiente da reggere a una repressione armata e far parlare chi governa di guerra civile.

    In altri no.

    Questo sappiamo,e quindi di questo si può parlare.

    Poi per carità.immagino che allora tu sappia dimostrarmi che la popolazione iraquena non voleva più saddam e che l'invasione ha solo fatto succedere quello che la rivolta avrebbe causato il giorno dopo.

    Per ora,da quello che so,posso solo dirti che l'iraq è messo così:

    http://it.euronews.net/2010/03/05/ir...per-tre-etnie/



    Non mi pare paragonabile con quanto si sta vedendo in Libia.
    Si però ciccio, datti anche una calmata per cortesia.

    Va bene che i libici saranno anche i tuoi amici preferiti, però calma.

  24. #524
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    Citazione Originariamente Scritto da Bloody83 Visualizza Messaggio
    Non ti seguo.
    E' diplomazia,una posizione gli altri paesi la devono prendere.
    La rivolta si è sviluppata rapidamente e sono già iniziate le diserzioni nell'esercito,a quanto dicono.Quando un dittatore inizia a perdere l'appoggio dell'esercito è finito.

    La risposta in Libia non mi è parsa leggera,al telegiornale parlavano di manifestanti spazzati via da armi anticarro e raid aerei.
    Il passo successivo a mandare i bombardieri e i tank come fossi in guerra contro un esercito invasore,e massacrare i 3/4 della popolazione in una guerra civile,tra l'altro minacciata dal figlio di Gheddafi.

    Quindi boh...sarà un regime ammorbidito...
    Quello egiziano non era un regime ma uno pseudo regime,tenuto in piedi non con la forza ma con la corruzione,mi pare.

    In caso di guerra civile i governi stranieri appoggeranno segretamente con armi e altro la fazione che vogliono veder vincere,come hanno sempre fatto.
    Guarda, tutta la differenza tra la situazione tunisina/egiziana e quella libica è che nei primi 2 casi l'esercito (effettivo detentore del potere) si è proposto come mediatore, mentre nel terzo ha parzialmente eseguito gli ordini del dittatore di turno.

    Epperò pure in Libia stanno già cominciando in abbondanza le defezioni.

    In altre parole non c'è grande differenza tra quanto avvenuto in Libia o altrove, solo che in Libia non è venuto bene come dalle altre parti, è una questione di culo, non è che esiste un modo fool-proof per minimizzare le perdite.

    E ribadisco che 500 morti non sono un cazzo.

  25. #525

    Predefinito Riferimento: Crisi Nord Africana e sommosse popolari : Topic globale

    no ma seriamente cè gente che sostiene che gli americani sono andati in iraq per liberarli ??
    lo sapete vero che a parte gli interessi economici di pochi non è cambiato nulla ?
    a no gia.. qualcosa come un milione di civili morti

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