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  1. #1
    abaper
    ospite

    Predefinito la prossima crisi sarà quella asiatica?

    premessa: piccolo riassunto di un articolo letto ieri

    tra le cause che hanno scatenato le rivolte in africa, c'è l'aumento dei beni essenziali (il grano innanzi tutto che è aumentato in modo spropositato).

    perchè c'è stato un così grande aumento? l'articolo incolpava il "benessere" raggiunto in alcune aree del terzo mondo, causato dal massiccio investimento di capitali stranieri (=occidentali) ,che ha causato un aumento della domanda.

    oltre al grano, l'altro bene essenziale che è aumentato in maniera abnorme è il riso. per il momento eventuali rivolte asiatiche sono scongiurate perchè gli stati stanno danod fondo alle loro riserve di riso per calmierare i prezzi.

    il problema è che queste riserve finiranno entro sei mesi.


    E dopo?
    Quali sono le probabilità che ci siano rivolte anche in asia? e di che paesi stiamo parlando?

    personalmente penserei al vietnam, ma so che molti imprenditori italiani (e non solo) hanno iniziato ad investire massicciamente in quel paese.
    Altri candidati?

  2. #2

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Meh... non saprei, Asia e Sud America sono i due continenti dove tutto sommato la crescita si mantiene (trainata da Brasile, India e Cina).

    I Paesi arabi invece sono da quel punto di vista in una situazione ben peggiore.

  3. #3

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Non so niente di questo specifico argomento.


    A rigor di logica, però, mi sono sempre aspettato un momento di protesta/rivolta in quei paesi in cui un repentino sviluppo economico non è stato affatto accompagnato da una non dico equa, ma almeno adeguata a certi standard essenziali, distribuzione del nuovo reddito.

  4. #4
    TeoN
    ospite

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Che io sappia in Africa oramai c'e' tutta la manodopera che una volta era della Cina. Dato che adesso non sono piu' loro i meno costsosi hanno subappaltato tutto li'

    Vedi anche che da loro cominciavano ad esserci problemi sulla qualita' della vita dei lavoratori e li ne hanno mooooolti meno.

    Penso che l'equazione Africa - Asia - Occidente sia molto molto complessa, pero' mi riesce difficile ammetto avere il quadro generale della situazione

  5. #5

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Citazione Originariamente Scritto da Unbiased Visualizza Messaggio
    Non so niente di questo specifico argomento.


    A rigor di logica, però, mi sono sempre aspettato un momento di protesta/rivolta in quei paesi in cui un repentino sviluppo economico non è stato affatto accompagnato da una non dico equa, ma almeno adeguata a certi standard essenziali, distribuzione del nuovo reddito.
    Beh non è sempre vero. Nel 1848 in Europa ci furono rivoluzioni in tutti i paesi non-industrializzati e l'unico che ne fu esente (l'Inghilterra) era l'unico alle prese con pesanti crisi sociali dovute alla rivoluzione industriale. Questo perchè la mentalità religiosa della classe operaia inglese favorì binari tendenti al moderatismo e all'associazionismo piuttosto che all'estremismo e alla rivoluzione.

    Il fattore culturale va sempre considerato, per esempio il ruolo della religione in Asia svolge ancora un importante fattore sulla psicologia collettiva delle masse.

    Si veda in Nord Corea, Paese formalmente ateo ma dove il Regime dei Kim si fonda su principi filosofico-teocratici propri dell'antica filosofia orientale.

    Idem in Cina il ruolo del Confucianesimo non deve mai essere sottovalutato, o in Giappone quello della struttura sociale-religiosa derivante dallo Shintoismo e dal Buddhismo.

    L'Islam per molti versi invece ha una "dottrina sociale" che dal mio punto di vista è parecchio deboluccia, dato che si fonda in maniera eccessivamente marcata sulla carità dei ricchi verso i poveri e fin dal Corano vi è una (a mio modestissimo modo di vedere) giustificazione della presenza di qualcuno più ricco (con dei privilegi anche in campo religioso) e qualcuno più povero. Almeno il Cristianesimo nella Bibbia parla solo delle vedute hippie di Gesù su uguaglianza e povertà.

    Questo si riflette in una totale assenza di una opzione religiosa valida per i ceti bassi (come invece nei Paesi cristiani lo sono state la dottrina sociale della Chiesa Cattolica e le evoluzioni delle c.d. chiese non conformiste nel mondo Protestante) che lascia il campo - in passato - a tendenze fascio-corporativo-socialiste (vedi Baathismo) ed ora al radicalismo religioso. Allo stesso tempo in Asia la religione accanto ad una certa dottrina sociale accompagna ancora un forte senso di gerarchia, senso di comunità e di obbedienza che rende le masse meno prone a rivolte e rivoluzioni.

  6. #6

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Oggi però siamo in un contesto in cui anche nei paesi più arretrati o retrogradi esiste una notevole circolazione delle informazioni, diventa molto più difficile che nel 1848 sostenere regimi dove la grande maggioranza della popolazione è alla fame e pochi privilegiati viaggiano sulle Ferrari placcate oro.

  7. #7
    TeoN
    ospite

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    insomma, in Birmania 4 anni fa' non c'erano i telefoni nelle case, e l'unica citta con una rete GSM ( non funzionante al 50% ) era la capitale.

    I fax li pagavi a tentativo non a buon esito per dire.

  8. #8

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Birmania, Iran e Corea del Nord sono casi un po' limite, comunque anche lì le informazioni circolano meglio che in Europa nel 1848, quando non c'era manco la corrente elettrica

  9. #9
    Lo Zio L'avatar di Emack
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    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    perchè c'è stato un così grande aumento? l'articolo incolpava il "benessere" raggiunto in alcune aree del terzo mondo, causato dal massiccio investimento di capitali stranieri (=occidentali) ,che ha causato un aumento della domanda.
    Secondo il Time, inoltre, l'aumento del costo del grano è dovuto anche all'espansione del mercato dei biocarburanti, che sottrarrebbero spazio alla coltivazione dei cereali ad uso alimentare.

  10. #10
    Lo Zio
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    1,739

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Basta vedere dove disinvestono gli speculatori

  11. #11

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Citazione Originariamente Scritto da Unbiased Visualizza Messaggio
    Oggi però siamo in un contesto in cui anche nei paesi più arretrati o retrogradi esiste una notevole circolazione delle informazioni, diventa molto più difficile che nel 1848 sostenere regimi dove la grande maggioranza della popolazione è alla fame e pochi privilegiati viaggiano sulle Ferrari placcate oro.
    Le Rivoluzioni in Russia e Cina avvennero in paesi retrogradissimi (tant'è che Lenin disse "Problem, Marx?" ).

    In ogni caso il senso del mio discorso era che non sempre le premesse economiche bastano a giustificare una rivolta.

    Fattori culturali come la religione o la composizione dell'elite culturale (o la totale assenza di essa) di quel paese influenzano le % che scoppi una rivolta. Idem il livello di urbanizzazione di quel paese (non dimentichiamoci che spesso le Rivoluzioni, vedi Francia e Russia, vengono "vinte" nelle città... Poi ti trovi la Vandea o le Armate Bianche).

  12. #12
    Lo Zio
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    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Citazione Originariamente Scritto da Capitan Harlock Visualizza Messaggio

    L'Islam per molti versi invece ha una "dottrina sociale" che dal mio punto di vista è parecchio deboluccia, dato che si fonda in maniera eccessivamente marcata sulla carità dei ricchi verso i poveri e fin dal Corano vi è una (a mio modestissimo modo di vedere) giustificazione della presenza di qualcuno più ricco (con dei privilegi anche in campo religioso) e qualcuno più povero. Almeno il Cristianesimo nella Bibbia parla solo delle vedute hippie di Gesù su uguaglianza e povertà.
    Il cristianesimo "ufficiale" giustificava eccome lo status quo, come del resto ogni religione che diviene istituzionalizzata, e si fondava ugualmente sulla carità. Poi ci sarebbe da differenziare rivolta e rivoluzione, e ancora chiarire il significato di rivoluzione.

  13. #13

    Predefinito Riferimento: la prossima crisi sarà quella asiatica?

    Citazione Originariamente Scritto da Capitan Harlock Visualizza Messaggio
    Le Rivoluzioni in Russia e Cina avvennero in paesi retrogradissimi (tant'è che Lenin disse "Problem, Marx?" ).

    In ogni caso il senso del mio discorso era che non sempre le premesse economiche bastano a giustificare una rivolta.

    Fattori culturali come la religione o la composizione dell'elite culturale (o la totale assenza di essa) di quel paese influenzano le % che scoppi una rivolta. Idem il livello di urbanizzazione di quel paese (non dimentichiamoci che spesso le Rivoluzioni, vedi Francia e Russia, vengono "vinte" nelle città... Poi ti trovi la Vandea o le Armate Bianche).
    Non ne ho fatto una pura questione economica, ma di squilibrio nella distribuzione del reddito, accompagnato da una maggiore consapevolezza, e quindi indisponibilità ad accettarlo, di quanta ce ne fosse nei secoli scorsi.

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